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25 APRILE

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

25 APRILE

Messaggioda pianogrande il 25/04/2014, 13:52

https://www.youtube.com/watch?v=4CI3lhyNKfo

Li fucilavano, li torturavano, li impiccavano col filo spinato.
Ma loro ci credevano.
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Re: 25 APRILE

Messaggioda Iafran il 25/04/2014, 14:30

pianogrande ha scritto:Li fucilavano, li torturavano, li impiccavano col filo spinato.
Ma loro ci credevano.

Dovremmo sentirli tuttora nostri genitori.
Iafran
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Re: 25 APRILE

Messaggioda mauri il 25/04/2014, 19:23

anche nonni
stamani in piazza è arrivato il corteo a seguito della banda, è sempre bello ascoltare le note di una banda bella ciao fischia il vento..., circa 50 persone uscite dal dopo messa, con un corollario di piazza di altre 100-150 compresi i pigramente seduti sorseggianti nel plateatico, una piazza grande che sembrava comunque mezza vuota, giovani pochissimi, il resto mezza età e anziani, bandiere e confaloni, 4 gatti del pd, i tre candidati sindaci con codazzo,
posa della corona al monumento di tutti i caduti, poi discorsetto del sindaco uscente, 3 ragazzi delle medie parlavano dei partigiani fucilati poco più che ragazzini, applauso, discorsone anpi e prete l'unico a dire 4 parole di pace senza leggere un foglio
ecco, la mia impressione è stata la stanchezza dell'abitudine, un 25 aprile celebrato in maniera impersonale senza pathos
non ci si crede più perchè i ricordi sono lontani e dei nostri vecchi morti, manca il ricordo vivo e purtroppo manca l'incazzatura del tempo che stiamo vivendo ora, la poverta che incalza con la crisi tutte cose che appartengono ad altri non ci toccano e stiamo alla finestra spettatori di eventi che ci passeranno sopra senza renderci conto che invece potrebbero cambiare la nostra vita, in peggio
non ci sono più attori solo comparse, mauri

ps
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Re: 25 APRILE

Messaggioda flaviomob il 25/04/2014, 20:35

Immagine

Ricordo il nonno di un'amica, deportato da Ottone e fortunatamente tornato vivo al suo paese nell'alta Val Trebbia. Dopo il 1945 non volle mai più lasciarlo, nemmeno per le vacanze. Invece mio nonno, medico militare, fece la ritirata di Russia e si trovò in Germania al momento del "voltafaccia" italiano, così finì in un lager gestito dagli stessi militari che fino a pochi giorni prima combattevano al suo fianco. In prigione non firmò mai la fedeltà ai tedeschi, che pure avevano bisogno di medici nell'esercito, così uscì solo alla fine della guerra che pesava quaranta chili. Per inciso, non aveva mai avuto simpatie di sinistra ed anzi era uno di quelli che pensava, come molti Meridionali figli di contadini, all'inizio del fascismo come a qualcosa di buono che poi era degenerato. Dopo tanti anni ricevette una medaglia dall'ANPI. Quello che mi colpì di lui è come mantenesse sempre un'altissima stima del popolo tedesco (soprattutto per la musica e la tecnologia) e come, al contrario del nonno della mia amica, non abbia mai rinunciato a viaggiare dopo la guerra. Però portò sempre un oscuro segno del lager in sé e non riuscì mai a dormire più di quattro ore per notte, tutta la vita.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: 25 APRILE

Messaggioda pianogrande il 25/04/2014, 22:31

Una accusa che sentivo fare dai vecchi negli anni sessanta settanta, quando il miglioramento continuo delle condizioni di vita era un fatto scontato, era che i giovani non si rendevano conto della fortuna che avevano ad essere nati in un mondo che funzionava così bene.
In effetti i giovani (i nati dagli anni sessanta in poi) non hanno visto niente né del dopoguerra né delle lotte per le conquiste sociali.
Si sono trovati la pappa fatta e sono diventati (per mancanza di consapevolezza e per colpa dei loro genitori) prima una generazione di viziati e poi una generazione socialmente (come parte sociale) debole perché individualista e lontanissima da uno spirito di unità per il raggiungimento si scopi comuni.
Adesso la resistenza bisognerebbe rifarla?
Prima ci vuole l'incazzatura, quella vera, quella che non c'è ancora.
Non basta una tastiera.
Neanche una tastiera più una scheda elettorale.
Neanche una tastiera più una scheda elettorale più la delega cieca e assoluta al messia di turno.
Bisogna essere incazzati di proprio e tornare ad essere uniti.
Ci vuole anche un certo livello culturale.
Tutte cose che fanno un po' sorridere.
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Re: 25 APRILE

Messaggioda gi.bo. il 25/04/2014, 23:01

Iafran ha scritto:
pianogrande ha scritto:Li fucilavano, li torturavano, li impiccavano col filo spinato.
Ma loro ci credevano.

Dovremmo sentirli tuttora nostri genitori.
...ma sopratutto si riconoscerebbero in questi attuali partiti che a parole si definiscono di sinistra ma che poi non son altro che una continuazione di quel potere contro il quale loro stessi combatterono?

Chi voterebbero oggi costoro?

Non basta quindi onorarli a parole. Onorali nei fatti non sarebbe piu onorevole e piu' rispettoso ?

Il 25 aprile, questo grande giorno, dovrebbe farci riflettere maggiormente se siamo nella giusta via od invece li stiamo, in un certo qual modo, tradendo


http://www.centropierocalamandrei.it/in ... &Itemid=62



E' festa d'aprile


Autore: F. Antonicelli Anno 1948

E' già da qualche tempo che i nostri fascisti/ si fan vedere poco e sempre più tristi,/ hanno capito forse, se non son proprio tonti,/ che sta arrivare la resa dei conti.
Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia/ per conquistare la pace, per liberare l'Italia;/ scendiamo giù dai monti a colpi di fucile;/ evviva i partigiani! È festa d'Aprile.
Nera camicia nera, che noi abbiam lavata,/ non sei di marca buona, ti sei ritirata;/ si sa, la moda cambia quasi ogni mese,/ ora per il fascista s'addice il borghese.
Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia/…
Quando un repubblichino omaggia un germano/ alza il braccio destro al saluto romano./ ma se per caso incontra partigiani/ per salutare alza entrambe le mani.
Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia/…
In queste settimane, miei cari tedeschi,/ maturano le nespole persino sui peschi;/ l'amato Duce e il Fuhrer ci davano per morti/ ma noi partigiani siam sempre risorti.
Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia/…
Ma è già da qualche tempo che i nostri fascisti/ si fan vedere spesso, e non certo tristi;/ forse non han capito, e sono proprio tonti,/ che sta per arrivare la resa dei conti.
Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia/…


hola
Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo(Giordano Bruno)
gi.bo.
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Re: 25 APRILE

Messaggioda pianogrande il 26/04/2014, 0:11

Gi.Bo.
La domanda "per chi voterebbero" o domande equivalenti non ha nessun senso pratico.
Se fossero vissuti nel mondo attuale, non sarebbero diventati gli eroi che sono diventati.
Sarebbero come noi e, se non ammettiamo questo, gli manchiamo davvero di rispetto perché non li considereremmo parte della umana normalità.
Sicuro, sicurissimo, che anche molti di noi, se fossero vissuti in quel periodo, non avrebbero esitato a prendere il mitra ed unirsi alle bande.
Anche a noi è dovuto rispetto.
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Re: 25 APRILE

Messaggioda Iafran il 27/04/2014, 15:10

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... ao/963843/

25 aprile: perché canto ‘Bella Ciao’ di Angela Vitaliano

Mio padre, il 25 aprile, si preparava e si avviava verso la manifestazione. Mia madre, a casa, si occupava di me e mio fratello e preparava il pranzo per il nostro picnic. Quel giorno era una festa. Dopo la manifestazione, con il resto della famiglia, una banda di zii, zie e cugini, andavamo in qualche prato a passare la giornata. E a imparare “Bella Ciao“. Mia zia Elena, ogni volta, aveva gli occhi di lacrime, e alla fine tutti salutavano con il pugno alzato.
Crescendo, mio fratello mia madre ed io, ci siamo uniti a mio padre alla manifestazione. Abbiamo saputo di avere uno zio partigiano. Abbiamo saputo dell’orrore fascista, alleato dell’orrore nazista. Abbiamo saputo dei campi. Di Auschwitz. Del gas. E di ebrei, gay, zingari, deportati e dispersi come rifiuti nell’aberrazione dei lager. E abbiamo saputo dei partigiani che ci hanno ridato dignità, quella che “l’uomo forte”, Mussolini, che a differenza di Hitler odiava l’umanità senza nemmeno sapere perché, ci aveva drammaticamente tolto.
Abbiamo imparato che la memoria è la nostra salvezza. La memoria e la commemorazione di quegli eventi; il rispetto inossidabile dovuto a quei ricordi; la riconoscenza eterna che dobbiamo a quelle donne e quegli uomini che ci hanno liberato.
Nessuno tocchi quei ricordi. Nessuno osi “parafrasare”, infangare, sminuire, dubitare quella storia. Nessuno usi Primo Levi. Chi lo fa è sciatto e senza memoria. E quello è un pericolo. Più grande di tutti. Perché purtroppo noi siamo popolo senza memoria, popolo che ama “l’uomo forte”, quello che alza la voce e sbatte i pugni e infanga il Parlamento e la democrazia in sé stessa, pur utilizzandola. Come fece Mussolini.
Che si insegni ai bambini la nostra storia. Che gli si insegni a cantare “Bella Ciao” perché non è una canzone di comunisti o “politica” ma una canzone di libertà, vale a dire il valore più alto di un popolo e al quale noi troppo spesso e troppo facilmente abdichiamo per correre dietro alle promesse “rivoluzionare” del primo venuto, di quello che alza di più la voce e ti dice che “tanto sono tutti uguali, tranne me”.
Io oggi canto “Bella Ciao” perché voglio ricordare, per andare avanti. Per non rischiare di tornare indietro. Nel baratro.


. . . . . .
Io l'ascolto (e la canto) volentieri in qualsiasi giorno dell'anno.
Iafran
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Re: 25 APRILE

Messaggioda pianogrande il 27/04/2014, 15:31

Una mattina
mi son svegliato
....

E' anche una bellissima metafora.
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Re: 25 APRILE

Messaggioda gi.bo. il 28/04/2014, 23:32

pianogrande ha scritto:Una mattina
mi son svegliato
....

E' anche una bellissima metafora.
Non l'ho capito bene questo tuo post. A scanso di equivoci sarebbe cosa buona che ti spiegassi meglio.
Sai, di questi tempi bisogna essere molto chiari sulle ns. espressioni/considerazioni.
Ci si fraintende spesso per molto meno


cmq lo stesso, holaaaa
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