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Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 11/12/2008, 8:53

pierodm ha scritto:Franz
Ho letto quello che dice Pagheca, ma non mi sembra affatto una generalizzazione, poiché il suo discorso - che condivido in pieno - non ha come oggetto i preti come individui o come insegnanti (per cui il problema è la loro pluralità o totalità, pochi, tanti, nessuno, tutti) ma la scuola confessionale e l'ideologia della chiesa alla quale questa scuola fa capo: in questo senso, la "totalità" degl'insegnanti equivale a dire la "totalità" dell'ispirazione didattica, ossia la sua intrinseca appartenenza ad una precisa e tassativa ideologia.
Se così non fosse, del resto, non si capisce la ragione, direi perfino la liceità di definirsi "cattoliche".

Io tuo discorso a mio avviso è diverso dal suo, su cui non torno nello specifico visto che è assente e quindi rinuncia a sostenere le sue idee.
La generalizzazione che critico è legata al fatto preti-sesso (che poi è stato l'esempio fatto). Non si puo' appiattire il discorso religioso cattolico al solo fatto che i preti e le suore dicono di non toccarsi e cose simili. So che alcuni lo dicono (ma è piu' probabile che lo facciano nel confessionale che in classe) e soprattutto lo dicevano quando noi eravamo giovani.
Non credo che lo dicano ancora oggi, se non in rarisisme eccezioni. Ma il discorso educativo religioso (in generale religioso ed in particolare cattolico) non si limita a quello e non si appiattisce a quello. Io come ho detto da tempo non sono credente per cui non sono certe tenero con la chiesa e le sue posizioni ma do' atto che l'educazione cristiana porta dei valori positivi (amore, pace, fratellanza, solidarietà) che bilanciano quelle distorsioni. Questo vale per ogni educazione confessionale, anche per una scuola che fosse comunista o musulmana. Ogni confessione (o religione dogmatica) porta in sè valori positivi e negativi ed ha in bilancio complessivo che puo' arricchire ogni individuo. Non possiamo per esempio dipingere le scuole musulmane come scuole di terrorismo e di novelli kamikaze, perché l'Islam vero è cosa diversa.

Quindi tornando al punto, gli anticlericali hanno una visione distorta, steretipata della religione.
Questo è del tutto comprensibile. Si ha sempre una visione distorta del "nemico", che alimenta l'intolleranza.
Ma questa è una visione del tutto parziale e, ritengo, assolutamente miniritaria.
La maggioranza del paese oggi è nettamente piu' tollerante, e credo che lo sia anche per quei valori positivi che ormai sono radicati nella nostra cultura.

Ciao,
Franz
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pierodm il 11/12/2008, 11:49

Ricordiamo sempre: giacobini nel fare le leggi, gesuiti nell'applicarle.

Anche il fascismo ha "fatto delle cose buone" - non solo i treni in orario.
Anche lo stato centralista, che tanto aborri, ha fatto delle cose buone.
In realtà c'è chi è ancora più chiaro, con un aforisma del Gibbon che mi è già capitato di citare: "Della Chiesa non temo i vizi, ma le virtù", concetto riecheggiato in sedicesimo da Montanelli parlando di Berlusconi, quando disse che c'era da guardarsi dalla sua abitudine a fare regali.

Piuttosto, non riesco a capire perché l'anti-clericalismo avrebbe, per sua natura, una "visione distorta" o stereotipata.
Specialmente se accettiamo per valida - come potremmo fare altrimenti? - la definizione di "clericalismo", da me citata, sulla quale è scivolato via un impettito silenzio.
Sono invece d'accordo sul fatto che questa posizione, che preferisco chiamare "illuministica" o "liberale", sia minoritaria. Assolutamente minoritaria, alla quale fa da contraltare una visibilmente splendida cultura civile e politica della maggioranza di questa nazione.

Questo paese, d'altra parte, non è tanto tollerante, quanto invece indifferente e ignorante.
Potrei citare anche qui alcuni isolati concetti, mutuati dall'opera di liberali americani di cinquant'anni fa, dei quali in realtà varrebbe la pena di andarsi a leggere l'opera completa per coglierne il nesso complessivo con i temi che stiamo affrontando in questo periodo, e che non sono affatto né nuovi, né sorprendenti.
Nel fare questa notazione, mi rivolgo - davvero senza polemica, ma con spirito di servzio - a quelli che, quando sentono dire queste cose, parlano subito di "ex comunisti con la solita puzza sotto al naso" nei confronti della plebe.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 11/12/2008, 12:02

pierodm ha scritto:Piuttosto, non riesco a capire perché l'anti-clericalismo avrebbe, per sua natura, una "visione distorta" o stereotipata.
Specialmente se accettiamo per valida - come potremmo fare altrimenti? - la definizione di "clericalismo", da me citata, sulla quale è scivolato via un impettito silenzio.
Sono invece d'accordo sul fatto che questa posizione, che preferisco chiamare "illuministica" o "liberale", sia minoritaria. Assolutamente minoritaria, alla quale fa da contraltare una visibilmente splendida cultura civile e politica della maggioranza di questa nazione.

Se iniziamo a parlare di massimi sistemi ... sono d'accordo ma allora ogni visione, se vogliamo, è parziale ed ogni visione in qualche modo ha le sue distorsioni. Chi piu' chi meno, ovviamente. Quindi clericale ed anciclericale sono entrambe visioni distorte e parziali.
Perchè?
a) ogni visione è parziale perché nessuno puo' essere cosi' amplio da contenere tutto lo scibile umano.
b) ogni visione è distorta perchè tutti (me compreso) abbiamo pregidizi ed illusioni, e tutti affidiamo il nostro agire e pensare a cose che non abbiamo sperimentato di persona e non conosciamo direttamente. E non è possibile sperimentare tutto e conoscere tutto (vedi punto a). Discutiamo di preti e di OGM anche senza essere dentro i temi come potrebbe esserlo un esperto. Abbiamo mentalmente dei punti di appoggio che consideriamo veri e non mettiamo in dubbio (ma ogni tanto dovremmo farlo).
c) se alcuni punti che riteniamo veri fossero falsi (difficile scoprirlo da soli, saranno gli altri a dircelo) ecco che la visione è distorta.

Questo pero' dovrebbe essere la chiusura di tutta una serie di perentesi aperte, parlando di finanziamento alle scuole private parificate (mamma mia come siamo complicati, per forza che in Itaalia non sicombina mai un cavolo, si discute dei massimi sistemi per cose che all'estero in 10 minuti si decide di fare o non fare. :-) )

Magari se si torna al tema si fa un favore a chi leggeva l'argometo, se già non ha abbandonato per sfinimento.

Ciao,
Fanz
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 11/12/2008, 21:44

pinopic1 ha scritto:Vediamo però qualche altro esempio europeo.

Francia
http://www.linguafrancese.it/studenti/sistema_scuola.htm

Regno Unito (Centro Risorse per l'insegnamento delle Lingue straniere della Provincia di Bergamo)
http://web.tiscalinet.it/drilsbergamo/sistema.htm

Germania private
http://www.justlanded.com/italiano/Germania/Strumenti/Guida-Germania/Istruzione/Scuole-private

Spagna per le scuole private:

Ci sono due livelli di riconoscimento delle scuole private da parte dello stato: da una parte i centri “concertati”, centri
privati che, inserendosi nel sistema scolastico nazionale, ricevono sovvenzioni pubbliche in cambio
di un maggior controllo sull'insegnamento e di un utilizzo dei criteri ministeriali nella selezione
degli alunni ammessi (prossimità alla residenza, situazione socio-economica); dall'altra, le scuole
non statali che mantengono piena libertà di scelta nei criteri di ammissione degli studenti e
nell'applicazione dei piani di studio rinunciando così a qualsiasi sovvenzione.

Abbiamo visto l'Olanda ed i paesi su indicati.
per la Germania mi comunicano che:

"In Germania il finanziamento delle scuole private è di competenza regionale, per questo non esiste un regolamento unitario per tutto il paese. Comunque, in tutta la Germania la regione si assume la maggior parte delle spese per i costi per gli insegnanti. Secondo le statistiche ufficiali (2006) il 7% dei ragazzi tedeschi frequenta una scuola privata, cioè 873.000 su 12,3 milioni. Sempre nel 2006 c'erano in Germania 4.637 scuole private, il 7,9% di tutte le scuole. Il diritto di aprire una scuola privata è garantita dalla costituzione (articolo 7 comma 4 del Grundgesetz). Il sito della associazione di tutte le scuole private in Germania è: http://www.privatschulen.de/. Il sito è in tedesco, ma c'è anche una pagina informativa in inglese, spagnolo e francese."

Parrebbe quindi che in nazioni laiche come Germania, Olanda, Spagna (quella di Zapatero, per chiarirci) abbiano stabilito di finanziare (come in Italia) le scuole private speciali, parificate o "concertate" , o in modo totale o pagando gli stipendi, mentre in altre (USA e UK) no, se non in misura rara.
La questione sembra quindi aperta e soggetta ad opportunità politiche pro e contro.
Credo che solo da noi esista addirittura un diveto costituzionale.

Interessante questa scheda su wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_privata
Come si vede piu' della metà degli alunni è riferibile alla materna ma in tutto siamo attorno quasi al 10% del totale (piu' del 7% tedesco, che è agevolato dagli stipendi pagati dallo stato).

Questo è un indicatore di grossa fuga dalla scuola pubblica o alla latitanza di quest'ultima, che si unscisce a quel 60% di gradimento della scuola pubblica di un recente sondaggio. Il problema è questo. Pari finanziamento creerebbe concorrenza e la concorrenza agevola i migliori sulla qualità. La concorrenza fa paura a chi teme di essere perdente.

Ciao,
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda guidoparietti il 11/12/2008, 22:40

franz ha scritto:.
Interessante questa scheda su wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_privata
Come si vede piu' della metà degli alunni è riferibile alla materna ma in tutto siamo attorno quasi al 10% del totale (piu' del 7% tedesco, che è agevolato dagli stipendi pagati dallo stato).

Questo è un indicatore di grossa fuga dalla scuola pubblica o alla latitanza di quest'ultima, che si unscisce a quel 60% di gradimento della scuola pubblica di un recente sondaggio. Il problema è questo. Pari finanziamento creerebbe concorrenza e la concorrenza agevola i migliori sulla qualità. La concorrenza fa paura a chi teme di essere perdente.

No Franz, questo è un indicatore del fatto che le scuole materne statali sono poche. Non a caso quando si va a salire alle scuole elementari, medie e superiori, dove invece le statali ci sono, i numeri crollano.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 11/12/2008, 23:33

guidoparietti ha scritto:
franz ha scritto:.
Interessante questa scheda su wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_privata
Come si vede piu' della metà degli alunni è riferibile alla materna ma in tutto siamo attorno quasi al 10% del totale (piu' del 7% tedesco, che è agevolato dagli stipendi pagati dallo stato).

Questo è un indicatore di grossa fuga dalla scuola pubblica o alla latitanza di quest'ultima, che si unscisce a quel 60% di gradimento della scuola pubblica di un recente sondaggio. Il problema è questo. Pari finanziamento creerebbe concorrenza e la concorrenza agevola i migliori sulla qualità. La concorrenza fa paura a chi teme di essere perdente.

No Franz, questo è un indicatore del fatto che le scuole materne statali sono poche. Non a caso quando si va a salire alle scuole elementari, medie e superiori, dove invece le statali ci sono, i numeri crollano.

Rileggere la parte che ho evidenziato.
Grazie,
Franz
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pierodm il 12/12/2008, 10:15

Franz
Dici bene: in Italia si discute ad infinitum su cose che in altri luoghi si decidono senza troppe esistazioni.
Sulle cose di chiesa l'infinitum dura da duemila anni, circa, anzi dal malaugurato regno di Costantino.
Probabilmente questa differenza dipende anche dal fatto che le cose di chiesa, in Italia, hanno un peso diverso che da altre parti: diverso, sia in un senso, sia nell'altro.

Quella clericale non è propriamente una "visione", ma una pratica, una pretesa, un comportamento, nel quale non c'è niente di "distorto", ma che semmai appare quanto mai "dritto".
Chiarito questo, direi che - massimi o minimi che siano questi sistemi - sono sistemi a diretto contatto con la realtà più spicciola, visto che tra l'altro tutto si risolve in una richiesta di vil denaro, proprio come nella vecchia ballata di De André su Carlo Martello che torna dalla guerra.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 12/12/2008, 10:53

pierodm ha scritto:Franz
Dici bene: in Italia si discute ad infinitum su cose che in altri luoghi si decidono senza troppe esistazioni.
Sulle cose di chiesa l'infinitum dura da duemila anni, circa, anzi dal malaugurato regno di Costantino.
Probabilmente questa differenza dipende anche dal fatto che le cose di chiesa, in Italia, hanno un peso diverso che da altre parti: diverso, sia in un senso, sia nell'altro.

Diverso si', non comprendo pero' i due sensi a cui ti riferisci, perché se fossero complementari si annullerebbero.
Non si capisce poi perché dove la Chiesa è piu' lontana e le nazioni sono piu' tradizionalmente laiche (cosi' definirei Olanda e Germania, nonché la moderna Spagna) non temono di finanziare le scuole private anche se sono confessionali, mentre da noi vige l'ostracismo costituzionale e si è costretti ad aggirarlo con leggi che tutto sommato simili a quelle di altri paesi ma anticostituzionali per qualcuno, anche se non per chi è deputato a stabilirlo.

Nella nostra società è chiaro che tutto costa e chi lavora deve essere pagato quindi è evidente che alla fine sempre di vile denaro si tratta. Solo che non capisco perché si parlerebbe di "vile denaro" solo quando lo chiede una scuola privata che fa un servizio pubblico e si sottopone a controlli e everifiche, e non un normale lavoratore dipendente o indipendente.

Intanto consideriamo una cosa. Il principio fondamentale che sta alla base del finanziamento alla scuole private parificate è che andando alla scuola privata un alunno sgava di costi la scuola pubblica. Quindi di fatto lo stato risparmia. Dai dati indicati nella scheda postata direi che se il volume di alunni che va alla scuola privata è del 10%, lo stato risparmia una bella cifra. C'è pero' un aspetto. Le scuole private a quanto pare hanno, per la ristrettezza dei conti e delle risorse, una gestione piu' risparmiosa. Forse quindi per lo stato è piu' economico aiutare le scuole private che siano parificate che avere solo scuola pubblica. Leggo infatti che il costo per alunno della scuola pubblica italiana è uno dei piu' alti del mondo.
Piu' tardi verifichero' nel rapporto OECD se corrisponde al vero.
Nella scheda di Wikipedia leggo (con tutte le avvertenze possibili sulla attendibilità del contenuto)
Inefficienza economica della scuola pubblica

Alcuni affermano che la scuola italiana sia fra le più costose del mondo; secondo questi, solo in Svizzera e Stati Uniti la spesa per studente è più alta della nostra. Gli insegnanti in Italia sono probabilmente troppi: il rapporto fra insegnanti e studenti è quasi il doppio di quello francese, tedesco e inglese nella scuola primaria, del 50% superiore in quella secondaria inferiore, di circa il 20% nella secondaria superiore.

La Scuola privata consente l'adozione di pedagogie alternative: sono le scuole steineriane o montessoriane. Quelle pubbliche,tradizionali, più che applicare una pedagogia, fissano quale unico obbiettivo esclusivamente l'attuazione di un programma. Caratteristica peculiare di queste scuole private che le distingue nettamente da tutte la altre è l'assenza di scopi di lucro nell'attività gestionale che viene affidata ad una rappresentanza di genitori che costituiscono in tal modo il Consiglio di Amministrazione che rimane in carica uno o due anni al massimo.

Se a questo aggiungiamo che i risultati degli studenti italiani nel PISA sono fra i peggiori d’Europa (i peggiori dopo Grecia e Portogallo) io credo che dovremmo affrontare il tema con piu' ragionevolezza e meno fervore ideologico.
Ricordiamoci infatti che se i risultati sono cosi' bassi, la responsabilità non è interamente dei ragazzi ma è principalmente dei docenti e della loro preparazione. Non è un caso che mesi dopo lo stesso test fu fatto ad un gruppo di docenti, ottenenendo le stesse percentuali di risposte sbagliate. Se i nostri ragazzi sono piu' asini di altri, ora è piu chiaro perché.
La qualità è il nostro tallone d'achille e secondo me una maggiore concorrenza tra scuole pubbliche e private puo' servire a migliorarla. Non basta questo, ci vuole ben altro ma intanfo farlo significa un certo risparmio, se i dati si undicati sono veri.

Ciao,
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda croccanterock il 13/12/2008, 7:09

Vorrei chiedere che cosa pensano le cellule staminali adulte, belle vita sulle modifiche alla legge, ecc. Tuttavia quando c'è divisione su entrambi i lati, laica e cattolica.


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