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Boldrin: il governo non ha agito sulle cause della crisi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Boldrin: il governo non ha agito sulle cause della crisi

Messaggioda franz il 15/08/2013, 9:22

Boldrin scettico sulla ripresa: il governo non ha agito sulle cause della crisi.
Pubblicato: Mer, 14/08/2013 - 13:45 • da: Redazione di Fermare il Declino

Forte dei Marmi, 8 agosto 2013

Il Caffè della Versiliana, tradizionale luogo di incontro con personaggi della cultura, dello spettacolo e della politica, nel cuore della pineta di Marina di Pietrasanta, ha ospitato oggi alle 18,30 il presidente di Fare, Michele Boldrin. A intervistarlo, Serena Magnanensi, giornalista della stampa e della televisione, inviata della Vita in Diretta.

Tema dell'incontro: e' possibile fermare il declino?

Davanti a un pubblico attento e numeroso - posti esauriti, qualche spettatore in piedi -Boldrin ha risposto a molte domande nell'ambito di un'intervista dai toni in linea con l'occasione vacanziera. Il passaggio più rilevante, anche perché legato all'attualita' economica, e' stato quello relativo alla reale consistenza della annunciata ripresa.
Dopo aver precisato che un buon economista sa che non si debbono azzardare previsioni certe, Boldrin si è comunque dichiarato scettico sulle potenzialità di crescita del Paese, sul quale pesano gli errori politici degli ultimi due decenni, errori a cui l'attuale governo non ha fatto ancora nulla per porre rimedio.

D: perché hai lasciato l'Italia?
R: per fare ricerca vera. Al tempo in Italia non c'erano nemmeno i dottorati. Avevo già' i calli da alpinista per farmi anche quelli da portaborse.
D: ma poi sei tornato?
R: non proprio, quando abbiamo fondato Fare ero in un anno sabbatico. L'idea ha origine nel 2006 con Noise from America, il blog che avrebbe posto le basi del nostro manifesto.
D: state a destra o a sinistra?
R: stiamo sopra, perché siamo gli unici a concentrarsi sulle cose da fare. Che sono ovvie. Ma nessuno le fa perché la classe politica si auto-riproduce, la burocrazia e' il vero potere forte, anzi fortissimo e parte del Paese e' parassitica. Le tre cose si tengono insieme e strozzano la parte produttiva del Paese. Almeno per un po', dobbiamo dimenticare le bandiere e le bandierine. Facciamo le cose, poi torniamo a litigare.
D: vi pesa non avere un'ideologia forte?
R: a cosa serve l'ideologia? L'importante e' che i treni arrivino in orario, che ci sia almeno una pagnotta per tutti. Come fa un'ideologia a dirci quanto inquinamento possiamo permetterci, posto che con zero non si mangia e con cento si muore tutti? Qual e' il numero giusto? Lo scontro filosofico ideologico oggi in Italia e' un lusso che non possiamo permetterci. Noi crediamo semplicemente che tutto ciò che è Stato debba permettere agli individui di vivere meglio, quindi l'ideologia c'è, e gira attorno a questo semplice concetto.
D: come ridare speranza ai giovani?
R: iscriversi a Fare... Prendere in mano la propria vita, la propria politica, accettare il senso della responsabilità individuale. In Italia non c'e' questa attitudine, che invece e' normale negli Stati Uniti, dove se sbagli paghi e se fai bene sei premiato. E la nostra gioventù lo sta perdendo ulteriormente. Questo purtroppo non è un paese per gente capace, infatti chi è capace fugge altrove.
D: quanto avete perso per il caso Giannino?
R: sei voti su sette, forse sette su otto. Avremmo preso due milioni e mezzo di voti. Il manifesto uscì nel momento più sbagliato: il 28 luglio, ed era un sabato! Eppure aderirono subito migliaia di persone. Mi sembrava un miracolo, ma non lo era: c'era e c'è' una fortissima domanda sociale.
D: davvero hai detto che Giannino era un arto da amputare?
R: una frase per capirla, va contestualizzata. Posto che il problema esisteva, dissi che si
trattava di una cosa delicata e dolorosa, come amputare un arto. Non era un insulto, il contrario.
D: Giannino avrà ancora un ruolo in Fare?
R: se lo sceglierà lui. Chiediamo onesta' e trasparenza a tutti, nessuno escluso. Regole uguali per tutti. Se vuole collaborare lo faccia, ma facendo un altro mestiere, la delega politica e' una cosa seria: io non gliela darei.
D: ma allora, e' possibile fermare il declino? L'Italia rischia il default?
R: declino, non default. Il default non è imminente. Certo, se andiamo avanti cosi, tra dieci anni ci sara'. Ma per ora siamo in in lento, continuo declino. Si può invertire? Si, ma ci vuole coraggio, in America dicono ' bite the bullet', mordi il proiettile, significa essere coraggiosi, tenere duro, tirare diritto. Il coraggio consiste nel compiere scelte che facciano vivere meglio molti e peggio qualcuno: i burocrati, i privilegiati. 5000 persone vivranno molto peggio. Pane e salame per tutti? No, per molti, gli altri a dieta.
D: questa non è la tua prima esperienza politica...
R: provai ad aiutare la Lega all'inizio perché credevo e credo nel federalismo, ma non in quel disastro che hanno fatto dopo. Ho capito presto che la Lega sarebbe finita in tragedia e ho lasciato. Anni prima avevo lasciato il Pci. Fu quando proposi di chiamarlo Partito Lliberale dei Lavoratori, credevo nella meritocrazia, la programmazione socialista non mi convinceva più.
D: una volta hai detto la politica e' come il sesso...
R: e' vero, perché servono grandi passioni. Sesso e politica Si fanno perché piace. E poi servono i risultati. Salvo rarissime eccezioni, il sesso bello lo fai per hobby, non per mestiere. È un invito a fare politica non come mestiere ed esercizio del potere. Il tarlo peggiore e' l'idea che la politica sia una professione che deve rendere bene. Per questo, ad esempio, vogliamo che lo Stato venda le proprie partecipazioni, i propri beni: non solo per trasformare quei beni in riduzione del debito, in servizi per le famiglie, ma per togliere il formaggio ai topi. Su 10O euro prodotti in Italia, 80 sono gestiti dalla politica.
D: Matteo Renzi?
R: Uno che rischia di perdere il treno. Non so che Italia ha in mente. È sempre stato vago. Sta con la casta o vuol fare un salto e far parte di un'altra parte che vuol cambiare il paese? Anche vincesse col PD, finirà macinato e diventerà uno dei tanti. Gli auguro di trovare il coraggio.
D: Come state voi?
R: Male, ma bene per le idee. Abbiamo sperperato un capitale, ma lanciamo un appello a tutte le forze libere per creare un partito, che per semplicità oggi chiamo liberal democratico popolare, ma il nome vero si troverà. Ci sono 20 milioni di elettori senza rappresentanza. Vogliamo fonderci con altri per creare qualcosa di buono, una vera terza forza.
D: quanto della nostra crisi e' colpa dell'euro?
R: zero. Lo spiegheremo presto e bene su Noise from America. L'euro nei primi anni ci aveva regalato 500 miliardi di riduzione del debito, che la politica ha sperperato. Dare la colpa di tutto all'euro e' una baggianata della cattiva politica, quella che sostiene che esiste una sola, semplice ricetta per risolvere tutto. In questo caso e' tutta colpa della Merkel, basterebbe stampate più euro...baggianate.
D: ripresa in vista?
R: abbiamo toccato il fondo e quindi c'è un rimbalzo, ma il governo non ha cambiato niente di ciò che ha causato la crisi, quindi è difficile confidare in una crescita duratura.
D: e' vero che ogni crisi rappresenta un'opportunita'?
R: si', ma non c'e' niente di magico: l'opportunità c'è solo se si riesce a coglierla. Quella di oggi e' come quella del 92/94, ma quella non fu colta. Vedremo come sfrutteremo questa: dipende dagli Italiani. È' cambiato lo scenario, ma le cose da fare sono ancora quelle.
D: un motivo per votarevi?
R: solo uno? abbiamo visto le cose giuste prima degli altri.

E soprattutto, almeno loro, sembra davvero che le vogliano...Fare.
http://www.fermareildeclino.it/articolo ... ella-crisi
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Re: Boldrin: il governo non ha agito sulle cause della crisi

Messaggioda ranvit il 15/08/2013, 9:29

Mah....in linea di massima concordo su gran parte dell'analisi. Ma il punto è cosa fare...e qui casca l'asino: si tratta di tecnici che non capiscono una mazza di politica! Politicamente hanno sbagliato tutto e continuano a sbagliare quando credono di essere gli unici che hanno capito e rifiutano l'alleanza con chiunque................un po' come il M5S ;)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Boldrin: il governo non ha agito sulle cause della crisi

Messaggioda pianogrande il 15/08/2013, 10:07

Ranvit.

Nella politica bisogna avere il coraggio di inserirsi.
Inserirsi e riuscire a non farsi massacrare e questa sarebbe la vera novità.

Fare si è fatto massacrare ancora prima di entrarci in politica.

Troppo debole per essere una vera alternativa.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Boldrin: il governo non ha agito sulle cause della crisi

Messaggioda lodes il 15/08/2013, 15:59

Intanto buon ferragosto!

Non sono d'accordo con Vittorio e pianogrande. Cosa vuol dire che "Nella politica bisogna avere il coraggio di inserirsi."?
E cosa vuol dire "quando credono di essere gli unici che hanno capito e rifiutano l'alleanza"?

Proviamo a rispondere guardando i risultati di quei neopartiti che hanno partecipato alle elezioni:

Il M5S ha avuto il coraggio di inserirsi ma il suo risultato è dipeso dal fatto che l'elettorato non ne può di questi partiti e non per le sue proposte. E adesso dove va? Chiede la maggioranza assoluta per governare in solitudine, ma quando sarà "forza di governo" (cosa che io non spero, sarebbe il disastro totale) verranno fuori i problemi di un programma di governo che non sta insieme nemmeno con la colla.

Monti e il centro. Si è talmente inserito da aderire ad un progetto neo centrista della peggior specie con il risultato che vediamo: irrilevanza politica e nessuna prospettiva credibile per l'elettorato.

Rimangono gli altri partiti più o meno storici. Sono in una crisi che dura da un ventennio e il paese non è governato.

Ora questa situazione insegna una cosa che il risanamento del paese (economico, sociale, civico) non può essere affidato a partiti che sono la causa di tutto questo e che "inserirsi" nella logica politica di questo sistema vuol dire semplicemente essere fagocitati, impossibilitati a cambiare. Chi si vuol candidare a governare il paese non può che operare una cesura profonda con questo sistema politico. Una cesura che riguarda le idee, i programmi, il personale politico. A proposito, per esempio, di fare alleanze: è pensabile battere i centri di potere burocratici (di cui parla Boldrin) se le attuali forze politiche non si pongono nemmeno il problema perchè la politica e l'alta burocrazia sono le due facce della medaglia del potere e degli interessi reciprochi?

FARE è stato colpito sul nascere dalla vicenda Giannino, ma le sue analisi e le sue proposte rimangono di grande attualità. Inserirsi può dunque voler dire che si può, e si deve, entrare nel sistema politico, ma la condizione è che questo sia fatto sulla base di una analisi critica implacabile di ciò che è stato e che continua ad essere il sistema dei partiti. Non può esserci rinascita (uscita dal declino) se non c'è una forte volontà dell'elettorato verso idee e persone che si mettono in gioco, appunto, in netta contrapposizione con il sistema politico attuale. Chi sta provando di fare questo dentro agli attuali partiti viene regolarmente sconfitto, emarginato, normalizzato. Purtroppo anche Renzi sembra avviato su quella strada.
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Re: Boldrin: il governo non ha agito sulle cause della crisi

Messaggioda lodes il 15/08/2013, 16:00

Intanto buon ferragosto!

Non sono d'accordo con Vittorio e pianogrande. Cosa vuol dire che "Nella politica bisogna avere il coraggio di inserirsi."?
E cosa vuol dire "quando credono di essere gli unici che hanno capito e rifiutano l'alleanza"?

Proviamo a rispondere guardando i risultati di quei neopartiti che hanno partecipato alle elezioni:

Il M5S ha avuto il coraggio di inserirsi ma il suo risultato è dipeso dal fatto che l'elettorato non ne può di questi partiti e non per le sue proposte. E adesso dove va? Chiede la maggioranza assoluta per governare in solitudine, ma quando sarà "forza di governo" (cosa che io non spero, sarebbe il disastro totale) verranno fuori i problemi di un programma di governo che non sta insieme nemmeno con la colla.

Monti e il centro. Si è talmente inserito da aderire ad un progetto neo centrista della peggior specie con il risultato che vediamo: irrilevanza politica e nessuna prospettiva credibile per l'elettorato.

Rimangono gli altri partiti più o meno storici. Sono in una crisi che dura da un ventennio e il paese non è governato.

Ora questa situazione insegna una cosa che il risanamento del paese (economico, sociale, civico) non può essere affidato a partiti che sono la causa di tutto questo e che "inserirsi" nella logica politica di questo sistema vuol dire semplicemente essere fagocitati, impossibilitati a cambiare. Chi si vuol candidare a governare il paese non può che operare una cesura profonda con questo sistema politico. Una cesura che riguarda le idee, i programmi, il personale politico. A proposito, per esempio, di fare alleanze: è pensabile battere i centri di potere burocratici (di cui parla Boldrin) se le attuali forze politiche non si pongono nemmeno il problema perchè la politica e l'alta burocrazia sono le due facce della medaglia del potere e degli interessi reciprochi?

FARE è stato colpito sul nascere dalla vicenda Giannino, ma le sue analisi e le sue proposte rimangono di grande attualità. Inserirsi può dunque voler dire che si può, e si deve, entrare nel sistema politico, ma la condizione è che questo sia fatto sulla base di una analisi critica implacabile di ciò che è stato e che continua ad essere il sistema dei partiti. Non può esserci rinascita (uscita dal declino) se non c'è una forte volontà dell'elettorato verso idee e persone che si mettono in gioco, appunto, in netta contrapposizione con il sistema politico attuale. Chi sta provando di fare questo dentro agli attuali partiti viene regolarmente sconfitto, emarginato, normalizzato. Purtroppo anche Renzi sembra avviato su quella strada.
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Re: Boldrin: il governo non ha agito sulle cause della crisi

Messaggioda pianogrande il 16/08/2013, 10:59

"Il M5S ha avuto il coraggio di inserirsi".
Lodes

Semmai, il M5S ha avuto il coraggio (direi meglio, la faccia di bronzo) di non inserirsi, dichiarando, appunto, che non si sarebbe alleato con nessuno ("neanche se si mettono in ginocchio").

Quanto a Monti ed a Fare, hanno avuto un inserimento più o meno fallimentare dimostrando (per carità, almeno per il momento) ognuno il suo livello di incapacità di inserirsi nell'attività politica.
Per questo definivo Fare troppo debole per costituire una alternativa.

Inserirsi è pericoloso, sostiene Lodes.
Sono rischi che, se fanno così paura, è meglio non chiederlo neanche il voto alla gente.

Strilliamo alla luna intanto che il potere rimane in mano sempre agli stessi?

Si corrono sicuramente meno rischi di contaminazione.
C'è solo un piccolo problema.
Non serve a niente quando addirittura non fa il gioco della cricca al potere.
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Re: Boldrin: il governo non ha agito sulle cause della crisi

Messaggioda lodes il 16/08/2013, 16:06

Caro pianogrande continuo a non capire cosa voglia dire avere il coraggio di inserirsi. Per me vuol dire essere una forza politica che lotta dentro al sistema politico per affermare le proprie proposte di governo. Da questo punto di vista il M5S da movimento si è fatto partito che fa politica al pari degli altri. Se invece inserirsi vuol dire creare alleanze allora, come ho cercato di dire nel post precedente, il punto si sposta. L'accusa al M5S diventa quella di non aver giocato al gioco delle alleanze. Idem per FARE che ha rifiutato di allearsi con la lista Monti. Ecco io credo che costruire una ipotesi di governo per "RIFORMARE" profondamente il paese alleandosi con chi è l'artefice del disastro sia non solo poco credibile ma profondamente sbagliato e inutile. Questo perchè la crisi economica ha radici/cause profonde che se non vengono estirpate impediranno l'inversione di tendenza.

Non c'entra dunque nulla la paura o, peggio, strillare alla luna favorendo, come dici tu, la cricca al potere. Qui e ora serve una "rinascita" e solo una chiara e credibile alternativa a questa "cricca" può ridare speranza agli elettori. Invece nel PD si guarda a Renzi come pericolo da contrastare se non da eliminare, al centro dello schieramento si continua vagheggiare di progetti neocentristi e/o cattolici e il M5S che non vuole nulla da spartire con la casta e il sistema dei partiti propone ricette che fanno accapponare la pelle, senza contare le contraddizioni di un movimento che auspica la democrazia diretta e partecipata e che è guidato da un uomo solo al comando. Insomma c'è spazio per inserirsi nello spazio politico, ma se non si tiene ferma la bandiera della discontinuità con questo ceto politico non si va da nessuna parte.
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Re: Boldrin: il governo non ha agito sulle cause della crisi

Messaggioda pianogrande il 16/08/2013, 18:22

Caro Lodes.
Quello che tu sostieni è condivisibile (più o meno vogliamo le stesse cose).
Il problema è "inserirsi" perché tutto nuovo in un solo colpo può essere una pia illusione intanto che comandano i soliti.
Il rischio che si corre (non ci sono mica solo rischi nello sporcarsi un po' le mani) è di diventare un movimento o un partito di vergini puritani incazzatissimi intanto che ........ (non lo ripeto più).
Brutta cosa la frustrazione.
Meglio sbagliare qualcosa ma provarci.
Provarci e riprovarci.
C'è anche tanto da imparare in politica.
Tra il cosa vogliamo e il come ottenerlo c'è tutta una scuola, una esperienza da fare.
Non si può perdere tempo ad aspettare il grillesco cento per cento.
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Re: Boldrin: il governo non ha agito sulle cause della crisi

Messaggioda annalu il 16/08/2013, 18:34

lodes ha scritto:Caro pianogrande continuo a non capire cosa voglia dire avere il coraggio di inserirsi. [...]
Se invece inserirsi vuol dire creare alleanze allora, come ho cercato di dire nel post precedente, il punto si sposta. L'accusa al M5S diventa quella di non aver giocato al gioco delle alleanze. Idem per FARE che ha rifiutato di allearsi con la lista Monti. Ecco io credo che costruire una ipotesi di governo per "RIFORMARE" profondamente il paese alleandosi con chi è l'artefice del disastro sia non solo poco credibile ma profondamente sbagliato e inutile.

Lodes, nel tuo ragionamento c'è qualcosa che mi sfugge.
Siamo credo tutti d'accordo che c'è bisogno di una vera RIFORMA del paese, ma non capisco come sia possibile arrivarci senza "sporcarsi le mani" accettando qualche alleanza e qualche compromesso.
Il M5S ha chiarito, mi pare, che auspica di raggiungere il 100% (o quasi) dei consensi e dei voti: a me questa sembra una prospettiva improbabile ed anche pericolosa. Il 100% dei voti lo raggiunge solo un paese con un Partito Unico, cioè una dittatura.
Fare non si pone obiettivi del genere, avanza alcune idee senz'altro sensate, ma come pensa di poterle realizzare, in completa solitudine?

E' vero che spesso la storia l'hanno fatta le minoranze, ma in genere l'hanno fatta con rivoluzioni sanguinose, seguite da altrettanto sanguinose dittature e poi da sempre sanguinose restaurazioni. Non credo che tu auspichi una soluzione del genere. Ma allora, come?

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Re: Boldrin: il governo non ha agito sulle cause della crisi

Messaggioda franz il 16/08/2013, 19:02

lodes ha scritto:Idem per FARE che ha rifiutato di allearsi con la lista Monti.

Non so se in realtà è successo il contrario, cioè Monti e Montezemolo non hanno voluto allearsi con FARE, perché avevano avuto segnali che l'affare Giannino era caldo e poteva scoppiare da un momento all'altro. In pratica in tanti sapevano del problema (ben visibile nella pagina di diascussione di wikipedia su Giannino) e che era tenuto caldo per le ultime settimane. Lo stesso Giannino ammise, giustificando il mancato accordo, che aveva ritenuto inaccettabile l'ostracismo di Montezemolo verso alcune persone (lasciano intendere che si parlasse di Boldrin). Forse l'ostracismo invece era su di lui.
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