Non capisco la differenza tra
"sostituto d'imposta una persona fisica (9,6% del totale) da quelli con sostituti d'imposta rappresentati da società o enti (90,4 % del totale)."
Le trattenute in busta paga sono somma delle tasse (irpef e addizioniali regionali e comunali) e dei contributi.
E forse qualche volta vengono considerate come costi a carico del datore di lavoro. E non è così: il datore potrebbe pure versare le somme al dipendente e questo versarle allo Stato direttamente. Così aumenterebbe l'evasione, penso quasi sicuramente.
Le tasse sono indipendenti dal datore: sono calcolate sul reddito imponibile; e quindi, a parità di reddito, sono uguali.
A parità di reddito c'è una differenza tra dipendente e autonomo, perché il dipendente beneficia di una riduzione irpef.
Sui contributi dei dipendenti, invece, c'è una differenza che varia col settore e col numero di addetti.
Però la differenza è minima, come si vede qua:
http://www.ebinter.it/allegati/news/25- ... ps2013.pdfUn esempio a caso dalla tab. a pag.20:
- paga giornaliera (minima) per operai o impiegati: 47,07 €; oneri contributivi e vari da versare: 46,47 €, di cui 9,49 € a carico del dipendente.
il costo complessivo giornaliero è perciò di 93,54 €. Poi sui 47,07 € di imponibile il dipendente deve pagare le tasse.
- paga giornaliera per un dirigente: 130,20 €; oneri contributivi e vari da versare: 37,55 €, di cui 9,19 € a carico del dipendente.
il costo complessivo giornaliero è perciò di 167,75 €. Poi sui 130,20 € di imponibile il dipendente deve pagare le tasse.
Ma la parte maggiore dei contributi viene restituita al lavoratore sotto forma di pensione, quando ci va (il resto secondo forme di sussistenza, come si vede dalle tabelle).
E' un accumulo che poi ritorna: lo Stato impone il versamento di questi contributi per restituirli sotto forma di pensione. Altrimenti dove li prende i soldi?
Lo Stato potrebbe pure stabilire: non me li dare ma ti obbligo per legge a versare quei soldi ad una assicurazione privata per avere la pensione.
Oppure, addirittura: non me li dare, ma alla pensione pensaci tu. E in questo caso lo Stato (cioè l'Inps o altre Casse) non spende un euro.
Certo, lo Stato può ridurre la quota contributiva a carico del datore di lavoro (riduzione del cuneo fiscale) se serve oggi a consentire un minor costo del lavoro. Ma si tradurrà in un minor importo pensionistico in futuro per il dipendente.