da lodes il 23/01/2013, 15:13
In un altra discussione ho parlato della mancanza nella sx, nel PD di una strategia, di una idea di paese ed è proprio rispetto a questo che trovo la parola "sintesi" una fuga dalla realtà. Mi spiego: se manca il progetto, l'idea i partiti cercano, inevitabilmente, il consenso su parole d'ordine che rispondono all proprio elettorato di riferimento, ma in mancanza di quella strategia sanno benissimo che da soli non riusciranno a "governare" quindi a realizzare le promesse fatte e, allora, salta fuori la necessità (obbligata) di trovare una "sintesi": su cosa? Su tutto. Non è un caso che Bersani da quando è segretario ha sempre detto che serviva un alleanza con i moderati/centristi. Ma allora se questa è la logica è chiaro la sintesi si trasforma in forma che di nobile non ha nulla. La sintesi produce i DICO, come le proposte astruse sul sistema elettorale, come le lenzuolate bersaniane che alla fine non sono riuscite a cambiare quasi nulla. Infatti i taxisti sono ancora lì, gli ordini professionali prosperano, i farmacisti pure, i concessionari delle spiagge demaniali sono tranquilli. Il problema vero è che dietro la parola "sintesi" si cela la malattia (grave) del sistema politico italiano e dei partiti. E' una malattia antica che via via si è aggravata e che ha nel proporzionalismo il rimedio che aiuta i partiti a rimanere in vita. Tanto è vero che la seconda Repubblica che doveva essere l'uscita dal disastro della prima ha sprecato questi venti anni grazie ai partiti che fin da subito hanno segato il progetto di rinnovamento del paese che stava dentro all'Ulivo. I nodi vengono sempre più al pettine e i partiti faticano sempre di più a mantenere gli equilibri consolidati. Serve una rivolta dal basso, tra l'elettorato, serve il rifiuto per questo sistema politico e per questi partiti. Allora parlare anche tra di noi di "sintesi" significa solo avallare la cultura politica che domina nei partiti. In altre parole serve che nel paese si affermi una richiesta di politica trasparente dove la sintesi si fa tra partiti ed elettori e su questa sintesi si chiede il consenso per governare.