franz ha scritto:incrociatore ha scritto:sei un illuso... mai la semina dell'odio ha fatto nascere la pace.
ed aver provocato centinaia di morti innocenti sta pur tranquillo che l'odio lo ha seminato eccome.
Consiglio da vecchio grillo saggio. mai dire mai.
La seconda guerra mondiale, che quanto a semina di odio è stato il culmine in 100'000 anni di storia dell'umanità, ha prodotto in europa il periodo di pace piu' lungo dai tempi dell'impero romano, e forse anche da prima.
Qui non è un problema di illusione (perché caso mai illusi sono i pacifisti) ma di conoscenza.
Freud su questo (la reazione psicologica della popolazione ad una guerra disastrosa) ha scritto pagine che evidentemente ignori, come molti. Per Freud addirittura questa era, paradossalmente, l'ultima/unica speranza per spezzare il ciclo della guerra. Mi rieferisco al ben noto carteggio con Einstein, mille volte piu' evoluto di quanto passa oggi il convento (le polemiche Frattini - D'Alema).
Dall'odio e dalla guerra puo' nascere la pace, lo si è visto in europa nel '45, lo si è visto in sud-africa, lo si è visto in varie parti del mondo, come in Irlanda.
Non è vero che le guerre sono inutili e non sono la soluzione.
Queste sono frasi ad effetto che vanno bene per le prediche in chiesa, non per fare politica.
È sotto gli occhi di tutto che invece l'uomo impara piu' dalle guerre che dalle tregue in mezzo ad esse. Quindi esse solo parte del problema e della soluzione.
Finché gli uomini non imparano. E fintanto che non dimenticano. Non è cinismo, è realismo.
Mettiamo che oggi, come tutti sperano, si arrivi ad un accordo di tregua di ampio respiro (non illimitata perché Hamas coerentemente non la vuole) ... se ci si arrivasse grazie alla mediazione internazionale questo sarebbe dovuto solo ed esclusivamente alla guerra in atto. Senza, la comunità internazionale sarebbe andata avanti a sonnecchiere come sempre. Invece avremo, come sembra, un controllo internazionale a Gaza (come già nel libano del sud) e la fine dei lanci di razzi, e, immagino, la fine del sequestro degli aiuti umanitari da parte di hamas.
Se l'esito sarà positivo, i mille e piu' morti non saranno caduti invano. Noi, per fare un paragone, ne abbiamo avuti tra i 40 ed i 60 milioni (già questa incertezza reden l'idea del dramma) prima di capire. E forse c'è già chi ha dimenticato.
Ciao,
Franz
dal rametto d'ulivo al kalashnikov... altri modelli altri valori, è nelle intenzioni cambiare anche il simbolo dell'Ulivo?
...certo questa "evoluzione" non era negli auspici né di Einstein ne di Freud che, infatti, alla fine concordavano che un approccio civile (un’evoluzione civile), che sapesse controllare le pulsioni positive e negative dell'uomo, dovesse essere considerato come un'evoluzione possibile, non utopistica, utile al superamento della guerra.
L’uno e l’altro consideravano la guerra tutt’altro che inevitabile. Infatti, se si vuole, la si evita benissimo... altro che illusione dei pacifisti.
Che dalla guerra possa nascere solo la pace è un’affermazione tanto banale che, nel contesto nel quale viene collocata e con l’enfasi con la quale viene pronunciata (sembra di sentirsi dire: «voi non ve ne rendete conto! ma 2+2 fa 4!»... ma va!?), fin ridicola.
Mio nonno, che non era Freud e nemmeno Einstein soleva dire: «par fa ‘n ordin agh vo ’n disordin»... per fare un ordine ci vuole un disordine. Ma questo saggio modo di dire vuol forse dire che per avere un ordine bisogna fare un disordine? le frasi sembrano apparentemente uguali, ma non è mica così. Dire che “ci vuole” non corrisponde a “bisogna fare”.
Dire che a una guerra succede sempre la pace equivale a dire che 2+2 fa 4 e cioé: per avere la pace “ci vuole” una guerra che non vuole assolutamente dire che per avere la pace “bisogna fare” la guerra.
Per avere una tregua nella striscia di Gaza non serviva fare 2000 morti e 8000 feriti... bastava continuare a non spararsi addosso (e i primi a farlo pare proprio che siano stati gli israeliani, non i palestinesi con i loro razzi)... dire adesso che alla eventuale tregua, se ci sarà, si giungerà grazie alla guerra in atto e veramente ridicolo, una letterale presa per il culo.
ps) nel ’45, al di là della vulnerabilità dei popoli alla propaganda, non c’era odio... non amore, forse, tra un tedesco e un francese o tra un italiano e un inglese o tra un italiano e un russo, ma certo non odio. Si sono ammazzati come cavallette anche sul Carso nel ’17, ma odio non ce n’era... ricordo la bellissima scena di “Uomini contro” con Gianmaria Volonté con quel “Italiani, basta... non si può morire così” gridato dalle trincee austriache... dà esattamente il senso di cosa intendo dire... ma nella striscia di Gaza, in Palestina, è diverso... lì due popoli VOGLIONO scannarsi a vicenda e lo fanno proprio per un profondo odio l’uno per l’altro... ogni azione insensata come quella in corso alimenta quell’odio.