Renzi, avvertimento al governo Letta:
"Basta vivacchiare, abolire il Senato"
Alla presentazione del suo libro, il sindaco di Firenze nega di voler sabotare l'esecutivo:"Siamo alle barzellette". Ma lancia la sfida. "E' dal novembre 2011 che centrodestra e centrosinistra votano insieme, l'Italia tornerà a crescere quando ci sarà il bipolarismo"
ROMA - "Non sto mettendo fretta al Governo, non è vero che voglio accelerare ma Governo e Parlamento funzionano se fanno le riforme e non se vivacchiano". Così Matteo Renzi, alla presentazione del suo libro a Roma 'Oltre la rottamazione', nega di voler anticipare la fine del Governo. "Siamo alle barzellette...", taglia corto riferendosi a chi lo indica come sabotatore dell'esecutivo di larghe intese.
"Abolite il Senato e fate la riforma elettorale, oppure vuol dire che vivacchiate. E così non ci salva neanche Rambo", avverte il sindaco di Firenze. "Bisogna fare anche delle battaglie d'immagine - aggiunge - E la prima che mi viene è quella di un tacchino, che non è quello sul tetto. Sono i tacchini che devono anticipare il natale. Fuor di metafora: la prima vera cosa da fare, che richiede il tempo di una riforma costituzionale, è quella di abolire il Senato come camera che dà la fiducia".
Per Renzi, i tacchini-senatori devono varare la camera delle autonomie. "E' una scommessa. Se siamo coraggiosi lo facciamo. Se non siamo pronti poi non ci lamentiamo della legge elettorale più brutta possibile". Il "rottamatore" quindi chiarisce: "Io non sto mettendo furia al governo perché voglio accelerare. Macchè accelelare. Ma un governo è serio se fa le cose non se vivacchia. Si abbia il coraggio di fare la riforma costituzionale eliminando il Senato", ribadisce Renzi.
"Non voglio fare polemiche con il governo - insiste il sindaco di Firenze - ma è dal novembre 2011 che centrodestra e centrosinistra votano insieme. L'Italia tornerà a crescere quando ci sarà il segno più sull'economia ma anche quando il bipolarismo tornerà ad essere una cosa normale e non un indistinta palude".
Anche la mozione Giachetti non va interpretata secondo Renzi come una trappola per il governo. "Giachetti è l'unico parlamentare che ha fatto lo sciopero della fame per il Mattarellum, la sua è la mozione di una persona perbene. Il Pd ha scelto di votare contro e tutti hanno votato contro". "Nessuno di noi qui è interessato ai giochini, nessuno gioco ai trabocchetti istituzionali", assicura. "Se la maggioranza, che è ampia, finalmente fa le cose, siamo tutti contenti che le faccia - ripete - il governo è lì da un mese, è appena arrivato, speriamo che faccia le cose che non sono mai state fatte". Tuttavia, aggiunge Renzi, "non vorrei che la sconfitta di Grillo portasse qualcuno a dire 'possiamo far finta di niente', c'è bisogno di fare cose concrete".
(30 maggio 2013) www.repubblica.it