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EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda ranvit il 10/02/2013, 12:23

Ancora valido questo articolo del WSJ...

http://www.wallstreetitalia.com/article ... zione.aspx

Svalutare l'euro, e' l'unica soluzione
di: Carlo Pelanda Pubblicato il 10 maggio 2011| Ora 10:10

E' evidente che la Grecia, come altri, non può restare nell'euro. Ma è anche evidente che non può uscirne. C'è una soluzione? Una sola, nel breve-medio termine: svalutare l'euro.


Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

E' evidente che la Grecia, come altri, non può restare nell'euro. Ma è anche evidente che non può uscirne. C'è una soluzione? Una sola, nel breve-medio termine: svalutare l'euro. Infatti è in atto, ma con la complicazione di un conflitto tra Bce che non vuole farlo e governi europei che lo vorrebbero, in particolare quello tedesco. Per questo, in nota, ci sarà una raccomandazione per Draghi.

L'architettura dell'Eurozona ha un difetto strutturale. Costringe le nazioni con economia debole ad adottare una moneta forte, soprattutto in termini di cambio, cosa che tipicamente peggiora la debolezza fino al punto di costringere le nazioni stressate per tale motivo a mollare la moneta forte stessa (e a ristrutturare il debito). Capitò all'Argentina un decennio fa che diede priorità alla lotta all'inflazione ed al riequilibrio di bilancio senza calibrarla ai requisiti perla crescita.

Succede oggi a Grecia e Portogallo condizionati dalle regole restrittive dell'eurozona e da una Bce che punta a mantenere elevato il cambio per minimizzare l'inflazione importata. II rigore produce deflazione nel mercato interno, cioè impoverimento. Il cambio troppo elevato toglie competitività alle esportazioni a basso contenuto tecnologico e al turismo di Grecia, Portogallo (nonché di Spagna ed Italia). Tale situazione avvia una spirale di poca crescita e costo crescente del debito che potrebbe essere invertita solo da politiche fortissime di riforma liberalizzante del mercato. Ma sono impossibili in Grecia e improbabili in Portogallo, nel medio termine. II mercato già vede fallite le due nazioni e ne compra i titoli di debito solo perché sostenuti dal soccorso europeo.

Questo, d'altra parte, è necessario perché l'insolvenza, anche solo parziale, della Grecia farebbe scoppiare una crisi bancaria globale ed una crisi di fiducia generale sui debiti sovrani. Per tale motivo la Grecia non può assolutamente diventare insolvente pur essendolo. Ma in Germania non c'è consenso nell'elettorato per spendere soldi nazionali per finanziare la Grecia. In sintesi, la Grecia è fallita, ogni giorno va peggio perché il rigore interno ed il cambio esterno non le fanno fare più crescita, ma non può fallire formalmente.

L'unica azione che può dare sollievo alla Grecia, nonché alle altre economie deboli dell'Eurozona ed anche alla stessa Germania, è quella di svalutare l'euro di brutto per aumentare l'export e l'importazione di turismo non-euro. Ma il dollaro viene pilotato al ribasso dalla Riserva federale per sostenere la ripresa in America. Ed in più la Bce vuole tenere l'euro alto ner ridurre l'inflazione importata. Tuttavia, non c'è altro da fare.

Infatti la Bce, accettando con riluttanza pressioni dai governi, ha posposto il rialzo dei tassi (che attira flussi di capitale e quindi alza il cambio). Ma ciò ha abbassato troppo poco l'euro. Ad un certo punto, allora, un settimanale tedesco ha pubblicato una soffiata relativa alla richiesta della Grecia di uscire dall'euro. Non vera, ma bomba che ha avuto il potere di far risalire sostanzialmente il dollaro sull'euro. C'è un gioco evidente: più il dollaro svaluta più la Germania sussurra che l'euro salterà per controsvalutarlo.

Questo gioco opaco, sul filo del rasoio, dimostra un doppio conflitto tra America ed Euro-zona e tra i governi di questa e la Bce. Almeno lo si sappia visto che troppo pochi lo scrivono con chiarezza.

Nota. Mi permetto di consigliare all'ottimo Draghi di considerare cosa vorrebbe dire un italiano alla Bce in una situazione del genere. Purtroppo la bandiera conta più dei meriti personali. Meglio ci sia un tedesco alla Bce che faccia saltare l'euro o lo svaluti. Inoltre, se Draghi accetterà l'invito, ed il sostegno, di Merkel per puntare al Fmi, in alternativa alla Bce, da quella posizione potrà meglio aiutare America ed Europa a convergere, questa la vera soluzione stabilizzante, in prospettiva.
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda ranvit il 10/02/2013, 12:27

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... 2945.shtml

Alla Ue conviene svalutare l'euro
di Simon JohnsonCronologia articolo28 novembre 2011Commenti (10)
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda franz il 10/02/2013, 13:46

http://it.finance.yahoo.com/echarts?s=E ... undefined;

esaminando il grafico nella dimensione temporale MAX mi pare che tra dollaro ed euro (ma lo stesso potremmo dirlo per sterlina e jen) sia una continua gara, un continuo rincorressi a chi perde di piu' valore. I continui sali scendi andrebbero paaragonati a qualche cosa di fisso, che non perde valore. Che non è svalutabile e manipolabile da una banca centrale.
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda lodes il 10/02/2013, 14:01

" Ma cosa fece la Germania per unificare l'Est? Li dissanguo' o investi' furiosamente?
E perchè mai per unire l'Europa si dovrebbe fare il contrario?"

Vittorio fa una domanda a cui va risposto ricordando che i l'Italia gli "investimenti" , cioè i debiti, li ha già fatti. Ma non per cambiare il paese liberandolo da tutte le tare che si porta dietro (dalle mafie alle corruzioni dei colletti bianchi, dai corporativismi al familismo, ecc. ecc..) In altre parole mentre i paesi oggi forti "aggiustavano le loro politiche di bilancio, di welfare, sociali, noi sperperavamo miliardi nell'Alitalia, nella aumento della spesa pubblica, nella corruzione che fa costare di più ogni opera dello stato. Allora domando: usciamo dall'euro per continuare a creare debito, magari presentandola come una necessità che farà stare meglio tutti, perchè se c'è più spesa pubblica ci saranno più cittadini che ne beneficiano. Ma chi paga? Chi ci da i soldi?
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda ranvit il 10/02/2013, 16:48

Enzo....vuoi che io non sia d'accordo sulla vergogna delle malversazioni italiane a tutti i livelli? Premesso che ti ricordo che eravamo già nell'euro....quindi restandoci non garantisce certo di evitarle...cio' che sto cercando di mettere in evidenza è che il ns stare nell'euro nel solo 2012 c'è costato all'incirca un aumento del debito pubblico dal 120 al circa 130%....da 1897 a 2020 miliardi... 123 miliardi in un solo anno!!! Perchè tra interessi e quote di partecipazione al salvataggio degli altri, in assenza di crescita, l'unico risultato è una continua inarrestabile crescita del debito pubblico! Dove dobbiamo arrivare per renderci conto che staremmo meglio fuori dall'euro?
Ma soprattutto quali indicazioni ci sono/hai/avete che le cose miglioreranno nel prossimo futuro restando nell'auro???
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda franz il 10/02/2013, 17:23

sto cercando di mettere in evidenza è che il ns stare nell'euro nel solo 2012 c'è costato all'incirca un aumento del debito pubblico dal 120 al circa 130%....da 1897 a 2020 miliardi... 123 miliardi in un solo anno!!
E stare nell'euro dal 2001 quanto ci ha fatto guadagnare? Che facciamo, nascondiamo i vantaggi ed esibiamo le perdite?
E poi stando fuori pensi che il debito pubblciosi sarebbe arrestato per magia?
A me risulta che il contributo italiano al fondo di stabilità sia di 2 miliardi di dollari. Il grosso del debito è dovuto alla nosta spesa pubblica, clientelare. Poi tra l'altro non siamo nemmeno capaci di entrare nei progetti finanziati dalla UE e perdiamo la maggior parte dei fondi. :(

http://noisefromamerika.org/articolo/euro-non-c-entra
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda ranvit il 10/02/2013, 18:24

Invece a me risultano 32 i miliardi di euro versati nel 2012 per il salvataggio dei Paesi deboli! E circa 87 per interessi + spiccioli per altre cose... :roll:

Ma, a parte cio', come già si sa, io sono assolutamente favorevole al piu' forte biasimo possibile per le malversazioni nella vita pubblica italiana....ma questo forse si risolve restando nell'euro? Sembrerebbe di no visti i risultati.
E quindi in attesa di diventtare virtuosi, che si fa? Si continua a far aumentare il debito pubblico di un 10% in piu' all'anno?
Perchè è evidente anche ad un ragioniere che, con la decrescita in atto (alias riduzione del Pil), dovendo devolvere tutti i sacrifici che si fanno per aiutare i Paesi deboli (oltre che agli interessi sul debito), non resta una lira ( :D ) per fare le riforme che si dovrebbero.
Ma se anche si volesse, dove stanno i politici che farebbero le riforme necessarie???

Ripeto che qui stiamo facendo un discorso puramente accademico visto che non siamo noi a decidere, ma ergersi a salvatori della Patria e soprattutto dell'Europa 8-) sulla base di una propria idea di soluzioni....mi sembra alquanto inutile.

Anche io saprei come risolvere il problema dell'Italia, persino restando nell'euro 8-) , ma non saro' io ad essere chiamato al Governo! Nè Franz, nè Lodes, nè Pinco Palla del forum....
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda flaviomob il 10/02/2013, 19:12

Stare nell'euro avrà fatto guadagnare (tanto) quei commercianti che hanno più o meno raddoppiato i prezzi, nonché chi era già ricco grazie ad una valuta più forte, in garanzia del proprio patrimonio. Non certo imprese e lavoratori.
Il PIL pro capite dell'Italia, in rapporto agli altri paesi UE, è crollato di venti punti percentuali in un decennio. Nel 2001 era il 117,8% rispetto alla media UE-27, nel 2009 è sceso a 99,5. E continua a scendere (ora siamo dietro a Spagna e Irlanda).

Certo, si può sempre imputare questo disastro a cause diverse dall'euro, però rimane il fatto che la nostra mediocre classe dirigente non è formata da marziani catapultati su Montecitorio ma è espressione di un paese provinciale e chiuso che, evidentemente, non è adatto ad una moneta forte.

http://www.chicago-blog.it/2012/11/09/i ... 3-grafici/

http://it.finance.yahoo.com/notizie/fmi ... 00988.html

http://www.nens.it/_public-file/Pil%20P ... .12.09.pdf


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda lodes il 10/02/2013, 20:52

Caro Vittorio è vero che stiamo facendo una discussione accademica :D ma pur facendo dell'accademia non si possono ignorare i dati di fatto. Cioè non si può ignorare che il nostro è un paese che, ormai, da decenni non cresce. Non cresce e non produce innovazione se non in comparti molto limitati. E la mancata crescita è precedente all'euro. Se non fosse così non si capirebbe la crisi della prima repubblica. Cioè nei decenni con alta inflazione e costante crescita della spesa pubblica e di svalutazioni competitive sono state buttate le basi del disastro italiano. Altro che era meglio allora. Almeno con il senno del poi dovremmo riconoscere i guasti che sono stati prodotti allora. E in questo la responsabilità della mia generazione è molto grande. Penso che questa responsabilità se la debbano accollare tutti: classe dirigente e cittadini elettori. La situazione ora si è molto aggravata nel senso che i nodi sono venuti al pettine e nessuno e niente può esorcizzare i problemi con delle scappatoie.

Sempre dal punto di vista accademico il presupposto di partenza è che siamo in mano ad una classe dirigente incapace: tutti d'accordo. Però se è così l'uscita sarebbe sicuramente un disastro perchè questi incapaci non sanno, non vogliono curare le malattie del paese. Non voglio nemmeno immaginare le conseguenze per i cittadini (lavoratori, pensionati ecc) e in ogni modo quanti sacrifici dovremmo fare, e per quanto tempo, prima di riportare il paese ad un livello simile ai paesi più avanzati?

Viceversa penso che se costretti dentro ai vincoli europei anche la peggior classe dirigente sarebbe costretta a compiere scelte, ancorché costose, che ci mantengono dentro all'unione.

E' evidente che questo scenario sconta una sfiducia nella possibilità di cambiare questa classe dirigente. Credo che sia una visione negativa che non aiuta, ma che non tiene conto che le generazioni stanno cambiando e che c'è in giro la volontà di cambiare, di voltare pagina: mi sbaglierò ma credo che queste elezioni riserveranno delle sorprese.
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda franz il 10/02/2013, 21:15

ranvit ha scritto:Invece a me risultano 32 i miliardi di euro versati nel 2012 per il salvataggio dei Paesi deboli! E circa 87 per interessi + spiccioli per altre cose... :roll:

E quindi il fatto che l'Italia oggi paghi interessi sul debito è responsabilità dell'euro e non dei governi di prima e seconda repubblica?
E parlando della prima leggere qui
http://noisefromamerika.org/articolo/an ... o-politico
e qui
http://noisefromamerika.org/articolo/an ... inflazione
Per la seconda e ben piu' rilevante, il grosso lo ha fatto Berlusconi, degno compare di merende di Craxi.
Stare nell'euro ha fatto guadagnare ai conti dello stato diverse centinaia di miliardi in bassi tassi di interesse. Sarebbero 700 i miliardi risparmiati e come sempre si discute se sia vero oppure no e ci sono idee diverse
qui una approfondita valutazione.
http://oraliberale.wordpress.com/2012/1 ... #more-1371

sempre in tema di debito pubblico ricordiamoci che il cambio a 1936,27 considerato da molti troppo sfavorevole in realtà trasformo' di colpo i nostri 2.5 mila miliardi e passa di lire in soli 1,3 miliardi di euro. Se seguendo il consiglio di qualche intelligentone il cambio fosse stato di 1000 lire per un euro oggi dove saremmo?

Sul contributo di Berlusconi al debito pubblico (la sua opera magna) una chiara spiegazione di Giannino

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