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Sveglia, sinistra, apri gli occhi!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Tutti che vogliono entrare ...

Messaggioda pianogrande il 07/03/2014, 14:07

Alla politica comincia a mancare la struttura, l'intelaiatura.
Si continua ad assistere a gente che vuole entrare in politica come se questa fosse una realtà del genere di una piazza o un palazzo un meccanismo o, comunque, una entità che possieda vita propria e che funzioni a prescindere da tutto e che basti acquisire il diritto di accesso perché poi basta avere le idee giuste o essere una brava persona ed il resto viene da sé.
Una visione ingenua (ingenua e da sprovveduti) come quella dei rivoluzionari che ritengono che basti mandare tutti a casa per poter occupare quella entità che, a quel punto, sarebbe rimasta libera e con i motori accesi e pronta a funzionare.
Pronta a rispondere ai comandi del nuovo pilota.

Te ghé inscì da cur! Ho imparato dai miei amici lombardi.

Il potere non è un oggetto o un pezzo di carta dove c'è scritto che comandi tu.

Da qui, possono essere fatte tantissime considerazioni e previsioni di come va a finire, rispetto a questa brava gente e intelligente e ben intenzionata ma di cui non si capisce la possibilità di reale inserimento nella politica vera, in quella che decide davvero e non in quella dei piagnistei e delle frustrazioni .......
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Sveglia, sinistra, apri gli occhi!

Messaggioda Iafran il 07/03/2014, 16:14

pianogrande ha scritto:Alla politica comincia a mancare la struttura, l'intelaiatura.

Sono pienamente d'accordo, tanto che dubito che questa "mancanza" sia piovuta dal cielo, venuta sulla testa dei cittadini per caso ...

pianogrande ha scritto:Il potere non è un oggetto o un pezzo di carta dove c'è scritto che comandi tu.

Da qui, possono essere fatte tantissime considerazioni e previsioni di come va a finire, rispetto a questa brava gente e intelligente e ben intenzionata ma di cui non si capisce la possibilità di reale inserimento nella politica vera, in quella che decide davvero e non in quella dei piagnistei e delle frustrazioni .......

Qui non sono più d'accordo!
Se qualcuno non ha niente da dire e nemmeno da obiettare sul comportamento di quelli che "occupano il mondo politico", questo (qualcuno) può dormire su sette cuscini: per lui tutto andrà sempre per il meglio ...
Ci sono altri che, invece, hanno qualcosina da rimproverare a "lor signori" (con cautela e strisciando per terra alla Fracchia - naturalmente, per non turbare la di loro quiete e il di loro status -) ... prima di prepararsi a pagare una nuova tassa sull'aria (inquinata) che respirano (almeno così pensano questi cittadini).

"Il sazio non crede all'affamato" ... i ristoranti (che vede lui) son tutti pieni ...
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Re: Sveglia, sinistra, apri gli occhi!

Messaggioda gi.bo. il 07/03/2014, 17:18

Gallino: «Il nostro nemico è la democrazia autoritaria»

di Mattia Ciampicacigli, intervista a Luciano Gallino per Il Manifesto

Per il sociologo Luciano Gallino l’economia neoliberista considera i procedimenti democratici come un ostacolo al mercato.


L’Europa di oggi sta scon­tando «un’involuzione auto­ri­ta­ria», ma è allo stesso una grande «dimen­sione poli­tica che non pos­siamo in alcun modo per­met­terci di affos­sare». Non ha dubbi Luciano Gal­lino, socio­logo all’Università di Torino, tra i pro­mo­tori della lista di cit­ta­di­nanza “Un’altra Europa” a soste­gno della can­di­da­tura di Ale­xis Tsi­pras a Pre­si­dente della Com­mis­sione Euro­pea in vista delle pros­sime ele­zioni euro­pee del 25 e 26 mag­gio. A fine 2013 è uscito il suo ultimo sag­gio Il colpo di Stato di ban­che e governi – l’attacco alla demo­cra­zia euro­pea.

Mat­teo Renzi, nella pre­fa­zione al sag­gio di Nor­berto Bob­bio sulla dif­fe­renza tra destra e sini­stra, teo­rizza la scom­parsa delle iden­tità col­let­tive. È pen­sa­bile ancora una demo­cra­zia in una società così fram­men­tata?

Cer­ta­mente sì, se ancora lo si vuole vera­mente. La demo­cra­zia teo­riz­zata e rea­liz­zata dai neo­li­be­rali è una cat­tiva imi­ta­zione della demo­cra­zia. I popoli euro­pei sono stati ingan­nati dai loro governi. È man­cata una spie­ga­zione intel­let­tual­mente one­sta della crisi, delle sue cause pro­fonde. Gli eco­no­mi­sti ci hanno lasciato solo con­cetti palu­dati di for­mule, incom­pren­si­bili ai più. Credo si pos­sano tut­ta­via pen­sare nuove forme di demo­cra­zia diretta, non fosse altro per il fatto che quella rap­pre­sen­ta­tiva non gode dav­vero di buona salute. Biso­gne­rebbe però ope­rare su più livelli. A livello di Unione euro­pea, il Par­la­mento è l’unico organo che attual­mente eleg­giamo. Quest’ultimo però, pur dispo­nendo del potere di veto, tende a non uti­liz­zarlo a suf­fi­cienza e conta ancora dav­vero poco. Serve dun­que una demo­cra­zia rap­pre­sen­ta­tiva più strutturata.

In Ita­lia le ban­che sono circa 700. Lei è tra i sei intel­let­tuali pro­mo­tori di una lista di cit­ta­di­nanza in soste­gno alla can­di­da­tura di Ale­xis Tsi­pras a Pre­si­dente della Com­mis­sione euro­pea. Può essere l’inizio di un pro­cesso per far nascere dav­vero un’altra Europa?

Mi auguro dav­vero sia così. I primi segnali sono stati inco­rag­gianti, segno di una sor­pren­dente revi­vi­scenza del pro­cesso demo­cra­tico. Ora però ini­zia la fase più dif­fi­cile. Si tratta di rac­co­gliere nelle pros­sime set­ti­mane 150 mila firme e avremo biso­gno di un impe­gno dif­fuso sul ter­ri­to­rio. La can­di­da­tura di Tsi­pras ha il merito di ripor­tare la nostra atten­zione al nesso tra crisi eco­no­mica e crisi della demo­cra­zia. E di farlo ponendo dinanzi ai nostri occhi un esem­pio con­creto come la Gre­cia, che meglio rap­pre­senta il dramma del fal­li­mento delle poli­ti­che di auste­rità. Dove, secondo l’ultimo rap­porto della rivi­sta di medi­cina Lan­cet, molte fami­glie non hanno più nem­meno i soldi per curare i pro­pri bam­bini. Dob­biamo esserne con­sa­pe­voli, ciò che è suc­cesso ad Atene potrebbe avve­nire anche in altri paesi dell’area euro­me­di­ter­ra­nea. Que­sti sono i costi di una demo­cra­zia auto­ri­ta­ria affi­data alle tec­no­cra­zie. L’Europa è una grande dimen­sione poli­tica, che non pos­siamo per­met­terci in alcun modo di affos­sare. Dob­biamo recu­pe­rarne l’originario spi­rito fede­ra­li­sta e pre­ten­dere che si svi­luppi su ben altre diret­trici. Baste­rebbe far appli­care alcuni dei prin­cipi san­citi nei Trat­tati fon­da­tivi che riman­dano alla par­te­ci­pa­zione diretta e rav­vi­ci­nata dei cit­ta­dini alle scelte poli­ti­che dell’Unione. Buoni pro­po­siti, rima­sti finora inap­pli­cati.

Crede sia pos­si­bile un’interlocuzione con le forze poli­ti­che social­de­mo­cra­ti­che che paiono aver smar­rito la pro­pria mis­sione ori­gi­na­ria?

Quella che oggi si chiama social­de­mo­cra­zia farebbe rivol­tare nella tomba non pochi dei suoi illu­stri espo­nenti del pas­sato. Se penso a quella tede­sca, non dimen­tico che nella seconda metà del secolo scorso si è dimo­strata in grado di intro­durre grandi inno­va­zioni in senso pro­gres­si­sta. Poi però è arri­vata l’Agenda 2010 e l’influenza del pen­siero eco­no­mico neo­li­be­rale ha preso il soprav­vento. Nei primi anni due­mila sono state appro­vate leggi che ave­vano come unico obiet­tivo quello di ridi­men­sio­nare i capi­toli prin­ci­pali della spesa sociale, così come sono state adot­tate poli­ti­che attive del lavoro che par­ti­vano dal pre­sup­po­sto secondo il quale se qual­cuno era disoc­cu­pato lo era per pro­pria respon­sa­bi­lità. Gli effetti sono stati quelli di una dra­stica seg­men­ta­zione del mer­cato del lavoro tede­sco e una forte mode­ra­zione sala­riale. Oggi in Ger­ma­nia si con­tano 7,3 milioni di cosid­detti mini-jobbers che lavo­rano 15 ore alla set­ti­mana per gua­da­gnare 450 euro al mese e solo i più for­tu­nati rie­scono a som­mare più lavori. Altri 7,5 milioni di lavo­ra­tori hanno sì un con­tratto a tempo inde­ter­mi­nato ma lavo­rano per meno di 6 euro all’ora. Baste­reb­bero que­sti dati a farci capire che negli ultimi due decenni i social­de­mo­cra­tici in realtà hanno smesso di tute­lare i più deboli.

Cosa pensa della can­di­da­tura di Mar­tin Schulz?

Ho letto che si è detto con­tra­rio alle moda­lità con cui si sta costruendo l’Unione ban­ca­ria e qual­che giorno fa la Com­mis­sione affari eco­no­mici di Stra­sburgo ha appro­vato una mozione su que­sto. Non solo, la stessa com­mis­sione ha appro­vato anche una riso­lu­zione che chiede la costi­tu­zione di un Fondo mone­ta­rio euro­peo che rim­piazzi la Troika. Mi sem­bra si tratti di deci­sioni in con­tro­ten­denza rispetto agli orien­ta­menti dell’attuale mini­stro dell’Economia tede­sco, Wol­fang Schäu­ble, con il quale la Spd governa. Fatti non tra­scu­ra­bili, ma ancora insuf­fi­cienti.

Nel suo ultimo libro ha teo­riz­zato un «colpo di stato» da parte di ban­che e governi.

Ci sono molti studi che arri­vano a que­sta con­clu­sione. Si parla in un’involuzione auto­ri­ta­ria in cui deci­sioni di grande impor­tanza, in que­sti anni, sono state prese da un numero ristretto di tec­nici. Ciò che è avve­nuto ricalca quello che la teo­ria poli­tica defi­ni­sce a tutti gli effetti un «colpo di Stato», dove parti dello Stato che non ne avreb­bero il diritto si arro­gano poteri fon­da­men­tali atti­nenti alla sovra­nità costi­tu­zio­nale dello Stato mede­simo. Il sistema finan­zia­rio ha preso il potere, in nome di una pre­sunta ecce­zio­na­lità, impo­nen­dosi ai governi nazio­nali e alla poli­tica.

Pos­siamo imma­gi­nare nuove forme di demo­cra­zia a livello locale da cui ripar­tire?

Un ter­reno potrebbe essere quello della lotta alle pri­va­tiz­za­zioni dei ser­vizi di pub­blica uti­lità. Molte ana­lisi ormai lo affer­mano senza alcun timore di sorta: sono ope­ra­zioni inef­fi­cienti dal punto di vista eco­no­mico. Come soste­neva Han­nah Arendt, la demo­cra­zia senza par­te­ci­pa­zione non conta niente. Quello che conta mag­gior­mente è il luogo demo­cra­tico dove si forma l’agenda poli­tica di una comu­nità, sia essa un comune, una regione, una nazione o un con­ti­nente. Pen­sando agli enti locali di mag­gior pros­si­mità, ci vor­reb­bero dei con­si­gli comu­nali dove il primo obiet­tivo fosse quello di favore la discus­sione, il con­fronto aperto tra visioni diverse della società. Luo­ghi dove estra­po­lare e aggre­gare la cono­scenza locale. La que­stione di fondo però è che i cit­ta­dini orga­niz­zati danno fasti­dio e la velo­cità dei pro­cessi eco­no­mici con­si­dera i pro­ce­di­menti demo­cra­tici più un osta­colo che un’opportunità. Stiamo assi­stendo dun­que a un’involuzione auto­ri­ta­ria. Non ci si può stu­pire allora che la can­cel­liera tede­sca Angela Mer­kel, ma anche Van Rom­puy e Olli Rehn, auspi­chino una demo­cra­zia «mar­ket conform».

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Certo, ci sono alcune perplessità in questa lista Tsiprase anche dei rischi ma quale altra alternativa ha in questo momento il popolo di sinistra ?
Adattarsi a questo sistema neoliberista e allinearsi al PD?
Sarebbe questa l'alternativa allo strapotere economico/finanziario che viene impersonato dagli attuali partiti di maggioranza?

Criticare chi e' in continua ricerca di una possibile via che ci possa far uscire da queste paludi in cui siamo immersi come popoli, e' accettabile ma allora costoro dovrebbero dirmi quale sarebbe l'alternativa. Rimanere fermi allo status quo?
La sinistra e' per nature sempre alla ricerca dell'impossibile per arrivare al possibile. Non puo' dirsi mai arrivata.

Questo lo si deve considerare un pregio e non un difetto come intendono molti di questi nuovi "sinistrosi".
Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo(Giordano Bruno)
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Re: Sveglia, sinistra, apri gli occhi!

Messaggioda flaviomob il 07/03/2014, 18:54

D'accordo con GiBo.

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http://www.polisblog.it/post/212729/ele ... socialisti

Elezioni Europee 2014 | Sondaggi: Avanza ancora la Sinistra di Tsipras. Giù i socialisti
Scritto da: Mario Lucio Genghini - giovedì 6 marzo 2014

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Elezioni Europee 2014. Gue, lo schieramento di sinistra guidato da Alexis Tsipras, potrebbe essere la vera sorpresa delle prossime consultazioni del 22-25 maggio. Secondo l’ultimo sondaggio effettuato da PollWatch 2014, la sinistra radicale otterrebbe, se si votasse oggi, ben 67 seggi (22 in più rispetto alla legislatura in corso). Dunque, si deve registrare un significativo balzo in avanti rispetto all’ultima rilevazione di marzo. In quell’occasione, Gue si attestava a quota 56 seggi.

Il merito dell’incremento dei consensi va certamente assegnato all’abilità del leader greco di Syriza, che ha saputo riunire intorno ai suoi 10 punti programmatici gran parte della sinistra continentale. Inoltre, ad influire positivamente sul gradimento dello schieramento europeista e anti austerity sono stati l’Italia e il Portogallo. A sottolinearlo è proprio Pollwatch, che attribuisce a L’Altra Europa con Tsipras e a Bloco de Esquerda un apporto importante nell’incremento delle intenzioni di voto.

Il Pse, guidato da Martin Schulz, rimane in testa, ma subisce una flessione. A Marzo era quotato a 221 seggi, oggi ne otterrebbe solo 209. Ci si aspettava sicuramente qualcosa in più, soprattutto alla luce del recente Congresso del Pse di Roma. Forse, ad incidere negativamente è il contenuto appeal della formula socialdemocratica tra gli elettori del sud Europa.

Il Ppe, che sta celebrando in queste ore il congresso a Dublino, rimane stabile rispetto al mese scorso: si riconferma a 202 seggi. C’è poco da rallegrarsi per i popolari, nell’ultima legislatura vantavano 265 seggi. Un pezzo del loro elettorato si è presumibilmente spostato a destra o è orientato al non-voto. Avendo avuto una larga maggioranza nella scorsa legislatura, sono percepiti (a torto o a ragione) come i principali responsabili della crisi che ha investito l’Unione. Tuttavia, bisogna rilevare che entro domani nomineranno un candidato alla presidenza della Commissione. Una personalità forte e credibile potrebbe avere un effetto positivo su un eventuale ripresa nei consensi.

Alde, l’alleanza dei liberal democratici, registra un ulteriore regresso. Il mese scorso si attestava a 64 seggi, mentre oggi viene data a 61. Ricordiamo che lo schieramento, guidato da Guy Verhofstadt, gode attualmente di 84 seggi a Strasburgo. Anche I Verdi di José Bové e Ska Keller rimangono stabili rispetto al mese scorso: 44 seggi (11 in meno rispetto alla legislatura attuale).

Infine segnaliamo i conservatori a 45 seggi, gli euroscettici di Efd a 31 e i non iscritti a 92.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Sveglia, sinistra, apri gli occhi!

Messaggioda Iafran il 07/03/2014, 20:51

mariok ha scritto:Il giudizio su una forza politica va dato sui contenuti. Tornando a bomba. Cosa dice di veramente nuovo la lista per Tsipras sull'Europa?

E' troppo semplice dire che non ci piace l'Europa di oggi. Chi non lo dice? Ma il problema è vedere cosa si propone in alternativa e soprattutto come si intenda attuare un cambiamento ed in quale direzione.

gi.bo. ha scritto:Certo, ci sono alcune perplessità in questa lista Tsiprase anche dei rischi ma quale altra alternativa ha in questo momento il popolo di sinistra ?
Adattarsi a questo sistema neoliberista e allinearsi al PD?
Sarebbe questa l'alternativa allo strapotere economico/finanziario che viene impersonato dagli attuali partiti di maggioranza?

Criticare chi e' in continua ricerca di una possibile via che ci possa far uscire da queste paludi in cui siamo immersi come popoli, e' accettabile ma allora costoro dovrebbero dirmi quale sarebbe l'alternativa. Rimanere fermi allo status quo?
La sinistra e' per nature sempre alla ricerca dell'impossibile per arrivare al possibile. Non puo' dirsi mai arrivata.

Se pensiamo che nel parlamento europeo ci sono anche le "mezze calzette italiane" (forse anche quelle che hanno affossato l'economia greca, la spagnola e la portoghese) ci possiamo aspettare da loro solo "un tirare a campare" (per un quinquennio di lauti stipendi) sotto i comportamenti e le decisioni di coloro che hanno senso dello Stato e si fanno carico delle esigenze di una comunità allargata, come può essere l'UE.
Vogliamo dimenticarci degli "italianuzzi in politica" che hanno ridotto le finanze dell'Italia ad avere tanti buchi da fare invidia ad un formaggio svizzero? Nobiliteremo tutto quello che questi "italianuzzi in politica" hanno fatto in Italia se li stimassimo per portatori di idee politiche e non per ciò che hanno dimostrato di essere: avventurieri e strafottenti individualisti. Lo sono (stati) in Italia e lo saranno in Europa (o qualcuno pensa che cambiando pelo cambierebbero il vizio ... di rubare?).
Che ben vengano nuovi soggetti impegnati per la collettività, ancora meglio se sostengono idee di sinistra ... dal momento che molti che le professavano (a parole) prima se ne sono allontanati per ... l'evoluzione dei tempi (leggasi: per comodità ed interessi personali).
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Re: Sveglia, sinistra, apri gli occhi!

Messaggioda Robyn il 08/03/2014, 12:50

Il liberismo rischia di far slittare verso le estreme.Serve un'impostazione di tipo liblab per disinnescare la mina del liberismo ed evitare che una parte della sinistra finisca verso quella massimalista per colpa del liberismo.Ma che cosa sono questi mini job?altro non è che il part time.Ma si può lavorare 4 ore al giorno per avere 450 euro al mese?si può garantire un'esistenza libera con 450 euro al mese?i contratti che andrebbero detassati completamente sono quelli "part time" per arrivare almeno ad una cifra minima di 1000 euro dal momento il minimo garantito è già stabilito dai minimi tabellari del ccnl,450 euro non sono costituzionali,altra cosa è il rmg per chi è senza reddito,altre misure di welfare come l'housing sociale cioè l'edilizia popolare,welfare familiare.Sempre ad inseguire il liberismo della germania,questi i miracoli
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Re: Sveglia, sinistra, apri gli occhi!

Messaggioda mariok il 08/03/2014, 13:08

Talvolta si ha l'impressione che alcune parole abbiano perso il loro vero significato o che comunque servano solo a generare confusione.

Eccone un esempio: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... id=ABEW1f1

12,8 miliardi di € per tenere in piedi partecipate pubbliche che non producono servizi pubblici.

Che si aspetta a dismetterle?

E' liberismo questo? Benvenuto liberismo.
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Re: Sveglia, sinistra, apri gli occhi!

Messaggioda Robyn il 08/03/2014, 13:13

Tagliare la spesa improduttiva gli sprechi e i privilegi non è liberismo.Liberismo è un'altra cosa
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Re: Sveglia, sinistra, apri gli occhi!

Messaggioda mariok il 08/03/2014, 13:27

Ovvio. Però non nascondiamoci dietro il dito. L'accusa di liberismo è stato tuonato dalla sinistra ogni volta che si è parlato di mettere mano alla giungla delle municipalizzate.

Sia chiaro: non credo che il pubblico sia "per definizione" inefficiente e fonte di sprechi.

Tuttavia è un fatto che in questo paese, in questo preciso momento storico, nelle aziende pubbliche si annida un alto tasso di corruzione e di privilegio a danno della collettività. E penso che per onestà intellettuale occorrerebbe prenderne atto.

Pur avendo votato sì al referendum sull'acqua pubblica, come non avere dubbi di fronte a realtà come l'Acea di Roma, tristemente agli onori della cronaca di questi giorni?
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Re: Sveglia, sinistra, apri gli occhi!

Messaggioda franz il 08/03/2014, 14:57

Robyn ha scritto:Tagliare la spesa improduttiva gli sprechi e i privilegi non è liberismo.Liberismo è un'altra cosa

Premesso che liberismo è un termine inventato che esiste sono in italiano (meglio parlare di liberalismo) se centro(-)destra e centro(-)sinistra non ci pensano proprio a tagliare privilegi e sprechi, tanto meno la destra sociale e la sinistra-sinistra, allora rimane solo la corrente liberal-democratica a proporlo. E allora viva il liberalismo.
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