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Re: 4 stelle?

Messaggioda pianogrande il 27/02/2014, 11:39

Civati voleva votare contro il governo ma rimanere nel PD.
Adesso vuole creare una maggioranza alternativa a questo governo a cui ha appena votato la fiducia (che non avrebbe votato ma è stato convinto a votare).
Per creare questa nuova maggioranza (credo) uscirebbe dal PD entrando nel nuovo gruppo parlamentare insieme ai fuoriusciti 5S e cercherebbe di convincere tutto il resto del Pd a sfiduciare questo governo.
Oppure cercherebbe di restare nel PD ma tornando alla carica per sfiduciare questo governo (a qualche decina di ore dal voto di fiducia).
Secondo me, Civati si è completamente rincojonito.
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Re: 4 stelle?

Messaggioda Iafran il 27/02/2014, 11:46

pianogrande ha scritto:Secondo me, gli epurati fanno malissimo a dimettersi da senatori.
Grillo (il buttafuori di Casaleggio) non è il senato.
Una volta mandati via, si crea per loro l'occasione di far onore al mandato ricevuto dagli elettori facendo politica invece che fare la claque del guru.

Concordo anch'io, dal momento che ho votato cittadini (non certo un guru) in mia rappresentanza.
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Re: 4 stelle?

Messaggioda Iafran il 27/02/2014, 11:58

pianogrande ha scritto:Esiste anche la banale ipotesi che mi faccia schifo sia casapound che Casaleggio ed è mio pieno diritto.
Infatti, io sono per il PD e ... come sopra.
Per quanto riguarda Renzi, stiamo per averla la "controprova" che tu invochi per Grillo.
C'è già una differenza abissale tra Renzi e Grillo (leggi Grillo/Casaleggio).
Renzi la controprova se l'è cercata con le unghie i denti (e i gomiti).
Grillo l'ha sfuggita come si sfuggirebbe la lebbra o la peste bubbonica.

Ma è possibile che ci siamo assuefatti a quello che offre il convento, che non riusciamo più a vedere oltre l'orizzonte limitato, creato "scientificamente" ('mmazza che menti!) dagli opportunisti del sistema democratico?
Con questi presupposti si possono "mettere a dimora nuove piante di ulivi" per il futuro delle giovani generazioni?
I pragmatci (bontà loro) pensano all'uovo oggi, ma i cittadini si aspettano di essere rappresentati e governati da politici veri, quelli che non contemplano le opportunità quotidiane aleatorie, né finalizzano a loro stessi le opportunità create!

Vogliamo svegliarci da questo torpore mentale ed aspirare a qualcosa di alternativo a quello che offre un degrado generalizzato? Dobbiamo per forza avere un capo branco da seguire nel nostro sistema democratico?

Ho ricevuto queste due riflessioni da Giovanni Colombo (consigliere comunale di Milano, che non rinuncia a far volare la mente), che fanno il punto della situazione dalla parte di uno del PD (giovanni-colombo@fastwebnet.it)

. . . .
(30.11.2013) Si va o non si va? Si va. L'8 dicembre si va a "primariare". A dire il vero, cavo al piè sonante sembra il PD. Collassato il 19 aprile 2013, per colpa dei 101, da quel dì non si è più ripreso. E' l'emblema dello sfinimento della generazione post-comunista e cattolico-democratica. Quel che si vede in giro è un soggetto instabile e incoerente, gestito da micronotabili, uniti fra loro da patti fragili, che oggi ci sono e domani chissà. Eppure il PD continua ad essere il mio partito, pardon, il mio container di riferimento e quindi, almeno il giorno delle primarie, risponderò all'appello.
Matteo, Gianni o Pippo? Matteo. L'ho già votato l'anno scorso, il bimbaccio toscano (copyright Marco Damilano), quando c'era in ballo la premiership. La sua candidatura avrebbe messo a disposizione del centrosinistra l'arma vincente: la giovinezza (con annessa rottamazione). Invece è andata com'è andata, l'usato sicuro non ha funzionato. Adesso la competizione è per la leadership. Dopo un anno il bimbaccio è rimasto tale e quale e ha l' energia del cinghialetto per spazzar via l'autoreferenzialità dei "cacicchi". Quindi lo voterò nuovamente, pur sapendo che neanche lui è l'uomo giusto per questa fase apocalittica.
Chi mi conosce lo sa: intendo apocalisse nel suo significato tecnico di "rivelazione".
Si sta rivelando in modo tragico l'insostenibilità di questo modo di fare politica (mi limito alla politica, ma il discorso va esteso a 360° gradi cfr. Lombardia libera, ed. Il Margine).
Questa politica non dice e non trasmette più niente. Si è fatta vampiresca, ci toglie quel poco di sangue che ci resta nelle vene, succhiando le ultime gocce della nostra residua attenzione. Non ce la facciamo più!
Non è più sufficiente compensare la crisi economica che ci preoccupa e il senso dilagante di morte che ci soffoca con la velocità delle comunicazioni e l'incremento parossistico degli eventi.
Abbiamo bisogno di un profondissimo ricominciamento, che esige innanzitutto la "primavera dei cuori".
Anche qui, chi legge i miei messaggi in bottiglia sa che intendo "cuore" non alla maniera dei rotocalchi, il campo affettivo alternativo all'ordine razionale, ma in termini giudaico-cristiani, il luogo in cui si realizza l'unità della persona (l'ebraico lo chiama lebh, la tradizione cristiana "il senso dei sensi"). [f_sfondo]In politica ( e al lavoro... e al bar...) sono i cuori che non funzionano più. Cuori inariditi per troppa comunicazione e marketing, che da tempo immemorabile non vengono inzuppati nella cultura e nella spiritualità. Cuori bloccati da un eccesso di ambizione e da un narcisismo fuori controllo. Cuori insensibili alle tragedie di ogni giorno.
Invece c'è ripartenza solo con cuori palpitanti, intelligenti, generosi. Cuori di pellicani.
Nel tempo dell'apocalisse l'azione del cinghialetto serve per preparare l'arrivo del pellicano. Chi è costui? [i]"Sono divenuto simile al pellicano nel deserto... "(Salmo 101,7). Nella tradizione medievale il pellicano, che curva il becco verso il petto per dare da mangiare ai suoi piccoli i pesci che ha nella sacca, è stato assunto a simbolo della carità: è colui che nutre i suoi cari con il sangue che gli sgorga dal petto.
Chi si presenterà così, mostrandoci il suo cuore ferito per amore dei figli (figli=futuro), sarà lui il vero leader che ci guiderà nella traversata nel deserto. Pie pellicane, inébria me...
Saluti rossi come le bandiere di un tempo
. . . .
(26.2.2014) Quando ho votato Matteo Renzi alle primarie dell'8 dicembre scorso, sapevo di scegliere il cinghialetto, ovvero uno spavaldo decisionista dotato della spiccata vocazione commerciale di un bagalon del luster.
L'ho delegato a ripulire il container del Pd da una serie di micronotabili tossici, non a prendere la direttissima per Palazzo Chigi. Ho infatti creduto al refrain che lui stesso ci ha ripetuto per due anni fino allo sfinimento: "basta giochini" e "mai premier senza vittoria alle elezioni".
Invece il cinghialetto, alla prova dei fatti, ha fatto esattamente il contrario: ha trasformato con efficacia retroattiva le primarie di partito in primarie di governo, ha parlato con chi komanda (Merkel, massoneria), ha incassato i complimenti di Silvio, ha licenziato Letta durante una riunione di partito, ha promesso ai "nominati" di stare in Parlamento fino al 2018 e così, con i suoi 39 anni, è diventato il più giovane Presidente del Consiglio della storia italiana, anzi d'Europa, anzi della Via Lattea. Ha costruito scientificamente un governo rosè privo di personalità, in modo che nessuno, proprio nessuno, possa oscurarlo.
E' stato pure ingrato. Poteva promuovere a Ministro degli Esteri l'attuale vice Lapo Pistelli, suo educatore per dieci anni e autore con lui di "Ma le Giubbe Rosse non uccisero Aldo Moro - La politica spiegata a mio fratello" (Giunti, 1999).
Invece nessuna concessione alla riconoscenza e alla competenza, meglio nominare la sconosciuta Mogherini.
Nel citato libro Matteo si faceva chiamare Jonas (dal titolo di un film di Alain Tanner, Jonas, che avrà 20 anni nel 2000). Ho letto sul Corsera che adesso, sul cellulare del suo braccio destro, neo sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio, è registrato come "Mosè".
Si scherza sempre coi telefonini, vero? In questa scalata c'è di tutto e di più ma neanche lontanamente l'ombra di un liberatore. Chiamasi liberatore un uomo che fa quello che dice e dice quello che fa.
In sintesi: il cinghialetto si aggiunge alla lunga serie di politici che ci hanno preso per le mele. Anche se punta a durare per un ventennio, sul modello di altri arci-italiani che lo hanno preceduto, per me è già finito. Game over.
"La natura delle cose sta nel loro nascimento", diceva Giambattista Vico. Viste le caratteristiche di questo nascimento, auspico una rapida rottamazione.
Oracolo di me stesso, mezzo profeta (ricordate le mie parole sull'avvento di Francesco?).
Purtroppo ci aspetta un'altra fase di alto sbandamento e ma alla fine, quando sarà consumato anche l'ultimo viso bugiardo, arriverà, sì che arriverà, lui, il pellicano (v. email del dicembre scorso).
Non sarà toscano. Sarà troppo vivo per piacere e così ambizioso da non esserlo. Non farà una riforma al mese. Non camminerà sul fuoco, non comanderà alle montagne, non darà del tu al vento.
Parlerà con il più semplice e radicale dei gesti: metterà il suo cuore dilatato nelle nostre mani unite - una grande ortensia blu che darà la sua luce giorno e notte, in ogni stagione.
Saluti trepidanti come i giorni in arrivo.
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Re: 4 stelle?

Messaggioda pianogrande il 27/02/2014, 12:55

Non siamo molto lontani dal pastorello che descrivevo in qualche altro post.
Facciamo pure volare i cuori e la fantasia e i sogni e le utopie.
Nel frattempo, qualcuno deve pensare a guidare la scassatissima macchina di cui disponiamo e magari fare un po' di manutenzione e fare benzina e fermarsi ai semafori (e pagare il pedaggio).
Mi rifiuto di stare fermo in attesa del pellicano (antica immagine alchemica simbolo del sacrificio altruista).
Tra l'altro, questo continuo richiamo alla Merkel fonte dei nostri guai e pervicace soprassedere sulle colpe del nostro popolo con prevalenza di opportunisti finché dura, ormai, non è più neanche populismo.
E' pura ruggine mentale (altro che risveglio delle menti!).
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Re: 4 stelle?

Messaggioda mariok il 27/02/2014, 13:02

Solo miagolii lamentosi. Mai niente di deciso e costruttivo. Ognuno si guarda l'ombelico, di cui è gelosissimo e che non vuole condividere con nessuno.

Intanto per mandare a casa i D'Alema, i Fioroni, le Finocchiaro e l'ultimo loro epigono Letta nipote, c'è voluto Renzi. Se era per Civati stavano ancora là ad inciuciare.

La cosiddetta sinistra dei "giovani" turchi, di Fassina e Cuperlo se la sono fatta addosso di fronte ad uno un po' più deciso e spregiudicato di loro.

Dopo aver sostenuto il governo con Berlusconi, oggi fanno finta di storcere il naso. Fassina straparla di una svolta della politica economica dopo essere stato vice-ministro dell'economia con Letta-Alfano, aver invocato un sostegno più convinto per lo stesso governo, aver chiesto un maggiore impegno del nuovo segretario, per poi ricominciare a mugugnare i propri improbabili distinguo.

E' vero. Questo ci passa il convento. Ma Renzi è l'effetto, non la causa.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: 4 stelle?

Messaggioda Iafran il 27/02/2014, 13:51

Siamo dal 1994 che affidiamo la nostra "scassatissima macchina" a qualcuno che la scassa ancora di più e non certo per venire incontro ai bisogni degli italiani, anzi ... si fanno pagare a caro prezzo il cattivo lavoro che forniscono!

Coloro che vogliono tenersi questi "presunti salvatori della scassatissima macchina" dovrebbero lasciare gli altri a dire le loro insoddisfazioni (che, poi, non sono tanto campate in aria).
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Re: 4 stelle?

Messaggioda flaviomob il 27/02/2014, 14:51

pianogrande ha scritto:
Renzi la controprova se l'è cercata con le unghie i denti (e i gomiti).
Grillo l'ha sfuggita come si sfuggirebbe la lebbra o la peste bubbonica.
Questa differenza è già sufficiente per mettere Renzi su un piano di cui Grillo non ha neanche l'idea.
Aggiungo che il predicare bene e razzolare male che tu attribuisci al PD .... mi viene da ridere.
Il partito della democrazia diretta che basa le sue decisioni (dittatoriali ed indegne di qualsiasi paese democratico) su interlocutori "certificati".


Sul razzolare del PD di Renzi, staremo a vedere: le promesse ora verranno mantenute o meno.

Sul resto, le premesse del mio intervento (a cui tu hai qui risposto) riguardavano esclusivamente la direzione di un consistente, massivo voto di protesta. So bene che né tu né io aderiremmo al feudo del Marchese del Grillo.

Tutto dipenderà da quello che farà (potrà fare) Renzi nel breve-brevissimo periodo per un paese che sta affondando. Per quanto riguarda le espulsioni di Grillo (ma sancite da una base che, bella o brutta che sia, aveva la possibilità - come ha fatto per l'incontro con Renzi - di smentire il suo "capo"), non sono d'accordo ma mi ricordo che anche ai tempi del "vecchio PCI", di tutt'altra stoffa, i "buttafuori" avevano parecchio lavoro... (con Bodriga, Pasolini, Rossanda, etc).

Ora mi viene in mente un'altra cosa. Non è che tutto questo servilismo verso Renzi dell'opposizione interna (Cuperlo e, in altro modo, Civati) sia un modo per fargli fare "altro" che non sia controllare dall'interno il PD? Tutto sommato, se ne sono sbarazzati abbastanza in fretta, e quando lo faranno fuori alle spalle potranno sempre dar la colpa ad Alfano... ;)


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Re: 4 stelle?

Messaggioda pianogrande il 27/02/2014, 15:37

Naturalmente, tutti speriamo che le promesse le mantenga.
Speriamo che sia in grado di mantenerle oltre ad averne l'intenzione.
Sicuro che, in questo modo, è stato estromesso dal partito.
Non solo.
E' andato al governo con una maggioranza che gli può girare le spalle da un momento all'altro e così perderebbe capra e cavoli e sarebbero cavoli nostri.
Questo l'ho dichiarato subito per poi arrendermi al fatto compiuto ed ora non si può che sperare in una sua riuscita.

Perfino D'Alema ha fatto una dichiarazione dello stesso tenore.
Mi ha fatto gelare il sangue il suo parallelo tra il PD e un trampolino ...... mah!
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Re: 4 stelle?

Messaggioda franz il 27/02/2014, 16:26

se da 20 anni affidiamo la macchina ad incompetenti, oppure ladri, oppure a garage in cui qualche competente c'è ed anche di ottimo livello, ma viene fatto fuori prima che possa finire il lavoro, una qualche responsabilità mi pare che dobbiamo averla. Il fatto è che ci sono due o tre garagisti in zona ed ognuno ha la sua tifoseria, piu' che altro dedita a parlare male delgi altri e non accorgersi che il proprio garage le macchine non le aggiusta, le fa andare avanti per qualche mese, con costi sempre maggiori. Se apre un nuovo garage, ottima cosa. Poi si scopre che loro le macchine proprio no, loro si occupano di scie chimiche, sirene, rimborsi spese ... votazioni per espellere dissidenti .... :o :?
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Re: 4 stelle?

Messaggioda flaviomob il 27/02/2014, 20:36

Hai ragione, franz. Il "nostro" garage si preoccupa troppo di far fuori chi potrebbe fare "meglio". E inizio a pensare che spedire Renzi a Palazzo Chigi sia stato il modo migliore di farlo fuori dalla segreteria del PD, rapidamente, in maniera "indolore" (così forse lui crede) ma molto, molto efficace. In effetti, anche questo è un modo di espellere...


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