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Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini?

Messaggioda franz il 03/09/2013, 12:20

Marco Di Gregorio su Huffingtonpost

Così per caso, mi sono accorto che i media Italiani hanno (quasi) completamente ignorato il rapporto sulla competitività globale realizzato dal World Economic Forum. O meglio, ne hanno scritto brevemente per dire che siamo 42esimi, dietro a Panama e Portorico. Un sito http://giornalaio.wordpress.com/2012/09 ... non-danno/ ha denunciato questo silenzio ma si è preoccupato di elencare solamente 3 dei 114 fattori presi in considerazione dallo studio.

Curiosamente, l'unico sito a effettuare una disamina più approfondita, è quello di due vecchi arnesi della politica come Fabrizio Rondolino e Fabio Velardi, cresciuti all'ombra di Massimo D'Alema e oggi consulenti anche di personaggi del centro destra come Daniela Santanché.

Mario Giardini l'ha letta tutta (come potete fare voi se sapete l'inglese qui ,l'Italia è a pag 224/5) e ne ha scritto qui.

Mi permetto di copiare qui un pezzo della sua analisi:

"Il primo degli indicatori ad essere preso in considerazione è quello delle istituzioni: è il quadro legale ed amministrativo entro cui gli individui, le imprese ed il governo nel senso più ampio del termine interagiscono per generare ricchezza (interact to generate wealth). L'Italia è al 97mo posto su 144.

Diamo un'occhiata da vicino ai sub indici. Per noi il migliore è affidabilità dei servizi di Polizia, posizione però numero 38. Meglio di noi, fra gli altri, Georgia, Giordania, Oman. Il sub indice peggiore: peso del quadro regolatorio amministrativo (cioè lacci e lacciuoli posti dalla burocrazia, una misura della nostra sudditanza quotidiana), siamo terzultimi, al posto 142 su 144. Precediamo solo Venezuela e Brasile. Fanno meglio di noi la Mauritania, 24; Ghana 66; Bulgaria 109; Mongolia 102, Burkina Faso 49. Il delirio burocratico Ue è in queste situazioni: il primo Paese ad apparire in questo sub indice è la Finlandia, posto 6; il secondo Svezia, 31; il terzo l'Olanda, 34; poi vengono Lussemburgo, 37; Irlanda 46; Danimarca 69; Germania 71; UK 72; Austria 82; Spagna 120; Francia 126.

Vediamone altri. Fiducia pubblica nei politici: siamo al posto 131. Favoritismi nelle decisioni della P.A. : 116. Wastefulness (cioè spreco) di denaro pubblico: posto 126. Per confronto: Gabon 64. Bangladesh 71. Burkina Faso 92. Spagna 106 (non è un caso). Solo diciotto Paesi al mondo fanno peggio di noi. Trasparenza della politica governativa: 139. Precediamo solo lo Yemen, il Madagascar, il Venezuela, Haiti e Algeria. Ci precede (posto 138) il Ciad. Crimine organizzato: 131. Efficacia dei C.A. delle grande aziende: 134. Veniamo prima del Mali, Egitto, Timor Est, Bolivia, Cipro, Libia, Serbia, Ciad, Algeria e Yemen. Germania 17, Svizzera 7, Sud Africa 1 (sorprendente). Efficienza del sistema legale nella composizione delle dispute (cause civili): posto 139. Siamo davanti solo a Repubblica Slovacca, Ucraina, Yemen, Haiti e Venezuela. Infine. Etica aziendale: posto 90."

Questa analisi sorvola però l'unico dei 12 pilastri in cui l'Italia va meglio, e di molto, rispetto alla sua media e cioè la qualità delle aziende (business sophistication) Dei 9 elementi che la misurano siamo sopra la media in 6, siamo addirittura secondi in assoluto per la creazione dei distretti industriali (Sui 22 elementi che compongono il capitolo istituzioni, siamo sotto il nostro 42esimo posto in 21). In questa categoria l'unico parametro in cui andiamo male è la capacità del management a delegare, siamo 104esimi.

In generale, e nonostante tutti i limiti che Luigi Zingales elenca nel capitolo del Manifesto Capitalista dedicato alla peggiocrazia Italiana, questo significa che quando si tratta di lavorare siamo bravi. E anche in termini quantitativi lavoriamo molto più dei nostri partner europei.

Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini? In attesa delle vostre risposte non posso che sperare per la nostra classifica che il Wef non inserisca la qualità dei media nel loro rapporto...

Segui Marco Di Gregorio su Twitter: http://www.twitter.com/@wwwc6tv
http://www.huffingtonpost.it/marco-di-g ... 95325.html


I link:
http://giornalaio.wordpress.com/2012/09 ... non-danno/
http://reports.weforum.org/global-compe ... 2012-2013/
Il rapporto: http://www3.weforum.org/docs/WEF_Global ... 012-13.pdf
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Re: Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini?

Messaggioda pianogrande il 03/09/2013, 23:41

Si può essere ottimi lavoratori e pessimi cittadini quando la cultura dominante è sostenere che lo stato è una inutile pastoia che blocca l'efficienza del "ceto produttivo".
Sostenere questo per decenni (compresi tantissimi politici) fornisce ottimi alibi all'evasione fiscale, alla mancanza di sicurezza, all'inquinamento ambientale alla repressione di ogni reato commesso in nome della efficienza produttiva.
Il sacro ceto produttivo così come il sacro mercato sono al disopra delle leggi e delle regole e dell'etica e della morale e di qualsiasi altro laccio e lacciuolo che tormenti e torturi questa casta che si ritiene intoccabile.
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Re: Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini?

Messaggioda flaviomob il 03/09/2013, 23:58

Sì può essere ottimi lavoratori (ma ho i miei dubbi) e pessimi cittadini per un po'.
Poi lo Stato crolla e travolge economia, imprese, distrugge ricchezza e posti di lavoro.
Si può essere ottimi lavoratori, ma se non c'è più lavoro a che cosa serve? Impariamo la lezione, stavolta.


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Re:Rapporto F/C

Messaggioda pianogrande il 04/09/2013, 9:47

flaviomob ha scritto:Sì può essere ottimi lavoratori (ma ho i miei dubbi) e pessimi cittadini per un po'.
Poi lo Stato crolla e travolge economia, imprese, distrugge ricchezza e posti di lavoro.
Si può essere ottimi lavoratori, ma se non c'è più lavoro a che cosa serve? Impariamo la lezione, stavolta.

Sarebbe, infatti, interessante determinare di quanti ottimi cittadini ha bisogno uno stato rispetto ai pessimi cittadini.
Si potrebbe chiamarlo rapporto F/C (non scrivo per esteso per ovvie ragioni di decenza).
Secondo me, al disopra di 0,1 (1/10) tutta la baracca comincia a scricchiolare.
Nel nostro paese (visto anche per chi votiamo) è già molto ottimistico uno 0,5 (1/2).
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Re: Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini?

Messaggioda franz il 04/09/2013, 13:35

Pare finalmente che i dati del WEF abbiano bucato i media


il rapporto annuale del world economic forum
Competitività, l’Italia perde sette posizioni
Il nostro Paese passa dal 42esimo al 49esimo posto

Per il quinto anno consecutivo, la Svizzera si conferma il Paese più competitivo a livello mondiale. A premiarla con la medaglia d’oro è il consueto rapporto annuale del World Economic Forum, diffuso mercoledì. «Lo scenario macroeconomico della Svizzera è uno dei più stabili al mondo, mentre molti dei Paesi vicini si confrontano con delle difficoltà», spiega l’organizzazione internazionale. Non solo. A coronare la Svizzera anche la sua propensione all’innovazione e la rete di istituzioni, i due elementi considerati chiave per la competitività di un Paese. Guardando alla classifica, in seconda e in terza posizione si mantengono Singapore e Finlandia.

Giù dal podio, ma comunque nei primi posti la Germania, che sale di due gradini (al quarto posto), e gli Stati Uniti che invertono la tendenza al ribasso intrapresa da quattro anni per guadagnare due posti e occupare la quinta posizione. Hong Kong (settima) e Giappone (nona) hanno ridotto lo scarto che le separava dalle economie più competitive, mentre Svezia (sesta), Paesi Bassi (ottava) e Gran Bretagna (decima) hanno perso terreno. In Europa, gli sforzi fatti per lottare contro l’indebitamento pubblico e la possibile rottura dell’euro hanno deviato l’attenzione dai problemi strutturali e più fondamentali legati alla competitività. Così i Paesi del Sud Europa arretrano nella classifica.

L’Italia è tra questi scendendo alla 49esima posizione dalla 42esima dell’anno scorso. La Spagna finisce alla 35esima posizione, il Portogallo alla 51esima e la Grecia addirittura alla 91esima posizione. «Questi Paesi devono rimediare alla mancanza di efficacia e flessibilità dei loro mercati - commenta il World Economic Forum - devono promuovere l’innovazione e migliorare l’accesso al finanziamento al fine di aumentare la competitività nell’intera regione». Il suggerimento viene rivolto anche ai grandi Paesi emergenti, che devono incoraggiare i loro settori, privato e pubblico, e mettere in atto le riforme indispensabili. Tra i cinque Paesi Brics, la Cina (29esima) resta largamente in testa, seguita dal Sudafrica (53esima) e dal Brasile (56esima) e poi l’India (60esima) e la Russia (64esima). Solo la Russia migliora, guadagnando tre posti, mentre il Brasile perde ben otto posizioni.

4 settembre 2013 | 11:10 http://www.corriere.it
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Re: Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini?

Messaggioda flaviomob il 14/09/2013, 8:01

AD esempio, dei "buoni cittadini" non avrebbero nulla da ridire?

Sistemato anche il giovane Alessandro, altro fratello di Angelino Alfano. Incarico dirigenziale alle poste. Senza concorso. 200.000 euro all'anno.

E anche questa è fatta


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Re: Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini?

Messaggioda franz il 14/09/2013, 9:09

flaviomob ha scritto:AD esempio, dei "buoni cittadini" non avrebbero nulla da ridire?

Appunto, secondo me dovrebbero avere molto da ridire ma io non vedo in piazza le folle che abbiamo visto al Cairo, per fare solo un esempio recente.
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Il caso "Costa Concordia"

Messaggioda annalu il 17/09/2013, 15:15

A me non sembra che la contraddizione stia tra l'essere ottimi lavoratori e pessimi cittadini, quanto nell'essere un paese con capacità e potenzialità enormi, che nel quotidiano non fa nulla per evidenziare queste capacità, privilegiando la furbizia e le raccomandazioni.
La vicenda della Costa Concordia mi sembra che rappresenti alla perfezione quello che è l'Italia, e quello che potrebbe essere.
In questi giorni il mondo ci guarda e ci loda:
Isola del Giglio: la nave Costa Concordia torna in posizione verticale. La notizia sulla stampa estera (FOTO)
La Bbc parla del "successo degli ingegneri italiani" che sono riusciti a portare a termine "un'operazione senza precedenti". "Costa Concordia: missione compiuta" fa eco la Cnn, dando la notizia dell'"ambiziosa operazione", "la più grande operazione di salvataggio marittimo mai tentata" e raccontando come l'annuncio in piena notte sia stato salutato dall'applauso degli abitanti dell'isola del Giglio".

Le Monde parla di "operazione titanica e inedita". El Mundo riporta le parole di Nick Sloane, l'ingegnere sudafricano direttore delle operazioni, secondo cui, considerata la complessità del progetto, "pochi Paesi al mondo avrebbero potuto mettere insieme in così poco tempo un'operazione tanto vasta".


Questo però non può far dimenticare la grande nave che "fa l'inchino" passando rasente agli scogli, ed il Capitano Schettino che, con gli abiti asciutti, guarda dal porto la sua nave che si inabissa.
Perché consentiamo questi scempi, questa illegalità ed inefficienza diffuse, se poi, in occasioni particolari, dimostriamo di avere grandi capacità?
Quale tendenza all'autolesionismo ci fa accettare supinamente gli incapaci al timone (anche del Paese), mentre i capaci ed onesti vengono quasi sbeffeggiati per la loro mancanza di "furbizia", e ci si accorge che sono necessari e capaci solo in occasioni straordinarie?

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Re: Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini?

Messaggioda Iafran il 17/09/2013, 16:32

flaviomob ha scritto:Sistemato anche il giovane Alessandro, altro fratello di Angelino Alfano. Incarico dirigenziale alle poste. Senza concorso. 200.000 euro all'anno.

Sono queste numerose elargizioni della "casta politica" a parenti, ad amici e ad amici degli amici che fanno fare acqua al bilancio dello Stato italiano e fanno tartassare la stragrande massa cittadini per rimpinguarlo.
Così, la definizione di Stato democratico mal si adatta all'Italia.
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Re: Il caso "Costa Concordia"

Messaggioda franz il 17/09/2013, 17:54

annalu ha scritto:Questo però non può far dimenticare la grande nave che "fa l'inchino" passando rasente agli scogli, ed il Capitano Schettino che, con gli abiti asciutti, guarda dal porto la sua nave che si inabissa.
Perché consentiamo questi scempi, questa illegalità ed inefficienza diffuse, se poi, in occasioni particolari, dimostriamo di avere grandi capacità?

Appunto, a me torna anche in mente quel "Torni a bordo, "c@§§o" che diventò per mesi un tormentone.
Detto da un capitano ad un altro capitano.
Quasi ci fossero due italie.
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