Stefano'62 ha scritto:Ebbene a me risulta che per la Legge:
"chiunque sia a conoscenza di un reato è tenuto a denunciarlo alle autorità competenti.
Se non lo fa si rende colpevole del reato di favoreggiamento."
E per la Legge chi istiga o giustifica un comportamento illecito (tacete e copriteli....) è imputabile di "apologia di reato",che è un reato pure quello.
Traduzione:il testo emesso dalla CEI è illegale.
Questo è ad ulteriore conferma che i "fanatici del potere terreno" si fanno le leggi per coprire o legalizzare le loro malefatte.
Questi qui (come certi loro "fedeli-ssimi"), poi, dovrebbero temere il giudizio del loro dio? Scherziamo? ... Il giudizio divino è solo per i semplici di cuore!
Qui si misura l'indipendenza dello Stato italiano da quello vaticano (ovvero "la resistenza della ricotta alla lama del coltello").