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Tutti posti che adesso fanno gola ai politici silurati.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Tutti posti che adesso fanno gola ai politici silurati.

Messaggioda ranvit il 02/06/2013, 9:20

Vediamo che fa questo Governo post-democristiano :D :oops: 8-)

http://www.lastampa.it/2013/06/02/econo ... agina.html

Economia

02/06/2013


Società pubbliche
Parte la corsa per 200 poltrone

A giugno raffica di rinnovi
nei consigli delle società

paolo festuccia

ROMA


Il capo della polizia è stato fatto. Restano da fare, il presidente del Copasir e quello della Vigilanza Rai. Con Grillo che ammonisce: «O ci verrà affidata la presidenza o ne trarremo le conseguenze». Ma al di là della scontro dialettico, nella sostanza, e soprattutto nel “sottobosco” delle istituzioni, e dei palazzi romani, trattative e spartizioni sono già avviate. E così se per la Bicamerale sulla Tv il Pdl schiererà tutti i big di partito, e il Pd - si racconta - le seconde file, nel dare e nell’avere di queste ore, il mese di giugno è da sempre la cornice ideale per i riti celebrativi sul rinnovo dei vertici delle aziende pubbliche.



Sul tavolo decine di consigli di amministrazione, poltrone più o meno rilevanti con tanti nomi e pretendenti da indicare: più o meno 200. E nel Paese in cui si contano migliaia di municipalizzate, decine di agenzie nazionali, 68 consorzi, 32 istituti di ogni genere e tipo, una ventina di Autorità, Fondazioni a non finire e Agenzie governative la partita è sempre caldissima. Soprattutto, se in ballo ci sono i pezzi più pregiati delle società di Stato, il cosiddetto motore finanziario pubblico, (racchiuso in parte nella Cassa depositi e prestiti), come la Sace (10 membri tra cda e collegio sindacale), il Fondo italiano di investimento (un presidente, 10 consiglieri, un ad e un collegio sindacale con un presidente due sindaci effettivi e due supplenti) la Sogin (5 esponenti in cda), o le controllate del Tesoro: Sicot, Mefop e soprattutto Finmeccanica e Ferrovie dello Stato. Solo per quest’ultima, oltre alla capofila, ci sono in scadenza altre tre controllate: della decina di società che «governa» (in totale poco meno di un centinaio di amministratori) RFI (Presidente uscente Dario Lo Bosco, amministratore delegato Michele Mario Elia), Fercredit (Presidente Clemente Carta, ad Luigi Lenci) e Italfer (Presidente Maria Rita Lorenzetti, ad Renato Casale).



Per ogni Spa, tante poltrone: un amministratore delegato, tre membri del consiglio, un presidente del collegio sindacale, due sindaci effettivi, altri due supplementi, per un totale di 24 posti. E discorso più o meno analogo per Finmeccanica. E così se per il vertice delle Ferrovie di Stato, almeno per ciò che concerne l’amministratore delegato Mauro Moretti (oltre 800 mila euro l’anno lordi di stipendio), si va verso una decisa riconferma (anche se di Moretti si era fatto il nome per Finmeccanica), per Finmeccanica (falcidiata dalle inchieste con l’ex ad Orsi sotto accusa, e uno stipendio di oltre un milione e mezzo per circa 2 anni di lavoro) – la cui assemblea degli azionisti è stata rinviata – il Tesoro ha chiesto tempo.



Sul tavolo del ministro Saccomanni due opzioni: l’azzeramento dell’intero consiglio di amministrazione o la nomina del solo presidente e del consigliere mancante. E qui le ipotesi per la poltrona di rappresentanza non mancano di certo: dall’ex ambasciatore Castellaneta (oggi alla Sace) all’ex sottosegretario alla presidenza con delega ai servizi segreti, Gianni De Gennaro fino all’ex ministro degli Esteri Franco Frattini. Certo, ipotesi e scenari ma che nel mosaico del governo di larghe intese, paradossalmente, trovano più resistenze rispetto alle consuetudini codificate negli anni dal manuale Cencelli.

Insomma, «ora la quadra – racconta un parlamentare che fa da navicella tra governo e partiti – appare più complicata da trovare. Tutti rivendicano titoli per chiedere tutto». E non a caso, infatti, si convocano e poi saltano le assemblee degli azionisti. Così per Finmeccanica, così per la Sace amministrata da Alessandro Castellano (fonte presidenza del Consiglio: oltre un milione di euro dichiarato nel 2011) che da anni comunque porta utili nelle casse dello Stato (dal 2004 ad oggi oltre 3 miliardi e mezzo di euro).



Fin qui la partita società delle «condivise» tra Tesoro e Cdp. Ma nella lista ci sono anche altri pezzi pregiati: si parte con Invitalia (altri nuovi consiglieri, altre nove poltrone da piazzare), presieduta da Giancarlo Innocenzi, berlusconiano doc, già sottosegretario alle Comunicazioni ed ex membro nell’Autorità garante delle Comunicazioni; e si prosegue con la Mefop (sviluppo fondi pensione), la Sicot (società di supporto e consulenza del Tesoro) per un totale di altre venti poltrone e, si arriva alla Sogin (Società che si occupa di smaltimento delle scorie nucleari: un presidente, un ad, un collegio sindacale e un organo di vigilanza. In totale altri 12 membri).

Una vera manna, insomma, per lobbies, politica e potentati finanziari. Al punto che il parlamentare del Pd, il prodiano Sandro Gozi, con un’interrogazione al presidente del Consiglio, proprio nei giorni scorsi, chiede di fermare le lancette delle nomine per riscrivere criteri e procedure per designare i vertici delle società pubbliche, ma anche tutti quegli Enti riconducibili a vario titolo ai ministeri. Tutto questo anche in vista del rinnovo di tre grandi società dell’Enel (Enel Distribuzione, Enel Trade, Enel Produzione, con tre ad, tre presidenti e cda composti da 5 membri ciascuno) e della tornata prossima (primavera 2014) che riguarderà le governance di tre significative aziende italiane, Eni, Enel e Poste Italiane. Nel frattempo, ad appuntare il rendiconto delle poltrone ci pensa il Servizio di controllo parlamentare: altri 12 ruoli chiave da assegnare nel mese in corso, oltre a quelli già individuati di ragioniere generale dello Stato (Daniele Franco), dell’Istituto superiore di sanità (Fabrizio Oleari) e di tre componenti dell’Isfol: Paola Profeta, Andrea Ranieri e Renato Pirola.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Tutti posti che adesso fanno gola ai politici silurati.

Messaggioda Iafran il 02/06/2013, 23:55

ranvit ha scritto:Una vera manna, insomma, per lobbies, politica e potentati finanziari. Al punto che il parlamentare del Pd, il prodiano Sandro Gozi, con un’interrogazione al presidente del Consiglio, proprio nei giorni scorsi, chiede di fermare le lancette delle nomine per riscrivere criteri e procedure per designare i vertici delle società pubbliche, ma anche tutti quegli Enti riconducibili a vario titolo ai ministeri.

Ma lo "scandalo" non finisce qui: questi "lor signori" guadagneranno molto, ma molto di più, del PdR!
Civati ha fatto bene a proporre come limite, per i dirigenti pubblici, lo stipendio del PdR, ma i parlamentari sentiranno o leggeranno la sua proposta?
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Re: Tutti posti che adesso fanno gola ai politici silurati.

Messaggioda trilogy il 03/06/2013, 12:01

Poi si stupiscono che il paese va a picco e la gente non va più a votare....


Camera e Senato costano ancora 1,5 miliardi l'anno: dal barbiere al commesso ecco tutte le voci di spesa
di Fabio Pavesi

Se per i partiti si è avviata, pur a tappe e con grande lentezza, la cura dimagrante, per i costi degli organi costituzionali siamo ancora all'anno zero. In particolare per i costi sopportati dai contribuenti per il funzionamento della Camera e del Senato.
Nel 2012 il Parlamento nel suo insieme è costato al bilancio dello Stato la bellezza di 1,5 miliardi di euro. L'0,1% del Pil se ne è andato per funzionare le due assemblee legislative.

Un costo enorme: basti pensare che a ogni tornata elettorale i partiti incassano tutti insieme sui 150 milioni di euro. Ebbene un anno di Parlamento costa dieci volte il conto dei partiti. Eppure qualcosa ora sta cambiando: i due presidenti Laura Boldrini e Pietro Grasso appena insediati si sono tagliati lo stipendio del 30 per cento. E la Camera già dall'inizio di questa legislatura è intervenuta con tagli sulle cariche interne dei deputati e sui contributi finanziari ai gruppi parlamentari per 8,5 milioni di euro. Ma quegli 8,5 milioni su un costo per lo Stato di 992 milioni sono poco meno dell'1 per cento. Una goccia nel mare.

La rivoluzione dei risparmi? Vale solo il 5 per cento
Dal 2013, per effetto delle misure adottate in precedenza, il taglio della dotazione dello Stato alla Camera sarà consistente: per la prima volta il finanziamento che versa lo Stato scenderà da 992 milioni a 943 milioni. Un rispamio secco del 5 per cento. Basta questo per parlare di rivoluzione copernica per i costi della politica? Assolutamente no. Le misure sono flebili, hanno quasi un valore meramente simbolico. Perché Camera e Senato continuano, a dispetto del baratro su cui è affacciato il Paese, a costare tanto, troppo e in modo ingiustificato. Più di uno studio dimostra che il nostro Parlamento costa il doppio rispetto alle assemblee dei nostri partner europei. Eppure l'efficienza del legislatore italiano non è certo migliore di quello dei francesi o inglesi.

Spese folli per i dipendenti i deputati (e gli ex)
Già ma a cosa serve il quasi miliardo iniettato ogni anno nel bilancio della Camera? Se ne va quasi tutto per pagare gli stipendi e pensioni dei 1.500 dipendenti e dei 630 parlamentari. Solo le retribuzioni del personale della Camera valgono 238 milioni.Il che vuol dire che ciascun addetto alla Camera, dal barbiere, all'autista, al commesso fino al segretario generale ha uno stipendio medio annuo lordo di oltre 150mila euro. Diecimila euro al mese per 15 mesi. Nessuna impresa privata o pubblica al mondo può permettersi di pagare ogni dipendente una cifra così alta. Ma tant'è, tanto paga Pantalone.
E se agli stipendi si sommano i contributi il costo è di 287 milioni. Ma ci sono anche le pensioni degli ex-dipendenti. Pensioni d'oro che costano altri 216 milioni.E così pagare il personale vecchio e nuovo costa la bellezza di 500 milioni di euro, la metà del contributo statale alla Camera. L'altra metà è più o meno di appannaggio dei deputati in carica e degli ex. Tra indennità e pensioni, per pagare i deputati la Camera spende 300 milioni. E così, del miliardo che lo Stato mette a disposizione ogni anno, 800 milioni servono solo a pagare stipendi e pensioni (d'oro entrambe a deputati e dipendenti).
Al Senato, che è costato allo Stato 505 milioni nel 2012, pagare indennità, stipendi e pensioni ai dipendenti (circa 800 persone) e a senatori ed ex senatori si porta via circa 480 milioni.


Ora la manovra di risparmio dovrebbe, per i prossimi anni, portare a una minor richiesta di soldi allo Stato per 76 milioni di euro. Sembrano tanti, ma è solo una correzione sui largheggiamenti del passato. Basti pensare che nel 2001 il Senato costava allo Stato "solo" 350 milioni. Nel 2011 si è arrivati a 526 milioni. Un aumento del 50% dei costi in dieci anni, mentre nel Paese il Pil languiva.

La casta dei dipendenti
Quei 287 milioni che valgono i 1.500 dipendenti della Camera sono uno spregio a qualsiasi normale lavoratore. Sarà il prestigio dell'incarico, sarà il luogo deputato per eccellenza a dare l'immagine del Paese. Ma quell'immagine è strabica. Come è possibile che un neo-assunto documentarista guadagni netti al mese 1.900 euro e che un consigliere parta da 2.900 euro al primo giorno di lavoro? Retribuzioni che iniziano a galoppare fin dal pirmo giorno in modo inarrestabile: un consigliere parlamentare arriva a fine carriera a 350mila euro lordi annui; un documentarista a 237mila euro lordi annui; un commesso a 133mila euro; idem per un barbiere, un operaio, un autista e così via.
Una smacco, una sberla plateale a quei milioni di lavoratori che faticano ad arrivare a 20-30 mila euro lordi annui.
Ecco perchè la rivoluzione sui costi della politica deve davvero ancora incominciare


fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbeIfV1H
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Re: Tutti posti che adesso fanno gola ai politici silurati.

Messaggioda Iafran il 03/06/2013, 15:39

trilogy ha scritto:Poi si stupiscono che il paese va a picco e la gente non va più a votare....

Penso che i "lor signori" non si stupiscano affatto se figurano fra gli aventi diritto ad un posto in Parlamento. A questi non interessa altro che ... la rielezione (continuata).

trilogy ha scritto:Ecco perchè la rivoluzione sui costi della politica deve davvero ancora incominciare

fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbeIfV1H

Per incominciare occorre che qualcuno ne voglia discutere e non sentirsi un abitatore dell'Olimpo, né un eletto, ma considerarsi solo un rappresentante dei cittadini.

Fra i dipendenti, "eletti" ad operare in questi prestigiosi luoghi, figura anche un cospicuo numero di personale sanitario (15-20 fra medici ed infermieri) in servizio perenne 24/24, anche quando le Aule sono chiuse e gli "utenti" sono in vacanza (chissà se li seguono anche in questi luoghi inusuali?).

La classe politica dovremmo importarla dall'estero nel frattempo che i 163 neo parlamentari del M5S (liberi dai loro 2 guru), insieme ai pochi buoni di Cs in circolazione, facciano scuola ed aumentino di numero.
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Re: Tutti posti che adesso fanno gola ai politici silurati.

Messaggioda Iafran il 17/06/2013, 23:16

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06 ... ni/627703/

Tv greca, chiusura incostituzionale? Lunedì la corte decide. Rischio elezioni
Intanto, dopo 75 anni di vita, si ferma anche l'Orchestra Sinfonica Nazionale. Ultima esibizione in lacrime sulle note dell'inno nazionale greco.

. . . . . . . . . .
Chiude la TV, chiude l'Orchestra Sinfonica Nazionale, chiude il Coro di Ert , chiude la Grecia ... Bruxelles si prepara a nuovi prestiti per 4,4 miliardi di euro, ma i "boiardi" dello Stato greco continueranno a percepire stipendi d'oro ed a pagare consulenze da 100 mila euro al mese, fagocitando i prestiti (passati e futuri) erogati dalla UE.

Mi sembra che qualcosa del genere succeda anche in Italia, con i superdirigenti statali (con superstipendi) da una parte ed i cittadini senza lavoro ed affamati dall'altra.
Però ... santa benedizione (sic!) alle (extra)large intese, che hanno ben risolto i problemi ... a chi di dovere! :x
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Re: Tutti posti che adesso fanno gola ai politici silurati.

Messaggioda franz il 18/06/2013, 7:40

Iafran ha scritto:Mi sembra che qualcosa del genere succeda anche in Italia, con i superdirigenti statali (con superstipendi) da una parte ed i cittadini senza lavoro ed affamati dall'altra.

Non è solo un problema di superdirigenti super pagati ma anche e soprattutto di troppi dipendnenti pubblici che fanno attività completamente inutili (se non dannose) per il paese, come per esempio alimentare una crescente burocrazia.
Vedere in Grecia le spese militari e l'alto numero di dipendenti dell'esercito. La stessa TV pubblica, ora chiusa, aveva costi quadrupli rispetto alle normali televisioni europee. Insomma è un grande magna magna e da noi addirittura un referendum ha sancito la privatizzazione della RAI (1995) ma non se ne è fatto nulla.
Sia pero' chiaro che la causa diretta dei sittadini senza lavoro ed affamati non è data dai superdirigenti superpagati.
Il problema è la stasi della produttività da 15-20 anni, mentre l'unica cosa che cresce florida è la spesa pubblica e l'economia sommersa. Il tutto dovuto, secondo me, al fatto che lo stato pesa troppo sulla vita della nazione, sottrae troppe risorse senza dare servizi adeguati in cambio. Certo che in questa sottrazione di risorse c'è anche il ricco stipendio dei superdirigenti ma a mio avviso pesa di piu' il fatto che centinaia di migliaia di burocrati prendono uno stipendio per fare lavori inutili e dannosi al paese.
Su queste cose, a quanto mi risulta, grillo non ha mai detto nulla, perché non fanno ridere.
Puo' prendersela con un boiardo di stato, basta usare le solite caricature grotesche e la piazza si sganascia contenta, non contro milioni di potenziali elettori.
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Re: Tutti posti che adesso fanno gola ai politici silurati.

Messaggioda Iafran il 18/06/2013, 11:41

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:Mi sembra che qualcosa del genere succeda anche in Italia, con i superdirigenti statali (con superstipendi) da una parte ed i cittadini senza lavoro ed affamati dall'altra.

Non è solo un problema di superdirigenti super pagati

È quello che fa incavolare la gente: una foto istantanea di un "Paese alla deriva" mostrerebbe un'intera popolazione che vive di stenti e un ristretto numero di burocrati statali (e di governanti) che si fanno il bagno in una piscina riempita di latte!
Gli aiuti che vengono dall'estero saranno gestiti da coloro che li ricevono (politici e burocrati) e non arriveranno mai nelle mani delle persone che muoiono di fame, chiamati, per giunta, a restituire i prestiti con gli interessi.

In un barcone di disperati, affamati, assetati e forse aggrappati ai bordi, è concepibile che ci siano alcuni che facciano i nababbi e che occupino tutti gli spazi a disposizione?
Mi sembra che, in condizioni critiche, si dovrebbe rivisitare "l'attribuzione" dei compensi e tante altre cose (negative) dovrebbero essere "socializzate".
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Re: Tutti posti che adesso fanno gola ai politici silurati.

Messaggioda flaviomob il 18/06/2013, 12:44

I dipendenti pubblici, in Italia, sono diminuiti come in nessun paese europeo. Gli stipendi della "casta" e i costi della politica (cui si aggiungono corruzione, concussione e fondi neri) invece sono lievitati. Così anche le rendite, mentre chi lavora non arriva a fine mese.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Tutti posti che adesso fanno gola ai politici silurati.

Messaggioda ranvit il 18/06/2013, 16:38

Due cose:
- "aiuti" dall'estero? E quali sarebbero? Siamo noi che diamo piu' di quanto riceviamo! :twisted:
- i dipendenti pubblici sono diminuiti è vero, ma i burocrati no!!! E se erano troppi prima figuriamoci ora che i dipendenti sono diminuiti!
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Re: Tutti posti che adesso fanno gola ai politici silurati.

Messaggioda franz il 18/06/2013, 18:30

flaviomob ha scritto:I dipendenti pubblici, in Italia, sono diminuiti come in nessun paese europeo.

Segno forse che altrove erano "giusti" e sono rimasti tali mentre da noi un po' sono diminuiti ... ma non basta.
Il fatto che siano diminuiti non implica alcuno stop. Possono e devono diminuire ancora e deve soprattutto aumentare la qualità del lavoro, grazie ad opportuni strumenti operativi. Oggi spende troppo per il personale e poco per il resto.
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