Alfano lascia (pro tempore) Berlusconi lasciandosi – in vista delle elezioni 2015 - la doppia opzione di un accorpamento al centro con Casini oppure di una coalizione col berlusca all’insegna del marciare divisi per colpire uniti.
Secondo me questa è l’ipotesi ad oggi più probabile (quindi in buona sostanza i due hanno fatto solo “ammuina”).
Mi induce questa riflessione la considerazione che al centro i morti (politici) si contano numerosi.
Chi si ricorda della “Rosa Bianca” di Pezzotta e Baccini?
E di “Italia di mezzo” di Follini?
“Italia futura” di Montezemolo è stata solo chiacchiere
“Fermare il declino” di Giannino - posto che sia classificabile di centro e non di destra - ha avuto uno performance da prefisso telefonico
L’UDC di Casini è stata tenuta in vita solo da quel superbo di Monti che non volle dare retta a Napolitano; peraltro Scelta Civica è in declino anch’essa.
Qui due scuole di pensiero si confrontano: Monti e SC hanno tolto i voti al berlusca che altrimenti sarebbe oggi PdR oppure hanno tolto i voti al PD ( che comunque non avrebbe eletto Prodi)
Insomma (sembra che) non c’è spazio tra i due poli
Il grillismo non si spegne (anzi ha percentuali rilevanti per essere lontani dalle elezioni) e si sta spostando sempre più a destra; d’altronde il suo leader veniva da lì non dimentichiamolo
Sembra a volte che - proprio per il loro successo elettorale - il PD vada “a rimorchio” dei grillini.
Secondo me – come nel caso Cancellieri o per la decadenza di B – i grillini sollecitano l’anima più di sinistra del PD e meno disposta a patteggiamenti. Basterebbe che il PD desse retta a questa propria anima per precedere i grillini e dettare l’agenda politica.
Poteva far proprio Rodotà (come i DC che fecero proprio Pertini proposto nientemeno che dai Radicali di allora)
Un esempio è la legge elettorale: il doppio turno non và bene a nessuno perché tutti ne hanno paura ma basterebbe anche la legge attuale a patto di ripristinare le preferenze e calcolare la maggioranza al senato come alla camera.