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Comunicato agli indecisi: la Sinistra c’è

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Comunicato agli indecisi: la Sinistra c’è

Messaggioda gi.bo. il 27/10/2014, 22:41

Comunicato agli indecisi: la Sinistra c’è
Posted by Essere Sinistra
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di Andrea NOBILE

Se ancora non fosse stato chiaro, da sabato è lampante. Esiste una Sinistra.
Esiste una Sinistra tanto quanto non esiste il PD.

Un milione di persone che partono a notte fonda per manifestare, che riempiono strade, piazze, che urlano la loro rabbia e che si ritrovano unite e compatte per difendere i loro diritti sono una cosa vera, reale, concreta e bella.
E’ finito il tempo delle favole, delle promesse non mantenute, delle attese di “tempi maturi” e dell’inclusività politicamente corretta.
La parte debole del paese è alle corde ed è ora di fare scelte nette e coraggiose.

Un partito che si divide tra un rassemblement di politici rampanti e finanzieri spregiudicati, ove si discute persino dell’abolizione del diritto di sciopero, ed una sparuta rappresentanza che manifesta contro se stessa può ramazzare voti a destra e a manca ed è cosa altrettanto vera, reale, concreta e triste.

Da sabato è lampante che c’è un popolo di Sinistra che si ritrova sui temi che gli appartengono e lo fa senza una bandiera perchè ne è stato espropriato.
E allora è giusto che le cose si guardino con chiarezza e trasparenza se non si vuole perdere per strada questa piazza così bella e significativa.

E’ tempo che si chiamino le cose con il loro nome, che si contino gli amici e gli avversari, è tempo che si scenda sul terreno della coerenza e delle scelte di campo.
Non mi basta e non mi piace parlar male di Re Leopoldo e la sua cricca, alla fin fine mi è chiaro che loro sono i miei avversari.
Ciò che, invece, va chiarito, è la posizione di chi, dall’interno, lo critica e continua a sostenerlo nelle urne ed in parlamento ogni volta che non lo sfiducia a viso aperto.

Per chi ha la memoria corta è bene ricordare che il Pd è quel partito voluto da Veltroni, che ha voluto con determinazione azzerare tutto quanto gli stava a sinistra e, nel contempo, aprire ad una certa imprenditoria “rampante” candidando cavalli di razza come Calearo o personaggi del calibro di Paola Binetti.
Azzerare la sinistra e preferire questi soggetti avrebbe già allora dovuto raccontarla lunga sui destini di ciò che un tempo fu il partito della sinistra in Italia.

Ciò che oggi sta facendo Re Leopoldo non è che l’evoluzione di quel certo modo di intendere le cose. Il risultato è che oggi l’ansia di prestazione, porta il Pd a mirare solo ad un risultato nelle urne al costo di divenire, così come è divenuto, un partito di destra economica.

Ancor oggi sento chi questo partito vuole riprenderselo e la tenerezza che provo per certi militanti che con nostalgia non hanno ancora colto un passaggio epocale, non ha nulla a che fare con la rabbia che provo per chi tiene in ostaggio questi militanti paventando l’opportunità di tornare in sella.
Dichiararsi di sinistra e candidarsi raccogliendo voti per questo partito è operazione dannosa e contraddittoria.

Chi ha partecipato alla raccolta del fatidico 40,8% ha consegnato nelle mani di Re Leopoldo una clava da brandire in ogni occasione e non ha certo dato respiro alla cosiddetta “minoranza interna” che il segretario si vanta spesso di asfaltare.

Dichiararsi contrari ai provvedimenti di questo governo e non sfiduciarlo non rende giustizia a quella piazza, non rende giustizia alla sinistra ed ai suoi sogni e bisogni.
Se ancora non fosse stato chiaro, da sabato è lampante.
Esiste una Sinistra. Esiste una Sinistra tanto quanto non esiste il PD.
Tenetevelo bene a mente, ve l’ho detto e ve lo ripeto: Un milione di persone che partono a notte fonda per manifestare, che riempiono strade, piazze, che urlano la loro rabbia e che si ritrovano unite e compatte per difendere i loro diritti sono una cosa vera, reale, concreta e bella.

Non è più il tempo di pensare alla ditta o di elucubrare scalate al partito. Non è più tempo di fare calcoli o aspettare che i tempi siano maturi.
E’ una mancanza di rispetto al vostro popolo, a chi aveva riposto speranze in voi, nell’attesa che i se, i ma, i forse divenissero scelte decise e coraggiose dalla parte di chi sta peggio.

I partiti di lotta e di governo hanno poco a che fare con i bisogni e la passione della Sinistra.

La Sinistra esiste, ma non è più cosa del Pd perchè il Pd l’ha messa alla porta.
http://esseresinistra.wordpress.com/201 ... nistra-ce/
Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo(Giordano Bruno)
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Re: Comunicato agli indecisi: la Sinistra c’è

Messaggioda Iafran il 28/10/2014, 0:45

gi.bo. ha scritto:La Sinistra esiste, ma non è più cosa del Pd perchè il Pd l’ha messa alla porta.

Lo si era capito da quando avevano manifestato avversità a Prodi ... da "figli" irriverenti e degenerati.
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Re: Comunicato agli indecisi: la Sinistra c’è

Messaggioda pianogrande il 28/10/2014, 1:27

Bene!

La "sinistra" preferisce stare in piazza.
Magari preferisce stare "in mezzo a una strada".
Al governo che ci stia qualcun altro.
Sia maledetto qualsiasi "re".

La sinistra è opposizione, è sfiducia.

Guai uscire da questa logica.

Il 40 % sia maledetto perché rinnega i valori della sinistra, perché va a pescare tra rampanti.

Maledetti siano anche i rampanti.

Le cose da difendere posso anche ammettere se non completamente condividerle.

I valori che vengono attaccati con tanta virulenza e dispregio sono valori molto importanti.
Vitali per l'economia.

Abbiamo bisogno sia di re che di rampanti.

Il problema è, semmai, come gestirli.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Comunicato agli indecisi: la Sinistra c’è

Messaggioda flaviomob il 28/10/2014, 1:28

Infatti Veltroni riuscì in pochi mesi a far fuori Prodi (per la seconda volta).

La terza volta ci hanno pensato i volenterosi 101.

Quanti amici ha, il Caimano!


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Comunicato agli indecisi: la Sinistra c’è

Messaggioda Iafran il 28/10/2014, 11:46

pianogrande ha scritto:Abbiamo bisogno sia di re che di rampanti.

Il problema è, semmai, come gestirli.

I re e i rampanti con "il carattere del leader di animo cattivo, per non dire da carogna" (G. Pansa), non hanno alcuna intenzione di ricevere suggerimenti, men che meno di essere gestiti.
Per i cittadini democratici sono solo "grosse gatte da pelare".
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Re: Comunicato agli indecisi: la Sinistra c’è

Messaggioda flaviomob il 28/10/2014, 12:26

Corradino Mineo scrive:

Suggestione per Civati. Caffè del 28 ottobre


È andato dalla Gruber - bentornata Lilli! - e ha detto che non tratterà con i sindacati. “Rottura totale”, Corriere. “Ultimo scontro”, la Stampa. “Guerra senza fine”, Repubblica. Poi ha aggiunto: “La leggi si scrivono in Parlamento”

Purtroppo, da quando è al governo, non è questo che succede. La riforma del Senato è stata scritta da Renzi e Boschi, 2 senatori sono stati allontanati dalla Commissione Affari Costituzionali perché disturbavano, in aula è scattato il Patto del Nazareno per respingere ogni emendamento. Il Jobs Act era una delega, in bianco, all’esecutivo: la richiesta di migliorarne il testo è stata cassata ponendo la fiducia sul testo del ministro Poletti. Quanto alla legge finanziaria, il governo ha trattato con Bruxelles rinunciando a 4,5 miliardi di tagli alle tasse e di investimenti. In cambio ha avvertito il Parlamento che non avrebbe avuto il diritto di toccarla.

A questo punto è giusto chiedersi cosa voglia in realtà il Presidente del Consiglio. Dice Massimo Cacciari Repubblica: «Non c’è nulla di casuale, nulla di improvvisato, nell’attacco di Matteo Renzi al posto fisso e all’articolo 18. Lui sta abbattendo i simboli della sinistra socialdemocratica per penetrare nel centrodestra con il progetto del Partito della Nazione”. E quanto al rischio di una scissione, Cacciari aggiunge: «Io credo che lui non solo non la tema ma sia sul punto di desiderarla. Fino a qualche tempo fa no, ma ora forse comincia a pensare che la scissione gli convenga».

Se ha ragione il professor Cacciari - e io credo che abbia ragione - se è vero, come scrive, che “Siamo di fronte a un politico puro, e di razza. Il suo è un calcolo tutto politico e non c’entra nulla il ragionamento economico» allora cosa deve e può fare la minoranza del Pd?

“Se ci fosse qualcuno che ha un’idea”, sbotta il filosofo, che salva solo Civati. D’accordo anche su questo. Ecco allora l’idea: Civati vada da Bersani, da Cuperlo, Fassina, da Chiti e dalla Bindi. Con loro definisca pochi punti su cui la minoranza del PD non intende più cedere. Facciamoli conoscere all’opinione pubblica e parliamone con Renzi.

A quel punto a lui la scelta. Che fa, tratta? Benvenuto tra noi mortali che non possediamo verità assolute, non amiamo prendere a calci i sindacati, non pensiamo che gli imprenditori siano tutti buoni e i lavoratori tutti privilegiati, come i bianchi razzisti nel Sud Africa dell’Apartheid.

Non tratta, invece e minaccia di sostituire i voti mancanti del PD con quelli messi a disposizione dall’anziano contraente del Patto del Nazareno? Bene, accadrà che alcune riforme di destra saranno votate dalla destra. Ammesso che poi passino in Senato, dove anche fra i banchi della destra le tensioni e la sfiducia nel Nazareno sono vieppiù evidenti. O, terza possibilità: decide di fare l’offeso e si dimette Napolitano gli ridà l’incarico, Renzi sfida di nuovo la sinistra e i sindacati per forzare la mano al Presidente e fargli sciogliere le Camere. A quel punto voteremmo con la legge lasciata dalla Consulta: proporzionale, senza sbarramento, e preferenza. Il Partito della Nazione vincerebbe comunque, ma dopo il voto dovrebbe allearsi. Le larghe intese verrebbero alla luce del sole (come quelle tra Merkel e la SPD). Molto meglio che il gioco dei ricatti cui assistiamo.

In ogni caso una sinistra riprenderebbe a esistere. Magari a pensare e a discutere con tanti giovani, con gli operai, gli intellettuali - non della “tartina”- , e gli imprenditori disposti a sporcarsi “le belle brache bianche”. Sarebbe un bel giorno.


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