Moro, "Br protette dai Servizi in via Fani"

[franz]

Infatti Franz, è molto più giusto e produttivo parlare dei problemi più che delle parole (o delle etichette).
L'etichetta che impedisce di parlare dei problemi (dici così perché sei comunista!) è un trucco vecchio più del mondo.

Esatto, come anche fascista, liberista ed ogni altra etichetta usata per catalogare pensieri altrui e stopparli. Pero' occhio che non solo le etichette sono usate dagli altri come arma ma alcuni le usano come vestito, come riconoscimento ideologico. Le indossano perché ovviamente si sentono a loro agio e quindi è implicito che poi altri critichino le etichette.

[pianogrande]

C'è sicuramente anche chi, quando parla, attacca il disco che altri gli hanno preconfezionato o che si è preconfezionato da solo e di cui è pazzamente innamorato, invece di riferire il proprio pensiero del momento che è la sola condizione perché sia suscettibile di modifica/evoluzione.
Questo si capisce subito dal fatto che, qualsiasi sia l'argomento che tu porti, la risposta è immediata (magari ancora prima che tu abbia finito di esprimerti) e desolatamente sempre la stessa.
In paralelo all'ormai mitico capra capra capra, adesso e sopratutto tra i giovani, è molto in voga e scusate ma è testuale: cazzate! Cazzate! Cazzate! bastaaaa!.
Il tutto né preceduto né seguito da un minimo di argomentazione su cosa sia una "cazzata" e perché.
Cervelli ossidati e grippati.
Che peccato!

[Stefano'62]

Torno a concordare su tutto con pianogrande.
Non che Franz non abbia detto cose condivisibili,ma il fatto è che ora di finirla di usare in modo sleale termini e concetti a sproposito,o spesso anche travisandoli,come clava per bastonare e delegittimare il pensiero di sinistra.

Non so perché,ma mi ha fatto tornare in mente una vecchia discussione che avevo aperto proprio per quel motivo:
viewtopic.php?f=5&t=1154