Da Repubblica.it :
D'Alfonso potrebbe ritirare le dimissioni
Dopo dieci giorni agli arresti domiciliari, la revoca da parte del giudice
Pescara, il sindaco oggi libero
Il gip: "Nessuna tangente pagata"
di GIUSEPPE CAPORALE
PESCARA - Libero e sostanzialmente scagionato da quasi tutte le accuse. Sarà un Natale particolare per Luciano D'Alfonso, ex sindaco e segretario regionale del Pd. Oggi, dopo dieci giorni trascorsi agli arresti domiciliari, il giudice per le indagini preliminari, Luca De Ninis, gli notificherà la revoca della misura cautelare e con essa un atto che, di fatto, lo sottrae da una montagna di capi d'imputazione.
Una revoca che appare scontata se si considera quella ottenuta appena due giorni fa, dal suo ex braccio destro, Guido Dezio, finito anche lui agli arresti con l'accusa di essere "l'esattore" del sindaco verso gli imprenditori. Nessuna tangente, nessuna associazione a delinquere - ha stabilito ora il gip ribaltando la sua stessa ordinanza - ma solo contributi illeciti al partito La Margherita per le elezioni politiche del 2006. Resta convinto del contrario, invece, il pubblico ministero, Gennaro Varone, che aveva chiesto e ottenuto l'arresto del primo cittadino. Per il pm, quei soldi in nero, seppure ottenuti in campagna elettorale, sono comunque da considerare "episodi corruttivi", in quanto non si tratterebbe di libere donazioni, ma piuttosto di versamenti da parte di aziende "che avevano interesse a ottenere atti a loro favorevoli dall'amministrazione comunale".
A determinare il cambio di rotta del Palazzo di Giustizia, anche un vertice che si è svolto, ieri mattina, in Tribunale tra il procuratore capo Nicola Trifuoggi, il sostituto Varone e il vicequestore Nicola Zupo. A questo punto D'Alfonso potrebbe anche ritirare le dimissioni e riprendere a svolgere la funzione di sindaco, come se nulla fosse accaduto. Se lo augura anche il presidente del consiglio comunale Vincenzo Dogali (Pd). "Abbiamo esaminato la vicenda in un'apposita riunione. D'Alfonso può ritirare le dimissioni ? ha spiegato Dogali ? e tornare ad assumere il ruolo di sindaco. Il decreto firmato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni non influirebbe qualora Luciano decidesse di riprendere la guida della città".
Intanto l'indagine prosegue. Il pm Varone si sarebbe recato a Firenze insieme al capo della mobile Nicola Zupo per seguire da vicino una perquisizione nello studio di un avvocato che avrebbe ricevuto 340 mila euro come compenso per consulenze "sospette" sull'appalto dei servizi cimiteriali. Sempre nei giorni scorsi verifiche sarebbero scattate nei confronti di altri collaboratori di D'Alfonso, sempre legati a doppio filo con l'imprenditore Carlo Toto, proprietario della compagnia aerea Airone, anche lui indagato nella stessa inchiesta.
Il clima politico regionale dopo le dimissioni di D'Alfonso da segretario del Pd è sempre incandescente. Nell'ultima assemblea regionale del partito, alla presenza del commissario inviato da Roma Massimo Brutti, il senatore Franco Marini ha ammonito gli ex Ds: "Con Luciano abbiamo cercato un cambiamento e quando lo abbiamo eletto segretario lo avete amato quanto noi". Dopo le feste non si escludono altri colpi di scena.
(24 dicembre 2008)