franz ha scritto:Le aliquote sono solitamente tre: una sui generi di prima necessità (alcuni beni possono essere esemti) una ridotta ed una normale. Quindi una certa progressività a favore dei ceti piu' poveri c'è.
Io non ce la vedo.
Piuttosto per colpa dell'IVA i ceti più poveri vedono aumentare la difficoltà di acquisto di un bene che anche se non è di prima necessità potrebbero avere bisogno\interesse a comperare,e invece di fatto lo vedono allontanarsi sempre più nel limbo del lusso riservato al benestante per il quale quella tassa non pesa nulla.
L'IVA sui beni di lusso è una barriera che ha di fatto la stessa funzione del buttafuori di un locale esclusivo che ha il compito di selezionare chi entra.
E' una insopportabile ghettizzazione del consumo che va nella stessa direzione della diminuzione del peso specifico del progressivo e della redistribuzione del reddito,a favore del classismo.
Quanto alla pretesa che possa servire a sostenere i conti pubblici anche quella è una balla sotto gli occhi di tutti....io non vedo i posti scuola e posti letto ospedale aumentare...voi si ?....io no.....io vedo invece soldi alle suole e alle cliniche private e ai politici e ai loro fattorini e pensioni d'oro e un mucchio di altre nefandezze assurde che basterebbe la loro abolizione a risanare l'economia.
E' la stessa cosa dei biglietti di prima classe:solo i gonzi possono pensare che il maggior profitto vada anche a beneficio del servizio fornito ai viaggiatori di terza,mentre in realtà viene reinvestito nel servizio di prima classe stessa,che è solo la risposta alla domanda classista dei ceti abbienti di non mischiarsi coi poveri.
L'IVA è una tassa ignobile di stampo feudale,non ha niente di progressivo né di democratico anzi è la reazione alle istanze democratiche e di redistribuzione del reddito classista,ed è molto nociva per l'economia,quindi anche per i conti pubblici e per i consumi e per il mercato interno e per i posti di lavoro.
Abolire adesso subito,
ieri !! e aumentare l'IRPEF.
Robyn ha scritto:Scaricare l'IVA sull'IRPEF può deprimere gli investimenti industriali
In che modo ?
Per me è assolutamente falso.
Per incentivare gli investimenti (oltre ai consumi) è anzi necessario compensare l'abolizione (doverosa) di tasse sul lavoro e di IVA
alzando l'IRPEF sui più alti redditi residui,dopo avergli sottratto gli utili reinvestiti,e il gioco è fatto.
Ma per ottenerlo,bisogna che gli amministratori pensino alla gente invece che alle convenienze dei loro sponsor.