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Torna la sinistra che non ama il suo popolo

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Torna la sinistra che non ama il suo popolo

Messaggioda flaviomob il 29/10/2014, 2:42

Pure Fanfani, ammettiamolo, aveva una visione sociale ed uno spessore politico (con tutti i difetti e le sue pecche suoi e della sua parte, sia chiaro) che al confronto di Boschi, Renzi e coscritti apparirebbe come un marziano.

Berlinguer certa gente è meglio che non lo nomini nemmeno. Anzi, che neppure lo pensi.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Torna la sinistra che non ama il suo popolo

Messaggioda Robyn il 29/10/2014, 20:21

Fanfani fù il primo a guidare una coalizione di csx che aveva come fulcro un forte piano di edilizia sociale
Berlinguer invece fù il primo a dire che la socialdemocrazia si occupava solo dei lavoratori sindacalizzati e lasciava ai margini donne ed emarginati.Se mi dicessero a chi fare riferimento non saprei cosa dire perche a quell'epoca non era ancora nato o ero adolescente con berlinguer e comunque sono due figure collocabili in un contesto differente.Questo oggi è drammaticamente vero manca l'edilizia sociale manca il rmg le donne non hanno ancora piena parità del reddito,non si è realizzato ancora completamente l'articolo costituzionale che prescrive per le donne pari reddito e tutte le misure affinche possa adempiere alla funzione della maternità,manca ancora il partito lib lab
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Torna la sinistra che non ama il suo popolo

Messaggioda Salemi il 30/10/2014, 19:41

LA SINISTRA CHE AMA IL SUO POPOLO
Ieri gli ha dato solo un assaggio. Era solo l’aperitivo. Primo, secondo, frutta, dolce, caffè, ammazzacaffè, ammazza-ammazzacaffè devono ancora arrivare.
Sul tavolo della Guidi altri 160 drammi ecco la mappa dei posti in bilico.
Rosaria Amato
https://triskel182.files.wordpress.com/ ... =749&h=615
ROMA – Centosessanta aziende, 155.000 lavoratori dei quali 28.000 già dichiarati in esubero. Non c’è solo la ThyssenKrupp, al ministero dello Sviluppo Economico: negli ultimi 12 mesi si sono svolte quasi 300 riunioni nei tavoli convocati dalla Unità Gestione Vertenze. Nel 2013 sono stati sottoscritti 62 accordi, ma trovare soluzioni diventa sempre più difficile. Non ci sono settori che si salvano: le vertenze sono distribuite tra l’agroalimentare, la siderurgia, l’informatica, l’elettronica, la chimica, il tessile. A volte la crisi aziendale è determinata da una situazione generale legata alla produzione, come è per le acciaierie, da Terni all’Ilva di Taranto a Piombino. Ma altre volte si tratta semplicemente di decisioni prese dall’alto, per ragioni strategiche che non hanno nulla a che fare con le difficoltà del mercato: è il caso della Guaber di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, destinata a chiudere entro il giugno del 2015 perché la Henkel intende concentrare la produzione nella sede di Milano, trasferendovi solo una parte dei lavoratori.
Oppure della Natuzzi: l’accordo che prevedeva la ripresa della produzione in Puglia, dopo la delocalizzazione in Romania, appare sempre più difficile da mettere in atto. «I motivi della crisi si rifanno alla fine dell’industria di massa e alla
diffusione della tecnologia, che hanno ridotto il potere d’acquisto, posti di lavoro e status sociale di milioni di famiglie, producendo un mercato del lavoro nel quale l’offerta supera largamente la domanda», osserva il segretario generale della Uiltec, Paolo Pirani, che ieri ha aperto il congresso nazionale del sindacato proprio rivolgendo un appello a Renzi: «Se si vuole contrastare la crisi industriale, il governo non può limitarsi a moltiplicare i tavoli di confronto».
Poco più del 50 per cento delle vertenze sono concentrate al Nord, naturalmente non perché il Sud stia meglio, ma solo perché lo smantellamento dell’industria nel Mezzogiorno è partito prima, da Termini Imerese e dalle raffinerie di Gela alla profonda crisi del Sulcis, con le vertenze di Alcoa e di Euralluminia che coinvolgono centinaia di lavoratori. Persino il Papa è intervenuto sulle crisi aziendali, chiedendo un intervento del governo per i lavoratori di Meridiana, che erano andati all’udienza del mercoledì con bandiere e striscioni: si parla di 1.366 esuberi, fino a qualche settimana fa l’azienda ne aveva proposti 1.634. I tavoli al ministero, ha sottolineato qualche giorno fa in un convegno il viceministro allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, servono a evitare che «le imprese in crisi scelgono la strada più rapida, chiudere anzichè ristrutturare, che è la via più impervia». Ma quando la crisi è irreversibile, le trattative non possono «fare la respirazione bocca a bocca ai cadaveri ».
Da La Repubblica del 30/10/2014.
Senza dimenticare che:
1. In Italia chiudono due imprese ogni ora. In cinque anni ...
http://www.ilsole24ore.com/.../in-itali ... a-cinque...
23/gen/2014 - «Quando un'azienda non riesce più a rispettare i propri impegni di ... 1.900 le aziende chiuse nei dodici mesi nelle vendite all'ingrosso e quasi ...
Quando il forum ulivista Franz ha scritto che ci vuole un’intervento shock aveva ragione. Perché i dati economici sono questi. Invece, da Berlusconi in avanti si cura il cancro ai polmoni con impacchi di camomilla al pisello.
Ricordando Sciascia e la sua classificazione degli uomini bisogna passar subito alla categoria dei quaquaraquà, quando non si hanno le capacità di porre rimedio all'immane disastro economico. Ricorrere agli investimenti stranieri è da incompetenti e la ThyssenKrupp, l'Alcoa, la Nokia, la Micron di Catania ne sono un lampante esempio.
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Re: Torna la sinistra che non ama il suo popolo

Messaggioda ranvit il 01/11/2014, 9:39

Berlinguer certa gente è meglio che non lo nomini nemmeno. Anzi, che neppure lo pensi.


Bah! Mi sarebbe davvero piaciuto sapere cosa ne avrebbe pensato oggi Berlinguer dei vari Vendola, Civati e finanche D'Alema e Bersani....per non dire Cuperlo :lol:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Torna la sinistra che non ama il suo popolo

Messaggioda Salemi il 01/11/2014, 20:54

LA SINISTRA CHE AMA IL SUO POPOLO
LA BANDA LARGA
=

RITRATTI
Pina Picierno e gli hooligans di Matteo
Il disastro comunicativo dei nuovi renziani
La deputata campana che accusa Susanna Camusso di essere stata eletta con tessere false, il ministro Madia che risponde solo ai "giornalisti rinnovati", il finanziere Serra che non vuole il diritto di sciopero. Tra gaffe e arroganza del potere, gli uomini vicini al premier riescono sempre a scatenare polemiche

“Aridatece la Carfagna”. Il mormorio circolava ironico l’altro giorno in Transatlantico, proprio mentre si diffondeva la notizia che Pina Picierno aveva detto della Camusso che era stata eletta a capo della Cgil con tessere false.
ARTICOLO CON VIDEO
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... =HEF_RULLO
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Re: Torna la sinistra che non ama il suo popolo

Messaggioda gi.bo. il 01/11/2014, 21:46

ranvit ha scritto:Berlinguer certa gente è meglio che non lo nomini nemmeno. Anzi, che neppure lo pensi.


Bah! Mi sarebbe davvero piaciuto sapere cosa ne avrebbe pensato oggi Berlinguer dei vari Vendola, Civati e finanche D'Alema e Bersani....per non dire Cuperlo :lol:

Sarebbe sicuramente stato un sostenitore di Renzi? Se e' questo che pensi forse non hai mai conoscito Berlinguer
Hola
Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo(Giordano Bruno)
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Re: Torna la sinistra che non ama il suo popolo

Messaggioda ranvit il 02/11/2014, 8:44

Probabilmente non ci sarebbe stato bisogno di Renzi....Berlinguer non avrebbe fatto le figure di merda fatte dal centrosinistra nel ventennio berlusconiano :lol:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Torna la sinistra che non ama il suo popolo

Messaggioda Iafran il 02/11/2014, 9:26

Salemi ha scritto:Pina Picierno e gli hooligans di Matteo
Il disastro comunicativo dei nuovi renziani
La deputata campana che accusa Susanna Camusso di essere stata eletta con tessere false, il ministro Madia che risponde solo ai "giornalisti rinnovati", il finanziere Serra che non vuole il diritto di sciopero. Tra gaffe e arroganza del potere, gli uomini vicini al premier riescono sempre a scatenare polemiche

In un situazione così drammatica i "moderni potenti" dovrebbero coinvolgere tutti (i buoni) per guadagnare orizzonti più rosei. L'insolenza non dovrebbe minimamente sfiorarli ... se non si vuole lucrare sulle disgrazie altrui.
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Re: Torna la sinistra che non ama il suo popolo

Messaggioda ranvit il 02/11/2014, 10:53

La Picierno non mi sta simpatica per niente. Ma ha ragione: la Cgil (ma anche Cisl e Uil) è una casta fatta di funzionari e burocrati in cui le tecniche di selezione della propria classe dirigente sono le stesse adoperate dai Partiti politici strutturati. Poca democrazia interna e tanta "casta".....anche nell'assicurarsi un ottimo stipendio e trovare lavoro ai propri figli e parenti...
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Re: Torna la sinistra che non ama il suo popolo

Messaggioda flaviomob il 11/11/2014, 19:42

ranvit ha scritto:Bah! Mi sarebbe davvero piaciuto sapere cosa ne avrebbe pensato oggi Berlinguer dei vari Vendola, Civati e finanche D'Alema e Bersani....per non dire Cuperlo :lol:


D'Alema e Berlinguer sicuramente si conoscevano, visto che il primo era dirigente della FGCI ed aveva accompagnato Berlinguer ai funerali di Andropov. Vendola e Civati appartengono ad una generazione diversa e a tempi diversi. Negli anni settanta sicuramente sarebbero stati considerati dei... riformisti moderati! :lol: :lol:

Ma quello che mi incuriosisce ora è capire cosa ne pensi tu, Ranvit, visto che ti sei dichiarato craxiano e che Berlinguer non aveva quasi nulla a che spartire con il leader del PSI, a partire dal referendum sulla scala mobile...

_ _

PS Anche Renzi aveva trovato lavoro (e stipendio da dirigente) grazie ai... parenti! 8-) :? 8-)

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... ni/544314/


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