Il sindaco di Firenze alla Festa Democratica a Sesto San Giovanni
Renzi: «Se andiamo al voto asfaltiamo Pdl»
«Se c'è qualcuno abituato a salire sul carro per convenienza sappia che noi siamo abituati a farli scendere»
«Matteo! Matteo!». I 2 mila sostenitori del Pd, di cui 1.500 in piedi, scandiscono il nome del sindaco di Firenze quando, alle 18 in punto, sale sul palco della Festa democratica a Sesto San Giovanni, ex «Stalingrado d'Italia» alla periferia nord di Milano. Che esordisce con «non sono né una superstar né un punto di riferimento. Anzi il fatto che io sia uno dei candidati dice quanto siamo messi male. Se c'è qualcuno abituato a salire sul carro per convenienza sappia che noi siamo abituati a farli scendere». Ma il massimo dell'applausometro lo ottiene quando proclama: «A Berlusconi conviene restare nel governo, ha paura delle elezioni perché sa che se andiamo al voto asfalteremo il Pdl».
LARGHE INTESE E LEGGE ELETTORALE - Sulle larghe intese, Renzi ha ripetuto che «non ci fanno fare i salti di gioia, ma la prima cosa da fare è una legge elettorale degna di questo nome. E solo questa può mandare in pensione il governo delle larghe intese». «Non mi preoccuppano gli endorsement dei vecchi né dei nuovi amici, mi preoccupa che il Pd sia consapevole del casino in cui siamo. Se c'è il governo delle larghe intese è colpa nostra perché abbiamo perso le elezioni mettendoci a disquisire di giaguari e di tacchini».
APERTURA - Secondo Renzi, «il Pd che vogliamo noi deve essere non il partito della chiusura ma dell'apertura, dell'innovazione, deve essere il partito non che sta in un museo delle cere ma che sta sulla frontiera».
CONGRESSO - Il segretario del Pd, Gugliemo Epifani, a margine della Festa Pd a Firenze si è detto convinto che «entro questa settimana il tema della data del congresso sarà affrontato, discusso e spero anche deciso, dipende anche dalle regole che si assumono».
15 settembre 2013 (modifica il 16 settembre 2013)