Al Segretario nazionale del Partito Democratico
Walter Veltroni
Alla Direzione nazionale del Partito Democratico
Lecco, 22 dicembre 2008
Le sottoscritte Raffaella Cerrato, Agnese Mascellani e Anna Orsenigo, elette all’Assemblea costituente nazionale del Partito Democratico,
CHIEDONO LA TEMPESTIVA CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE NAZIONALE
unico organo nazionale del partito regolarmente eletto nelle primarie del 14 ottobre 2007 e pertanto competente - fino al compimento del 1° Congresso - ad assumere ogni decisione in merito alla grave crisi che subisce il partito allora fondato e oggi a rischio di sfaldamento.
Impegnate intensamente da più di un anno a costruire il partito nella provincia di Lecco secondo il progetto originario, che ha mobilitato energie e risorse e ha diffuso la speranza nel cambiamento, vedono ora pesantemente compromesso il lavoro di radicamento territoriale a seguito dell’esplodere della questione morale sollevata dalle inchieste giudiziarie in corso, che coinvolgono molti esponenti, anche di rilievo, del PD.
Prendono atto del disorientamento e della delusione di fondatori ed elettori a fronte delle ondivaghe posizioni assunte dagli organi nazionali e delle dichiarazioni estemporanee e divergenti dei leaders, indice dell’incapacità di elaborare ed assumere una coerente e credibile linea politica.
Giudicano irrilevante la risposta alla crisi fornita dalla Direzione nazionale del 19 dicembre, incapace di imprimere una svolta al processo di formazione del PD e della sua identità politico-culturale. Giudicano debole la posizione assunta nei confronti degli esponenti del partito inquisiti e degli amministratori compromessi dalle inchieste giudiziarie, le cui responsabilità, ancorché da accertare, non vengono adeguatamente distinte da quelle del partito in quanto tale, e vanno pertanto ad offuscare l’onestà di tanti militanti e amministratori.
Individuano l’origine della crisi nel difetto di democrazia e nell’incoerenza dei comportamenti rispetto ai principi dichiarati.
Dovrà essere l’assemblea costituente, finora indebitamente esautorata, ad attuare il cambiamento non nelle parole ma nei fatti, ristabilendo un rigoroso metodo democratico a tutti i livelli ed esigendo il sostanziale ricambio di un ceto dirigente rivelatosi inadeguato. Dovrà essere l’Assemblea costituente a preparare il 1° Congresso, garantendone la qualità democratica.
Solo l’Assemblea costituente - regolarmente convocata con adeguato ordine del giorno, organizzata con modalità che consentano la partecipazione anche dei molti eletti che non fanno politica di professione, condotta secondo le più rigorose regole democratiche - potrà salvare il Partito Democratico e la grandezza del suo progetto ideale e politico da un fallimento che si prefigura altrimenti inevitabile.
Le sottoscritte hanno creduto e continuano a credere in tale progetto e intendono tener fede al mandato per la sua realizzazione ricevuto dagli elettori delle primarie, nei confronti dei quali avvertono la responsabilità di non cedere il passo a chi non si dimostra all’altezza del compito.
Già hanno inviato al Segretario nazionale lettere che esprimevano sconcerto e delusione in occasione delle due sole sessioni dell’Assemblea costituente, nelle quali non hanno potuto esprimere liberamente il proprio giudizio e il proprio voto. Non hanno avuto alcuna risposta, ma confidano che la presente riceva maggiore considerazione.
In attesa di sollecito riscontro,
Raffaella Cerrato
Agnese Mascellani
Anna Orsenigo