La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda ranvit il 12/02/2013, 20:49

La germania è stata anche la nazione che ha partorito la Shoa...ha distrutto l'Europa già due volte e si appresta a falro per la terza volta...e come sempre distruggerà per la terza volta anche se stessa....W la Germania!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda flaviomob il 12/02/2013, 23:04

La Germania ha attuato una politica di riduzione / contenimento degli stipendi, che è appunto costata la rielezione a Schroeder. Di fatto, c'è stata una perdita di potere d'acquisto da parte della classe media, compensata dalla ripresa, da un incremento dei profitti e dal boom delle esportazioni in Europa (col marco se lo sognavano di esportare così tanto). Ora però che mezza Europa è in crisi mentre USA e Giappone svalutano più che possono (e la Cina non rivaluta) non la vedo tanto bene nemmeno per loro. In ogni caso ridurre il potere d'acquisto dei salari non va poi tanto lontano da una politica inflazionistica ;)

Ma poi in Italia quali stipendi potremmo ridurre, che siamo alla canna del gas?

In ogni caso pare che anche in Germania ci sia sempre più divario di reddito e sempre più povertà:

http://crisis.blogosfere.it/2012/11/ger ... nsure.html


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda Iafran il 13/02/2013, 1:43

flaviomob ha scritto:Ma poi in Italia quali stipendi potremmo ridurre, che siamo alla canna del gas?

Quelli dei politici; dei managers, dei presidenti e dei superburocrati delle aziende pubbliche ed istituzionali, etc., cioè di coloro che hanno stipendi superiori a quello percepito dal Presidente degli USA, ma con le responsabilità di impiegati di concetto!! :o
Queste alte remunerazioni sono scandalose e inadeguate ad un Paese che è sull'orlo del collasso economico (se non ne sono proprio la causa!).
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda flaviomob il 13/02/2013, 11:15

Certo, Iafran, ma non è così che ragionano le multinazionali (e nemmeno i nostri manager, pubblici o privati).

L'Italia è sempre più scettica verso l'euro, o si prendono misure serie, da noi e in Europa, o salta tutto.

http://espresso.repubblica.it/sondaggio ... to/2184708
http://www.rischiocalcolato.it/2012/06/ ... leuro.html
http://www.clandestinoweb.com/home-arch ... ecessario/


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Uscire dall'Euro? Chi vuole uscire si accomodi

Messaggioda franz il 13/02/2013, 11:32

flaviomob ha scritto:La Germania ha attuato una politica di riduzione / contenimento degli stipendi, che è appunto costata la rielezione a Schroeder.
Ma poi in Italia quali stipendi potremmo ridurre, che siamo alla canna del gas?

La germania ha riformato il welfare, che è cosa assai piu' notevole.
C'è anche stata una politica di contenimento salariale, concordata naturalmente con i potenti sindacati, ma non si puo' ridurre agenda 2010 a ad un semplice contenimento salariale.

Comqunque tornando al tema dell'euro lancio una provocazione: visto che Ranvit è tanto convinto della necessità / ineluttabilità di uscire dall'euro, e incuriosito dalla seguente proposta trovata in rete: "8) Vorrei fosse ripristinata la lira, ma solo nel centro Italia e sud Italia." mi chiedo che ne pensi lui di un'uscita dall'euro del meridione d'Italia. Se conviene veramente, dovrebbe dire di si' con entusiasmo. Ma con tutto quello che ne consegue, come la fine degli aiuti clientelari dal Nord al Sud ed anche di quelli europei (che tanto non vengono quasi mai utilizzati). Io ricordo che molto tempo fa, quando c'era ancora la Lira la Lega Nord proponeva due monete una per il nord ed una per il sud. Non so cosa ne pensasse Ranvit allora di quella proposta (io assolutamente contrario) e cosa ne pensi oggi. In sintesi non è detto che l'Italia abbia opinioni omogeenee sull'uscita dall'euro e su chi dovrebbe uscire. Per me l'Italia dovrebbe stare tutta dentro ma se qualcuno ha idee diverse, cominci ad accomodarsi.
Ultima modifica di franz il 13/02/2013, 11:34, modificato 2 volte in totale.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda franz il 13/02/2013, 11:34

Iafran ha scritto:
flaviomob ha scritto:Ma poi in Italia quali stipendi potremmo ridurre, che siamo alla canna del gas?

Quelli dei politici; dei managers, dei presidenti e dei superburocrati delle aziende pubbliche ed istituzionali, etc., cioè di coloro che hanno stipendi superiori a quello percepito dal Presidente degli USA, ma con le responsabilità di impiegati di concetto!! :o
Queste alte remunerazioni sono scandalose e inadeguate ad un Paese che è sull'orlo del collasso economico (se non ne sono proprio la causa!).

Hai dimenticato i calciatori, gli sportivi d'elite (tennis, golf, F1) ed il mondo dello spettacolo.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda ranvit il 13/02/2013, 12:13

Franz....fra poco ci accomoderemo tutti :D
Ma poi tu che credi tanto all'euro perchè non proponi alla Svizzera di entrare nell'euro....semmai al posto dell'Italia :D
Facciamo uno scambio!

Non mi interessa la divisione dell'Italia. Figuriamoci! Io vorrei gli Stati Uniti d'Europa :o
Ma uniti per davvero, non con questa demenziale architettura che ha creato chi si arricchisce succhiando sangue agli altri. Compreso il controllo sulle banche locali tedesche...
Viceversa, in attesa di tempi migliori, è meglio sciogliere l'eurozona....che comunque avverrà a breve. La miope ed ottusa politica tedesca si sta mangiando l'Europa. Meglio uscire prima che dopo!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda flaviomob il 13/02/2013, 12:24

Uscire dall'euro non ha alcuna attinenza con il ricevere gli aiuti del fondo sociale europeo (ed altri aiuti comunitari). Essi infatti sono sottoposti al bilancio dell'Unione Europea, non di Eurolandia.
===
http://keynesblog.com/2013/02/13/amarty ... n-la-vedo/

Amartya Sen: “L’austerità sta trascinando l’Europa nel baratro. La Sinistra italiana? Non la vedo”


Indiano d’origine “prestato” a Harvard, Amartya Sen, 76 anni, Nobel per l’Economia nel 1998, è una delle massime teste pensanti del nostro presente. Guru liberal, raro esemplare di filosofo-economista, in questa intervista comparsa sul “Giornale” non lesina scudisciate contro la costruzione dell’euro e il vangelo dell’austerity. Criticando anche la sinistra italiana: non pervenuta.

Professor Sen, cominciamo con un’ottima domanda. Che cos’è la felicità?

Una condizione complessa, sicuramente più ampia di quella descritta dagli utilitaristi à laJeremy Bentham, per i quali sarebbe una massimizzazione del piacere. Dimensione imprescindibile per una vita piena è invece la libertà, pertanto ogni dispiegamento di mezzi ha senso se produce un’espansione delle nostre libertà sostanziali. Per capire è utile la distinzione medievale tra “agente” e “paziente”: la felicità è piena quando l’uomo è “agente”. Questo si vede bene nell’amore: quello vero allarga le nostre potenzialità e di certo non le avvilisce.

Pensa che la situazione che stiamo vivendo in Europa sia felice?

Credo che il sentimento prevalente in Europa sia l’infelicità. Nel sostenerlo non misuro una sensazione soggettiva, ma registro uno status quo che nega le maggiori libertà umane. Se non trovo lavoro, o se sono malato e non posso curarmi, la mia libertà è impedita. L’infelicità è il corollario, a prescindere da come possano poi sentirsi effettivamente le persone.

Perché siamo arrivati a questo punto?

Il tracollo europeo nasce una politica d’austerità fallimentare che ha prodotto l’attuale scenario di povertà e disoccupazione. Lo dico in qualità d’economista, perché la nostra è una scienza empirica. E una legge fondamentale dell’esperienza è imparare dagli errori. Il regime d’austerity, in vigore da anni, sta conducendo al baratro l’Europa.

E l’Italia? Il termometro dello spread s’è raffreddato, eppure il tasso di disoccupazione non accenna a calare, le attività chiudono…

Anche l’Italia ha dovuto adottare politiche sciocche. Ma nessun paese europeo è al riparo dai danni di questa politica deflazionistica. La Germania stessa ne sente gli effetti, poiché sono venuti meno i mercati per le sue esportazioni. Sostenendo ciò, mi ricollego a un assioma base dell’economia novecentesca: senza domanda l’economia piange. Dovremmo riattualizzare Keynes.

Nessun paese europeo è un’isola, potremmo dire. Cosa si può fare per invertire la rotta, dovremmo inaugurare un “New Deal” europeo?

Il problema è endemico. Nell’Unione europea manca una visione politica ragionata abbastanza forte da ergersi a contrasto di quanto è pattuito in sede intergovernativa. Per questo servirebbe una dichiarazione all’unisono di Italia, Grecia, Spagna, Portogallo e in generale di tutti i paesi vessati da vincoli di bilancio. L’Unione europea deve lasciarsi alle spalle la controproducente austerità. E va adottato un grande programma di politica economica europea pro sviluppo.

In passato ha espresso la sua contrarietà all’unione monetaria europea. Se non avessimo adottato l’euro adesso staremmo meglio?

Sono stato contrario all’euro per motivi di tempistica. L’unione monetaria avrebbe dovuto essere adottata dopo l’unione fiscale e politica e non prima di questa. Saltando lo scalino, invece, gli stati ancora “nazionali” hanno perso il controllo sulla propria politica monetaria. Creando situazioni ad alta tensione: i tedeschi che accusano i greci d’essere pigri, i greci che accusano i tedeschi d’essere dei Kapò. Non è di certo questa l’unità europea immaginata da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi negli anni quaranta sull’isola di Ventotene.

Serve la politica quindi. Al riguardo, Anthony Giddens ha difeso la tradizionale dicotomia destra-sinistra (a differenza del premier Monti). Per lei l’opposizione è ancora utile?

A mio avviso la distinzione c’è e affonda nei valori fondamentali delle due parti. Idealmente, la sinistra è garante della felicità, diritto da assicurare universalmente con l’interventismo statale. La destra originariamente è stata il bastione dei diritti proprietari; ora, più genericamente, difende le libertà individuali e il libero mercato. Personalmente sono di sinistra. Penso, però, che la sinistra debba prestare attenzione ai capisaldi liberali della destra. Il bipolarismo destra-sinistra è rintracciabile, seppure con cospicue diversità, sia negli Stati Uniti sia in Europa. Non si può dire lo stesso dell’Italia. Ed è deprimente che nel paese di Antonio Gramsci non si scorga un’agenda politica che possa definirsi veramente “di sinistra”.

(Intervista uscita su “Il Giornale” del 19 gennaio 2013 con il titolo “Il denaro non fa la felicità? Invece sì”)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda Iafran il 13/02/2013, 12:54

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:
flaviomob ha scritto:Ma poi in Italia quali stipendi potremmo ridurre, che siamo alla canna del gas?

Quelli dei politici; dei managers, dei presidenti e dei superburocrati delle aziende pubbliche ed istituzionali, etc., cioè di coloro che hanno stipendi superiori a quello percepito dal Presidente degli USA, ma con le responsabilità di impiegati di concetto!!
Queste alte remunerazioni sono scandalose e inadeguate ad un Paese che è sull'orlo del collasso economico (se non ne sono proprio la causa!).

Hai dimenticato i calciatori, gli sportivi d'elite (tennis, golf, F1) ed il mondo dello spettacolo.

Ho voluto intendere oltre ai politici dei vari livelli (Parlamento, Regioni, Province, Comuni, Circoscrizioni) i "superburocrati" dei Consigli di Amministrazione delle aziende pubbliche ed istituzionali (RAI, ASL, Università, Centri di Ricerca etc.); le aziende private possono remunerare i loro dirigenti, consulenti o testimonials con qualsiasi cifra (ne debbono rispondere solo a se stesse).
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda franz il 13/02/2013, 17:50

ranvit ha scritto:Franz....fra poco ci accomoderemo tutti :D
Ma poi tu che credi tanto all'euro perchè non proponi alla Svizzera di entrare nell'euro....semmai al posto dell'Italia :D
Facciamo uno scambio!

Non cambiare argomento. Il tema è l'uscite dell'Italia, non l'ingresso di altri.
Prendo atto che l'uscita che auspichi è con tutta l'Italia, segno che forse un po' di solidità da portarti dietro la cerchi.
Ho letto un sondaggio ISPO sull'euro che tra le varie cose (crescita dell'euro scetticismo ma 54% favorevole alla permanenza) afferma che "In particolare al sud e nelle isole, al decrescere del titolo di studio e all’aumentare dell’età, sono sempre più i critici. Restano invece tendenzialmente favorevoli i giovani, chi risiede nel nord del Paese e chi ha una laurea".
pare che al nord si voglia restare e al sud si sia piu' euro scettici. per quello mi chiedevo se tale convizione resistesse anche all'ipotesi di una uscita solitaria.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 21 ospiti

cron