La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Crisi politica in atto

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Crisi politica in atto

Messaggioda Iafran il 30/09/2013, 8:30

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Spero che, davanti alla gravità di quello che si sta verificando, da domani si possa assistere ad azioni serie di persone serie.

A proposito di reazioni serie di persone serie, piaccia o non piaccia, intanto da stamattina assisteremo alle reazioni dei mercati.
Da cui capiremo se i mercati credono che sia una cosa seria (allontanandosi dagli asset italiani) oppure un farsa, mettendosi in una posizione attendista.

In un modo o nell'altro l'Italia sarà considerata sempre più inaffidabile ... sempre più dipendente dalla mente di una "macchietta".
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: Crisi politica in atto

Messaggioda trilogy il 30/09/2013, 8:38

franz ha scritto:Da cui capiremo se i mercati credono che sia una cosa seria (allontanandosi dagli asset italiani) oppure un farsa, mettendosi in una posizione attendista. Vedremo anche se l'instabilità italiana indebolisce l'euro, che dalle elezioni tedesche era salito.


i mercati internazionali sono tutti in negativo a causa dei dati deludenti sulla produzione industriale giapponese e i problemi sul budget degli USA. Noi ci mettiamo del nostro la preapertura indica uno spread attorno ai 288 punti e un mercato azionario attorno al -2% . Il problema italiano è il rischio di un declassamento del rating sul debito a "spazzatura", e con 100 miliardi da di titoli da collocare nell'ultimo trimestre 2013 ci può costare caro.
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Crisi politica in atto

Messaggioda Iafran il 30/09/2013, 9:14

Come la si rigira la frittata rimane sempre una frittata di uova marce che vuole dividersi in tanti piatti per occupare sempre più spazi elettorali e vincere comunque.

. . . . .
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09 ... no/727637/

Quagliariello e gli altri: la favola del ‘berlusconismo dal volto umano’ di Flavia Perina

Nasce una nuova categoria politica, i “diversamente berlusconiani”. Sono quelli che dicono che Berlusconi ha ragione ma è mal consigliato: Quagliariello, Lupi e la Lorenzin, innanzitutto. «La mia lealtà al presidente Berlusconi è longeva e a prova di bomba. La lealtà non è malattia dalla quale si guarisce», dice Quagliariello, dopo essersi dissociato dalla scelta di ritirare i ministri. E Lupi: «Noi vogliamo stare con Berlusconi, con la sua storia e con le sue idee, ma non con i suoi cattivi consiglieri». E la Lorenzin: «Silvio Berlusconi è un perseguitato e il suo dramma personale è diventato il dramma di tutti noi, di un intero partito, dell’Italia. Comprendo fino in fondo il suo stato d’animo, ma non giustifico né condivido la linea di chi lo consiglia in queste ore».
I diversamente berlusconiani sono i ma-anchisti di destra: con Silvio vittima dei giudici, “ma anche” con il governo e col Pd. Sono la versione cabarettistica delle utopie sul “comunismo dal volto umano”, epigoni di un “berlusconismo buono” e patriottico che non esiste in natura. Sono l’alibi dei terzisti, che quando il Pdl di Berlusconi fa sfracelli si appellano alla ragionevolezza del “Pdl di Alfano”, questa mitologica creatura che mai si è vista alla prova dei fatti.
Alfano, per dirne un paio, è quello quello che andò in aula a insultare Monti dodici ore dopo averlo rassicurato sulla fedeltà al governo; lo stesso che due giorni fa si è fatto dettare da Capezzone il comunicato delle dimissioni e lo ha girato all’Ansa dopo aver modificato un paio di virgole.
Ora tocca al Pd e a Scelta Civica decidere se vogliono impigliarsi in una ennesima trattativa con i “diversamente berlusconiani”, proseguendo nella finzione che intrappola da mesi il Paese, o se hanno il coraggio di tagliare questo nodo gordiano. Ne hanno la possibilità e i motivi. Ci hanno provato fino in fondo. E credo che il loro elettorato non aspetti altro che sentirgli dire: con questi qui, falchi o colombe, pitonesse o nemici delle pitonesse, moderati o estremisti, berlusconiani doc o diversamente berlusconiani, mai più.

. . . . .

Bisognerebbe correggere, per onestà, che:
Ora tocca agli esponenti del Pd e di Scelta Civica, che non sono mai stati berlusconizzati, tenere duro e rispettare la volontà dei propri elettori tagliando tutte le "intese" con la masnada degli avventurieri.
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: Crisi politica in atto

Messaggioda pianogrande il 30/09/2013, 9:32

Che i bugiardi dicano bugie non bisogna mai dimenticarlo.
Se il PD si adagia sui berlusconiani buoni, sulle dimissioni congelate etc. e non va in parlamento a chiarire, siamo fritti.
Intanto il titolo mediaset crolla e di conseguenza ci dobbiamo aspettare una marea di berlusconiani buoni.
Sono sicurissimo che perfino la Santanché si sta facendo fare una plastica apposita per mostrare un volto umano.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Crisi politica in atto

Messaggioda franz il 30/09/2013, 10:02

Come prevedibile

Crisi: Borsa giù, lo spread vola, Mediaset crolla
La crisi di governo infiamma lo spread
Crollano banche, pesante Piazza Affari
L'apertura della crisi di governo con le dimissioni dei ministri del Pdl ha riportato l'Italia al centro delle preoccupazioni degli investitori internazionali. La differenza di rendimento tra Btp e Bund tedeschi torna ai massimi da giugno. Sui mercati pesa anche l'incubo default degli Stati Uniti. Borse Ue in rosso, Milano è la peggiore
di GIULIANO BALESTRERI

MILANO - Ore 9:50. La crisi di governo riporta l'Italia al centro delle preoccupazioni dei mercati internazionali, già sotto pressione per le tensioni americane: senza un accordo tra Repubblicani e Democratici entro il 17 ottobre, gli Stati Uniti rischiano il default, prima però, si rischia di arrivare alla paralisi del servizi pubblici.

Le stesse tensioni politiche che hanno riportato l'Italia ad essere una mina vagante all'interno dell'Eurozona. Dopo le dimissioni in bianco dei parlamentari del Pdl, pronti a lasciare Camera e Senato qualora la Giunta per le elezioni votasse la decadenza di Silvio Berlusconi, sono arrivate anche quelle dei ministri del centro destra. Un gesto che ha aperto una crisi di governo difficilmente gestibile scatenando il panico sui mercati. Lo spread, la differenza di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi, si allarga fino a sfiorare i 290 punti, ai massimi dallo scorso giugno, con il rendimento dei Bpt che vola oltre il 4,6%. Poi ritraccia, di nuovo sotto quota 280 punti con una cedola del 4,5% sul mercato secondario, ma resta di una quindicina di punti superiore allo spread tra Bonos spagnoli e Bund.

A farne le spese sono soprattutto i titoli bancari, con l'indice dedicato che cede oltre 3,5 punti percentuali a Piazza Affari. Gli istituti di credito sono i primi acquirenti del debito italiano e l'aumento dei rendimenti, con il contestuale calo del valore nominale dei titoli, zavorra tutti i big del settore: Unicredit, Intesa Sanpaolo (che pure ieri sera ha varato l'avvicendamento al vertice tra Enrico Cucchiani e Carlo Messina), Mediobanca e Mps. Il mercato però colpisce anche la galassia Berlusconi, ritenuto l'artefice della crisi di governo, l'ex premier rischia un pesante contraccolpo sul suo impero industriale: da Mediolanum a Mediaset fino a Mondadori. Una situazione che mette alle corde il Ftse Mib: il listino milanese cede il 2%. Più contenute le perdite delle altre Piazze europee: Londra cede lo 0,8%, Francoforte e Parigi l'1%. In calo anche l'euro: la moneta unica europea viene scambiata a 1,3489 dollari, mentre venerdì, secondo le rilevazioni della Bce, ha chiuso a 1,3537.

Male anche la Borsa di Tokyo (-2,06%) sui cui però pesa l'incertezza sul budget Usa in uno scenario segnato anche dalla delusione per la revisione al ribasso dell'indice Pmi di Hsbc sul settore manifatturiero cinese di settembre (a 50,2 da 51,2 preliminare). Anche il Fmi ha puntato il dito contro il rallentamento cinese, sottolineando quanto sia fonte di preoccupazione insieme allo shock dell'Eurozona e - soprattutto - ai rischi legati al debito Usa. L'indice Nikkei cede alla fine 304,27 punti, a 14.455,80, mentre gli investitori attendono l'annuncio del governo sugli stimoli per evitare i danni all'economia col rialzo della tassa sui consumi. Intanto la produzione industriale è in calo, mentre aumentano le vendite al dettaglio.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio è in calo a 101,45 dollari (-1,42 dollari) con i timori per l'empasse politica al congresso degli Stati Uniti sulla legge finanziaria che rischia di bloccare l'attività del governo. L'oro, invece, è in rialzo con gli investitori alla ricerca di beni rifugio per gli stessi timori: il metallo con consegna immediata avanza dell'1,3% a 1354 dollari l'oncia.



Nota: in questo momento Mediaset perde il 3.88%
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Crisi politica in atto

Messaggioda Iafran il 30/09/2013, 10:20

franz ha scritto:Nota: in questo momento Mediaset perde il 3.88%

Ma a quale categoria di persone può dare fiducia questo titolo?
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: Crisi politica in atto

Messaggioda franz il 30/09/2013, 12:16

Iafran ha scritto:
franz ha scritto:Nota: in questo momento Mediaset perde il 3.88%

Ma a quale categoria di persone può dare fiducia questo titolo?

Tutti quelli che pensano (come aspettativa) che gli affari di quell'azienda possano andare bene in futuro.
Una valutazione che non è aprioristica e ideologica come si usa alle latitudini politiche.
Una valutazione che cambia giorno per giorno, a seconda delle notizie.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Crisi politica in atto

Messaggioda flaviomob il 30/09/2013, 12:22

l'estermismo che colpisce famiglie e imprese
L'indignazione dei moderati


La scelta irresponsabile di Berlusconi e dei suoi fedelissimi, compiuta in spregio persino alle regole di un partito personale, ha il sapore amaro dei gesti inconsulti e disperati. Non serve a nulla. Non modifica di un palmo il destino giudiziario del Cavaliere, ma spinge un Paese in ostaggio sull'orlo di un nuovo baratro. Arcore si è trasformata nel Ridotto della Valtellina del berlusconismo. La spallata al governo Letta contraddice tutte le mosse apprezzate dell'ex premier all'inizio della legislatura: la rielezione di Napolitano, la nascita delle cosiddette larghe intese. E procura un danno incalcolabile soprattutto al proprio elettorato di riferimento formato da famiglie e imprese. Tutto ciò che è stato fatto dal governo, sostenuto anche dal Pdl, poco o tanto che sia - dagli incentivi all'occupazione giovanile al pagamento degli arretrati della pubblica amministrazione - finisce nel cestino del risentimento.

L'aumento dell'Iva senza il precipitare della crisi, sarebbe stato probabilmente scongiurato, fermo restando il fatto che tutti, esponenti del Pdl compresi, lo davano per inevitabile, pur nella rimodulazione delle aliquote, nel 2014. L'argomento, agitato ieri anche dal Cavaliere, di una reazione d'impulso all'eccesso di tassazione, è strumentale e privo di senso. Il gettito del rincaro dell'Iva era già compreso nei saldi di bilancio. Monti lo decise sostituendo la vecchia clausola di salvaguardia dell'esecutivo Berlusconi che tagliava linearmente le agevolazioni fiscali. Il precedente aumento dell'Iva (dal 20 al 21%), va ricordato, è del settembre 2011. E premier era ancora il Cavaliere. Tra i tanti difetti del governo Letta, c'è anche una certa propensione a sostituire un'imposta con un'accisa, o l'Imu con la service tax , nel consenso anche di coloro che oggi agitano la bandiera anti-tasse ma appaiono refrattari a veri tagli di spesa.


I costi del pronunciamiento di Arcore, nel caso la situazione precipitasse e si andasse a nuove elezioni, sono presto fatti. I modesti segnali di ripresa svaniscono, i grandi investitori internazionali diffidano ancora di più di un Paese che non capiscono (come dare loro torto!), e nel quale non rischiano i loro soldi. Il costo del debito è destinato a salire. La seconda rata dell'Imu si paga, niente rimborsi alle imprese. La riduzione del cuneo fiscale ritorna nel cassetto delle buone intenzioni. Le imprese continuano a morire, e molte altre non riescono a sfruttare la brezza della ripresa a vantaggio dei loro concorrenti di Paesi più stabili e seri. Difficile rifinanziare la cassa integrazione in deroga. I posti di lavoro continuano a diminuire.

La legge di Stabilità, con il rischio sullo sfondo di un imbarazzante esercizio provvisorio, viene scritta su dettatura di Bruxelles. I benefici di un'uscita nel maggio scorso da una procedura di deficit eccessivo, scompaiono. Il governo che vincerà le prossime elezioni - magari ancora con la vergogna di una legge come il Porcellum che la Corte costituzionale si appresta a dichiarare illegittima - sarà probabilmente costretto a firmare una resa incondizionata alla troika formata da Unione Europea, Banca centrale e Fondo monetario. Con ulteriore cessione di sovranità: commissariati. E un esito certo: più tasse.
Nel secondo semestre del 2014 non si sa in quali condizioni potremmo assumere la presidenza dell'Unione europea. Immaginate che, in uno scenario di questo tipo, famiglie e imprese starebbero meglio di prima? No, decisamente no. E qui sta tutta la follia della crisi, il portato autolesionista, anche nei confronti del proprio elettorato, della scelta populista e avventurista di Berlusconi, alla quale si aggiunge una malcelata voglia di andare alle urne, non senza minore irresponsabilità, di larghi strati del Pd.

Che cosa potrà accadere ora? Molto dipenderà dai sommovimenti che si avvertono nel partito di Berlusconi. I ministri Quagliariello, Lorenzin e Lupi, dimissionari, hanno espresso i loro distinguo. Anche Alfano si oppone alla deriva estremista del partito. Non basta. Le paure sono tante (l'incubo del destino di Fini); i ricatti e le minacce pratiche quotidiane. Ma se esiste un'area moderata, che ha a cuore famiglie e imprese, ispirata ai valori liberali del Partito popolare europeo, il momento di agire è questo. Se non ora quando? Le probabilità che il governo Letta possa proseguire, magari con un programma limitato e una prospettiva elettorale più ravvicinata, evitando il fallimento del Paese e il collasso delle sue istituzioni, dipendono dalle scelte dei moderati che non vogliono confondersi in quella che Quagliariello ha ieri definito la «Lotta continua» della destra.

Il futuro di un grande movimento popolare e la rappresentanza di una vasta area moderata, soprattutto nella prospettiva in cui, questioni giudiziarie a parte, la parabola di Berlusconi abbia un termine, non saranno certamente assicurati dai commensali di Arcore. E un partito che si chiama Forza Italia non può trascinare il Paese nel vicolo cieco degli incubi giudiziari di un leader che non vuole accettare di vivere in uno stato di diritto.

30 settembre 2013 | 10:04

(Corriere, editoriale)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Crisi politica in atto

Messaggioda Robyn il 30/09/2013, 12:45

Per il bene e la tranquillità della democrazia è necessario che nel cdx ci sia un'affermazione netta delle colombe.I falchi vanno ridotti all'insignificanza e all'inconsistenza elettorale.E' un pò come avvenne nell'Urss i bolscevichi erano netta minoranza ma riuscirono a prevalere sui menscevichi"liberal-rivoluzionari" che erano netta maggioranza, perche avevano il controllo di tutte le strutture organizzative del partito.Quindi è molto importante una legge sulla democrazia interna ai partiti che si estenda.Interessanti questi cambiamenti anche se siamo nell'altra metà del campo
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11334
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Crisi politica in atto

Messaggioda franz il 30/09/2013, 17:00

trilogy ha scritto:i mercati internazionali sono tutti in negativo a causa dei dati deludenti sulla produzione industriale giapponese e i problemi sul budget degli USA. Noi ci mettiamo del nostro la preapertura indica uno spread attorno ai 288 punti e un mercato azionario attorno al -2% . Il problema italiano è il rischio di un declassamento del rating sul debito a "spazzatura", e con 100 miliardi da di titoli da collocare nell'ultimo trimestre 2013 ci può costare caro.

1) Ma come? I giapponesi non avevano trovato la via keynesiana al liberal-socialismo tramite la stampa di yen ed il buy back dei loro titoli? Forse qualche moltiplicatore si è dimenticato di moltipilcare i pani ed i pesci?
2) Ma come? Gli amerikani anche loro sono alle prese, ogni anno, con lo stesso problema, con lo stesso tormentone, malgrado tonnellate di QE (quantitive easing) http://it.wikipedia.org/wiki/Alleggerim ... antitativo
3) Ma come? Le agenzie di rating non erano cattive e degne di indagini giudiziarie, ree di "turbare" i sogni tranquilli della Casta?
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 30 ospiti