In Italia qualcuno si indigna per avere parlamentari condannati per associazione mafiosa (che, poi, vorrebbero riformare anche la Costituzione, sic!) e più di un giornalista porta alla ribalta il voto di scambio, il familismo amorale (figli, mogli, padri eletti nei diversi parlamenti o scelti per ricoprire incarichi pubblici o agevolati in qualche "donazione" statale) e si scandalizza per i salti di gioia dei parlamentari quando il Parlamento vota "il non luogo a procedere alle indagini della Magistratura" su qualcuno di loro. Le candidature, poi, nelle elezioni amministrative si basano principalmente sull'entità della parentela; quelle provinciali, regionali o nazionali su "tifosi super-interessati" (previo l'utilizzazione di una serie di intermediari che conoscono e controllano il territorio capillarmente ... anche con ricatti e minacce).
Con questo quadro reale, tutte le discussioni rimangono solo teoriche ed i "nostri politici" se ne servono per abbindolare la buona fede degli elettori e per presentarsi in UE con un abito democratico (in casa, invece, gli abiti sono ben altri).