Siccome dopo la Befana che viene di notte con le scarpe tutte rotte e che le feste porta via non ci sono più scuse (e nemmeno altri Lingotti!), sarà bene che i democratici inizino a raddrizzare la loro sempre più triste rotta, prima che sia troppo tardi e prima che abbiano ragione i molti che pensano e dicono che è fin troppo tardi.
Occorre mettere mano ad una battaglia politica decente, con cui si portino a trasparenza idee e opinioni e chi è in maggioranza e chi non. Occorre uscire dai sortilegi e dai ricatti degli eletti e dai candidati più o meno ufficiali. Occorre non solo riconoscere la sovranità degli elettori e degli iscritti, ma farla esercitare attendendone gli esiti. Occorre far uscire i segretari dall’imbarazzo di dover rappresentare tutto e nessuno, senza riuscire a realizzare i programmi per cui sono stati votati. Occorre rimettere mano all’impresa politica di far nascere un nuovo partito e una bella politica per rimettere insieme i cocci di questo paese e i suoi cittadini tirandoli fuori dalla crisi e dalla brutta politica.
E quello che puo’ accadere se mettiamo mano (in ritardo) a questa strategia, sarà sempre meno difficile di quello che ci attende con una campagna elettorale per le amministrative e per le europee visibilmente già persa a tavolino, se non si crede ai miracoli in politica.
Chiediamo troppo? …..oppure i democratici non ce la fanno proprio più, e attendono semplicemente l’epilogo di una bella storia mai iniziata dopo lo spumante iniziale?.
Paolo borghi – spillo di www.libertaeguale.eu 9-01-2009