da lucameni il 18/12/2008, 22:15
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Risequestrando le carte appena sequestrate? E' evidente che è impossibile fare una riforma che impedisca questo: bisognerebbe stabilire che i magistrati non sono più soggetti alla legge, possono commettere i reati che vogliono e nessuno li va a prendere.
Un'estensione del lodo Alfano ai 10.000 magistrati che abbiamo oggi in servizio: vogliamo questo?
Vogliamo che i magistrati, come ci viene raccontato falsamente, non paghino per i loro errori e i loro reati? Spero di no.
Non c'è altra riforma che avrebbe potuto impedire a Salerno di andare a indagare e perquisire i colleghi di Catanzaro.
Dice: "ma quelli di Catanzaro hanno poi indagato quelli di Salerno e contro sequestrato le carte".
Si, ma lì non c'è bisogno di una riforma per impedirlo: è già vietato adesso fare quello che hanno fatto.
Come abbiamo spiegato, dato che Catanzaro non è competente sui colleghi di Salerno, se ritiene che questi abbiano commesso dei reati, doveva rivolgersi alla procura competente, quella di Napoli, e fare un esposto affinché Napoli vedesse se a Salerno c'era qualcosa che non andava.
Non volevano il sequestro delle carte della loro indagine?
Sapete cosa si fa quando si ritiene che un sequestro sia infondato? Si ricorre davanti al Tribunale del riesame contro un provvedimento cautelare che è stato preso.
Poi si ricorre in Cassazione. I magistrati, invece di seguire le regole, si sono contro sequestrati il materiale invece di ricorrere al riesame, come avrebbero potuto fare.
Voi capite che è già tutto scritto, nelle leggi, cosa bisogna fare: non c'è bisogno di nessuna riforma, almeno dal punto di vista di quello che è stato chiamato lo "scontro fra procure".
Allora cosa vogliono fare? Usare questa vicenda, che non ha bisogno di alcuna riforma per essere risolta - basterebbe applicare le regole che ci sono e punire chi non le rispetta - che ha colpito l'opinione pubblica anche perché è stato raccontato in maniera falsaria da giornali e televisioni, per fare altro.
Cioè, per fare in modo che la magistratura venga messa sotto il controllo del potere.
Guardate, io capisco che qualcuno sta sbadigliando: "ancora con questa storia dell'indipendenza della magistratura, noi non arriviamo alla fine del mese".
Attenzione: propri per chi non arriva alla fine del mese è più allarmante quello che si sta cercando di fare.
Finché la legge è uguale per tutti. Finché i magistrati sono obbligati a far rispettare la legge in maniera uguale per tutti.
Finché i pubblici ministeri sono obbligati a prendere in considerazione qualunque denuncia da chiunque sia stata presentata, contro chiunque sia stata presentata, noi, quelli che non hanno potere, quelli che vivono del loro stipendio e che spesso non riescono nemmeno a farselo bastare.
Quelli che non hanno le spalle coperte da qualche padrino, come facciamo a ottenere giustizia?
Andiamo, presentiamo le nostre denunce contro chi ci sta facendo un sopruso o un torto e sappiamo che, se il magistrato applica la legge, deve prendere in considerazione la nostra denuncia.
Non è che deve darci ragione per forza, ma deve prenderla in considerazione e deve indagare.
Se quel magistrato non sarà più tenuto, per legge, a prendere in considerazione tutte le denunce, auguri! Auguri!
Se potrà scegliere, auguri! Ma, secondo voi, col clima che c'è in Italia da un bel po' di tempo a questa parte, quali denunce tralascerà un magistrato che vuole vivere tranquillo e fare carriera, e arrivare possibilmente a 75 anni senza essere pestato dai politici e dai suoi superiori e dal CSM?
Prenderà in considerazione le denunce dei potenti contro i poveracci, mica le denunce dei poveracci contro i potenti!
L'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge serve a chi non ha potere. La giustizia, bellissima definizione di Vaclav Havel, è "il potere dei senza potere".
Chi ha potere non ha bisogno della giustizia perché ha mille modi per farti sputare fuori quello che vuole, non c'è bisogno di rivolgersi al giudice per un potente.
E' il senza potere che va dal giudice a chiedere di avere ragione contro chi gli ha provocato un torto.
Nelle prossime settimane spiegheremo nel dettaglio separazione delle carriere, riforma del CSM, riforma dell'azione penale che non sarà più obbligatoria, riforma dei poteri incrociati degli avvocati e dei pubblici ministeri nel processo.
Tutto ciò che stanno cercando di fare e che probabilmente faranno, almeno per quello che riusciranno a fare in Parlamento, speriamo che non riescano a farlo con la maggioranza dei due terzi, cioè speriamo che non trovino i collaborazionisti del PD, altrimenti bisognerà cominciare a chiamarli con il loro nome.
Bisognerà cominciare a far sapere alla gente i nomi e i cognomi di coloro che vogliono prestarsi a una manovra golpista del Presidente del Consiglio, per manomettere la Costituzione senza coinvolgerei cittadini.
Se riusciranno a fare queste riforme, e temo che almeno in Parlamento, spero non al 66%, riusciranno a farle, noi avremo una giustizia per ricchi.
Vi faccio solo un esempio.
L'ha proposto Violante, perché il centro sinistra presta i suoi "migliori cervelli" al centro destra per suggerire le soluzioni migliori per portare a termine le sue pessime intenzioni.
Il centro destra è pieno di pessime intenzioni, ma anche di somari.
Anche dal punto di vista giuridico, sono degli asini. Quante leggi ad personam hanno fatto che non funzionano?
Loro credono che una legge scritta in un certo modo produca un certo effetto e poi non lo produce.
A parte la ex-Cirielli e la legge sul falso in bilancio, quella sulle rogatorie non ha funzionato, la Cirami non ha funzionato, il lodo Schifani gli è stato spazzato via, probabilmente verrà presto spazzata via anche la legge Alfano.
La legge Pecorella, che aboliva l'appello del PM, è stata spazzata via.
Stiamo parlando di analfabeti del diritto. Quando hanno bisogno di qualcosa arriva Violante che si propone come consulente non richiesto, ma sempre benvenuto, del povero Angelino Jolie, che basta che lo guardiate in faccia per rendervi conto che non è in grado di compitare nemmeno un pensierino delle elementari.
Questa Joint venture Violante-Angelino Jolie ha prodotto un'idea diabolica e pericolosissima: oggi, il pubblico ministero dirige e coordina la Polizia Giudiziaria, l'azione penale l'ha in mano lui, la propulsione delle indagini l'ha in mano lui.
Se la Polizia Giudiziaria, polizia, Carabinieri, Guardia di Finanzia, Vigili Urbani, gli segnala: "abbiamo fatto un'indagine e scoperto questo reato, possiamo andare avanti?" il magistrato li delega ad andare avanti.
Ma è anche il magistrato che può, a sua volta, prendere delle notizie di reato.
Ad esempio, legge su un giornale la denuncia di un cittadino su un giro di abusi edilizi, allora chiama la Polizia Giudiziaria e gli dice di andare a indagare.
Quante indagini sono nate da notizie giornalistiche? Quanti bravi giornalisti hanno rivelato degli scandali ai magistrati, i quali poi sono andati e hanno trovato anche i reati!
Questo è quello che succede oggi, per cui qualunque notizia di reato da chiunque gli arrivi, il magistrato non solo può ma deve prenderla in considerazione.
Siamo tutti più tutelati.
In futuro, cosa vogliono fare Violante e il suo ventriloquo Angelino? Vogliono staccare la Polizia Giudiziaria dal pubblico ministero.
Il PM se ne sta seduto in ufficio ad aspettare che le forze di Polizia gli portino le notizie di reato.
Immaginate i fatti di Genova, dove la Polizia avrebbe dovuto portare le notizie di reato a carico dei capi e di altri esponenti della Polizia.
Vi pare che sia possibile? Pensate alla Guardia di Finanza che scopre dei reati commessi dal ministro delle finanze o dal sottosegretario alle finanze.
Abbiamo Cosentino, indagato per camorra. Come si può pensare che senza un impulso del PM dei militari alle dipendenze del ministro o del sottosegretario possano mai essere liberi di portare le notizie.
Che fine fa il militare che ficca il naso negli affari del suo superiore?
Pensate a quanti ufficiali della Guardia di Finanza sono stati fatti arrestare nel 1994 dal pool di Milano perché pigliavano le tangenti.
Le indagini le hanno fatte il loro colleghi della Guardia di Finanza: i magistrati di Milano, per rispetto, avevano affidato le indagini sulla Guardia di Finanza, ad altri finanzieri.
Ma perché questi finanzieri facevano le indagini? Perché avevano le spalle coperte dal PM!
Se no spontaneamente è difficile...
Ecco perché il PM deve restare il padrone dell'azione penale: non ha nessun interesse, non dipende da nessuno se non dalla legge, mentre le forze di Polizia, alle quali naturalmente dobbiamo la massima gratitudine perché non sono tutte come le mele marce di Genova o altri posti, dipendono dal governo.
La polizia dipende dal ministro dell'Interno, la Guardia di Finanza dal ministero delle finanze e i Carabinieri dal ministro della difesa.
Ecco perché il PM lo vogliono separare dalla Polizia. Se il PM non può più agire d'iniziativa ma deve aspettare che le notizie di reato per aprire le indagini gliele portino le forze di Polizia, basta impedire a queste di portargli certe notizie di reato e il PM o passa le sue giornate a girarci i pollici o si dedicherà ai furti di polli, ai piccoli spacci di droga.
Ma senza esagerare, perché se si va su, col traffico di droga, magari si scoprono dei potenti coinvolti, nello spaccio o nel consumo.
E avanti di questo passo.
Che giustizia è questa? E' la giustizia che chiude all'origine il rubinetto dell'azione penale, per cui poi non c'è nemmeno bisogno di mettere il PM alle dipendenze del governo.
Non c'è nemmeno bisogno di mettere i Tribunali alle dipendenze del governo: si può benissimo lasciare formalmente indipendente sia il PM sia il giudice, tanto non gli arriva più l'acqua al mulino!
Le pale del mulino si fermano...
Tutto indipendente: le indagini sui reati di mafia e politica, di collusioni istituzionali, di corruzione, di reati finanziari... tutte le cose scomode, le forze di Polizia istruite dal governo di turno, non le porteranno più, il magistrato non le potrà più avviare se nessuno gli porta l'acqua sul tavolo e quindi le indagini non cominciano nemmeno!
Non c'è bisogno di bloccarle dopo: le si blocca alla fonte, non partono nemmeno.
Questo è una tutela per il cittadino? No.
Immaginate il cittadino che vuole avere giustizia: quando sentite Berlusconi dire che il PM deve diventare l'avvocato dell'accusa dovreste... dovremmo preoccuparci tutti.
Perché oggi il PM è quello che fa le indagini per scoprire se io sono colpevole o innocente, e se scopre che io sono innocente ha il dovere di chiedere di assolvermi o archiviarmi.
Se diventa l'avvocato dell'accusa diventa una protesi della Polizia.
Le forze di Polizia fanno carriera in base alle statistiche: più gente acchiappano nelle retate e più medaglie prendono, indipendentemente se tra quelli che prendono nelle retate c'è qualche innocente. L'importante è fare numero.
Se il PM non ha più il compito di vagliare fra i colpevoli e gli innocenti ma è semplicemente l'avvocato della Polizia nel processo, cercherà anche lui di far condannare più gente possibile per avere il cottimo sulle condanne.
E se io sono innocente e sono un poveraccio?
Se io sono potente, con il mio avvocato faccio le mie contro indagini difensive e riesco a ottenere ragione, ma se sono un poveraccio con l'avvocato d'ufficio?
Ve lo vedete un avvocato d'ufficio che paga un investigatore, fa le contro indagini per smontare l'accusa sostenuta dall'avvocato dell'accusa?
Ma solo chi se lo può permettere a suon di milioni riuscirà a uscire dai processi essendo innocente, se il PM diventa l'avvocato dell'accusa.
Oggi il PM è obbligato a fare le indagini per vedere se io sono colpevole o innocente, non è previsto che faccia l'avvocato dell'accusa.
Sostiene l'accusa soltanto quando si è convito che una persona è colpevole, ma prima ha fatto tutte le indagini per vedere se io sono colpevole oppure no.
Quante volte i PM chiedono l'assoluzione o l'archiviazione. L'avvocato dell'accusa chiederà sempre la condanna! E' programmato per far condannare.
Poi se uno è colpevole o innocente non importa, infatti leggete i giornali: dicono "daremo più potere agli avvocati per fare le indagini difensive".
Certo, agli avvocati degli imputati ricchi che potranno permettersi di essere innocenti e di dimostrarlo. I poveri, anche se saranno innocenti, non riusciranno più a dimostrarlo perché spetterà a loro dimostrare di essere innocenti e non al PM.
Cerchiamo di ragionarci, perché la direzione verso la quale stiamo andando non è più la democrazia che abbiamo conosciuto, non è più lo Stato di Diritto.
La giustizia verso la quale stiamo andando è una giustizia per ricchi.
In tempi di crisi quanti sono i ricchi che auspicano una giustizia per ricchi? Spero pochi.
L'allarme è alto, teniamolo alto.
Se vi interessa, abbiamo lanciato un appello assieme a Massimo Fini sui pericoli che sta correndo la nostra democrazia con la riforma Costituzionale a colpi di maggioranza.
Trovate tutto sul sito della Voce del Ribelle, il mensile di Massimo Fini, o sul solito voglioscendere.it dove c'è anche la email per dare la vostra adesione.
Passate parola, ci vediamo lunedì."
17 dicembre.
""In Abruzzo vince l’inquisito Chiodi”. “Colpa della questione morale nel Pd”. “Il Pd perde 10 punti, l’Udc ne perde 1, Di Pietro raddoppia, la Sinistra avanza”. “Bisogna scaricare Di Pietro e la Sinistra e allearsi con l’Udc”. “Sei mesi fa votò l’80%, ora solo il 53: un elettore su due è rimasto a casa, soprattutto in casa Pd, dopo l’arresto di Del Turco”. “Colpa di Di Pietro, bisogna andare con Casini, Cesa e Cuffaro, così gli elettori ritrovano l’entusiasmo e si precipitano alle urne”. “Costantini ha preso meno voti della coalizione: nel Pd qualcuno ha fatto votare Chiodi”. “Colpa di Di Pietro, bisogna escluderlo non solo dalla Vigilanza e dal Cda Rai, ma da tutti gli incarichi: in fondo ha solo il terzo partito d’Italia”. “Hanno arrestato per tangenti il segretario abruzzese del Pd, sindaco di Pescara”. “I giudici fanno politica”. “Ma hanno atteso che si chiudessero le urne”. “L’han fatto apposta per infierire sugli sconfitti”. “Ma han pure inquisito Carlo Toto, quello di Air One, che ha il nipote deputato Pdl e s’è visto salvare la compagnia dal governo, ma aveva ottimi rapporti anche col Pd”. “E’ la prova che i giudici fanno politica, contro la destra e contro la sinistra”. “A Potenza chiedono l’arresto del deputato Pd Francesco Margiotta”. “Anche a Potenza i giudici fanno politica”. “Ma l’inchiesta è di Woodcock, quello che ha indagato lo staff di Fini e Pecoraro Scanio”. “Anche lui fa politica contro destra e sinistra”. “Ma Margiotta era indagato da un anno in un’altra inchiesta, e il Pd l’ha ricandidato e riportato alla Camera lo stesso”. “Ha ragione Berlusconi: bisogna riformare la giustizia”.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)