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Monte dei Paschi di Siena

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda franz il 24/01/2013, 20:17

flaviomob ha scritto:Un linguaggio offensivo rimane offensivo anche se il titolare aggiunge la frase "senza offesa" :)

Chi prova ad usare il termine "penoso" con il nostro motore di ricerca lo trova molto spesso ed usato da tanti forumisti. Oltre al sottoscritto viene usato da Piano, da flaviomob (che si riferiva addirittura al centrosinistra) da Iafran, ranvit e tanti altri forumisti che ora non ci frequentano piu'. In nessuno caso il termine è stato definito offensivo e ripeto, tu stesso caro Flavio lo hai usato. Il consiglio quindi è di bere una bella tazza di camomilla, grazie! Senza offesa, naturalmente. ;)

PS: eventualmente si chiarisce - per stemperare gli animi - che "penoso" ha questa definizione http://dizionari.corriere.it/dizionario ... noso.shtml e che altri significati legati alla casuale assonanza con il nome di organi umani deve intendersi assolutamente casuale. :oops:
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la politica deve star fuori dalle banche

Messaggioda franz il 24/01/2013, 20:24

Giannino: MPS dimostra che la politica deve star fuori dalle banche
Pubblicato: Gio, 24/01/2013 - 17:00 • da: Redazione di Fermare il Declino

Il Presidente di Fare per fermare il declino, Oscar Giannino, dichiara: “La vicenda MPS pone
quattro problemi molto gravi.”

Primo. E’ un pessimo segnale istituzionale che il Tesoro, che
esercita la vigilanza sulle fondazioni, e Bankitalia che ce l’ha sulle banche, rimpallino la
responsabilità dei mancati controlli. MPS da quattro anni è o meglio doveva essere al
centro dei radar di entrambi e della Consob, come massima doveva essere la vigilanza
degli organi interni di controllo. Non lamentiamoci poi che Europa e mercati diffidino. E
che ancora una volta l’intervento della magistratura metta in moto i controlli che non
funzionano per gli amici” .

Secondo. L’ABI a sua volta dovrebbe pronunciare qualche parola di scusa. La scelta e la
conferma recente di un presidente espressione della banca più a rischio getta un’ombra
pesante su ciò che il sistema bancario antepone”.

Terzo. Ha torto Monti – prosegue Oscar Giannino – nel sostenere che il caso MPS non
debba diventare politico ed elettorale. In questi anni i regolatori e la politica hanno
preferito banche meno capitalizzate , cioè con meno risorse per prestiti a imprese e
famiglie, per non far diluire il controllo delle fondazioni. E’ un tema politico eccome, per
effetto di questa scelta l’economia italiana è ancor più asfittica. Le fondazioni devono
cedere il controllo attraverso meccanismi di mercato, a maggior ragione per i denari che ci
hanno perso e che le impossibilita alla loro vera funzione, il sostegno sociale e culturale ai
territori”.

Quarto. MPS dimostra – conclude Giannino - che la politica deve stare fuori dalle banche
e dalle imprese. Ci pensi bene chi a sinistra afferma di non averne nulla a che vedere,
quando ripropone con la Cgil massicce rinazionalizzazioni”.
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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda flaviomob il 25/01/2013, 1:55

Non conosco questo sito, è verosimile quanto riportato?

===

Lo strano caso della Banca d’Italia e del Monte dei Paschi di Siena

di Italo Romano

Abbiamo già pubblicato degli articoli in merito alla vicenda che vede come protagonista la banca Monte dei Paschi di Siena. E’ oramai di dominio pubblico il legame tra il Partito Democratico e la storica banca senese, nonchè appurati i favoritismi della oligarchia politico-finaziaria dei Monti&co. capace di versare nelle casse della MpS 3,9 miliardi di euro, ottenuti dissanguando le masse meno abbienti, per risanare, con scarsi risultati visto la bufera dei derivata e il conseguente buco di bilancio, i conti in rosso della stessa.

Già nel recente passato (2010) la MpS, dopo l’oneroso (10mld) e fallimentare acquisto di Banca Antonveneta, face una richiesta di liquiditá allo Stato Italiano per 3,4 miliardi di euro, elargita poi tramite i famosi Tremonti Bond.

Fu una “manovra di riconoscenza” da parte di Re Silvio, difatti vi rammento che la MpS fu l’unica banca a concedere prestiti al rampante imprenditore Silvio Berlusconi per la costruzione di Milano2 e Milano3.

Il legame tra il mondo politico e l’élite bancaria, nonostante il divorzio tra il Ministero del Tesoro e la Banca d’Italia avvenuto nel 1981, è sempre stato solido e indissolubile, al motto socializziamo i debiti e privatizziamo i crediti. Hanno ceduto la sovranità monetaria ad enti privati in cambio del sogno ultraliberista, e questi sono i risultati.

L’ultimo in ordine di tempo a commentare la vicenda è stato l’ex Ministro dell’Economia del governo Monti-Bersani-Berlusconi-Casini-Fini e uomo di punta della tecnocrazia europea, Vittorio Grilli:

“La situazione di Mps non è una novità, non è un fulmine a ciel sereno. Conoscevamo le sue problematicità già da un anno. Non ho evidenza di problemi in altre banche. Sui controlli dico solo che sono di competenza di Banca d’Italia”.

La replica di Bankitalia non si è fatta attendere, ecco quanto dichiarato in una nota apparsa sull’Ansa:

“La vera natura di alcune operazioni riguardanti il Monte dei Paschi di Siena riportate dalla stampa é emersa solo di recente, a seguito del rinvenimento di documenti tenuti celati all’Autorità di Vigilanza e portati alla luce dalla nuova dirigenza di Mps”.

Molto divertente, ma le cose non stanno proprio così.

Secondo quanto riportato dal sito della Banca d’Italia, che nonotante le rassicurazioni della Corte di Cassazione è una S.p.a. in mano ai potentati nazionali e non solo, tra gli azionisti della stessa figura l’istituto bancario del Monte dei Paschi di Siena, con un percentuale del 2,5%, 7.500 quote e 19 votanti nell’Assemblea degli Azionisti.

Ricordo che tra le funzioni svolte dalla Banca d’Italia vi è quello di vigilare sull’azione degli intermediari finanziari, ovvero le altre banche presenti sul territorio italiano [articoli 106 ("elenco generale") e 107 ("elenco speciale") del Testo Unico Bancario (d.lgs. n. 385/1993)], emanando regolamenti, impartendo istruzioni e assumendo provvedimenti nei confronti degli intermediari finanziari.

In questo caso, chi è il controllore? E chi è il controllato? Qual è la linea di demarcazione che separa queste due figure? Chi dovrebbe punire chi? Di chi è la responsabilità?

Ci prendono per il culo, mi pare ovvio.

La Banca d’Italia non è più l’istituto pubblico e democratico ante ’81, ma è un cartello bancario, in mano alla finanza internazionale.

Ad esempio, la Mps è solo in parte italiana, i suoi maggiori azionisti, oltre alla Fondazione MontePaschi sono:

- JPMorgan Chase & Co. è una società finanziaria con sede a New York, ed è leader nei servizi finanziari globali;

- AXA è una compagnia di assicurazioni francese, leader mondiale nel settore con ramificazioni sull’intero pianeta;

- Finamonte Srl, società specializzata in attività di servizi finanziari;

- Unicoop Firenze è una delle 9 grandi cooperative di consumo del sistema Coop, la prima Coop italiana per numero di soci (oltre un milione) e per vendite (oltre 2 miliardi di euro);

[elenco completo degli azionisti]

Questo paese non ha più sovranità su nulla. A che ne dicano i benpensati, la democrazia è solo una farsa.

Le tre maggiori azioniste di Bankitalia sono: Banca IntesaSanPaolo, Banca Unicredit e Assicurazioni Generali e da sole detengono quasi il 60% delle azioni dell’istuto di Palazzo Koch. I loro maggiori dirigenti hanno fatto parte della squadra del governo tecnico e probabilmente ricopriranno incarichi anche nel prossimo governo, qualunque sia la “scelta” degli italiani alla urne.

C’è qualcosa che non torna.

La Banca d’Italia non doveva essere indipendente dalla “corruzzzzione” statale? Non era uno dei mantra ultraliberisti dei Chicago Boys? Oppure si doveva semplicemente svendere la democrazia controllando la moneta, la politica economica e quindi la pianificazione e la strategia di chiunque avesse avuto la possibilità di governare il paese?

Questo sistema è una truffa legalizzata, orchestrata da un’élite plutocratica atta a calpestare la vita e la dignità di milioni persone.

L’economia è lotta di classe. Occorre acquisire consapevolezza e conoscenze per sviluppare le capacità e creare i mezzi e le condizioni per difendersi.

http://www.oltrelacoltre.com/?p=15368


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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda trilogy il 25/01/2013, 12:08

flaviomob ha scritto:Non conosco questo sito, è verosimile quanto riportato?

http://www.oltrelacoltre.com/?p=15368


Diciamo che: i fatti sono reali l'interpretazione è molto soggettiva.

Ad esempio sulla questione dei favori. I tremonti bond, MPS li chiese perchè non poteva farne a meno. Dovevano rispettare, come tutte le banche i nuovi parametri di capitalizzazione e non erano in grado di farlo da soli. In parte liquidarono dei beni e in parte fecero ricorso al prestito del tesoro. Altre banche evitarono il ricorso ai Tremonti bond perchè erano molto onerosi.

Sui bond del Tesoro invece è interessante una clausola dei successivi Monti bond : "Il pagamento degli interessi al Tesoro rimane correlato alla capacita' dell'emittente di produrre utili distribuibili, ma ''se gli interessi non sono corrisposti, per assenza o incapienza degli utili distribuibili, l'Emittente assegna al Ministero azioni ordinarie di nuova emissione per una quota del patrimonio netto corrispondente all'importo della cedola non corrisposta. " :mrgreen:
http://it.finance.yahoo.com/notizie/mps ... 00325.html

Sulla questione di Bankitalia è vero che è una società per azioni e vero che nell'azionariato ci sono le banche ma gli azionisti non hanno poteri reali nella gestione ordinaria, tanto meno sulla vigilanza. Anzi le banche hanno cercato in più occasioni di rivendere a caro prezzo allo Stato le loro azioni, con la scusa di eliminare il possibile conflitto d'interesse.
E' comunque un nodo che formalmente andrebbe sciolto ma costa troppo farlo e ci sono altre priorità,
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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda flaviomob il 26/01/2013, 13:31

La politica deve star fuori dalle banche? E chi ci deve stare dentro?
Le banche di chi sono? Che cosa devono fare? Che cosa si vuole che facciano? Quali interessi devono proteggere?

E' abbastanza evidente che le banche oggi non fanno abbastanza per difendere le imprese e permettere (a quelle sane) di ottenere il credito necessario, mentre lo stato, in ritardo con i pagamenti ma puntuale nel riscuotere le imposte, contribuisce a strozzarle, anche con politiche sociali che frenano i consumi e riducono la sicurezza sociale, generando recessione.

Perché la politica deve star fuori dalle banche? Perchè la polis dovrebbe tenersi fuori? I titoli tossici non li ha messi in circolazione la politica. L'economia mondiale non è stata devastata dalla politica, se non in quella parte che con la deregulation, peraltro sospinta in primis dalle potenti lobby della finanza, ha assecondato i pescecani.

Ora MPS è una banca storica legata ad un territorio. Che il legame con Siena e la sua provincia debba passare attraverso politici eletti per altri incarichi (consiglio comunale, consiglio provinciale) può essere oggetto di discussione, ma il fatto che il territorio eserciti un controllo democratico sulla fondazione non è di per sé negativo o foriero automaticamente di corruzione o malagestione. Dipende da chi viene scelto e per fare cosa, ma soprattutto sulla trasparenza con cui è possibile accedere al controllo degli atti compiuti.


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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda pianogrande il 26/01/2013, 16:06

La politica fuori dalle banche è un messaggio che assomiglia a meno stato più mercato e cioè, quando si tratta di guadagnare soldi, debbo avere le mani libere e se nessuno mette un limite (cioè lo stato) di commettere qualsiasi irregolarità o illegalità.
Se la politica fuori dalle banche avesse lo stesso significato di i partiti fuori dalla RAI sarei anche d'accordo.
Le mani troppo libere hanno portato, nel caso particolare delle banche, alla gestione di Fazio e soci a dimostrazione che l'occasione fa l'uomo ladro e senza controlli, in democrazia, non deve esistere niente.
Le mani troppo libere hanno portato il nostro paese alla tragica polverizzazione del piccolo è bello.
Adesso ne sento tanti che pontificano sulla importanza della massa critica che permette di fare innovazione etc.
Insomma.
Una cosa è dire che i politici non debbono fare del loro potere una fonte di malaffare ed una cosa è dire che, per poter funzionare in modo redditizio, una attività deve essere al di fuori di qualsiasi controllo.
L'importante è parlare chiaro.
Ad esempio, mi troverebbe più d'accordo una affermazione come: i partiti fuori dalle banche e la differenza non è poca.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda lodes il 26/01/2013, 17:13

Scrive flavio: "...Perché la politica deve star fuori dalle banche? Perchè la polis dovrebbe tenersi fuori?.."

Aggiungo: perchè dovrebbero stare fuori dal sistema industriale e da quello dei servizi?

Insomma la mia è una domanda provocatoria per sottolineare come la domanda di flavio implichi una visione statalista dell'economia che si nasconde dietro la presunta democrazia economica che sta nel fatto che la "polis" (cioè i cittadini) nel momento in cui sta "dentro" alle banche o a qualsiasi altro settore strategico fa diventare democratico la sua gestione.

La politica (la polis per dirla con fabio) è stata ed è dentro al sistema creditizio e i guasti li conosciamo bene. Ho già ricordato il vissuto di questo paese rispetto alle banche e nessuno mi ha detto che non è vero.

Nella storia italiana tutti i casi di malaffare, di crack bancari sono girati attorno all'intreccio politica, nomine. Per non parlare del credito erogato su basi clientelari e non di merito.

Il Monte dei Paschi fa parte di questa storia e il PD c'è dentro fino al collo. Liberare il paese dai vincoli che ne impediscono uno sviluppo adeguato alla modernità significa proprio cacciare la politica da un ruolo improprio.

Concludo con una domanda: perchè è sbagliato che la politica faccia le nomine nella sanità ed è, invece, giusto che lo faccia nelle banche?
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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda flaviomob il 26/01/2013, 17:31

In Germania la polis sta nel sistema industriale: basti pensare alle partecipazioni dei Laender in Volkswagen e della partecipazione sindacale alle decisioni d'impresa. Non ricordo se i sindacati siano anche proprietari di una quota delle azioni della casa automobilistica, che peraltro in Europa fa sfracelli, a differenza del nostro capitano coraggioso Marchionne. Ma sono certo che negli USA i sindacati sono entrati nell'azionariato di Chrysler.

Per quanto riguarda i servizi, se parliamo di servizi rivolti alla collettività (servizi sociali, ad esempio), è evidente che sono in parte gestiti direttamente dalla polis e in parte delegati al privato sociale (che in alcuni casi è più efficiente del pubblico stesso), però il controllo è anche qui detenuto dal pubblico.

Ciò che forse Lodes voleva giustamente criticare è una devianza di un sistema partecipato sano: e qui siamo d'accordo.
La partitocrazia è altra cosa, rispetto alla democrazia.
Mi domando se non sarebbe giusto chiedere direttamente ai cittadini, almeno a quelli che pagano il canone, di eleggere rappersentanti competenti ad hoc per amministrare la televisione pubblica, oppure ai senesi di eleggere direttamente una parte dei consiglieri che garantiscano il controllo della fondazione che ha delle quote di MPS. In questo modo i partiti farebbero un passo indietro, ma la funzione di controllo pubblico potrebbe essere mantenuta.

Le nomine nella sanità pubblica? Se si devono scegliere funzionari con mansioni tecniche, le nomine devono avvenire per concorso trasparente al di fuori della politica, per competenze specifiche. Il problema non c'è se una carica viene ricoperta da una persona che ha le competenze e le qualità necessarie: una posizione tecnica non dev'essere occupata da un politico, una posizione di controllo che dia un indirizzo politico va assegnata al meglio che c'è in giro, adeguato a quel ruolo. E' chiaro che in Italia non avviene così ed esiste anche un problema di sproporzione nei compensi di certi dirigenti (anche nel privato), che magari ricevono buonuscite milionarie quando hanno fatto solo disastri (anche nel privato).

Bisognerebbe pensare a meccanismi di controllo democratico in grado di evitare lo strapotere dei partiti.


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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda flaviomob il 26/01/2013, 17:45

PS - OT

... si chiarisce - per stemperare gli animi - che "penoso" ha questa definizione .e che altri significati legati alla casuale assonanza con il nome di organi umani deve intendersi assolutamente casuale.


Altrimenti si intenderebbe... peloso ! :lol:


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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda franz il 26/01/2013, 21:58

flaviomob ha scritto:Altrimenti si intenderebbe... peloso ! :lol:

:lol: 8-)
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