I sindacati veramente hanno
appoggiato (almeno, la CGIL lo ha fatto) una raccolta di firme per una proposta di legge a favore del reddito minimo. Meglio evitare le mistificazioni, grazie.
La CGIL rivendica invece l'esiguità delle risorse: è ovvio che se con gli stessi soldi di prima vuoi fare mille cose nuove, non restano che poche briciole; questo è un comunicato di marzo.
http://www.cgil.it/tematiche/Documento. ... =0&ID=5550(U.S. Cgil) - Roma, 4 mar - "ll voto del Senato con il quale si è deciso di utilizzare gli 11 milioni di euro rimanenti per completare la sperimentazione del Reddito minimo d'inserimento è frutto della mobilitazione della Cgil, delle amministrazioni comunali e soprattutto dei cittadini più poveri messa in atto contro l’intenzione del Governo di non riconoscere pienamente i diritti a chi ha bisogno di essere assistito mentre è impegnato nel lavoro di inserimento sociale". Lo afferma Stefano Daneri, Responsabile Politiche Assistenza e Terzo Settore della Cgil nazionale.
Per Daneri però, che si chiede "cosa succederà quando le poche risorse ancora oggi disponibili saranno
terminate", si tratta di "una vittoria importante ma parziale a fronte di una paralisi totale dell’azione governativa nella lotta alla povertà. L’incapacità e l’insensibilità politiche di questo governo - conclude - sono da condannare con forza se si pensa che proprio l’altro ieri l’Unicef ha indicato l’Italia come il paese europeo con la più alta percentuale di povertà infantile".
Articolo dell Huffington Post, 5 ottobre:
http://www.huffingtonpost.it/2013/10/05 ... _ref=italy...
Un'irritazione che si respira anche anche in casa Cgil: "Ci sono da coprire i provvedimenti sui precari della Pubblica Amministrazione, sugli esodati, sulla cassa integrazione in deroga - spiegano dal sindacato di Susanna Camusso -, come si può pensare di aggiungere anche questo fronte, soprattutto ora?".
Il problema sono le risorse, prima di tutto. "Siamo favorevoli a un sostegno che contrasti la povertà, ma siamo contrari a
una partita di giro tra poveri", spiega ad Huffpost il segretario confederale della Cgil Vera Lamonica. "Bisogna prima di tutto capire quali sono i contorni di questo provvedimento, ma se ricalca quello annunciato qualche settimana fa, di sostegno all'inclusione attiva, allora non ci stiamo.
Perché da quello che era stato spiegato dal comitato tecnico, le risorse per questo provvedimento verrebbero sottratte da altre prestazioni sociali". ...