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Si vive di politica, ripulendo le tasche dei cittadini.

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Re: Si vive di politica, ripulendo le tasche dei cittadini.

Messaggioda mauri il 28/01/2014, 17:31

sempre più incredibile questo personaggio che accomuno alla tipa evasore totale di 1000 e passa immobili, fanno parte di un sistema che prosciuga l'italia e la impoverisce, colpevoli sono le persone che permettono queste cose perchè parte di un sistema perverso fatto di clientele, favoritismi, parentele, politica parissitaria , sono sicuro che la rottura di questa catena farebbe risorgere la nazione e porterebbe di nuovo il lavoro
missione impossibile? forse no
ciao mauri

ps
nell'articola non menziona la somma di quanto percepisce per tutto quanto

http://www.lastampa.it/2014/01/28/cultu ... agina.html
Ma è mai possibile, si lamentano da alcuni giorni i miei cari, che il dottor Mastrapasqua riesca a fare il presidente dell’Inps, il vicepresidente esecutivo di Equitalia, Equitalia nord, Equitalia centro ed Equitalia sud, il direttore dell’ospedale israelitico e della casa di riposo ebraica, il dirigente di Italia Previdente, Eur spa, Eur Tel, Eur congressi Roma, Coni servizi spa, Autostrade per l’Italia, Fandango, Telecom Italia Media, il consigliere d’amministrazione di Quadrifoglio, Telenergia, Loquendo, Aquadrome, il presidente onorario di Mediterranean Nautilus Italy, Adr Engineering, Consel, Groma, Emsa Servizi, Telecontact Center, dell’immobiliare Idea Fimit Sgr e di chissà cos’altro ancora - insomma, che in un’epoca di disoccupazione diffusa il dottor Mastrapasqua sia in grado di gestire da solo venticinque incarichi, venticinque uffici, venticinque ficus da bagnare almeno venticinque volte l’anno, venticinque posti macchina e forse venticinque macchine, ma di sicuro venticinque chiavi d’ingresso e quindi un portachiavi immenso, un bigliettone da visita a venticinque strati e decine di riunioni, cene di rappresentanza, ricevute gonfiabili, conflitti di interesse, incontri e telefonate per litigare, mettersi d’accordo e combinare affari con le altre ventiquattro parti di se stesso - mentre tu ogni volta che in casa c’è qualche lavoretto da fare dici sempre che non hai tempo e che sei stanco morto?
mauri
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Re: Si vive di politica, ripulendo le tasche dei cittadini.

Messaggioda flaviomob il 28/01/2014, 19:26

L’Italia dei Mastrapasqua
di Franco Bomprezzi

Lo dico subito. Niente di personale. Antonio Mastrapasqua è sicuramente una persona di grande intelligenza, persino di indubbio carisma e buone capacità di comunicazione. Un manager eccellente con ottime capacità di incassatore, depositario di moltissime e proficue relazioni politiche trasversali. Un numero uno, insomma. Ma sempre Uno. Non venticinque, o trenta, o quanti ancora non si sa bene. Il punto è tutto lì. Se Mastrapasqua è al suo posto di presidente dell’Inps dopo anni di circostanziate inchieste giornalistiche e televisive che hanno messo perfettamente in luce la miriade di incarichi di altissimo livello da lui ricoperti contemporaneamente, ciò si deve esclusivamente al fatto che al Potere uno come Mastrapasqua è funzionale, quasi insostituibile, pena un gioco al massacro di ricatti reciproci, con un effetto domino del quale non credo riusciamo neppure a immaginare le dimensioni e le conseguenze.
Il motivo per il quale non mi sono sino ad ora espresso, sul caso giudiziario, ma anche politico, è semplice. Lo ha detto bene Vita: avevamo già scritto tutto, più e più volte. Senza che accadesse nulla, neppure, a dire il vero, una protesta, una richiesta di rettifica. Nulla. Perché era tutto vero e palese, oserei dire trasparente, nella sua assurdità. E poi, sinceramente, trovo un po’ vigliacca, adesso, la corsa ad attaccarlo, nel primo momento di oggettiva debolezza, dopo la presa di posizione (tuttora rimasta sul terreno delle parole) del presidente del consiglio, Enrico Letta (che rimanda comunque al ministro Giovannini, il quale, a sua volta, al momento tace). Si attacca Mastrapasqua secondo il cliché consueto della stampa italiana, che si diverte a muoversi solo quando parte per prima la magistratura. Ecco, al riparo di un avviso di garanzia, il re diventa improvvisamente nudo. Prima no. Come se l’impressionante sequela di conflitti di interessi che si dipana da una carica all’altra del Nostro non esistesse, palese e sfrontata, anche prima di questo patetico scivolone sulla buccia di banana dell’ospedale romano, di cui Mastrapasqua è nientemeno che Direttore Generale, incarico che credo in quasi tutti gli ospedali italiani sia svolto da un manager a tempo pienissimo.
Non volevo poi scriverne di nuovo anche perché temo che non succederà nulla. O quasi nulla. L’intera governance di Inps, e anche degli altri enti nei quali il Nostro è presente a livello altissimo, è infatti assolutamente d’accordo col Capo, e dunque difficilmente si può trovare un nome per sostituirlo, senza che il poveretto rischi di rompersi le ossa in poco tempo. Il risultato di questa tristissima vicenda italiana è dunque soprattutto la paralisi, questa sì probabile, rispetto ai temi che ci stanno a cuore. In che modo ad esempio l’Inps intende affrontare la gestione dell’Isee. In che modo continueranno i controlli e le revisioni delle pensioni di invalidità. Come si disboscherà il malaffare che ha provocato il bubbone delle false certificazioni di invalidità (altro che “falsi invalidi”). Come si riformerà l’intero iter della certificazione di invalidità, tenendo conto della Convenzione Onu. Ecco, dubito fortemente che il signor Mastrapasqua avrà tempo e testa per questi problemi da niente. Lui però ha le idee chiare: “Non mi dimetto”. Ha ragione. Questa è l’Italia dei Mastrapasqua.

http://blog.vita.it/francamente/2014/01 ... trapasqua/


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Re: Si vive di politica, ripulendo le tasche dei cittadini.

Messaggioda mauri il 01/02/2014, 22:17

dicevano fossero solo 100, ora diventano 500 ma putroppo saranno molti di più, questi ci dissanguano stando seduti a fare niente, come si fa a spezzare questa catena?
ciao mauri

http://www.corriere.it/economia/14_febb ... 3498.shtml
La carica delle 501 poltrone
Chi sono e quanto guadagnano
La mappa dei consigli in scadenza, Sarmi il più pagato
ROMA - Sono 76 le società partecipate dal ministero dell’Economia, interessate dalla tornata di nomine pubbliche nel 2014: 501 le poltrone da distribuire tra amministratori (222) e sindaci (279). Una vera e propria abbuffata. Ieri mattina il Tesoro ha pubblicato, entro i termini di legge, la lista delle società coinvolte, a partire dalle 14 direttamente partecipate dal Tesoro di cui verrà rinnovato il consiglio di amministrazione: Arcus (società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo), Consap (concessionaria servizi assicurativi pubblici), Enav (la società dell’assistenza al volo, di cui è stato avviato il processo di privatizzazione), Enel, Eni, Finmeccanica, Istituto Luce, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Italia Lavoro, Poste (anche in questo caso è stato avviato il processo di privatizzazione di una quota), Rete Autostrade Mediterranee, la società attiva nella tutela del territorio Sogesid, StMicroelectronics (sia consiglio di sorveglianza che di gestione) e la società di consulenza Studiare Sviluppo.
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Re: Si vive di politica, ripulendo le tasche dei cittadini.

Messaggioda franz il 02/02/2014, 10:23

flaviomob ha scritto: Si attacca Mastrapasqua secondo il cliché consueto della stampa italiana, che si diverte a muoversi solo quando parte per prima la magistratura. Ecco, al riparo di un avviso di garanzia, il re diventa improvvisamente nudo.

Veramente qui chi pensa e scrive questo sbaglia. Nel 2008, sul Corriere della Sera Sergio Rizzo contò ben 54 nomine. Ecco il link: http://laderiva.corriere.it/2008/10/il_ ... nps_l.html
Evidentemente nell'indifferenza generale, perché pur di nomina governativa, fu acclamata unanimemente da tutti i partiti, PD compreso. Tutti gli riconoscevano competenza e capacità, nessuno pose il problema del cumulo degli incarichi.
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Re: Si vive di politica, ripulendo le tasche dei cittadini.

Messaggioda flaviomob il 02/02/2014, 11:01

Anche Report ha parlato di Mastrapasqua in tempi "non sospetti"...


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Re: Si vive di politica, ripulendo le tasche dei cittadini.

Messaggioda Iafran il 02/02/2014, 13:10

franz ha scritto:Veramente qui chi pensa e scrive questo sbaglia. Nel 2008, sul Corriere della Sera Sergio Rizzo contò ben 54 nomine. Ecco il link: http://laderiva.corriere.it/2008/10/il_ ... nps_l.html
Evidentemente nell'indifferenza generale, perché pur di nomina governativa, fu acclamata unanimemente da tutti i partiti, PD compreso. Tutti gli riconoscevano competenza e capacità, nessuno pose il problema del cumulo degli incarichi.

Mastrapasqua e tantissimi come lui (ricordiamoci dell'ex presidente RAI, Masi, 660 mila €/annui minimo) sono nati con questa classe cosiddetta "politica" per assicurare ad essa, come gratitudine, la sistemazione di familiari, lacchè portaborse e amici vari nei posti più disparati con favolosi stipendi (gli esempi riguardano tutto l'arco parlamentare, dalla dx alla sin).
Vogliamo che questa stessa "classe" abolisca o destituisca i loro designati "compari"?
Forse potrebbe anche succedere ... per destinarli ad un altro incarico che garantisca, comunque, loro la cifra complessiva di tutti gli incarichi precedenti.

Però la fede politica, l'elettorato "buono" non la tradirà mai ... i suoi rappresentanti eletti, invece, facciano quel che vogliono dei consenso che ricevono!
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Re: Si vive di politica, ripulendo le tasche dei cittadini.

Messaggioda Iafran il 07/05/2014, 11:59

Guarda, guarda, guarda: un'altra perla della nostra classe politica!
Ai lavoratori tocca lavorare tutta una vita per arrivare alla pensione (per giunta riveduta in basso), a "quelli della casta", invece, spettano vitalizi con pochi anni di "rappresentanza" popolare (sempre "per il bene dell'Italia", in questo caso "per il bene della Sardegna").
(È una "goccia" senz'altro, ma in contemporanea ci sono milioni di gocce che ... svuotano la botte rapidamente)

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05 ... ro/975921/

Sardegna, ex presidente consiglio e baby pensionata d’oro: vitalizio da 5mila euro

Ha 41 anni, è stata presidente del consiglio regionale della Sardegna dal 2009 al 2014 e oggi percepisce 5.100 euro di vitalizio. Claudia Lombardo, 41 anni compiuti il 1 dicembre 2013, è stata la prima donna a ricoprire quell’incarico. Ex Forza Italia, eletta nel ’94 – “senza avere mai lavorato un giorno in vita sua” scrive oggi Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera – dalla fine della XIV legislatura, ovvero dal 20 marzo 2014, gode di una ‘pensione’ di 5.129 euro al mese. Con lei un altro ex di Fi poi Udc, se non proprio baby, certo giovanissimo: Andrea Biancareddu, 47enne avvocato da Tempio Pausania. Ancora: Giorgio La Spisa, ex Forza Italia, assessore Pdl al Bilancio con Cappellacci, poi candidato alla camera con Scelta civica, percepisce un assegno mensile di 3.068 euro netti al mese che cumula con lo stipendio da dirigente del servizio ‘Prerogative dei consiglieri’. In sostanza è lui che si occupa, tra gli altri, del sue stesso status di ex consigliere regionale.
... (continua)
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Re: Si vive di politica, ripulendo le tasche dei cittadini.

Messaggioda flaviomob il 07/05/2014, 20:31

dal Fatto Q:

Compravendita senatori, Finocchiaro: “In cambio offerto posto a Mediaset o denaro”
La senatrice Pd testimonia in aula per il processo De Gregorio. Parla anche l'ex parlamentare Rossi: “In cambio del mio passaggio al centrodestra mi proposero una somma di denaro che, mi dissero non avrebbe cambiato la vita del presidente Berlusconi, ma la mia sì”
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 7 maggio 2014

Un posto a Mediaset o una somma di denaro per cambiare schieramento dal Partito democratico a Forza Italia. La senatrice Pd Anna Finocchiaro depone in Aula come teste al processo per la presunta compravendita di senatori per contribuire alla caduta del governo Prodi nel 2006. “I senatori Paolo Rossi e Nino Randazzo”, ha dichiarato, ”mi raccontarono di essere stati avvicinati da persone che chiesero loro di passare dal centrosinistra al centrodestra”. Finocchiaro ha spiegato che Randazzo, eletto in Australia, le raccontò di essere stato avvicinato all’aeroporto di Fiumicino da un imprenditore che lo invitò a incontrare Silvio Berlusconi. Nel caso di Rossi, a contattarlo fu il senatore Tomassini, suo concittadino e conoscente. “Rossi – ha detto la teste – si aspettava di dover affrontare problemi della loro città e rimase sgomento quando gli fu chiesto di cambiare schieramento. Mi riferì che, in cambio del passaggio al centrodestra, gli avevano offerto un posto in Mediaset“.

Una versione confermata anche da uno dei diretti interessati. “In cambio del mio passaggio al centrodestra”, ha affermato in Aula Paolo Rossi, “l’ex senatore Antonio Tomassini mi offrì una somma di denaro che, mi disse non avrebbe cambiato la vita del presidente Berlusconi, ma la mia sì”. Rossi ha spiegato che Tomassini, ginecologo di sua moglie e come lui ex esponente della Dc, lo invitò a casa sua. Credendo di dover discutere di problemi relativi a Varese, la città nella quale vivono entrambi, vi andò. Il collega, tuttavia, cominciò a parlare di politica. “Mi disse che il governo Prodi non aveva futuro e che per Berlusconi era assolutamente fondamentale tornare a fare il Presidente del Consiglio, perché era una cosa che sentiva molto”. Per questo motivo, ha affermato Rossi, Tomassini gli offrì del denaro, assicurandogli che ‘ad horas’ avrebbero potuto raggiungere Berlusconi a Villa Certosa, in Sardegna, per perfezionare l’accordo.

Inoltre i finanziamenti di Forza Italia al movimento Italiani nel mondo, che fa capo a Sergio De Gregorio, hanno rappresentato l’argomento centrale della testimonianza del capitano della Guardia di Finanza Sebastiano Di Giovanni al processo per la presunta compravendita di senatori che vede imputati Silvio Berlusconi e Valter Lavitola. L’ufficiale che ha condotto gli accertamenti bancari, rispondendo alle domande dei pm Alessandro Milita e Henry John Woodcock, ha riferito che tra il 2007 e il 2008 furono eseguiti sei bonifici sul conti del movimento, per un ammontare complessivo di un milione di euro. L’investigatore ha sottolineato che, come documentato dalla movimentazione bancaria, quel denaro non fu utilizzato per finalità politiche bensì finì nella disponibilità dello stesso De Gregorio. L’ex senatore del Pdl, secondo l’impostazione accusatoria, avrebbe ricevuto somme di danaro per cambiare schieramento politico e contribuire alla caduta del governo Prodi.


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