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Disarticolare l'Idv

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda pierodm il 21/12/2008, 12:20

Michela
Sarebbe bello che fosse vero quello che dici sulle donne-meno-corruttibili.
Purtroppo credo proprio che sia, diciamo così, un luogo comune fondato sul nulla.
E poi, se pure fosse vero, abbiamo bisogno di chi sa combattere la corruzone, non tanto di chi si accontenta di essere personalmente onesto.

Per il resto, mi accorgo che vale qui perfettamente quello che ho appena postato sotto un altro titolo del forum, e che mi limito a "incollare" di seguito.
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Luca ha pienamente ragione, e quello che dice mi sembra detto con chiarezza difficilmente contestabile.

Ma è mai possibile, accidenti accidentaccio, che in questo paese, in questa sinistra (o quello che è il PD) non sia possibile avere mai una posizione netta, semplice e chiara su qualcosa?
Dico: se in giro per l'Europa c'è una destra grottesca, una destra che si dichiara apertamente eversiva, un leader prennemente sospeso tra il ridicolo e il pericoloso, questa è la destra attualmente al governo in Italia e questo è il suo capo.
Come si fa a parlare di "bipartizan", di "dialogo", di "tavoli condivisi" con questa roba qua?
Dieci, dodici anni di esperienze e di evidenze non sono serviti a niente?
Progressisti e destra democratica di mezzo mondo si fa quattro risate su Berlusconi, e l'altro mezzo si preoccupa, e noi stiamo ancora qui a discutere sulla "demonizzazione"?
Questo Piccolo Cesare fa pappa e ciccia con Bush e Putin - due tra i peggiori leader mondiali, tra quelli potenti, due contestati e sdrucinati nei loro stessi paesi - e noi siamo qui a cercare il pelo nell'uovo su come, quanto e perché "fare opposizione"?

E' vero: la patente a punti e magari anche il grembiulino ai pischelletti delle elementari sono provvedimenti che si possono condividere. E' questo genere di cose che dovrebbero portare alla "opposizione costruttiva"?
Qui si parla di Costituzione, di giustizia, di presidenzialismo, di strutture economiche, altro che grembiulini.
La "gente" è più sensibile ai grembiulini che ai discorsi sui massimi sistemi? Forse che sì, forse che no: dipende da quale gente.
Ma facciamo finta che sia forse che sì: allora convinciamo la gente che i grembiulini sono una fregatura, una presa per il culo, e no che ci accodiamo alla fregatura.
Uno dei doveri dell'opposizione - specialmente in presenza di un regime mediatico che rincoglionisce la "gente" - è quello di fare informazione, di svelare le magagne e le truffe intellettuali del Tappetaro Ambizioso, e di chiamare la "gente" alle proprie responsabilità: gente che nella propria vita privata, nei propri piccoli affari non si farebbe mai fregare dai piccoli tappetari che girano piazze e mercati, e che diventa improvvisamente ottusa quando il tappetaro si mette il doppiopetto e la cravatta a pois.

Non ci piace lo stile di Di Pietro? Neanche a me piace. Ma è lo stile che sa farsi ascoltare da un certo tipo di "gente": non è quello che si vuole, ossia raccogliere i consensi di "un certo tipo di gente", quella che non ha la "puzza sotto al naso", quella diversa dagli "intellettualoidi" di sinistra, quella "non ideologizzata", quella che "parla come magna"?
Io preferisco lo stile di Nanni Moretti e di Flores d'Arcais. Ma non è una questione di stile.
Non è la questione del dito, ma della luna: eppure, a sinistra sembra che tutti siano appassionati a discutere del dito, delle dita, dell'unghia e del polpastrello. La politica come ditologia.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda Robyn il 21/12/2008, 13:26

Michela
La Jervolino si sente dalla voce che è una persona in gamba.E stata anche una di massime rappresentanti storiche di quelli che furono i popolari.Se ne sentiva la mancanza Ciao Robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda davy_z il 23/12/2008, 1:35

Scusatemi l'intrusione, sono un ulivista della prima ora, quando ancora c'era parisi con l'asinello, che spingeva per dar vita al nuovo albero, ma prima ancora che ulivista sono un grande Prodiano, anche se sono un grandissimo oppositore della vecchia D.C.. Ma vorrei capire una cosa, continuate a parlare di disarticolare l'IDV, mi sembra però che non ci si renda conto che è stata la più fedele alleata dell'ultimo governo Prodi e sopratutto l'unico partito che non ha tradito il governo per semplici calcoli elettorali. Inoltre forse non ci rendiamo conto che è l'unico partito al momento che vuole assolutamente incarnare quel senso di correttezza e giustizia sia istituzionale che politica e civile, che gli altri partiti continuano per diversi motivi a voler scansare. Allora partendo dal principio che senza tema di smentita è certo, che a destra ci stà oltre che ad una limitata parte sana della società, tutta la parte più delinquenziale, interpretando la parola delinquenziale nel senso più ampio della stessa, vediamo che inel centro sinistra abbiamo sostanzialmente due parti, una particolarmente rigorosa nell'interpretazione della Giustizia, come che non mi sembra poi così denigrabile, e l'altra che quando si tratta di dover prendere posizione su determinati problemi non si spinge mai oltre a dei buoni propositi, sempre poi traditi dai fatti.
Ma allora Vi chiedo, perchè mai dover disarticolare l'IDV e invece non inoculare i suoi sani principi nel PD??????
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda lucameni il 23/12/2008, 1:37

Come perchè?
Perchè Berlusconi che è ovviamente anche capo dell'opposizione ha espresso la sua contrarietà all'IDV e giustamente nel PD si vuole obbedire.
Mi pare tutto logico e normale.
Ma che domande fate?????
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda davy_z il 23/12/2008, 1:43

Ho letto che disarticolare l'IDV sarebbe l'obiettivo primario del Berlusca, e lo credo bene è finora l'unico partito dell'arco costituzionale che sia sia adoperato per metterlo letteralmente con le spalle al muro e per fargli pagare tutti i misfatti, non solo politici ma anche economici, costruiti alle spalle degli italiani all'ombra della Loggia P2, infatti le ultime affermazioni di Gelli in televisione lo confermano, sta solamente rendendo reale il disegno progettato e fatto da Gelli anni or sono per rendere l'Italia meglio Governabile, In poche parole un paese governato da un Mafioso.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda Paolo65 il 23/12/2008, 12:54

L'analisi del tutto legittima di Davy-z, è quella che è andata in onda per oltre 15 anni ma che non ha impedito che Berlusconi vincesse 3 tornate elettorali.

L'IDV, sempre in modo legittimo, continua sulla falsa riga di quell'analisi ed i risultati finora(Abruzzo compreso) continuano a dare vincente il Cavaliere.

Le responsabilità di questo sfascio sono soprattutto del PD ma forse anche il modo di fare opposizione dell'IDV non dovrebbe essere vista come vincente.

L'IDV non ha messo con le spalle al muro la DX ma il PD, se qualcuno non se ne fosse accorto. Nel PD non di certo.

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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda lucameni il 23/12/2008, 14:21

Perchè il modo per mettere con le spalle al muro il PDL è non fare opposizione?
Perchè la priorità del PD sarebbe quella di fare opposizione all'IDV e non al PDL?
Opporsi all'opposizione, senza temere manco lontanamente che c'è un antico detto "divide et impera"?
A me pare che un'opposizione costruttiva e propositiva non voglia dire opposizione morbida e che si fa dettare l'agenda dal PDL.
Perchè la missione del PD debba essere quella di persistere nella politica omissiva di questi anni (vedi conflitto d'interesse in merito al quale si può leggere un recente ed istruttivo articolo su Ciampi) mica l'ho capito.
Capisco che mesi fa il berlusconismo ha spacciato l'immagine del premier uomo di stato dialogante ma poi le chiacchiere si verificano sui fatti.
15 anni di berlusconismo dovrebbero aver insegnato la prudenza verso quest'uomo e non il persistere in certi atteggiamenti menefreghisti, spacciati per riformisti, ma utili solo alla casta politica trasversale alla destra e alla sinistra.
Il tanto vituperato Di Pietro una cosa giusta l'ha detta: prima scoprano le carte, poi si guardi bene dove sta l'inghippo e se tutto va bene allora si dialoghi e ci si confronti.
Non a prescindere.
Altrimenti si vuole continuare a farsi prendere in giro, oltretutto venendo meno alla funzione di controllo propria dell'opposizione.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda Paolo65 il 23/12/2008, 18:47

Forse avrà ragione Di Pietro e molti di noi sono dei fessi. Ma di fessi ce ne sono parecchi vedo, e di altissima qualità,compreso il PDR che invita le parti a confrontarsi,non con l'intento di vedere l'inghippo,ma per una democratica dialettica politica.

Non serviva Di Pietro per farci capire che il Cavaliere è uno da prendere con le molle,ma sono almeno serviti 15 anni per capire cosa fare per contrastarlo? La politica della verifica dell'inghippo se non peggio è risultata perdente,finora.

Trovarne se non una diversissima, ma almeno non tutta uguale,non sarebbe un bel segnale d'intelligenza politica?

Anche la Roma dopo 2 mesi di batoste ha cambiato modulo, il CS dopo 15 anni potrebbe cambiare un minimo rotta?

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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda lucameni il 23/12/2008, 22:03

"La politica della verifica dell'inghippo se non peggio è risultata perdente,finora."

E quando mai c'è stata una politica di verifica dell'inghippo?
Fino ad ora, con la politica omissiva del Cs (solo a voler essere buoni si può definirla così) gli inghippi se li sono fatti tra loro.
Non avevano nulla da verificare se non confermare la loro politica di buon vicinato (e comune interesse).
3 governi di Cs, 15 anni di berlusconismo conclamato in politica e nessuno straccio di legge (vera) riguardo gli innumerevoli conflitti d'interesse del nostro la dicono lunga.
FIn da quando lorsignori, che avevano Cecchi Gori in lista, rifiutarono di dare l'unica interpretazione logica che si doveva dare alla "famigerata" legge del 1957, che avrebbe impedito fin da allora, senza troppi sbattimenti, la presenza di un monopolista dell'informazione quale capopartito e candidato premier.
Ripeto: qui non c'è mai stata alcuna verifica di inghippo.
O forse la verifica c'è stata ma per valutare se i loro inghippi funzionavano a dovere.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda lucameni il 24/12/2008, 0:13

a proposito dei precedenti accenni a Federico Orlando.
Un suo recente articolo:
http://www.articolo21.info/7846/notizia ... liere.html


"L’avant indré del Cavaliere
Nel ‘69, quando la repubblica era giovanissima e noi pure, Nilla Pizzi riempiva le onde radio di avant indré, avant indré che bel divertimento… Qualcuno se ne rimmaricava pensando ai pendolari, “uno spettacolo penoso e doloroso insieme”, gli unici -fra gli animali superiori- né nomadi né stanziali, che però offrono un vantaggio a chi li studia: hanno comportamenti fra i più regolari, omogenei e ritualizzati. Come quelli di Berlusconi, che, corna, veline e kapo’ a parte, fa sempre un salto in avanti, poi, il giorno dopo, dice che l’hanno male interpretato, e rifà un passo indietro. Non è un gioco per divertire lo Spettabile Pubblico, né un esercizio tipo fitness, ma una droga che porta gli italiani dalla sua parte, scaricando i mancati risultati del governo sugli alleati che non lo seguono, sulle alte istituzioni che lo contestano, sulla Rai e gli altri media che lo fraintendono. Un gioco che, come ogni gioco, ha una pedagogia. Nel caso nostro, a sentire Tabacci e Calderoli, si chiama plebiscito. Tutto il potere a uno solo.
Si comincia subito dopo le elezioni, con l’emendamento “bloccaprocessi”. Ricordate? Maroni prepara il “decreto sicurezza” e il Cavaliere, per “alleggerire i carichi processuali dei magistrati” e mobilitarli contro clandestini e ladri, vi fa inserire un blocco di un anno dei processi per reati minori (metti, corruzione e altre passioni dei colletti bianchi). A Maroni gli girano, e allora il cavaliere fa indré. Ma ne ricava il decreto Alfano sulla sospensione dei giudizi almeno per le quattro più alte cariche dello stato: incluso lui. A qualcuno il gioco è servito.
L’autunno porta la crisi e, con essa, i primi decreti che attuano i tagli della finanziaria di Tremonti. I più terremotanti appaiono quelli della scuola: meno 8 miliardi di euro in tre anni e meno 120mila posti di lavoro. Scoppia la rivolta dell’Onda, e il premier, che tutto può immaginare tranne che qualche suddito gli si ribelli, fa sapere in Tv d’aver impartito personalmente direttive al ministro dell’interno come dove e quando mandare la polizia. Il ministro, che non si sente ministro di polizia modello granducati, gli risponde “manco per il cavolo”, e il premier fa indré. Con rammarico delle anime pie che s’aspettavano le mitragliatrici davanti alle scuole, dopo le pattuglie dell’esercito (500 soldati) sparse nelle cento città. Ma il premier recupera i rettori, che continueranno ad assumere familiari, e preti, almeno quelli che s’accontentano per i 130 milioni di euro sottratti alle scuole private e poi (forse) restituiti.
La crisi morde nelle fabbriche e falcidia il lavoro. A novembre il governo annuncia la proroga al 2009 della detassazione degli straordinari, per incoraggiare orari di lavoro più lunghi. Sabato, alla conferenza di fine anno, il premier fa indré e propone di ridurre la settimana lavorativa a quattro giorni. Quali dei due provvedimenti sarà quello buono? Risponde l’economista Tito Boeri “Nessuno dei due” e spiega perché. E i cittadini restano senza soldi per spendere e senza idee chiare per ragionare. Avant indré significa questo o, per dirla col linguaggio serio di Boeri, “Improvvisazione al potere”.
Agli alleati questo gettare cortine fumogene sul non governo non piace più. Scoppiano i casi giustizia e presidenzialismo. Bossi dice va bene riformare la giustizia ma solo dopo aver fatto il federalismo, che preveda anche l’elezione locale dei pubblici ministeri. E Fini, che nonostante gli asserviti ex colonnelli dice “No al cesarismo”, si ritrova qualche carta in più da giocare, ora che il cesarismo presidenzialista del premier si dimostra un’arma per far fuori Napolitano e la sua (nostra) democrazia parlamentare, e per salire sul Colle lui stesso, coi poteri di presidente e di premier. Dite che non è proprio così, che domani indicherà un sistema parlamentare tedesco con forte governo del cancelliere? Ci piacerebbe un simile indré, ma soprattutto ci piacerebbe sapere fino a quando l’epidermide indurita degli italiani sopporterà queste saune artiche, che danno l’oppio della dimenticanza dei problemi veri. Come quelli delle signore coi capelli grigi o bianchi che, coperte da fagotti autunnali, si piegano nelle ceste dove il bancarellaro cingalese sotto casa mia, nel centro di Roma, butta i frutti e le insalate marcite. "
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