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"I panni sporchi della sinistra” e Massoneria in Italia.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

"I panni sporchi della sinistra” e Massoneria in Italia.

Messaggioda Iafran il 15/11/2013, 11:14

Gli intrecci di interessi e di favori fra i vertici del mondo politico e di quello economico-imprenditoriale sono sotto gli occhi degli italiani, come lo è ciò che si è instaurata da tempo: una casta che fa da padrone in Italia e che ha ridotto al lastrico il benessere dei cittadini.

. . . . .
http://www.affaritaliani.it/cronache/si ... 51113.html

Silvio e Giorgio, affinità e "fratellanza"?

Il complesso rapporto creatosi nel corso degli anni tra Berlusconi e Napolitano suggerisce sintonie che spesso vanno oltre la simpatia personale e il reciproco rispetto che può esistere tra figure che dovrebbero essere radicalmente lontane, sia per storia intellettuale e professionale sia per schieramento politico. Di Berlusconi è nota l’appartenenza massonica, che non si manifesta solo nella documentata affiliazione alla loggia P2 di Licio Gelli, ma anche nel sistema di simboli che costellano il cosiddetto mausoleo di Arcore, la tomba che il Cavaliere ha fatto realizzare per sé e per i propri cari dallo scultore Pietro Cascella. Ma c’è dell’altro.
Il discusso leader del Grande Oriente democratico Gioele Magaldi, noto per le sue dichiarazioni forti, ha affermato in un’intervista: «Il fratello Silvio Berlusconi, iniziato apprendista “libero muratore” nel 1978 presso la loggia P2, e diventato successivamente “maestro” in questa stessa officina, ha proseguito il suo percorso massonico alla corte del Gran maestro Armando Corona dal 1982 al 1990. Successivamente, ha ritenuto di farsi una loggia segreta e sopranazionale autonoma. Uno dei nomi utilizzati per questa officina era “loggia del Drago”». Magaldi rivela: «L’attività massonica di Berlusconi e Marcello Dell’Utri è stata essenziale per costruire il consenso sociale e politico che ha condotto alla vittoria elettorale del 1994. Dell’Utri e altri fratelli della cerchia massonica di Villa San Martino hanno girato la penisola in lungo e in largo, come proconsoli massonici di Berlusconi, intessendo accordi con la maggioranza delle logge del Belpaese in favore della neonata Forza Italia. In anni successivi, le relazioni massoniche dell’autoproclamatosi Maestro venerabile di Arcore gli hanno consentito di risollevarsi in momenti di particolare difficoltà». Dalla conversazione con Magaldi emergono altri dettagli degni di nota: «Più in generale, Berlusconi coltiva interessi esoterico-iniziatici da molti decenni. La qual cosa da un lato ha spinto lui e la sua seconda moglie Veronica Lario a iscrivere i propri figli a scuole di orientamento pedagogico antroposofico (cioè ispirate agli insegnamenti spirituali esoterizzanti di Rudolf Steiner), dall’altro ha determinato la sua ferma volontà di percorrere un sentiero massonico, ancorché riservato e dissimulato pubblicamente. Ma riservato fino a un certo punto: nella cerchia intima del padrone di Mediaset sono in molti ad aver praticato e a praticare officine liberomuratorie o a frequentare circuiti di spiritualità esoterica».
Tra questi, secondo Licio Gelli, l’ex governatore del Veneto ed ex ministro Giancarlo Galan, ex dipendente di Publitalia e poi tra i fondatori di Forza Italia, che il capo della P2 ha qualificato come massone. Sul «fratello» Berlusconi, Magaldi ha aggiunto: «Certamente, la sociabilità massonica è servita – a lui come ad altri – anche a facilitare obiettivi di potere e lucrosi affari, ma esiste nel “fratello Silvio” una vocazione autentica e genuina verso discipline esoteriche come l’astrologia, l’ermetismo egizianeggiante e la magia sessuale». Un’indicazione, quest’ultima, che richiama alcuni «rituali» delle notti del bunga bunga. È la massoneria che orienta Berlusconi o Berlusconi che orienta la massoneria? Secondo Magaldi, «nessuna delle due ipotesi. Berlusconi ha avuto molto, in passato, in termini di supporto e relazioni significative, dall’ambiente libero-muratorio. Per converso, sono stati proprio alcuni circuiti massonici sovranazionali a pretendere e a determinare la caduta politica del “fratello Silvio” nell’autunno del 2011, imponendo il collocamento del “fratello” Mario Monti a Palazzo Chigi». Un’affermazione forte, che Magaldi non ha avuto timore di fare assumendosene la responsabilità.
... Molto più complesso il discorso che riguarda Napolitano. È possibile che le sintonie con Berlusconi siano state facilitate da comuni vicinanze su questo terreno? Secondo Magaldi – che lo ha affermato in numerose interviste – non vi sono dubbi sul fatto che il presidente della Repubblica sia un «fratello». Dichiarazioni certamente insufficienti. Abbiamo perciò voluto approfondire questa pista. E abbiamo incontrato un’autorevole fonte, che ha chiesto di rimanere anonima: un avvocato di altissimo livello, cassazionista, consulente delle più alte cariche istituzionali, massone con solidissimi agganci internazionali in Israele e negli Stati Uniti, figlio di un dirigente del Pci, massone, e lui stesso molto vicino al Pd. La prima indicazione che ci offre è interessante: «Già il padre di Giorgio Napolitano è stato un importante massone, una delle figure più in vista della massoneria partenopea».
Avvocato liberale, poeta e saggista, Giovanni avrebbe trasmesso al figlio Giorgio (notoriamente legatissimo al padre, che ammirava profondamente) non solo l’amore per i codici ma anche quello per la «fratellanza». A rafforzare la connotazione «muratoria» dell’ambiente in cui è nato Giorgio Napoletano c’è un altro massone, amico fraterno del padre: Giovanni Amendola, padre di Giorgio, storico dirigente del Pci e figura fondamentale per la crescita intellettuale e politica dell’attuale presidente della Repubblica. Va detto che l’appartenenza alla massoneria non è un reato, anzi, molto spesso figure a essa legate sono diventate protagoniste di rivoluzioni innovatrici e progressiste. Il fatto indiscutibile, però, è che il legame massonico rappresenta una modalità di gestione del potere di cui poco si conosce e che è spesso determinante per capire i fatti più recenti della politica italiana e internazionale.
La nostra fonte ha conosciuto bene e conosce Napolitano, cui si considera molto vicino. «Tutta la storia familiare di Napolitano è riconducibile all’esperienza massonica partenopea, che ha radici antiche e si inquadra nell’alveo di quella francese. Per molti aspetti Napolitano è assimilabile a Mitterrand, che era anche lui massone. Si può stabilire un parallelismo tra i due: la visione della république è la stessa, laica ma anche simbolica. L’appartenenza massonica di Napolitano è molto diversa da quella di Ciampi, fa riferimento a mondi molto più ampi. Ciampi inoltre è un cattolico. Napolitano si muove in un contesto più vasto.» La massoneria italiana, dal canto suo, ha sempre espresso grande simpatia verso il presidente della Repubblica. Il Gran maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi), avvocato Gustavo Raffi, si è rivolto più volte pubblicamente a Napolitano, esprimendo simpatia e deferenza. Il 10 maggio 2006, dopo l’elezione alla presidenza della Repubblica, Raffi esultava indicando la scelta di Giorgio Napolitano come «uno dei momenti più alti nella vita democratica del paese. A nome dei liberi muratori del Grande Oriente d’Italia e mio personale desidero manifestare pubblicamente le nostre vivissime felicitazioni».
Nel marzo del 2010 Raffi esprimeva nuovamente a Napolitano «gratitudine per la sua diuturna, appassionata e tenace difesa dei valori fondanti la nostra Nazione». E il 13 giugno 2010 si spingeva sino alla soglia di pesanti rivelazioni, rispondendo a una domanda non casuale di Lucia Annunziata, nella sua trasmissione Rai In mezz’ora: «Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, potrebbe essere un massone sotto il profilo dei valori?» chiedeva Annunziata. Netta la risposta di Raffi: «A mio avviso sì, per umanità, distacco, intelligenza, per avere levigato la pietra, per averla sgrezzata, lo dico in linguaggio muratorio, in questo senso sì». Anche nel 150° anniversario dell’unità d’Italia si registrano convergenze tra la spinta celebrativa del Colle e i momenti pubblici organizzati dalla massoneria italiana, artefice forte del Risorgimento. Il 7 gennaio 2011 Raffi apre le danze dichiarando: «Come ci ricorda con il suo esempio altissimo il capo dello Stato Giorgio Napolitano, abbiamo il compito di ritrovare fiducia, unità e coesione nazionale, capacità di risolvere i problemi, insieme a progetti che indichino la strada al di là di ogni polemica di parte e del cortile degli interessi».
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Re: "I panni sporchi della sinistra” e Massoneria in Italia.

Messaggioda pianogrande il 15/11/2013, 12:35

Suggerisce sintonie che vanno oltre la simpatia personale e il reciproco rispetto.
Soggetto: il complesso rapporto tra Berlusconi e Napolitano.
Dopodiché, si smette quasi subito di parlare di Berlusconi e si parla delle più o meno supposte influenze massoniche su Napolitano.
Poi si dice che, in fondo, non tutti i massoni sono cattivi.

Tutto sommato, non si dice un bel niente in questo articolo o estratto.
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Re: "I panni sporchi della sinistra” e Massoneria in Italia.

Messaggioda Iafran il 15/11/2013, 14:01

Non voglio pensare che la massoneria possa essere qualcosa di negativo, le associazioni hanno anche finalità nobili; ma ci sono varie "associazioni" e non sempre alla luce del sole; alcune, poi, sono nate, aggiungendo granello ad altri granelli, per rendere più forte colui che da singolo si sentiva debole o impotente a realizzare un proprio desiderio o ad imporre una sua veduta, una volontà, una propria "legge" (naturalmente "quella del più forte").
"È la tendenza dell’animo umano" dirà qualcuno, dimenticando che ci sono tanti altri uomini che non obbediscono a questo "richiamo" ma che, anzi, vogliono superarlo guardando alla collettività con un diverso spirito (politica).
Ci voleva la grande intelligenza di una marionetta per "associare" in una lobby gli avventurieri (quelli che altrimenti sarebbero stati additati come "coglioni") in un'Italia aperta ai quattro venti del personalismo più spiccato e della corruttela?
Il comportamento dell'attuale PdR l'ho ritenuto quasi di parte, e, secondo me, ha contribuito a degenerare ulteriormente il mondo politico quando ha dato importanza alle volontà degli avventurieri ... tenendo presente troppo gli "esiti elettorali" (che potevano essere guidati e/o alterati) ma sottovalutando le attese e la mente dei cittadini.
I truffatori, gli approfittatori ed i prevaricatori indignano solo coloro che confidano nella legge e nel rispetto delle persone, che sono la maggioranza, ma altri ... o li tollerano o ne subiscono (in un certo qual modo) il "fascino".
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Re: "I panni sporchi della sinistra” e Massoneria in Italia.

Messaggioda flaviomob il 15/11/2013, 23:00



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Re: "I panni sporchi della sinistra” e Massoneria in Italia.

Messaggioda pianogrande il 16/11/2013, 0:29

flaviomob ha scritto:Che ne pensate?

http://www.beppegrillo.it/video_gallery ... 20menzogna


E dove starebbe "la menzogna"?
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Re: "I panni sporchi della sinistra” e Massoneria in Italia.

Messaggioda franz il 16/11/2013, 9:38

flaviomob ha scritto:Che ne pensate?

http://www.beppegrillo.it/video_gallery ... 20menzogna

E cosa c'entra con la massoneria di SB e del Pdc?
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Re: "I panni sporchi della sinistra” e Massoneria in Italia.

Messaggioda Robyn il 16/11/2013, 20:22

La massoneria in un paese costituzionalmente garantito non ha nessun senso,andava bene ai tempi in cui bisognava fare l'unità d'Italia.Alla fase attuale massoneria assumerebbe più il sapore di un'associazione chè è in contrasto con la democrazia come la P2.Invece quella che bisogna portare alla luce è la zona grigia fatta di privilegi,sprechi,corruzione,clientelismo e contrastarla.La zona grigia ostacola le riforme del paese
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Re: "I panni sporchi della sinistra” e Massoneria in Italia.

Messaggioda franz il 17/11/2013, 10:24

Robyn ha scritto:La massoneria in un paese costituzionalmente garantito non ha nessun senso,andava bene ai tempi in cui bisognava fare l'unità d'Italia.

Questa non la capisco. Sul piano storico era una specie di antesignana dei sindacati dei muratori. Qualcuno vuole dire che in un paese costituzionalmente garantito non ha nessun senso una libera associazione di cittadini, con statuto scopi e obiettivi e tutto il resto? Sono vietate le associazioni segrete (e la massoneria ai tempi del risorgimento era giustamente segreta per evidenti motivi) e penso che anche oggi ci siano organizzazioni legittime che perseguono anche altri fini un po' nascosti. Poi li becchi al telefono a dire "abbiamo una banca?", cosa che non credo fosse negli scopi statutari dichiarati dei DS.
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Re: "I panni sporchi della sinistra” e Massoneria in Italia.

Messaggioda Robyn il 17/11/2013, 10:42

le associazioni esistono perseguono fini democratici non sono segrete e sono costituzionalmente garantite,quindi non sono assimilabili a massoneria.Per esempio la lega ambiente è un'associazione che persegue fini di tutela ambientale.In merito ad abbiamo una banca era"abbiamo una banca?bene" e seguiva la frase sono fatti vostri io non ne sò niente
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Re: "I panni sporchi della sinistra” e Massoneria in Italia.

Messaggioda Robyn il 17/11/2013, 17:32

Le Opa ci sono perche non esistono limiti alla concentrazione della ricchezza.Se non ci sono limiti alla concentrazione di ricchezza si formano posizioni dominanti che pregiudicano il regolare funzionamento del mercato e rappresentano un pericolo per la democrazia perche sono in grado di ricattare i partiti e questo oggi rappresenta uno dei grandi problemi della democrazia a fianco dei vari tipi di conflitto di interesse.Quindi è impensabile dire ho comperato due banche tre banche,dovrebbero esserci regole anticoncentrazione cioè limiti al possedimento azionario di una banca,di un'organo di informazione e dei grandi complessi industriali,e allo stesso tempo liberalizzando di più
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