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M5S, come si fa a dire no?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

M5S, come si fa a dire no?

Messaggioda mauri il 17/02/2013, 16:15

ciao mauri

http://www.beppegrillo.it/
La spending review di Rigor Montis si è fermata alle enunciazioni e al morbido suono della parola inglese "riviuuuù". Il governo Monti ha aumentato le tasse, non ha fatto altro. La spending review non è stata fatta, ma la taxation review è stata strafatta, al punto che per le partite iva, gli artigiani, i piccoli imprenditori e tutti coloro che sono soggetti agli studi di settore può essere più conveniente stare a casa che andare al lavoro. E' necessario, prima del crollo delle entrate fiscali per la chiusura delle imprese al ritmo di 1.000 al giorno, tagliare senza guardare in faccia a nessuno. L'Italia è una mongolfiera che sta perdendo quota, vanno buttati fuori bordo i costi inutili. Per farlo è necessario un governo di salute pubblica che può essere garantito solo da una vittoria del MoVimento 5 Stelle. Per tagliare c'è solo l'imbarazzo della scelta:

- accorpamento dei comuni sotto i 5.000 abitanti (subito)
- modernizzazione e informatizzazione della macchina dello Stato centrale con un taglio del 30% dei costi (in 5 anni)
- cessazione di ogni missione di pace, in realtà vere missioni militari, all'estero (subito)
- eliminazione Province (subito)
- stop alla costruzione di opere inutili come la Tav in Val di Susa, la Gronda a Genova, la Pedemontana in Lombardia (subito)
- eliminazione contributi all'editoria (subito)
- eliminazione di ogni auto blu tranne per il presidente della Repubblica e del Consiglio (subito)
- eliminazione contributi elettorali ai partiti (subito)
- riduzione di almeno la metà delle consulenze esterne per lo Stato e per gli enti locali (subito)
- Recupero dei 98 miliardi di euro evasi dalle società di slot machines (subito)
- Taglio di 2/3 delle spese del Quirinale (subito)
- Adozione di software open source per la Pubblica Amministrazione (subito)
- Adeguamento stipendi dei parlamentari a media europea (subito)
- Diminuzione del numero parlamentari del 50% (durante la legislatura)
- Rinuncia all'acquisto dei cacciabombardieri F35 (subito)
- Efficienza/risparmi acquisti per la Sanità per un 1/5 della spesa (subito)
- Taglio/vendita di due canali RAI nazionali (subito)
- Taglio Expo 2015 (subito)
- Dimezzamento stipendio e numero consiglieri regionali (subito)
- Taglio delle pensioni sopra i 5.000 euro lordi mensili (subito)

Insieme ai tagli elencati va inserito il reddito di cittadinanza presente in molte nazioni europee, come la Germania, per chi non abbia un lavoro.
Tagliare si può, volare si può.

Il MoVimento 5 Stelle è un movimento senza.

Senza contributi pubblici
Senza sedi
Senza strutture
Senza giornali
Senza televisioni
Senza candidati pregiudicati
Senza candidati presenti in passato in Parlamento
Senza faccioni civetta presentati come capilista in tutta Italia
Senza compromessi
Senza inciuci
Senza leader
Senza politici di professione
Senza corrotti
Senza tangenti
Senza responsabili regionali, provinciali
Senza capibastone
Senza candidati scelti dalle segreterie dei partiti
Senza candidati con un incarico attuale in Comune o in Regione
Senza alleanze con i partiti
Senza un passato di cui vergognarsi
Senza candidati fuori dalla propria circoscrizione elettorale
Senza ideologie
Senza assicurazioni
Senza banche
Senza respiro
Ma anche senza fretta

Per questo vola in alto e sopra. E' leggero, più leggero di una piuma. Imprendibile come l'aria. E arriverà in Parlamento.
Tutti a Roma a Piazza San Giovanni il 22 febbraio. Nulla sarà più come prima.
mauri
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Re: M5S, come si fa a dire no?

Messaggioda franz il 17/02/2013, 17:07

Il MoVimento 5 Stelle è un movimento senza...
Beh, lo abbiamo visto. È anche un movimento senza democrazia interna ed evidentemente questo è un optional nei partiti gestiti da padri padroni (e magari manovrati da personaggi piu' o meno nell'ombra come Casaleggio).
Alcune (molte) delle proposte di Grillo sono interessanti e le sottoscrivo. Ma quelle non è certo solo Grillo a proporle. Altre sono sbagliate, demagogiche e dannose. ma senza democrazia interna, come è possibile discuterne tra loro?

Chi ha provato a dre di no è stato sbattuto fuori :o
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Re: M5S, come si fa a dire no?

Messaggioda ranvit il 17/02/2013, 17:12

Salutare pero' che siano il piu' possibile in Parlamento!
Data la situazione è il termometro della rivolta popolare ....prima della rivoluzione guerreggiata!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: M5S, come si fa a dire no?

Messaggioda cardif il 17/02/2013, 20:09

mauri ha scritto:M5S, come si fa a dire no? ....
Per farlo è necessario un governo di salute pubblica che può essere garantito solo da una vittoria del MoVimento 5 Stelle.


E' facile: basta mettere insieme una 'n' ed una 'o'.
Il programma non è tutto nella vita; è solo una promessa.
Quello del M5S contiene tante cose che però sono previste anche nei programmi di altri.
E' un elenco raccolto in rete dei suggerimenti dei cittadini.
Ma chi, o cosa, assicura che il M5S manterrà la sua promessa?
E comunque questo non è tutto.
Per farsi un'idea di chi dovrebbe dirigere l'attuazione di questo programma si può leggere qua:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... te/2200200
o addirittura leggendo il libro di Mello. Non è oro colato, ma serve a capire meglio.

E si possono vedere queste testimonianze:
viewtopic.php?f=4&t=5738
Mi pare un esempio di come ci sia il mare tra il dire ed il fare; tra le cose che si scrivono e quelle che si fanno.
Un Governo retto da queste persone? A me farebbe paura.
Penso che la prima legge che farebbe, per poter realizzare tutto il resto, sarebbe quella di poter espellere chi vota contro ;)
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: M5S, come si fa a dire no?

Messaggioda flaviomob il 18/02/2013, 1:14

Ci sono tanti punti di buonsenso in quanto propone Grillo. In passato c'è stato anche l'appoggio ad ottime persone alle elezioni europee, quali Sonia Alfano e De Magistris che hanno fatto molto bene dopo essere stati eletti.
Ma ci sono anche i "dissidenti" espulsi dal "capo" in quanto non allineati. C'è stata una gravissima frase omofoba, quando Vendola andò a Bologna, "at salut, buson" degna di un Giovanardi o di un Calderoli qualsiasi. Ci saranno molti eletti in parlamento che esprimeranno una protesta di destra, altri una protesta da sinistra: alla fine posizioni molto differenti sui vari temi concreti che si porranno e ulteriori divisioni. Grillo potrà scomunicarli uno ad uno, ma ciò non li farà decadere dalla carica parlamentare. Che faranno? Boh.

Ma Grillo dove sta?


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: M5S, come si fa a dire no?

Messaggioda pianogrande il 18/02/2013, 1:35

Senza contributi pubblici
Senza sedi
Senza strutture
Senza compromessi
Senza leader
Senza politici di professione
Senza responsabili regionali, provinciali
Senza alleanze con i partiti
Senza ideologie

Dalla lista ho lasciato i senza che giudico demagogici fino al ridicolo.

Senza (sedi, strutture, leader, politici di professione, responsabili regionali e provinciali, alleanze con i partiti, ideologie, contributi pubblici) = ????????

Ma siamo seri!
Fotti il sistema. Studia.
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Re: M5S, come si fa a dire no?

Messaggioda lucameni il 18/02/2013, 2:22

Come ho già detto altre volte è davvero un peccato che M5S abbia questi limiti. Il problema della democrazia interna e delle "epurazioni" peraltro non è esclusiva di Grillo. Basti pensare a cosa ha combinato lo stesso Pd per difendere l'indifendibile.
Tant'è non è che facendo confronti col peggio si risolve un problema comunque esistente.
E poi, a fronte di proposte, rilievi di pur buon senso, sopratutto in tema di ambiente, microeconomia, gestione del territorio, dove si vira su macroeconomia, politica estera, complottismi, politica tributaria, riforme (o legittime non riforme) costituzionali per M5S butta malissimo. L'ammette lo stesso Scanzi, il giornalista, che pure voterà per il movimento.
Un progamma incompleto, pur con ottime proposte, e con un popolo di militanti o simpatizzanti fin troppo variegato: dal volenteroso ed onesto cittadino con piena coscienza civile all'estremista che si riempie la bocca di luoghi comuni e bestialità.
Grillo poi con le sue uscite umorali non so quanto possa esserne "garante".
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: M5S, come si fa a dire no?

Messaggioda flaviomob il 18/02/2013, 2:58

Forse i microtemi declinabili a livello locale hanno più presa e sono maggiormente credibili, come mostrano i successi alle amministrative di Parma e della Sicilia rispetto al 15% che i sondaggi riportano (circa) sul piano nazionale. Anche se oggi ho letto da un iscritto 5stelle di un sondaggio realizzato all'estero che li portava addirittura a 42 punti percentuali... vabbè!


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Re: M5S, come si fa a dire no?

Messaggioda ranvit il 18/02/2013, 9:05

E' un bene che ci sia un gran successo del M5S....i politici dei Partiti cosiddetti "seri" dovranno prenderne atto e cambiare, molto!
Se Grillo è un comico prestato alla politica (e io concordo), gli altri sono politici prestati alla tragedia!!!
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Re: M5S, come si fa a dire no?

Messaggioda flaviomob il 18/02/2013, 17:46

Beh intanto si è sottratto all'ultimo momento all'intervista di Sky... un comportamento vergognoso.


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