lucrezia ha scritto:A proposito del welfare da voi dell'Ulivo tanto propagandato conoscete le problematiche fiscali delle famiglie vedove?
Penso proprio di no, anche se quando voi eravate al governo ho scritto all'on.Prodi,al ministro del Werlfare, e all'on. allora ministro della famiglia Rosi Bindi.Sapete che noi vedove dobbiamo sottostare alla legge Dini335/95all’art. 1 comma 41 che prevede un’unica tassazione dei due redditi con un’aliquota fiscale superiore a quella che si pagava separatamente con il coniuge vivente e con un reddito intero?Sa che se gli orfani ricevono un assegno di reversibilità superiore anche di solo 1 euro al tetto massimo di 2.840,51 euro, che peraltro nessuna Finanziaria è riuscita ad aumentare o rivedere in base alle situazioni familiari, non possono essere considerati a carico del coniuge superstite nel caso che questi lavori che quindi non potrà avvalersi di detrazioni fiscali e deducibilità di spese varie (sanitarie, scolastiche ecc.)? Sapete che quando vado a fare il 730 debbo allo stato quasi 4.000 tra l'irpef dovuta e l'acconto per l'anno successivo appunto perché diventata single non ho diritto a nessuna detrazione per i tre figli che ho.Il Bello poi viene quando dovendo fare la dichiarazione ISSEE cumulo il mio reddito con quello dei miei tre figli e quindi avendo due figli iscritti all'Università ,essendo ricca pago la somma dovuta a chi fa parte alla I fascia di reddito. ( 1300 euro ognuno all 'anno) Nella precedente legislatura vi avevo votato sperando in un vostro interessamento a tale problematiche di noi vedove/i non avete fatto niente .Non ho ricevuto neanche una risposta da un vostro ministro. Bene ho fato a non votare ne per voi ne per per l'attuale governo ,continuerò io a non votare ,visto che che noi famiglie monoparentali
(vedovi con figli)non siamo considerati da nessuno 'famiglie ' e quindi non degni di nessuna agevolazione come le altre famiglie.L'unica associazione che si batte per i nostri diritti è 'Il Melograno' In Parlamento quando si è votato la non cumulabilità tra il reddito da lavoro e pensione perchè non vi siete battuti affinchè tale legge interessasse anche noi vedove?
una vedova
Cara signora Lucrezia,premetto che nè io nè credo la stragrande maggioranza degli utenti di questo forum abbiamo fatto parte del governo precedente,quindi ritengo assolutamente gratuite le sue bacchettate sulle dita,a meno che non voglia cambiare qualche pronome.
Personalmente non mi sento responsabile di un bel niente.
Sinceramente penso che lei non abbia capito bene che cosa sia il welfare.
Welfare in inglese significa benessere,più o meno;invece in politica economica significa che in una società le eccessive sperequazioni di reddito che possono venire generate dal mercato,e che possono tradursi in ingiustizie sociali,devono venire neutralizzate o mitigate in modo appunto da garantire un livello accettabile minimo di benessere a chiunque.
Cioè welfare non significa (solo) aumentare il reddito medio della gente,bensì aumentare il livello dei redditi più bassi.
Tradotto nel caso delle vedove naturalmente non significa che lo Stato interviene a consolare chi ha perso una persona cara;significa invece che deve intervenire quando la dipartita minaccia seriamente la stabilità economica dei sopravvissuti ma se ne frega (giustamente) se invece questi ultimi risultino semplicemente un pò meno benestanti.
Ora io non entro nel merito della sua esperienza perchè non conosco la sua situazione nè la normativa vigente in quell'ambito;nè ho motivo di pensare che lei abbia torto,e anzi mi auguro che eventuali incongruenze delle normative vengano sanate;non per il suo bene particolare dato che ammette di essere benestante,ma per quello di tutti gli altri cittadini meno fortunati che hanno diritto di venire tutelati da buone leggi.
Che il governo Prodi potesse lavorare meglio lo sappiamo tutti,ma valutare il lavoro di un governo in base a quello che fa
per me,dopo avere oltretutto ammesso di far parte di una fascia benestante,sia esattamente il tipo di pensiero qualunquistico tipico del berluscones medio che se ne frega del fatto che un'amministrazione possa avere altre urgenze e pretende che si giri a guardare solo dalla sua parte.
Ancora peggio se invece che valutare il lavoro fatto sulle fondamenta di un edificio si pretende di dare priorità al colore delle tendine dell'attico.