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Disarticolare l'Idv

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda pinopic1 il 28/12/2008, 23:11

Mi pare che la richiesta di "dialogo" venga giustificata più dalla necessità di "apparire" che di "essere". Far vedere che siamo disponibili, che non facciamo una opposizione pregiudiziale, che non demonizziamo Berlusconi e che collaboriamo alle riforme.
Una questione i immagine. Purtroppo c'è da dire che l'immagine che ne scaturirebbe sarebbe sempre quella costruita da chi controlla i mezzi d'informazione e principalmente le televisioni. Sono sicuro che Panebianco e Galli della Loggia scoprirebbero che non si è dialogato bene a causa dei condizionamenti della sinistra (quale?) e naturalmente di Di Pietro (me li immagino bene i loro editopriali, li potrei anticipare). La riforma della giustizia comunque vada scontenterà, anzi disgusterà, per alcuni punti, una parte dell'opinione pubblica che ne accuserà il PD. Mentre quelli che l'approveranno ne daranno comunque il merito al CD.
Il federalismo fiscale sarà comunque merito della Lega per gli elettori del nord mentre le preoccupazioni degli elettori del sud si tradurranno in sfiducia verso il PD.
Berlusconi sta dicendo in tutti i modi, lo sta proprio gridando agli elettori, che lui le riforme le ha pronte e che i suoi ministri e alleati le hanno approvate. Quindi nessuno crederà al contributo eventuale del PD salvo quelli che queste riforme non le vogliono i quali penseranno che il PD non si sia impegnato per evitarle.
Basterebbe dire che in commissione e poi in aula cercheremo di apportare qualche modifica migliorativa e che approveremo i punti che riteniamo utili al paese.

Adesso non ricordo più chi è stato il primo a mettere in campo sto tormentone del dialogo, ma vedo che si tratta solo di una trappola per il PD. Ma forse siamo stati proprio noi a cominciare.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda ranvit il 29/12/2008, 13:21

Dicevo qualche post fa :

"Il problema principale sta nella "scarsità" dei ns dirigenti politici (da 15 anni prendono solo batoste da Berlusconi....eccezione per Prodi che radunando l'armata brancaleone è riuscito per due volte a voincere le elezioni, ma poi non è stato in grado di governare).
Siccome sono "scarsi" probabilmente fanno figure di cacca che dialoghino o meno.
Per 15 anni si è battuto sul tasto di Berlusconi "cattivone"....ed è andata sempre peggio!
Vuoi vedere che che se la si smette va un po' meglio?
In Parlamento? Va bene, dialogo significa disponibilità a discutere non certo al ristorante!
Personalmente ritengo che in un sistema democratico e a maggior ragione se bipolare le forze politiche dovrebbero (...) mettere aldisopra di tutto il bene del Paese. Quindi dialogo su poche importanti cose : istituzioni, politica estera, difesa, calamità naturali etc.
Trovo a dir poco sgradevole e poco costruttivo rifiutare il dialogo. E non me ne frega una mazza se la proposta viene da Berlusconi o pinco palla. E temo che la stragrande maggioranza degli italiani la pensa come me.
Bisogna rendersi conto che per la maggioranza degli italiani Berlusconi è "un dato di fatto" e fin'ora, aldilà del folklore, quando sta al governo non si è comportato peggio del Cs, anzi!
Che a un quarto degli italiani proprio "non scende giu'" non cambia la realtà delle cose. Fatto salvo che quel quarto di italiani non ottiene altro che la duratura permanenza di Berlusconi al governo del Paese."



Non so cosa altro rispondere all'amico pinopic che si ostina, come "un quarto degli italiani" a vedere la politica come un mezzo di ripicche e ricatti fra i due poli, indipendentemente dalle sorti del Paese.

Tra l'altro banalizza la necessità del dialogo, nell'accezione sopra riportata, a mera necessità di apparire e prende una cantonata sull'elettorato del sud che con il federalismo se la prenderebbe con il Pd....come se oggi questo elettorato fosse schierato in massa per il PD!

Francamente comincio a pensare che "il quarto di italiani" che vuole lo scontro permanente sia ormai da lasciare li' dove sta a sguazzare nel suo velleitarismo masochistico.

Vittorio
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda lucameni il 29/12/2008, 13:34

Quale dialogo? E sopratutto su cosa?
Di che parlate?
Ci credo che persiste il tormentone.
Con queste premesse, non sapendo e non volendo sapere nemmeno di cosa si parla....
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda pierodm il 29/12/2008, 19:24

Vittorio & C
Pinopic ha detto cose sacrosante.
Non ha detto però che il dialogo sia una questione d'immagine, come definizione di principio, così come non lo dico nemmeno io o non lo dicono gli altri che lo contestano in questa sede.
Io dico anzi che il dialogo va benissimo, e che c'è la sede normale dove deve avvenire, cioè il Parlamento, senza bisogno di chiederlo od offrirlo come se fosse una scelta speciale, straordinaria, condizionata da particolari esami di coscienza.
Pino ha detto che - proprio per la condizione in cui questo problema viene fuori - rischia di essere, nella fattispecie, un puro espediente propagandistico, sia da parte del PD, sia da parte del PDL. E Pino ha anche spiegato chiaramente perché e per come questo avverebbe, e già in buona parte avviene già adesso che il dialogo viene soltanto nominato.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda ranvit il 31/12/2008, 11:22

.....tornando al tema principale della discussione, direi che l'Idv comincia a disarticolarsi da solo!

Qualche intervento fa avevo ipotizzato che quanto prima sarebbero emersi i primi "comportamenti indecenti" da parte di personale politico dell'Idv, è successo.

Non mi riferivo al figlio di Di Pietro che, poverino, è solo una mezza tacca.

E' di questi giorni la notizia di un importante referente del partito in Campania sospeso perchè in odore di contatti con la camorra. Mentre un parlamentare campano del partito accusa di tante troppe facce "poco oneste" si aggirano nei d'intorni del partito (Il Mattino di Napoli, oggi).

Ho letto anche di tante proteste da parte dei simpatizzanti sul blog di Di Pietro.

Vittorio
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Da Il Mattino.it :

Barbato, Idv: «Lascio questo partito In Campania camorristi e strane facce»

ROMA (30 dicembre) - «O facciamo pulizia o me ne vado». Così Franco Barbato, deputato dell'Italia dei Valori eletto a Napoli, in un'intervista a Panorama in edicola domani. «Mi sospendo dagli incarichi dell'Idv in Campania perchè qui nel partito spuntano camorristi, strane facce, gente alla quale io nemmeno stringerei la mano - dice - Questo è il primo passo». Le dimissioni di Cristiano Di Pietro non lo fanno arretrare di un centimetro: «Ma che vuole che sia la storia di Cristiano? Rispetto alle grane che abbiamo è una pagliuzza. Corriamo il rischio di diventare il partito taxi su cui salgono quelli che vogliono rubare, arraffare, farsi i fatti propri. Io che sono il guardiano del dipietrismo in Campania dico che i conti dell'Idv non tornano. Ma le pare che quando riapre la Camera mi debba sedere a fianco del collega di partito Amerigo Porfidia, indagato per camorra dal brillante e coraggioso pubblico ministero che conduce le inchieste sui Casalesi?»
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda franz il 31/12/2008, 13:50

ranvit ha scritto:Da Il Mattino.it :

Barbato, Idv: «Lascio questo partito In Campania camorristi e strane facce»

ROMA (30 dicembre) - «O facciamo pulizia o me ne vado». Così Franco Barbato, deputato dell'Italia dei Valori eletto a Napoli, in un'intervista a Panorama in edicola domani. «Mi sospendo dagli incarichi dell'Idv in Campania perchè qui nel partito spuntano camorristi, strane facce, gente alla quale io nemmeno stringerei la mano - dice - Questo è il primo passo». Le dimissioni di Cristiano Di Pietro non lo fanno arretrare di un centimetro: «Ma che vuole che sia la storia di Cristiano? Rispetto alle grane che abbiamo è una pagliuzza. Corriamo il rischio di diventare il partito taxi su cui salgono quelli che vogliono rubare, arraffare, farsi i fatti propri. Io che sono il guardiano del dipietrismo in Campania dico che i conti dell'Idv non tornano. Ma le pare che quando riapre la Camera mi debba sedere a fianco del collega di partito Amerigo Porfidia, indagato per camorra dal brillante e coraggioso pubblico ministero che conduce le inchieste sui Casalesi?»

Quella del "partito taxi" è l'impressione che ho avuto anche io in Lombardia alla nascita dell'Asinello, un decennio fa, quando avvenne la fusione tra popolari, centocittà, il movimento per l'Ulivo e IDV. Il personale politico di Italia dei valori si era organizzato con truppe cammellate al congresso costitutivo lombardo (per avere piu' eletti e cariche possibili) ed un tipo dai capelli brizzolati e loden prendeva accuratamente con cura su un foglio chi era venuto a votare chi no. Insomma il peggio della vecchia DC, con usi e consuetudini si era riciclato abilmente, spacciandosi come nuovo. La permanenza di IDV nell'Asinello ( i Democratici) ebbe vita breve, come sapete.

Io poi credo che la pulizia la debbano fare tutti, quindi anche IDV. In un paese in cui il sommerso vale quasi 1/3 del PIL è evidente che la pressione economica dell'illecito sulla politica è fortissima ed è presente in ogni partito. Inutile farsi illusioni. Al sud poi dove il sommerso arriva a percentuali prossime al 50% (come nei paesi ex-comunisti e nei paesi in via di sviluppo) la pressione del malaffare è predominante e soverchiante, arricchita da un grande volume di denaro pubblico.
Nessun partito è esente. ma quello che mi preoccupa in IDV è la totale mancanza di democrazia interna, dovuta ad un partito che ha un solo padrone (addirittura è scritto negli statuti che il capo indiscusso è lui, a vita, fin che campa).
Ora lo capisco nei partiti di plastica della destra, costruiti attorno ad un padrone.
Lo capisco meno alle nostre latitudini politiche.
Non che il PD brilli, buone intenzioni a parte.
Primarie pilotate, assemblee in cui manca il numero legale, congressi ritardati, cesarismo.
La politica è in crisi, non solo l'economia. Ma le crisi economiche passano, quella della politica sembra assai piu' drastica e irreversibile, solo che ci siamo ormai abituati e non ce ne accorgiamo.

Ciao,
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda lucameni il 31/12/2008, 14:40

Le osservazioni sul "partito personale", senza congresso etc etc mi sembrano le obiezioni più sensate nei confronti di Di Pietro e sopratutto il fatto che le sue liste siano state costruite sempre a capocchia, foriere poi di casi come De Gregorio e il mai dimenticato Valerio Carrara.
Bisognerà vedere se l'ex PM darà corso a quanto affermato nel suo ultimo libro intervista, ove promette di rimediare all'anomalia del "suo" partito.
Comunque sia la malcelata soddisfazione per le grane dell'IDV, propria di tanti "dialoganti" e personaggi poco interessati al problema della legalità in Italia, mi fa tanto pensare al disco "Tutti colpevoli tutti innocenti", un evergreen italiano che è sempre in testa a tutte le classifiche.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda franz il 31/12/2008, 14:58

lucameni ha scritto:Comunque sia la malcelata soddisfazione per le grane dell'IDV, propria di tanti "dialoganti" e personaggi poco interessati al problema della legalità in Italia, mi fa tanto pensare al disco "Tutti colpevoli tutti innocenti", un evergreen italiano che è sempre in testa a tutte le classifiche.

Giusto! A me comunque fa pensare "tutti colpevoli perché da quasi 20 anni lo sappiamo e nessuno ha saputo proporre e costuire soluzioni valide". Questo vuol dire "tutti doppiamente colpevoli" o come minimo "complici".
Di innocenti io non ne vedo nemmeno con il classico lanternino.
Magari qualcuno ha piu' attenuanti di altri mentre c'è chi ha grosse aggravanti.

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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda pinopic1 il 31/12/2008, 15:37

Vittorio,

Non sono io che faccio del dialogo una questione d'immagine. Io dico che molti di quelli che invocano il dialogo ne fanno una questione di immagine.
Dal punto di vista del consenso dico che non esistono riforme indolori che possono piacere a tutti. Ora se ne ho il merito presso una parte dell'elettorato, accetto anche l'impopolarità presso l'altra parte. Ma se il CD continua a gridare che le riforme le ha pronte e che le approverà, PD o non PD, a che serve il dialogo?
Anche se Veltroni trovasse il modo di dialogare, alla fine il merito, agli occhi di chi riterrà buona cosa le riforme, sarà del CD che le ha "fortemente volute", mentre l'impopolarità presso chi non le avrà gradite coinvolgerà anche il PD.

Aspettarsi che i simpaticoni del CD riconoscano a noi pubblicamente qualche merito è pura ingenuità. Siamo ancora in attesa del riconoscimento del merito di Prodi e Ciampi per l'ingresso nell'Euro, senza di cui questa crisi sarebbe stata per noi immensamente più devastante. (Vedi anche recente intervista a Ciampi).
Negli anni hanno invece vergognosamente lucrato sugli effetti meno piacevoli immensamente inferiori ai vantaggi.

Invece hanno la faccia tosta di ricordare ad ogni occasione gli anni dell'assalto CAF-fiano al debito pubblico quando Tremonti faceva il consigliere economico di Craxi e anche Brunetta si preparava al premio Nobel alla corte dello stesso.


Alla fine, gira e rigira, l'unica cosa notevole fatta in questi ultimi 18 anni rimane l'Euro, ma per moltissimi italiani è rimasto soltanto l'odioso "euro di Prodi".
Se il federalismo non dovesse riuscire gradito sarebbe l'odioso "federalismo di Veltroni", ci puoi giurare.
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