flaviomob ha scritto:Rimane il fatto che gli USA e il Giappone stanno svalutando per rimanere a galla ...
Gli usa hanno notoriamente e da lungo tempo importazioni che superano nettamente le esportazioni. Lo squilibrio della bilancia commerciale ed il gigantesco debito commerciale accumulato implicano che sono piu' i dollari che costantemente escono per pagare le importazioni che la valuta che entra a compenso delle esportazioni. Questo notoriamente comporta un indebolimento nel lungo periodo (mi pare pero' che nel breve avvenga l'opposto, ma eventualmente trilogy mi corregge) della valuta americana. I dollari devono stamparli per pagare tutte queste importazioni e quindi la svalutazione è la conseguenza di un fatto di mercato. Anche se non volessero. Vediamo i dati USA:
Exports: $1.612 trillion (2012 est.)
Imports: $2.357 trillion (2012 est.)
Caso simile anche per il giappone. Anche lui recentemente ha la bilancia commerciale in passivo, anche se non come gli USA. Per via del costo dell'importazione di energia legato alla crisi nucleare.
Exports: $792.9 billion (2012 est.)
Imports: $856.9 billion (2012 est.)
Anche l'area Euro recentemente mostra un passivo commerciale (prima c'era un attivo e quindi di parlare di indebolimento dell'euro non se ne parlava, anzi era implicito un rafforzamento) ma credo che cio' che frena la svalutazione, stampando euro, è che quest'area non solo è fortemente indebitata ma lo è verso "non residenti". L'europa infatti è in vetta alla classifica del debito esterno (francia e germania dominano nell'erea euro con circa 11mila miliardi di dollari di debito esterno, per non parlare del regno unito, con quasi 10mila miliardi) e fatta la tara ai debiti esterni nazionali che sono in realtà interni all'europa, il totale arriva a 16mila miliardi, piu' degli USA. Il che significa che svalutare comporterebbe necessariamente la perdita di valore del debito e l'aumento dei tassi di interesse. Questo implica prudenza nel svalutare. La BCE infatti ha come principale obiettivo mantenere la stabilità dei prezzi, ossia salvaguardare il valore dell'euro. Il tutto è reso complicato dal fatto che il maggio partner commerciale per tutti giappone, usa ed uropa sta diventando la Cina. Se esamiamo i dati cinesi vediamo che sono l'inverso di quelli delle tre grandi aree:
Exports:$2.021 trillion (2012 est.)
Imports: $1.78 trillion (2012 est.)
Esportano piu' di quanto importano. Questo fatto comportebbe un progressivo rafforzamento della valuta cinese, cosi' come il deficit invece a lungo andare provoca l'indebolimento. Questo rafforzamento comporterebbe esportazioni piu' care e importazioni piu' a buon mercato, compensando lo squilibrio. ma la Cina ha un controllo ferreo sulla valuta e non la lascia fluttuare sulla base del mercato. Questo naturalmente mette in difficoltà chi vorrebbe esportare maggiormente in Cina ed implica una maggior necessità di svalutare le monete delle nazioni che volessero compensare il loro deficit con maggiori esportazioni in cina.
Cosa porta a tutto questo? Ritengo che se nazioni come gli usa e il giappone, che hanno nella Cina il maggior partner commerciale, stanno svalutando, è per questi motivi. Non per motivi di bassa lega legati al debito interno o al fatto che hanno delle aree deboli al loro interno. L'europa invece ancora un forte scambio interno. I partner commerciali principali siamo noi stessi (solo la germania ha diversificato ed ora ha una forte quote di export fuori dall'europa). Ipotizzare una svalutazione dell'euro per venire incontro alle cicale interne è fuori da ogni logica. Farebbe forse l'interesse della germania (esporterebbe di piu' ) ma non certo il nostro. Come è stato fatto notare, paesi come usa, giappone, germania e francia hanno una relativa indipendenza energetica (centrali nucleari, solare, eolico) mentre noi dipendendiamo ancora troppo dalle importazioni. Una perdita di valore dell'euro per noi sarebbe immediatamente pagata alla pompa e con il riscaldamento. Questo si riverserebbe sui costi di prodzione annullando quasi tutti i benefici sull'export.
Il vero problema è smetterla di essere deboli e tornare ad essere un paese forte, che cresce.
Se qualcuno crede di riuscire a farlo facendo come ogni volta ricorso al "meno peggio all'interno di un voto utile" è liberissimo di suicidarsi.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)