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Renzi: "Mille euro in più in busta paga"

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Renzi: "Mille euro in più in busta paga"

Messaggioda matthelm il 15/03/2014, 15:48

Cianciando? Cosa doveva dire Alfano per i suoi tifosi che era una grande conquista di centrosinistra? E tu ascolti Alfano? In questo caso è credibile per spirito di polemica?
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Re: Renzi: "Mille euro in più in busta paga"

Messaggioda flaviomob il 15/03/2014, 17:48

Una grande conquista del centro destra? E allora perché la grande conquista non vi fu quando governò ininterrottamente dal 2001 al 2006 o ancora dopo il 2008? E perché non parlano dei mancati decreti attuativi da parte del governo di Berlusconi 2001, quando venne introdotto l'euro e lo stato avrebbe dovuto controllare che non vi fossero speculazioni, determinando rialzi bestiali dei prezzi e una perdita di potere d'acquisto dei redditi da lavoro senza precedenti?


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Re: Renzi: "Mille euro in più in busta paga"

Messaggioda pianogrande il 15/03/2014, 18:09

La vera grande conquista del centro destra è essere riuscito a tenere al potere i suoi uomini migliori.
I fedelissimi del berlusca che, all'improvviso e tutti compatti e contemporaneamente, hanno "tradito" il padrone e sono rimasti al governo.
Non abbiamo ancora pagato il conto di questa raffinatissima manovra.
Spero passi molto tempo (il tempo per Renzi di combinare davvero qualcosa di buono) prima che qualcuno passi all'incasso.
Grazie Grillo/Casaleggio.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Renzi: "Mille euro in più in busta paga"

Messaggioda Stefano'62 il 15/03/2014, 18:19

matthelm ha scritto:Cianciando? Cosa doveva dire Alfano per i suoi tifosi che era una grande conquista di centrosinistra? E tu ascolti Alfano? In questo caso è credibile per spirito di polemica?
Siamo messi bene...

Cianciando.....esattamente.
Di che cappero di privilegi tagliati si ciancia visto che nessun privilegio sarà toccato,quali sarebbero sti privilegi aboliti che permettono di risanare l'economia.....
io ho sentito parlare solo di un improvvido regalino infilato nelle tasche di potenziali elettori,invece che darlo a gente che sta molto peggio ma che ha la grande colpa di non dare nessuna garanzia di voto.

Lo sapete qual è la battutina tagliente di oggi negli ambienti della vergogna biagi ?
"Renzi ha deciso di regalare 1000 euro ai possessori di una busta paga...
Davvero ? ....Ottimo....allora adesso non ci resta altro da fare che procurarcene una...."


Io non ascolto Alfano,che è semplicemente cicciato fuori in tv per puro caso proprio mentre leggevo il forum,capitando proprio a fagiolo.

Ma che questa sia un "riforma" di destra l'ho detto subito molto prima che lo dicesse lui.
Mi pare ci sia poco da discutere su questo.
E lui semplicemente lo conferma,e non lo farebbe se non potesse farlo senza dire una bestialità che farebbe inorridire i destri.
Non che sia sbagliata perché è di destra,sia chiaro;a destra sono capaci anche loro di fare riforme serie,se solo ne avessero intenzione (e non ce l'hanno,loro come a sinistra).

I fatti gravi sono che sia una riforma del "menga"per non usare neologismi troppo volgari,e che sia mascherata da sinistra.
Poi però quando fallirà miserramente come purtroppo è logico che capiti alle cose fatte alla cazzo di cane,non venitemi a dire che è fallita perché era troppo di sinistra.
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Re: Renzi: "Mille euro in più in busta paga"

Messaggioda matthelm il 15/03/2014, 19:16

Se vogliamo riportare delle valutazioni ne possiamo trovare di tutti i tipi favorevoli e contrarie. Siccome per me, da tempo, destra e sinistra significano poco vediamo se queste proposte porteranno vantaggi o svantaggi per i meno abbienti, considerato che altri di ogni tendenza hanno fallito. Ora ci prova Renzi, a cui fino a prova contraria va il mio sostegno. Cosa che non farei mai con un Grillo & compagnia poco allegra. Lì non avrei nessun dubbio.
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Re: Renzi: "Mille euro in più in busta paga"

Messaggioda flaviomob il 15/03/2014, 19:35

http://www.repubblica.it/economia/2014/ ... -81066084/

Cgia: "Dal taglio Irpef 9 miliardi di consumi in più"

E' la stima dell'associazione degli artigiani di Mestre che ha analizzato la propensione al consumi delle famiglie beneficiarie della riduzione delle imposte. In alimentari e bevande verranno spesi 2,3 miliardi

MILANO - Il taglio dell'Irpef per rilanciare i consumi. E' la speranza del premier Matteo Renzi e la convinzione della Ciga di Mestre secondo cui quasi il 90% dei 10 miliardi che 10 milioni di lavoratori dovrebbero nelle buste paga da maggio, saranno spesi per fare nuovi acquisti. La stima dell'associazione degli artigiani è fatta sull'analisi dei dati relativi alla propensione media al consumo delle famiglie degli operai e degli impiegati che beneficeranno dei tagli dell'Irpef.

Se le famiglie interessate dalla sforbiciata dell'Irpef manterranno una propensione al consumo media individuata sulla base dell'ultima indagine campionaria che, secondo la Banca d'Italia, è pari all'88,6 per cento, dei 10 miliardi in più che questi italiani riceveranno in busta paga, 8,86 saranno spesi per fare nuovi acquisti, mentre i restanti 1,14 miliardi verranno risparmiati.

I settori che beneficeranno di questa ripresa dei consumi saranno, secondo il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi, "innanzitutto gli alimentari e le bevande, con una spesa che aumenterà di oltre 2,3 miliardi di euro. Altri 2 miliardi interesseranno i trasporti e quasi 1,3 miliardi gli altri beni e servizi che includono gli acquisti dei prodotti e dei servizi per la cura della persona e i pasti fuori casa. L'abbigliamento e le calzature registreranno un aumento pari a 670 milioni, mentre i mobili e gli elettrodomestici per la casa un incremento di 588 milioni di euro".

La Cgia sottolinea come i consumi delle famiglie rappresentino la principale componente del nostro Pil. Nel 2013 i consumi hanno rappresentato il 60 per cento della ricchezza prodotta in Italia (935 miliardi di euro correnti a fronte di un Pil di 1.560 miliardi di euro correnti).

"Dall'inizio della crisi alla fine del 2013 - segnala Bortolussi - i consumi delle famiglie italiane al netto dell'inflazione sono crollati del 7,6 per cento. Ciò vuol dire che la spesa, in valore assoluto, è diminuita di 66,5 miliardi di euro. A subire la contrazione più forte sono stati i beni durevoli: tra il 2007 e il 2013 la contrazione è stata del 28,1 per cento".

"Renzi - conclude Bortolussi - ha fatto bene a lasciare più soldi in tasca ai redditi più bassi. Solo rilanciando la domanda interna abbiamo la possibilità far ripartire la nostra economia, aiutando anche i lavoratori autonomi, gli artigiani, i commercianti e i piccoli imprenditori che vivono quasi esclusivamente dei consumi dei territori in cui operano".


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Re: Renzi: "Mille euro in più in busta paga"

Messaggioda Stefano'62 il 15/03/2014, 20:01

Balle !
La crisi non è finita e visto che si parla di gente con una certa sicurezza minima garantita dal posto fisso e con bisogni fondamentali soddisfatti,li metteranno via per consolidare le proprie finanze.

Se invece li avessero destinati a chi oggi non ha soldi per comprare cibo ai figli,allora sarebbero entrati molto più certamente nel circuito del soddisfacimento dei bisogni primari alimentando i consumi.
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Re: Renzi: "Mille euro in più in busta paga"

Messaggioda flaviomob il 15/03/2014, 21:32

Non credo che chi guadagna 900 euro al mese, anche se ha un posto fisso, risparmi poi molto. Per intervenire su chi non ha alcun reddito bisogna riformare gli ammortizzatori sociali ed introdurre il reddito minimo di cittadinanza, una riforma che immagino richieda più tempo e organizzazione rispetto ad un taglio dell'Irpef (anche se si potevano sfruttare le proposte di legge già depositate in parlamento (mi pare una SEL, una PD, una M5S). Però sarebbe giusto, invece, agire con urgenza e dare la precedenza a chi è indigente. Tra l'altro spesso gli ultimi sono a carico di interventi dei servizi sociali locali, che a loro volta sono sottoposti a pesanti pressioni per "tagliare" magari anche in comuni con i bilanci in ordine, a causa del patto di stabilità.


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Re: Renzi: "Mille euro in più in busta paga"

Messaggioda Robyn il 15/03/2014, 22:57

Caro Stefano quella di cui parli è la produttività cioè ogni lavoratore fatto salvo il minimo vitale percepisce un reddito in base alla sua produttività.Adesso a partire dai primi anni 90 le politiche di contenimento del costo del lavoro non hanno ridotto il cuneo fiscale ma il reddito attraverso il mancato adeguamento all'inflazione e i lavoratori hanno perso in reddito determinando una situazione secondo il quale il lavoratore è pagato meno della produttività che ha,portando anche ad una depressione della domanda interna e della creazione di lavoro.Allora agire sull'Irpef ha l'effetto di restituire questa perdita.Successivamente il reddito come è normale che sia si sviluppa con la produttività,con premi individuali e legati all'utile aziendale.La produttività si sviluppa soprattutto con gli investimenti, con la ricerca e l'innovazione.In merito alle misure sociali per rilanciare la nostra economia già si è cominciato ad agire con l'edilizia sociale infatti una cosa è pagare 700 euro altra è 200 euro recuperando in reddito.Fatte queste cose bisogna impegnarsi per ridurre il cuneo fiscale al 33% reperendo risorse da più parti come ad esempio la lotta al lavoro sommerso o altre entrate a bilancio invariato agendo sulla spesa improduttiva,sulla spesa parassitaria astag-carogianninoadessomeliprendoepoivediamo
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Re: Renzi: "Mille euro in più in busta paga"

Messaggioda flaviomob il 15/03/2014, 23:16

http://www.cgil.it/News/PrimoPiano.aspx?ID=21990

Governo: Camusso, la strada sulle tasse è quella giusta. Fare di più per pensionati e più poveri
13/03/2014

Provvedimenti a favore dei redditi più bassi, 80 euro al mese (mille euro in più l'anno) in busta paga da maggio per chi guadagna 1500 euro nette al mese, intervento fiscale che usa anche la leva delle detrazioni come aveva chiesto il sindacato, aumento della tassazione sulle rendite finanziarie dal 20 al 26% (Bot esclusi) per reperire le risorse da destinare al lavoro e alla riduzione dell'Irap per le imprese, attenzione al lavoro delle donne a partire dai provvedimenti per la tutela della maternità (che con il governo Monti non arrivarono mai al traguardo) e soprattutto ricorso agli investimenti pubblici per rilanciare l'economia, con l'avvio della spesa effettiva sul piano scuola e sulle infrastrutture per l'assetto idrogeologico del Paese. E' positivo il giudizio della Cgil sui provvedimenti varati ieri dal Consiglio dei ministri e illustrati dal premier Matteo Renzi con una conferenza stampa. “Mi verrebbe quasi da dire che il governo abbia letto il Piano del lavoro della Cgil che proprio da questi investimenti partiva per creare lavoro e dare risposte”, ha commentato ieri sera il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, durante la trasmissione Otto e mezzo su La7. Ora il dialogo può ripartire.

La strada scelta sulle tasse è quella giusta. "È molto positiva la scelta di intervenire subito sulla riduzione della tassazione per il lavoro dipendente. Vedo che il presidente ci ha ascoltato scegliendo di intervenire anche sulla parte di coloro che avendo un reddito fino a 8 mila euro di solito non rientrano mai in questi provvedimenti e di avere fatto riferimento non solo al lavoro dipendente ma anche agli assimilati, quindi alle forme di lavoro precario", ha commentato Susanna Camusso. "Credo che questo sia un risultato assolutamente positivo pur avendo giustamente sottolineato il presidente del consiglio la possibilità di avere risorse, credo che si possa fare un passo in più e dare una restituzione anche ai pensionati. Credo sia positiva - ha aggiunto la leader della Cgil - la costruzione di un rapporto tra diminuzione dell'Irap alle imprese e le rendite finanziarie. C'è una scelta di favorire le imprese e gli investimenti attivi rispetto alla rendita, cosa che abbiamo lungamente rivendicato con i governi precedenti sul piano della redistribuzione".

Attenzione alla liberalizzazione del mercato del lavoro. "Quando si risponde alle domande alle rivendicazioni che ci sono da tempo, non si può che essere contenti. Faremo un esame più attento quando vedremo i provvedimenti", ha spiegato il segretario generale della Cgil, che però ci ha tenuto a precisare un punto: "Ci è parso di capire che nel decreto che viene fatto si introduca una ulteriore liberalizzazione dei contratti a termine senza causale, questo non mi sembra quello di cui ha bisogno il mercato del lavoro".

Positivo l'annuncio della Legge delega sul lavoro. La Cgil giudica positiva anche la scelta della legge delega per la riforma del lavoro. "Positiva anche una legge delega sulle questioni del lavoro. Alcuni titoli - ha sottolineato ieri Susanna Camusso - ci paiono positivi. Non abbiamo fino ad ora capito cosa si intenda fare sugli ammortizzatori. Noi insistiamo su un sistema a due gambe: cassa integrazione e indennità di disoccupazione universali. E' comunque positiva la scelta del disegno di legge perché permetterà di confrontarsi di discuterne, di confrontarsi con i gruppi parlamentari”. Ovviamente si tratterà di valutare nel merito i singoli provvedimenti.

Fare di più per i pensionati più poveri. ''Si può fare qualche cosa di più per i pensionati'', ha detto Susanna Camusso commentando le misure annunciate da Renzi dal punto di vista delle politiche previdenziali. L'aumento di 85 euro in busta paga ai redditi bassi è comunque ''un'ottima notizia, una scelta giusta per l'economia e un aumento della domanda''. In ogni caso, "per i pensionati più poveri si sarebbe potuto fare di più, ma oggi è un buon inizio.

Strana quella fretta di sopprimere il CNEL.''Un po' strana questa fretta di abolire il Cnel''. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso parlando sempre a Otto e mezzo. “'Piuttosto il Cnel va riformato profondamente”. In ogni caso secondo la Cgil, “è strano questo accanimento su ogni forma di rappresentanza sociale''.


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