Iafran ha scritto:“Si salvi chi può”, gridò qualcuno, ma Caronte … non vide nessuno raggiungere la riva!
Caronte, però, raccolse pezzi di documenti e di vestiario che identificavano i naufraghi e che li consegnavano alla memoria dei vecchi elettori.
Sicché, dalle carte di credito, dagli assegni, da carte d'identità, dalle foto, lettere, camicie e cravatte firmate, dediche o messaggi con autografi, poté associare questi altri, che gareggiavano con i precedenti menzionati a farsi sempre avanti (il quaglia, Denis, Maurizio, Nitto, i "responsabili", Andrea, Mario jr, Mariarosaria, Simona, Stefania, Marcello, Lara, Laura, Nunzia, Anna Maria, le "arcorine", Patrizia, Giancarlo, Ignazio, Gianni jr, Altero, Lamberto, etc. etc.) e degli ulteriori che avevano fatto di tutto a rimanere nell'ombra (Mario sr, Pierferdi, Maximo, Luciano, i "101", etc. etc.).
"Avranno avuto il loro interesse a cercare il cavaliere ... a venire nell'Ade ... Adesso potranno solo pentirsene!", pensò Caronte.
"Andiamo, Vladimir. Andiamo prima che Caronte si accorga di noi", disse qualcuno in lontananza.
"Si, si, Gianni, andiamo, non possiamo fare più niente per il povero Silvio".
E, con altre quattro persone, che si tenevano ben nascoste, abbandonarono il posto di osservazione.