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Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’€ ci hanno perso

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’€ ci hanno perso

Messaggioda franz il 14/11/2013, 15:47

Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’euro ci hanno solo perso

Dall’introduzione dell’euro, la Germania ci ha guadagnato ben poco, al contrario di quasi tutti gli altri Paesi. I quali, dalla metà degli anni ’90 sino al 2007, grazie all’ancora tedesca, videro abbassarsi rapidamente i tassi d’interesse reali sul loro debito. Ora si dà alla Merkel la colpa dell’austerity, ma è l’Italia che ha aumentato la spesa pubblica fino a bruciare l’indebito vantaggio che aveva.

Michele Boldrin
15/05/2012 ARTICOLO DI Michele Boldrin

Appartengo a quella sempre più sparuta minoranza che ritiene un gravissimo errore sia attribuire la responsabilità della crisi del debito sovrano europeo alla creazione dell’Euro, sia incolpare la politica economica tedesca per le situazioni di difficoltà in cui svariati paesi europei, quelli mediterranei in particolare, si son venuti a trovare negli ultimi anni. L’imbarazzante tarantolata collettiva in corso sulla stampa nazionale (alla quale questo giornale non ha purtroppo ritenuto opportuno sottrarsi) sembra voler esorcizzare il male, attribuendolo alla strega teutonica e ad una serie di patetiche balle storiche, invece di riconoscerne le cause endogene documentate da fatti e statistiche.

Mano a mano che la situazione economica si deteriorava e la serietà delle misure necessarie ad affrontarla diventava palese, all’eterna e monomaniacale campagna inglese contro l’Euro (non dovesse mai Frankfurt poter concorrere con la City of London) si sono aggiunti il lamento greco, l’invettiva italiana, la maledizione spagnola e lo scherno francese. È da un secolo che tutto il male, in Europa, viene da Berlino: perché mai dovrebbe questa essere un’eccezione? Non so se sia un’eccezione (anche perché dubito che la precedente sia una regola) ma so che i fatti suggeriscono che le responsabilità andrebbero distribuite con maggiore cautela.

L’Euro ha tanti genitori ma quelli originali non sono di certo tedeschi, quanto piuttosto francesi ed italiani. Dall’introduzione dell’Euro, per se, la Germania ci guadagnò ben poco mentre ci guadagnarono, dalla metà degli anni ’90 sino al 2007, gli altri paesi i quali, grazie all’ancora tedesca, videro abbassarsi rapidamente i tassi d’interesse reali sul loro debito. Per un paese come l’Italia questo “regalino tedesco” è stato equivalente a 4 o 5 punti di PIL all’anno per circa dodici anni: fa circa metà (esatto: METÀ) del nostro debito pubblico in essere! Se l’abbiamo sprecato aumentando la spesa primaria dobbiamo ringraziare solo noi stessi.

Sino al 2005 circa la Germania fa peggio della media e solo leggermente, ma proprio leggermente, meglio dell’Italia che è il fanalino di coda della zona Euro praticamente da vent’anni. È solo dopo che la coalizione Schroeder-Merkel addotta, sette anni fa circa, una serie di drastiche riforme strutturali che l’economia tedesca ricomincia a crescere, la disoccupazione a calare e l’export a tirare. Non c’entra dunque nulla l’Euro (che c’era di fatto da una decade) anche perché tutti insistono che sia sopravalutato ed una sua svalutazione altro non farebbe che rendere ancor più competitive Audi e BMW! C’entra il fatto che le riforme le han fatte invece di creare commissioni sulla spesa pubblica da cui nascono commissioni per la spending review che producono un commissario che chiede consigli su come tagliare la spesa pubblica … Ma non distraiamoci, continuiamo. Sino a circa la stessa data la bilancia commerciale fra, tanto per dire, Italia e Germania è in equilibrio o in attivo. Sì, proprio così: vendavamo di più noi a loro che loro a noi. Incredibile la differenza che qualche riforma strutturale può fare rispetto alle chiacchere patriottiche, vero? Andiamo avanti: cosa è successo dopo che i tedeschi hanno fatto i loro doveri? Beh, è successo che gli altri han continuato a non farli, questo è successo. È colpa di Angela Merkel se TreniItalia è l’orrore che è mentre DeutscheBahn no? Davvero han deciso i tedeschi di mettere Rodrigo Rato, un politicante incompetente, a gestire Bankia?

Ah, i fatti, i maledetti fatti. Molto meglio retorica come questa per vendere un po’ di mediterranea pseudo-cultura a fronte della fredda austerità teutonica. Cosa c’entra Weimar con la situazione greca se non perché, essendo quello di Weimar un fallimento tedesco, esso permette facili quanto inutili analogie? La Grecia non ha avuto l’appoggio della UE? Avete presente la quantità di soldi che gli elleni hanno ricevuto e come li hanno spesi? Che senso ha dire parole in libertà su temi che non si conoscono? In questo momento la Bundesbank è esposta per circa 700 miliardi di Euro con il resto del sistema creditizio europeo e sta finanziando da sola l’intero continente.

Da trent’anni il governo tedesco fa la parte dell’asino, al ritmo di quasi un punto percentuale del proprio PIL all’anno, nel finanziare i fondi strutturali ed agricoli europei (quelli di cui la Grecia ed il nostro Meridione han fatto scempio) mentre fa la parte del mulo, al ritmo di altri 300 miliardi di Euro, nel finanziare i vari fondi di stabilità creati dopo il 2009. L’austerità teutonica sara vuota, come sostiene un buontempone mediterraneo, ma riempie il salvadanaio che paga gli sprechi siciliani, le ruberie romane, le follie ateniesi e le sieste sevillane. In questo consisterebbero la leadership europea e la “supremazia della politica”? Un po’ come spiegare ad uno sugar-daddy che nel pagare a prestazione la meretrice sta l’essenza del grande seduttore …

Siamo all’orgia della malafede, ma siamo in ottima compagnia. L’ultima geniale idea di cui si discute sia al FMI che a Parigi è la seguente: i tedeschi dovrebbero, per decreto governativo, aumentarsi gli stipendi (ed i prezzi) di un 6% circa. In questa maniera aumenterebbe la domanda e tutti potremmo produrre di più, loro inclusi … Ah, vero: perché la domanda aumenti occorre aumentare solo i salari e non i prezzi, giusto. Ah, vero di nuovo: così facendo aumentano i costi delle aziende tedesche che inizieranno a fare perdite. Beh, meglio: qualche azienda tedesca chiuderà e qualche centinaia di migliaia di lavoratori tedeschi perderà il proprio lavoro ma, secondo i teorici di questa bestiale versione del modello superfisso, le perdite di competitività ed occupazione tedesca causeranno analoghi guadagni greci, spagnoli o italiani. Se non bastasse il 6% quest’anno chiederemo loro un altro 8% l’anno dopo: prima o poi anche la loro economia andrà in malora ed allora le nostre risorgeranno! Si chiama leadership continentale, altro che la vuota austerità secondo cui chi non lavora non mangia. L’ha detto Paul Krugman, che ha il Nobel, quindi dev’essere vero. Che anche Paul Krugman abbia fatto il classico?

*Department of Economics – Washington University in Saint Louis

http://www.linkiesta.it/euro-germania-a ... y-critiche
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Re: Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’€ ci hanno p

Messaggioda franz il 14/11/2013, 15:49

Crisi dell'Italia: dare la colpa ai tedeschi è semplicemente assurdo
di Michael Pontrelli

Negli ultimi mesi si sta verificando un fenomeno molto pericoloso. Persone brillanti e competenti, tra le migliori che il Paese abbia, anziché dare il loro contributo per combattere le caste e le clientele che stanno uccidendo l'Italia si stanno cimentando nell'arte di assegnare agli altri la colpa dei nostri mali.

Secondo queste persone i mali dell'Italia dipenderebbero dalla Germania. Berlino avrebbe cioè causato l'aumento dello spread per trarre profitti e indebolirci. Economisti come Bagnai si spingono addirittura oltre e arrivano ad affermare che l'obiettivo dei tedeschi sarebbe quello di farci diventare poveri per avere un grosso bacino di manodopera a basso costo da cui attingere.

Trovo queste teorie “complottiste” profondamente errate e come ho già detto prima pericolose per il bene dell'Italia, perché impediscono di vedere quale è veramente la realtà dei fatti e facendo questo tolgono al Paese ogni possibilità di riscatto.

Il regime di austerity che ci ha spinto in recessione non ci è stato imposto dalla Germania ma dai mercati finanziari a cui ci dobbiamo continuamente rivolgere per rifinanziarie un debito pubblico di 2 mila miliardi di euro. Questo debito non è stato creato dai tedeschi ma dalla nostra classe politica che da almeno 30 anni è tra le peggiori d'Europa.

Altro aspetto da evidenziare è che i mercati non ci hanno chiesto di aumentare le tasse. Ci hanno chiesto semplicemente rassicurazioni sul fronte dei conti pubblici. Questa operazione si sarebbe potuta fare tranquillamente tagliando gli sprechi della pubblica amministrazione ma Mario Monti, sedotto dalle sirene della politica, ha preferito colpire i poveri cittadini anziché gli interessi clientelari delle caste.

Paradossalmente si sente in giro l'accusa che Monti avrebbe preso ordini da Berlino. Ma quando mai! Monti ha preso ordini da Roma e dagli apparati partitici italiani che proliferano sulle mangiatoie pubbliche. Magari avesse davvero preso ordini dalla Merkel.

Altro aspetto che sfugge ai “complottisti” è che la Germania non ci ha chiesto nulla. Siamo noi che abbiamo chiesto all'Europa di salvarci mutualizzando i debiti attraverso l'emissione di Eurobond e attraverso la creazione di moneta da parte della Bce.

Per dare l'ok i tedeschi pretendono da noi "serietà" ovvero il varo di riforme che, si badi bene, non servono a loro ma a noi stessi per sopravvivere e il paradosso è che ci lamentiamo. Siccome le cose in Italia vanno benissimo possiamo permetterci il lusso di lasciarle esattamente come sono ora. Siamo come gli studenti somari che dopo essere stati bocciati accusano i professori, la scuola e perfino i bidelli tranne che sé stessi.

I dati sull'economia reale, sulla corruzione, sulla libertà di stampa, sulla scolarità, giusto per citare alcuni ambiti importanti, sono impietosi. Siamo indietro su tutto. Da poco il Sole 24 ore in prima pagina ha pubblicato i tempi medi di rilascio di una autorizzazione ambientale: Germania 7-12 mesi, Italia da 14 mesi a 5 anni. Lo spread è tutto qui!

A New York l'amministrazione Bloomberg ha favorito la nascita di un campus universitario tecnologico (il Cornell NYC Tech) che ha raccolto 2 miliardi di $ di autofinanziamento. Oggi la Grande Mela è la culla mondiale delle start up! Noi invece anziché parlare di start up e innovazione tecnologica parliamo della Germania cattiva e dell'uscita dall'euro.

Accusiamo la Germania di curare solo i propri interessi ma non ce la prendiamo contro la casta italiana che fa la stessa ed identica cosa dei tedeschi ma sulla pelle dei propri connazionali. Un Paese come il nostro senza un cambio di mentalità non ha futuro. Anziché accusare gli altri dei nostri mali dovremmo impiegare il nostro tempo e le nostre energie per risvegliare i nostri talenti e le nostre competenze che, come la storia dimostra, tante volte hanno portato l'Italia ad essere leader nel mondo. Questo dovremmo fare. Solo questo. E basterebbe.

07 marzo 2013
http://notizie.tiscali.it/socialnews/Po ... surdo.html
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Re: Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’€ ci hanno p

Messaggioda franz il 14/11/2013, 15:57

Mercato e Libertà
Spiegatemi un po' questa storia della Germania...

Da quel che ho capito leggendo in giro, sembrerebbe che la crisi dell'Italia sia colpa della Germania.

Ne deduco che:

è colpa della Germania se l'Italia ha introdotto una miriade di nuove tasse
è colpa della Germania se l'Italia non è riuscita a ridurre la spesa pubblica
è colpa della Germania se l'Italia non è riuscita a contenere il suo debito pubblico
è colpa della Germania se l'Italia ha l'amministrazione pubblica più corrotta e inefficiente d'Europa
è colpa della Germania se l'Italia non ha infrastrutture decenti
è colpa della Germania se l'Italia ha il sistema di giustizia civile più lento e inefficiente dei paesi avanzati
è colpa della Germania se l'Italia ha un sistema scolastico che produce risultati mediocri
è colpa della Germania se l'Italia è un sistema corporativo che teme la concorrenza e l'innovazione e le preferisce sistematicamente l'inefficienza e il paludamento
è colpa della Germania se l'Italia ha la spesa previdenziale più alta d'Europa
è colpa della Germania se l'Italia ha la spesa per interessi più alta d'Europa
è colpa della Germania se l'Italia ha la pressione fiscale sulle imprese più alta d'Europa
è colpa della Germania se l'Italia ha la pressione fiscale sul lavoro più alta d'Europa
è colpa della Germania se l'Italia non cresce da venti anni e ha un tasso di crescita potenziale uno o due punti più basso degli altri paesi
è colpa della Germania se l'Italia ha un sistema bancario politicizzato e inefficiente e un sistema finanziario inaffidabile e sottosviluppato
è colpa della Germania se l'Italia ha un mercato del lavoro duale dove chi è privilegiato non viene mai toccato e chi non lo è paga tutto il costo della crisi
è colpa della Germania se l'Italia ha aumentato gli stipendi del settore pubblico del 20-30% rispetto al privato negli ultimi quindici anni
è colpa della Germania se l'Italia ha aumentato il costo del lavoro per oltre un decennio senza che nel frattempo aumentasse la produttività del lavoro
è colpa della Germania se l'Italia impone alle aziende di perdere un sacco di tempo a compilare moduli e aspettare permessi
è colpa della Germania se l'Italia disprezza la cultura scientifica e fa leggi contro la vivisezione, gli OGM e la ricerca genetica
è colpa della Germania se l'Italia ha dei servizi pubblici locali da Terzo Mondo che scioperano in continuazione e anche quando funzionano sono mediocri
è colpa della Germania se l'Italia ha una pubblica amministrazione che a parità di costo produce meno servizi di qualunque altra pubblica amministrazione europea


Ora, ditemi perché un paese con cotanti record negativi dovrebbe non dico crescere, ma anche solo mantenere il proprio livello di sviluppo.

Perché inventare capri espiatori? “La debolezza di un'anima è proporzionale al numero di verità da cui bisogna difenderla”, diceva Hoffer. Il che spiega anche l'enorme difficoltà nel cambiare questo paese: la bancarotta non è solo finanziaria, ma spirituale, morale e intellettuale.

Pietro Monsurrò
@pietrom79

http://m.linkiesta.it/blogs/mercato-e-l ... a-germania
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Re: Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’€ ci hanno p

Messaggioda Robyn il 14/11/2013, 16:52

L'austerità deve essere sempre parallela con il reinvestimento della ricchezza ricavata dai tagli e dagli sprechi altrimenti si innestano cicli depressivi.Prendere la spesa tagliata e buttarla sul debito non serve a combattere il debito.Il debito si diminuisce se al reinvestimento dei tagli e degli sprechi segue la fine della crisi e la ripresa,e quindi più gettito che può andare a diminuire il debito e gli interessi.Se si pensa di tagliare sui poveri anziche sulle caste sui centri di spesa le cose non possono che peggiorare
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Re: Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’€ ci hanno p

Messaggioda franz il 14/11/2013, 19:02

Robyn ha scritto:L'austerità deve essere sempre parallela con il reinvestimento della ricchezza ricavata dai tagli e dagli sprechi altrimenti si innestano cicli depressivi.Prendere la spesa tagliata e buttarla sul debito non serve a combattere il debito.Il debito si diminuisce se al reinvestimento dei tagli e degli sprechi segue la fine della crisi e la ripresa,e quindi più gettito che può andare a diminuire il debito e gli interessi.Se si pensa di tagliare sui poveri anziche sulle caste sui centri di spesa le cose non possono che peggiorare

Dimentichi che diminuire il debito pubblico libera risorse per gli inventimenti privati, che oggi latitano (preferendo i BOT).
Il reinvestimento lo fanno i prvati se
1) hanno piu' soldi in tasca
2) non devono comprare BOT e CCT perché ce ne sono sempre meno in circolazione
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Re: Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’€ ci hanno p

Messaggioda Iafran il 14/11/2013, 20:12

Io non ho competenze in materia ma mi basta notare come si "amministra" il denaro pubblico per sfiduciare la classe politica che va per la maggiore in Italia: questa non può che riservare ai cittadini inadempienze sociali, raggiri e tasse per coprire le sue malefatte.
Qualsiasi programma politico rimane sempre condizionato dalle personali aspirazioni (interessi privati) di coloro che lo "sbandierano" in campagna elettorale.
Ma cosa ci si può aspettare da un gruppo politico che va a braccetto con un altro gruppo politico che, a sua volta, mercanteggia il governo dell'Italia (ufficialmente per "fare cose buone e giuste per il popolo" - beati i creduloni!-) con la grazia per un condannato pluri-indagato, nonché vergogna nazionale?
È troppo comodo (per le "mezze calzette", in special modo) prendersela con uno Stato (la Germania, l'Olanda o altro) che fa politica per procurare benessere al proprio popolo.
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Re: Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’€ ci hanno p

Messaggioda Robyn il 15/11/2013, 9:58

La crisi si supera con più welfare,più retribuzione.Adesso è stata fatta la riforma delle pensioni i risparmi che si ottengono dovrebbero andare ad incrementare gli assegni familiari e gli asili nido.Poi ci sono le retribuzioni che possono essere incrementate tagliando il cuneo fiscale,detassando e legando una parte del reddito al merito.Ancora l'edilizia popolare ripristinando gli istituti soppressi come l'Ina casa,gescal che attraverso i ricavati degli affitti permettono di acquistare,ristrutturare e costruire alloggi con una metratura minima per ex 60 mq.Il reddito minimo garantito,la creazione di lavoro.Per creare lavoro bisogna tagliare gli sprechi e i privilegi dove si annidano, reinvestirli.La teoria keynesiana in passato utilizzava il debito pubblico,ma questo con il tempo ha creato problemi con gli interessi,ma keynes diceva anche che gli investimenti la spesa privata può essere stimolata da una riduzione del peso fiscale e la riduzione del peso fiscale può provenire dalla lotta all'evasione se si abbassa la spesa.Se si tagliano gli sprechi questi si reinvestono,ed una parte dal momento che è spesa strutturale può tenere fermo il debito e gli interessi nel frattempo che si verifica la ripresa.Gli ammortizzatori e il reddito minimo garantito ristabiliscono la continuità del reddito cosa che permette anche nei periodi di crisi di alimentare la domanda.La domanda e la creazione di lavoro c'è se si stimola la domanda.La domanda si stimola riducendo i prezzi liberalizzando quei settori che possono essere liberalizzati escludendo monopoli naturali e beni pubblici come spiagge,parchi,beni artistici,acqua.La domanda si può stimolare se si diminuisce il costo dell'energia attraverso il solare il fotovoltaico,sfruttando l'energia del vento sulle grandi arterie,sulle superstrade nelle autostrade,sui binari dei treni,se si fà la raccolta differenziata,se il costo degli affitti e dei mutui sono bassi dal momento che sottraggono reddito.Per fare in modo da privilegiare l'economia reale rispetto a quella finanziarizzata bisogna disincentivare quest'ultima per spostare risorse sù quella reale
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Re: Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’€ ci hanno p

Messaggioda franz il 15/11/2013, 10:43

Robyn ha scritto:La crisi si supera con più welfare,più retribuzione.

La crisi si supera con riforme profonde che incidano sulla produttività generale del paese.
Si supera con investimenti in ricerca, innovazione, sviluppo, formazione professionale.
Se la produttività aumenta, è possibile dare retribuzioni piu' alte e finanziare meglio il welfare.
Se la spesa pubblica diminuisce è possibile diminuire il cuneo fiscale, che significa +retribuzione netta.
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Re: Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’€ ci hanno p

Messaggioda pianogrande il 15/11/2013, 12:40

franz ha scritto:
Robyn ha scritto:La crisi si supera con più welfare,più retribuzione.

La crisi si supera con riforme profonde che incidano sulla produttività generale del paese.
Si supera con investimenti in ricerca, innovazione, sviluppo, formazione professionale.
Se la produttività aumenta, è possibile dare retribuzioni piu' alte e finanziare meglio il welfare.
Se la spesa pubblica diminuisce è possibile diminuire il cuneo fiscale, che significa +retribuzione netta.

Se non c'è aumento di produttività, se non aumentano i beni in circolazione, a cosa serve distribuire carta moneta?
Ve lo immaginate il classico naufrago su un'isola deserta che trova un miliardo in contanti?
Sai i salti di gioia?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’€ ci hanno p

Messaggioda franz il 15/11/2013, 13:48

pianogrande ha scritto:Ve lo immaginate il classico naufrago su un'isola deserta che trova un miliardo in contanti?
Sai i salti di gioia?

E in effetti quello dei due naufraghi sull'isola con un martello (trovato da uno dei due tra i relitti) ed un dollaro (che l'altro aveva in tasca) rappresenta bene (nei limiti dell'esemplificazione) il paradigma del PIL e della circolazione di moneta.
All'inizio un martello vale un dollaro. Nel senso che i due possono scambiarsi un martello contro un dollaro. Dopo lo scambio chi aveva il martello ha il dollaro. E viceversa. Ora ipotizziamo che usando un pezzo di legno adeguato ed un altro pezzo di ferro dalla forma utile ad essere usata come testa del martello, se ne costruisca uno praticamente identico. Alla fine sull'isola ci sono due martelli. Ed un dollaro. Quanto vale ora ogni martello? mezzo dollaro, non c'é dubbio. È la deflazione, bellezza. E se invece di costruire un altro martello qualcuno dei due avesse trovato in un'altra tasca un altro dollaro? Beh, anche qui non cè dubbio che quel singolo martello ora vale due dollari. Il suo prezzo è raddoppiato. è l'inflazione, bellezza. Aggiungere soldi, retribuzione, carta, non crea ricchezza e lavoro. Solo la produzione permette di introdurre nel sistema nuovo valore. E bene sarebbe che alla produzione di un nuovo martello, la banca nazionale di quell'isola stampi un nuovo dollaro per mantenere costante il valore di scambio.
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