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Richiesta di convocazione assemblea costituente nazionale

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Richiesta di convocazione assemblea costituente nazionale

Messaggioda franz il 09/01/2009, 17:37

Al Segretario nazionale del Partito Democratico

Walter Veltroni

Alla Direzione nazionale del Partito Democratico


Lecco, 22 dicembre 2008



Le sottoscritte Raffaella Cerrato, Agnese Mascellani e Anna Orsenigo, elette all’Assemblea costituente nazionale del Partito Democratico,
CHIEDONO LA TEMPESTIVA CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE NAZIONALE


unico organo nazionale del partito regolarmente eletto nelle primarie del 14 ottobre 2007 e pertanto competente - fino al compimento del 1° Congresso - ad assumere ogni decisione in merito alla grave crisi che subisce il partito allora fondato e oggi a rischio di sfaldamento.

Impegnate intensamente da più di un anno a costruire il partito nella provincia di Lecco secondo il progetto originario, che ha mobilitato energie e risorse e ha diffuso la speranza nel cambiamento, vedono ora pesantemente compromesso il lavoro di radicamento territoriale a seguito dell’esplodere della questione morale sollevata dalle inchieste giudiziarie in corso, che coinvolgono molti esponenti, anche di rilievo, del PD.

Prendono atto del disorientamento e della delusione di fondatori ed elettori a fronte delle ondivaghe posizioni assunte dagli organi nazionali e delle dichiarazioni estemporanee e divergenti dei leaders, indice dell’incapacità di elaborare ed assumere una coerente e credibile linea politica.

Giudicano irrilevante la risposta alla crisi fornita dalla Direzione nazionale del 19 dicembre, incapace di imprimere una svolta al processo di formazione del PD e della sua identità politico-culturale. Giudicano debole la posizione assunta nei confronti degli esponenti del partito inquisiti e degli amministratori compromessi dalle inchieste giudiziarie, le cui responsabilità, ancorché da accertare, non vengono adeguatamente distinte da quelle del partito in quanto tale, e vanno pertanto ad offuscare l’onestà di tanti militanti e amministratori.

Individuano l’origine della crisi nel difetto di democrazia e nell’incoerenza dei comportamenti rispetto ai principi dichiarati.

Dovrà essere l’assemblea costituente, finora indebitamente esautorata, ad attuare il cambiamento non nelle parole ma nei fatti, ristabilendo un rigoroso metodo democratico a tutti i livelli ed esigendo il sostanziale ricambio di un ceto dirigente rivelatosi inadeguato. Dovrà essere l’Assemblea costituente a preparare il 1° Congresso, garantendone la qualità democratica.

Solo l’Assemblea costituente - regolarmente convocata con adeguato ordine del giorno, organizzata con modalità che consentano la partecipazione anche dei molti eletti che non fanno politica di professione, condotta secondo le più rigorose regole democratiche - potrà salvare il Partito Democratico e la grandezza del suo progetto ideale e politico da un fallimento che si prefigura altrimenti inevitabile.

Le sottoscritte hanno creduto e continuano a credere in tale progetto e intendono tener fede al mandato per la sua realizzazione ricevuto dagli elettori delle primarie, nei confronti dei quali avvertono la responsabilità di non cedere il passo a chi non si dimostra all’altezza del compito.

Già hanno inviato al Segretario nazionale lettere che esprimevano sconcerto e delusione in occasione delle due sole sessioni dell’Assemblea costituente, nelle quali non hanno potuto esprimere liberamente il proprio giudizio e il proprio voto. Non hanno avuto alcuna risposta, ma confidano che la presente riceva maggiore considerazione.

In attesa di sollecito riscontro,





Raffaella Cerrato

Agnese Mascellani

Anna Orsenigo
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Re: Richiesta di convocazione assemblea costituente nazionale

Messaggioda Loredana Poncini il 15/01/2009, 8:11

In base alla risposta data all'Assemblea Costituente grazie a quanto sollecitato da Raffaella, Agnese ed Anna, potrò DECIDERE se considerarmi del PD oppure no.
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Re: Richiesta di convocazione assemblea costituente nazionale

Messaggioda pierodm il 15/01/2009, 9:28

La richiesta di convocazione ha la grande qualità di manifestare apertamente, chiaramente e vigorosamente una necessità e un'idea. Potrebbe sembrare una qualità "minima", ma con i tempi che corrono, e con le abitudini democristiane che si sono affermate in questi anni, non è una cosa da poco.

Se il PD fa quello che le firmatarie chiedono, è una cosa buona e utile.
In qualche modo, comunque, un chiarimento ci sarà: bisogna vedere se avverrà nei tempi più giusti, e quale sarà la sostanza del chiarimento - ricordando una divertente canzone agrodolce di Gaber: "mi sono fatto tutto da solo ... mi sono fatto tutto di merda".

Nel messaggio delle tre militanti, tuttavia, c'è una grossa smagliatura ideologica di fondo, ossia l'idea che la "identità politico-culturale" sia qualcosa che "si elabora" in base all'impegno e alla buona volontà di un gruppo dirigente.
Un leader, un gruppo dirigente possono fare molte cose - discorsi, documenti, congressi, analisi, proposte organizzative, fusioni, scissioni, guerre intestine, etc - ma una cosa non possono fare, perché non è una cosa che "si fa": creare un'identità politico-culturale.
Questa è un elemento fondante di un partito - la ragione fondamentale, diciamo, perché questo partito veda la luce - non una qualità che gli viene cucita addosso da un sarto più o meno bravo.

Il PD nasce invece - come anche l'Ulivo, che però era una coalizione - come "fusione a freddo" di esperienze e culture intimamente differenti e molto difficili da ridurre ad unum. Non ci sono espedienti verbali, artifici dialettici, e nemmeno cuori gettati oltre l'ostacolo, che possano cancellare questo dato genetico.

Il sottoscritto, per esempio, ha da sempre l'idea di un partito della sinistra conformato in un certo modo, più liberale sotto certi aspetti, più radicalmente socialista sotto altri, e ce l'ha fin da quando esisteva quel PCI per il quale votava e nel quale ha fatto una discreta militanza.
Il sottoscritto pensa anche che non ha alcun senso il "cattolicesimo" politico, e nemmeno una posizione politica che da tutto inizio si dichiara "centrista", e che chi si sente sinceramente cattolico debba quasi obbligatoriamente schierarsi a sinistra e sentire forse più di chiunque altro la necessità di una sinistra forte e nettamente caratterizzata.
Ma così non è, questa è solo un'idea da coltivare come utopia: il PCI era il massimo possibile in questo senso, con tutte le sue contraddizioni e i suoi limiti.
Il PCI è tramontato, bene o male, ed è stata dichiarata tramontata la cultura comune che lo aveva fatto esistere e l'aveva tenuto insieme. Ma non c'è una cultura diversa che sostituisce la precedente, e comunque non c'è una cultura che possa fare da levatrice alla nascita di un soggetto che sostituisca il vecchio PCI, e non c'è nemmeno la volontà che esista un nuovo PCI o un qualche partito si caratterizzi in modo simile all'interno del panorama politico italiano.
Di questo incerto guazzabuglio si è voluto fare l'unica cosa che si poteva fare: una "speranza di rinnovamento", ossia l'attesa che dal caos primordiale nasca qualcosa di splendidamente "nuovo".
Se le cose stanno così, bisogna solo aspettare: fare qualcosa, certamente, anche sollecitare congressi e chiarimenti, ma ricordandosi sempre che questo è ninte di più che ottimismo della volontà.
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Re: Richiesta di convocazione assemblea costituente nazionale

Messaggioda flaviomob il 15/01/2009, 23:15

Quante volte... quante volte su Gargonza e, in generale, sul sito di perlulivo.it abbiamo letto lamentele simili, richieste di democrazia dal basso, delusione, sconcerto... è dai tempi del comitati per l'Ulivo che continuiamo a sorbirci questo film già visto, poi sulle mailing list della Margherita, altro soggetto (per i tempi) "nuovo"... ma sempre un nuovo fatto con una botte di legno tarlato un po' riverniciato, riempito con più aceto che vino...
L'elemento più tristemente clamoroso (ma prevedibilissimo, come scrissi anni fa su Gargonza riguardo alla perdita di sensibilità sulla questione morale) è il dilagare della corruzione, al di là della corruzione in senso stretto e giuridicamente fondato, io non parlerei ne' di corruzione "innocente" ne' (solo) di corruzione in quanto presenza di illegalità, ma di "corruzione del sentire politico", cioè agonia profonda del senso del bene comune, che - dal dopoguerra ad oggi - sempre aveva distinto la parte progressista del paese.
Una regione non può ridursi come la Campania, a discarica tossica d'Italia e di qualche pezzo d'Europa, perché si aspetti un'inchiesta giudiziaria per far fuori - completamente - la sua classe dirigente. E' incredibile che Bassolino sia ancora lì, che i DS non l'abbiano cacciato quando ancora i DS esistevano e, ancor peggio, il "partito nuovo" non si sia subito liberato del morto (e putrefatto) che afferra il vivo (una parte sana, cioè una parte della base più Rosi Bindi e qualcun altro con poco peso interno). Avevo previsto che la questione morale, ormai rimossa, sarebbe esplosa. E prevedevo che l'indignazione della base avrebbe portato gradualmente il PD al 20% (in Abruzzo non si è andati molto lontano). Cosa deve succedere ancora perché questa classe dirigente di PAZZI se ne vada per sempre? Io non spero che Veltroni se ne vada in Africa, lì poveretti hanno già troppi problemi... vada su una panchina, al parco sotto casa, a portare a spasso il cane o a dar da mangiare ai piccioni... credo che siano le uniche attività in cui riuscirebbe a non far danni, dopo quello che ha combinato a Roma e alla guida del cosiddetto "nuovo" PD: far fuori Prodi in pochi mesi e perdere le elezioni anche dove ciò sembrava impossibile (Roma stessa), poi entro un anno dalla sua "incoronazione" (con primarie vergognose, bulgare, inconsistenti, inutili ed offensive per il concetto stesso di democrazia) non accorgersi che i muri portanti erano marci per correre ai ripari, fino alla beffa di un Berlusconi che si permette di parlare (lui!!!) di questione morale nel "principale partito dell'opposizione". E il silenzio della base... ma come? Di fronte a un tale scempio, la base dovrebbe scendere in piazza coi forconi in mano, invece niente, neppure su internet, pochissime persone si espongono a denunciare questa sorta di apocalisse... che miseria!
Flavio


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Re: Richiesta di convocazione assemblea costituente nazionale

Messaggioda Loredana Poncini il 18/01/2009, 16:32

FLAVIO denuncia "Il silenzio della base", anche in internet. E' davvero uno scandalo che vivo con dolore. Purtroppo sono solo una semplice utente di interrnet, e comincio a sospettare che questo mass media sia llosoriamente democratico e solo apparentemente stimolante una cittadinanza attiva, per cui è vero che il Poiere logora chi non ce l'ha, infatti sono logoratissima...non avendo neppure il potere di trasferire, qui, l'articolo di Elisa Cavazza, trovato in cambiamento.org, sul libro " AVANTI GIOVANI,ALLA RISCOSSA" !
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