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Il montiplicatore

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Il montiplicatore

Messaggioda flaviomob il 03/02/2013, 16:51

Recessione e deficit 2013

Dunque, dunque, Visco dichiara (tra "leggere" contestazioni di cui si sorprende) che "le regole (europee) di contenimento del debito non impongono necessariamente misure restrittive".

Bankitalia, però, quasi contemporaneamente, determina la recessione 2013 nell'1% del PIL.

La prima affermazione di Visco si bassa sul fatto che...ignora il moltiplicatore, e che, sostanzialmente, pare ritenere che le misure di "crescita" siano, in presenza di austerity "espansiva", le famose "riforme strutturali" sul lato dell'offerta che tanto beneficio danno e daranno al PIL italiano. Insomma, "egli" continua a credere nel crowding-out: tagli alle spese, dunque "meno Stato", fanno "crescere", perchè si ottiene ("dicono") aspettativa di minori tasse da parte degli "operatori razionali" a trazione "equivalente ricardiana" e comunque si ottiene una più, (indovinate), razionale allocazione delle risorse.

Ma se si sbaglia su questo può essersi sbagliato pure sulla misura della recessione.

Vediamo com'è andata nel 2012. Alla fine del 2011, si registra "crescita zero" e un indebitamento netto pubblico, (deficit/PIL) pari al 4%.

L'obiettivo era, allora, ("lo vuole l'Europa: un impegno per tutti") di portare il deficit annuale al -1,6%: indicazione della Commissione UE, per consentire la sostenibilità del debito italiano, tranne poi dire che non era vero niente.

Insomma, Monti "mette insieme", per l'appunto, nuove tasse e tagli di spesa per complessivi 2,4 punti di PIL (guarda caso 4-1,6=2,4), e ciò anche scontando gli effetti sul 2012 delle manovre di Tremonti (star dietro alle imputazioni pro-anno degli effetti finanziari delle manovre è un lavoraccio praticamente inutile, anche perchè sono fatte su stime rivelatesi...errate). Risultato: recessione al 2,4% del PIL.

Diciamo che, nel mix tra tasse e tagli ingegnato e complessivamente riportato nei suoi effetti nel 2012, si può individuare un moltiplicatore "a spanne" e mediato ("ponderando" a "occhio", tra le differenti tipologie di intervento finanziario= "tasse e tagli") pari a esattamente 1 (2,4x1=...2,4).

E ciò perchè, come più volte si è lamentato, ci si è "sbilanciati" sulle entrate tributarie, altrimenti il moltiplicatore sarebbe stato maggiore (Il FMI lo indica, per i "tagli-spesa" intorno a 1,5).

Attenzione: il deficit effettivo 2012, previsto a 1,6, è poi risultato essere del 2,6, (si sono proprio sbagliati, come direbbe Sofia), dato che, siccome la pressione fiscale è al 45,2% del PIL, in media, durante l'anno, la base imponibile è caduta in misura corrispondente portando a minori entrate di circa un punto rispetto alle stime (2,4x0,452=1,08)


Per il 2013, il deficit/PIL "programmato" (con un certo understatement, per...non perdere "credibilità"!), più prudentemente ("strano": ma vedremo il motivo) è ora stimato, dal FMI, in -1,8. Questo perchè la Ragioneria sullo specifico 2013 è stata un pò...reticente, per non fare ulteriori brutte figure. In effetti, in origine, avevano "sparato" il pareggio di bilancio direttamente al 2013!


Ma insomma: per portare l'indebitamento netto/PIL dal 2,6 del 2012 (fonte: Istat nel "Bollettino di notifica dell'indebitamento netto...secondo il trattato di Maastricht") a questo 1,8 (ma a me pareva che nell'agosto 2011 avessero detto 1,5, ma tant'è, prendiamo per più "oggettivo" il FMI), ci saranno tagli e tassi, non già applicati nel 2012, per 0,8 punti di PIL.

Ma....0,8x1=0,8, mentre invece Bankitalia ha calcolato una recessione all'1%.

Che siano diventati più realistici (...del "Re-FMI")?

In realtà, a legislazione vigente, i tagli di spesa della manovra estiva 2011 e della spending review saranno, (a legislazione vigente) proiettati in larga parte proprio sul 2013.

Perciò, il moltiplicatore, (quello "attendibile" rideterminato dal FMI in un range tra 0,9 e 1,7) sarà più prossimo, mediando e ponderando a "occhio e a spanne", a 1,5.
Sicchè: 0.8x1,5= 1,2. E già, un pò, è superiore a quanto dice Bankitalia. "Ora": poi vedremo...si aggiornano sempre a cose fatte.

Solo che l'Italia, nel corso del 2013 entra, a pieno regime, nell'ESM che prevede, (su 650-700 miliardi totali, che però scontano i residui del Fondo europeo transitorio" per 250-300 miliardi) a "carico nostro", una contribuzione pari al 17,9%, da corrispondersi entro il 2015 a partire appunto da quest'anno. L'onere complessivo si aggira sui 72 miliardi. Facciamo una media di 24 miliardi all'anno.

Chiaro che, per esigenze di cassa, immediate e dovute alla relativa lontananza delle principali scadenze tributarie 2013, cercheranno una copertura immediata a questo esborso, finanziato da debito pubblico aggiuntivo. Per non inasprire anche la situazione del livello di interessi. D'altra parte è probabile che una prima rata in vicina scadenza sia proprio di 7/8 miliardi.
Ecco allora che, già adesso, parlano di una manovra post-elettorale, immediata, di 7 miliardi (a fine tregua).

Diamo per buono che facciano "solo" questo (se l'hanno detto in periodo elettorale, vuol dire proprio che stanno mettendo le mani avanti). E quindi potrei essere di gran lunga ottimista negli attuali calcoli (sottostimando "l'europeismo" di Bersani-Monti e la questione degli "esodati non garantiti", circa 150.000, per risolvere la quale dovrebbero spendere, secondo i giornali, qualche imprecisato "miliardo". E poi non sia mai che si registri qualche emergenza bancaria "interna", tipo MPS).

Dunque, assumendo un moltiplicatore medio-ponderato da "mix" di ulteriori tagli e tasse (cioè di poco superiore a 1), si dovrebbe avere, almeno, un altro mezzo punto circa di PIL di ulteriore recessione (ma è per una buona causa: tutelare i crediti delle banche tedesche verso i PIGS, specie la Spagna e magari...Cipro. Insomma, "più europa" è sempre una soluzione "buona" per...vivere al di sopra delle nostre possibilità).

Quindi la recessione 2013, si collocherà in un "range" tra (0,8+0,5) e...(1,2+0,5), cioè tra 1,3 e 1,7 (sarei più propenso alla seconda cifra, ma ammetto che, mediando, potrei puntare su 1,5). Questo se li lasciamo fare e pur sempre valutando "ottimisticamente" il "loro" europesimo...

A questo punto, poichè la pressione fiscale rimane QUANTOMENO (ma probabilmente aumenterà, in pratica) a 45,2% del PIL, avremo anche una corrispondente caduta della base imponibile e, quindi, un ulteriore aggravamento del deficit/PIL rispetto al previsto: da 1,8 dovrebbe incrementarsi, diciamo "prudenzialmente", di un ulteriore 0,6-0,7, punti di PIL, (moltiplicando, appunto, il minor PIL per la pressione fiscale). Quindi l'indebitamento netto sarà ancora maggiore dell'1,8 e intorno a 2,4/2,5 del PIL.

Se li lasciamo fare. (Se li lasciamo giocare agli "equivalenti ricardiani"...attendendosi ottimisticamente una certa moderazione).

Naturalmente la colpa sarà nostra e del fatto che non siamo abbastanza produttivi. E che viviamo al di sopra delle nostre possibilità). Naturalmente.

http://www.sinistrainrete.info/europa/2 ... -2013.html

(il documento originale comprende alcuni link)


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Re: Il montiplicatore

Messaggioda flaviomob il 03/02/2013, 22:14

Che ne pensate di queste valutazioni?

http://www.rischiocalcolato.it/2012/10/ ... verni.html


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Re: Il montiplicatore

Messaggioda franz il 04/02/2013, 8:12

Naturalmente la colpa sarà nostra e del fatto che non siamo abbastanza produttivi. E che viviamo al di sopra delle nostre possibilità). Naturalmente.
Naturalmente si. L'Italia ha una bassa produttività (la piu' bassa tra i grandi) e questo non puo' sostenere alti livelli di spesa pubblica e di tassazione. Non siamo la Svezia, non siamo la Germania. Li' ogni addetto produce molto + valore aggiunto procapite. Per quasi 20 anni abbiamo quindi vissuto sopra le nostre possibilità e con l'entrata in vigore dell'euro non abbiamo piu' potuto godere del trucchetto della svalutazione (l'ultimo proprio 20 anni fa, correva l'anno 1993). Tra l'altro il fatto che l'elevato livello di spesa pubblica ci abbia inguaiato smonta, se già non si sapesse, un altro "moltiplicatore" e cioè quello che presume un effetto magico della spesa sulla crescita. Il PIL è si cresciuto (perché la spesa pubblica è comunque parte del PIL ed eventualmente anche il sommerso come sappiamo è conteggiato) ma sotto non è cresciuta la produttività, indicatore che non c'era sostenibilità. Ed i nodi sono arrivati di colpo al pettine. La torta come si era gonfiata, si è sgonfiata di colpo.
Ora perché sarebbe colpa "nostra"? Perché in democrazia siamo responsabili dei governi che votiamo. E se siamo ilusi (o veniamo illusi, subiamo l'illusione) che tutto va bene, che abbiamo le migliori pensioni del mondo, che le riforme non servono, che si puo' tirare avanti e che "fin che la barca va, lasciala andare", ... bene ci meritiamo un brusco risveglio.
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Re: Il montiplicatore

Messaggioda ranvit il 04/02/2013, 9:33

http://www.rischiocalcolato.it/2012/10/ ... verni.html

Conclusioni: da questa analisi una Lezione per tutti

L’Italia e’ irrimediabilmente in declino. Cosa ci sarebbe da fare?

1) Riforme serie (istituzioni, giustizia, burocrazia, lavoro, liberalizzazioni) per ridare competitivita’

2) Riduzione fortissima della Spesa Pubblica Improduttiva, finanziando investimenti e protezione sociale, riduzione massiva del carico fiscale su famiglie, imprese e lavoratori, e pareggio di bilancio e riduzione del debito

Destra e Sinistra sono sostanzialmente la stessa cosa e fanno sostanzialmente le stesse politiche a meno di orpelli per incalappiare gli elettori (tenere alta la spesa pubblica, tassare, non riformare sostanzialmente niente).
Il Governo Monti sta avendo risultati di performance ancor peggiori dei governi precedenti, perche’ ha di fatto spinto all’estremo le politiche fallimentari dei governi precedenti. Quello che serve all’Italia e’ esattamente l’opposto.




Condivido tutto tranne il fatto che il giudizio molto negativo sul Governo Monti andrebbe rivisto alla luce degli impegni presi dal precedente Governo Berlusconi.
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Re: Il montiplicatore

Messaggioda ranvit il 04/02/2013, 9:51

Andate a leggere queste proposte....! (ringrazio flaviomob per aver dato notizia di questo sito)


Programma Politico “diamo un futuro ai nostri figli”
http://www.rischiocalcolato.it/2012/12/ ... figli.html


14 dicembre 2012Di Gpg Imperatrice

Riproponiamo il PROGRAMMA POLITICO elaborato dagli Autori di Rischio Calcolato, includendo alcuni post di approfondimento. Siamo a disposizione nei Commenti per accogliere Proposte.


Parte 1 – Proposte per ridurre di 200 miliardi la Spesa Pubblica (cliccate sulla voce per vederli)

Proponiamo una riduzione della Spesa Pubblica per 200 miliardi. Il criterio di fondo non e’ il taglio dei servizi, ma quello degli sprechi e delle inefficenze. Abbiamo analizzato l’intero bilancio delle Amministrazioni pubbliche, e ne risulta, facendo confronti regionali, che in ogni settore si annidano forti sprechi. Adottando il criterio dell’imitare il Migliore in ogni settore di spesa (il territorio che da’ migliori servizi e spende meno) ne risulta che l’Italia potrebbe risparmiare circa 100 miliardi, avendo migliori servizi. L’altra meta’ della riduzione e’ rivolta a Spese che l’Italia non puo’ permettersi e che vanno razionalizzate. Le proposte hanno un’arco temporale di attuazione di 5-7 anni. Le Spese che non sarebbero soggette a riduzione, ma anzi verrebbero aumentate, sono quelle per Investimenti e per Protezione dalla Disoccupazione. Nella Parte 5 c’e’ una rappresentazione tabellare di tutti questi Post per Dummies.

La Casta, (i costi della politica)

La Pubblica Amministrazione

Le Pensioni

Etf Italia (Abbattere i Costi del Debito Pubblico)

La Difesa e le Forze Armate

La Sanità

Contributi alla produzione ed agli investimenti, Prestazioni sociali extra previdenziali, Aiuti e trasferimenti, investimenti

Privatizzazione RAI

Acquisti di beni e servizi, consumi intermedi

Dismissioni e valorizzazione del Patrimonio Pubblico



Parte 2 – Le Riforme (cliccate sulla voce per vederli)



Proponiamo alcune riforme in questa sezione. Oltre a quelle che vedete, in alcuni post trovate altre riforme, come quella dello Stato e delle Amministrazioni Pubbliche (nella Parte 1 nel Post della Casta). Ovviamente vi sono altre riforme non citate che sarebbero necessarie: Giustizia, Burocrazia, etc

Istruzione

Mercato del Lavoro

Liberalizzazioni





Parte 3 – Riduzione immediata del Debito Pubblico (cliccate sulla voce per vederli)

In questa sezione analizziamo delle Proposte Operative, tanto nell’immediato quanto nel tempo, per ridurre il Debito Pubblico. Focus particolare nella valorizzazione e dismissione dei patrimoni pubblici. Il tutto va letto con l’obbligo di pareggio di Bilancio.

Riduzione immediata Debito Pubblico

Dismissioni e valorizzazione del Patrimonio Pubblico



Parte 4 – Riduzione e Semplificazione Fiscale (cliccate sulla voce per vederli)

In questa sezione analizziamo e proponiamo una fortissima riduzione del peso fiscale, indirizzata su Imprese, Lavoratori, Famiglie, Consumatori e sull’Italia Produttiva. Lo Scopo e far ripartire economicamente la nazione. Il tutto e’ finanziato coi tagli riportati nella Parte 1. Il tutto e’ quantificato. L’Italia ne guadagnera’ fortemente in competitivita’.

La Rivoluzione Fiscale



Parte 5 – Approfondimenti e Proposte tematiche (cliccate sulla voce per vederli)

In questa sezione, analizziamo una serie di tematiche (il Sud, il problema della Crescita Economica, L’Euro, etc) e facciamo proposte specifiche.

Questione Meridionale: Analisi e Proposte operative

Crescita Economica: Analisi e Proposte per far Ripartire il PIL

Euro e sovranita’ monetaria

Riduzione della Spesa Pubblica da 200 miliardi per Dummies

Le misure da adottare nei primi 365 giorni
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Re: Il montiplicatore

Messaggioda ranvit il 05/02/2013, 8:54

Che dicono i ns esperti Franz e Trilogy???
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Re: Il montiplicatore

Messaggioda Iafran il 05/02/2013, 11:32

ranvit ha scritto:Programma Politico “diamo un futuro ai nostri figli”
http://www.rischiocalcolato.it/2012/12/ ... figli.html

Naturalmente, si parte sempre dalla testa (dalla teoria) e ai cittadini farebbe piacere che i programmi si realizzassero!
La realtà è mooolto ben diversa.
Abbiamo appurato che le persone si mostrano interessate al potere solo per lucrarci sopra (quasi tutte), e con la complicità dei loro "spin doctors" si organizzano per fare la loro "campagna elettorale" ("Che abito politico, stavolta, devo vestire e che programma o promesse devo fare per prendere consensi? Con chi mi devo alleare? A chi mi devo appoggiare? Quali mani devo stringere in pubblico, quali di nascosto? Come fare per fare parlare di me e per farmi vedere da tutti?" ...).
E una volta al potere "Quali progetti proporre per guadagnarci di più? Quali ditte favorire? Come restituire i favori? Come fare a far quadrare il bilancio? Come fare per uscirne senza conseguenze giudiziarie? Quali avvocati assoldare per essere difeso? Etc ..." "Non sono mica coglione che penso per il bene dei cittadini, quelli devono solo pagare il conto finale!"

È un ragionamento "terra terra", ma è quello che fanno "i lor signori delle alte sfere" e che i cittadini percepiscono, a conti fatti, sulla loro pelle!
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Re: Il montiplicatore

Messaggioda franz il 05/02/2013, 19:31

ranvit ha scritto:Che dicono i ns esperti Franz e Trilogy???

Purtroppo ho poco tempo ma quello che ho visto mi pare OK.
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Re: Il montiplicatore

Messaggioda franz il 05/02/2013, 19:31

Iafran ha scritto:È un ragionamento "terra terra", ma è quello che fanno "i lor signori delle alte sfere" e che i cittadini percepiscono, a conti fatti, sulla loro pelle!

Quindi?
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Re: Il montiplicatore

Messaggioda cardif il 05/02/2013, 20:56

Faccio due considerazioni sui punti di 'Rischio calcolato'.

"Le Pensioni - Totale 62 Miliardi all’anno" di minore spesa.
L'INPS già nel 2010 scrive:
http://www.inps.it/docallegati/Mig/Doc/ ... AP_III.pdf
" Le prospettive finanziarie per quanto riguarda il 2011 sono da ritenersi positive soprattutto grazie all’applicazione della L. 122/2010 ed ai consistenti risparmi preventivati in materia di pensionamento. Tale legge ha previsto un nuovo sistema di decorrenze con l’introduzione delle cosiddette “finestre mobili” che spostano in avanti il momento della quiescenza effettiva di dodici mesi per i dipendenti e di diciotto mesi per gli autonomi, con conseguente risparmio dal lato delle uscite per prestazioni pensionistiche.
Tali risparmi sono da considerare strutturali e saranno incrementati negli anni a venire. Allo stesso tempo, a partire dal 1° gennaio 2011, continua la progressione del sistema delle “quote” (somma di età anagrafica e anni di contribuzione) per l’accesso alla pensione di anzianitàintrodotto dalla Legge 247/2007. Nel 2013 è previsto il nuovo adeguamento dei coefficienti di trasformazione e dal 2015 il collegamento automatico con la speranza di vita.
L’applicazione della Legge 122/2010 comporterà anche dei risparmi di gestione per le spese per il personale in virtù della riduzione dei costi di funzionamento degli Organi dell’istituto e del blocco, nel pubblico impiego, delle assunzioni e del rinnovo dei contratti nel triennio 2011-2013.
L’istituto, oltre alla riscossione dei contributi, svolge un ruolo attivo contribuendo alla sostenibilità del sistema sia dal lato delle entrate sia dal lato delle uscite ponendo al centra della sua azione il recupero dei crediti, il recupero dell’evasione e dell’ elusione contributiva, il recupero delle prestazioni indebite e l’accertamento sulle invalidità."

Il che fa pensare che già ci sarà una minore necessità dei trasferimenti dallo Stato all'INPS.
Con i dati del 2010, su un totale di 280,461 mld di spesa dell'INPS, tagliare 62 mld (il 22%) mi sembra parecchio, e penso che alla fine andrebbe tutto a carico delle forme di assistenza.
Non si prevede invece un tetto alle pensioni. Una cosa è andare in pensione col 50% di 1700 €, altra è andarci con il 50% di 15.000 €.
Secondo me è su questo che si deve intervenire in modo più sensibile. Chi ha esercitato una attività che gli ha consentito di guadagnare molto bene, ha certamente più disponibilità per affrontare una vecchiaia serena con minori problemi economici.

Privatizzazione della RAI
"... se venisse ceduta, e contestualmente si abolisse il canone e le norme che limitano la raccolta pubblicitaria..."
" Ricavi pubblicitari: nel 2009 la televisione ha gestito complessivamente 4,8 miliardi di euro. Di questo ammontare, 1,1 miliardi è di appannaggio della Sipra (concessionaria del gruppo RAI)..."
"La RAI va semplicemente privatizzata. Lo scopo ... diminuire la pressione fiscale per un ammontare di 1,8 miliardi di euro all’anno (costo canone piu’ ripianamento delle perdite)..."


Non ho capito. Vedo due casi:
- gli eventuali acquirenti si accontentano delle entrate pubblicitarie di 1,1 mld; in tal caso si avrebbe il risparmio di 1,8 mld da parte dei cittadini (ma facendo un favore a Mediaset);
- gli eventuali acquirenti farebbero aumentare le entrate pubblicitarie, e i consumatori andrebbero a pagare sui prodotti questo maggior costo, senza alcun risparmio per la riduzione della pressione fiscale.
Questo mi sembra un trucco contabile come quello di chi vuole togliere l'IMU ma aggiungere accise su tabacchi, liquori e giochi. Sempre Pantalone paga.
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
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