Visto che sono stato chiamato in causa.
x gi.bo. Iafran Gabriele flaviomob Stefano62 salemi...
da ranvit il oggi, 19:56
1) Questo pianeta è stato impropriamente chiamato Terra. In realtà si dovrebbe chiamare “Marte”, in onore del dio greco della guerra. Dalla sua origine, le attività umane che si svolgono su questo pianeta riguardano prevalentemente operazioni di guerra, intervallate da attività ricreative e di riposo.
2) Le forme di guerra sono variegate. Nell’uso corrente del termine noi attribuiamo comunemente la definizione “guerra”, quando un’azione di scontro di due o più parti, si svolge con l’impiego delle armi. In realtà, l’attività di guerra va estesa a molte delle attività umane che si svolgono normalmente in quel periodo che viene definito convenzionalmente “pace”.
Secondo Jean Giraudoux la pace è l'intervallo fra due guerre. Ma in quell’intervallo si svolgono comunque altre guerre che non comportano necessariamente l’uso delle armi.
Quando il dottor Tersilli (Il medico della mutua) inizia la sua attività dopo la laurea, cercando di inserirsi all’interno del campo di battaglia, sottraendo di fatto (facendo la guerra) i clienti ai suoi colleghi da il via ad una guerra. La guerra personale del dottor Tersilli. Ma non basta solo vincere una, due, tre battaglie, si deve continuare a combattere per mantenere un minimo sufficiente di clientela. La somma delle battaglie, che implicano una vita, sono in realtà una guerra.
Il negoziante di scarpe che cresceva da solo indisturbato in una via della città assorbendo l’intera clientela, entra in guerra quando un altro negoziante di scarpe decide di aprire l’attività dall’altro capo della via. La sua sarà una guerra di prezzi. A volte di qualità. Di notte, a volte, svolgerà attività di spionaggio, recandosi davanti alle vetrine del concorrente per controllare i prezzi delle scarpe per regolarsi di conseguenza.
I supermercati si fanno la guerra. Spesso fanno opera di spionaggio mandando loro dipendenti con tanto di computer a controllare i prezzi nei supermercati concorrenti.
Nel mondo industriale lo spionaggio a volte ha assunto caratteristiche similari a quello militare.
3) La politica, più di altre attività umane, si fonda sul principio della convenienza e del principio dell’interesse. Da qui non si scappa.
4) Le regole di base dell’economia sono semplici e durano senza soluzione di continuità da oltre 8 mila anni, quando ancora nella società del baratto venivano praticate ma non sapevano come definirle e la parola economia non esisteva. Nel mondo complicato dell’ultimo secolo, gli economisti si sono costruiti delle sovrastrutture dimenticando completamente le regole di base ed entrando in un caos pazzesco.
Ottomila anni fa, se possedevo una pecora potevo chiedere di essere traghettato dall’altra parte del fiume. Altrimenti me ne dovevo stare da questa parte o rinunciando al traghettamento, o cercando di procurarmi la pecora. O con il lavoro o sottraendola ad altri. Oggi per gli scambi si usano le monete. Ma se io non ho denaro in tasca non potrò mai comprare nulla. Se vogliamo tenere in piedi il sistema economico non dobbiamo mai dimenticarci questo principio base.
5) Sempre in casi di emergenza ci sono delle priorità. Bisogna saperle riconoscere. Cosa che non sta avvenendo nella maniera più assoluta negli ultimi sei anni. Dall’inizio della crisi dell’Occidente.
6) Sbaglia poi chi crede di affrontare la crisi italiana partendo dal 2008. Quella è solo la data dell’inizio dell’accelerazione della crisi, perché la crisi italiana dell’economia era in corso da anni.
7) Come sbaglia chi crede che affrontata la crisi economica tutto va a posto per conto suo. Non è così. La società italiana ha prodotto crisi in tutti i settori e se non si lavora contemporaneamente su tutti i settori deficitari, non serve a nulla risolvere la crisi economica.
8) Il Centro Studi di Confindustria nel gennaio scorso ha emesso un comunicato in cui confermava che gli ultimi cinque anni di attività corrispondono a cinque anni di guerra tradizionale con le armi. Una constatazione che non fa una piega. Anche se lo ha capito anche la casalinga di Voghera.
9) Solitamente al termine di una guerra si riparte con la ricostruzione. Ma questo non sta avvenendo. Anzi. La guerra continua.
10) I partiti solo falliti (Zagrebelsky, 12 marzo 2012). L’Italia è fallita. (Luttwak, aprile 2014-Forchielli, settembre 2014). Se si continua a far finta di niente, se non si mette al corrente l’intero popolo italiano di come stanno le cose, è ovvio che non si va da nessuna parte. Il “Speriamo che io me la cavo” che fa tanto Asilo Mariuccia non serve a niente. Serve solo a prolungare l’agonia della società italiana.
11) Berlusconi è politicamente finito, anche se dimostra di avere mille vite e mille risorse. Ma il berlusconismo è fortemente radicato nella società italiana del 2014.
12) Noi siamo in guerra (commerciale) con la Cina da almeno 16 anni. L’arma vincente del paese del Dragone, che corrisponde all’arma di fine di mondo per noi, è il costo della mano d’opera. Lo stipendio mensile di un operaio al centro della Cina, equivale al costo di 3 ore di un operaio italiano.
Se non si da una risposta a questo problema si è sconfitti in partenza. Non si possono passare anni a discutere del nulla quando la guerra da affrontare è questa. Provate prima a dare una risposta a questo, prima di passare ad altro, visto che la classe dirigente italiana tace su questo argomento.
13) Quali sono le vostre conoscenze in merito alla Terza Rivoluzione industriale??? Perché anche in questo caso il potere tace???
Prosegue.