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Ulivo e sinistra massimalista

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda Iafran il 22/01/2013, 12:43

flaviomob ha scritto:longa manus del Vaticano.

Ci dimentichiamo facilmente la presenza del Vaticano e il "fascino" che esercita su coloro che governano o che intendono governare gli italiani.
L'azione e gli interessi degli uomini di questo Stato religioso sono alla base dell'instabilità politica in Italia e alla base delle questioni sociali che non si risolvono o stentano a risolversi.
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda pianogrande il 22/01/2013, 12:55

Niente contro le alleanze, i compromessi, la ricerca di obiettivi comuni, di sintesi....., tutt'altro.
Il problema vero sono le trattative post elettorali ad elettori ormai esclusi dalla decisione finale (a babbo morto).
Il doppio turno costringe a schierarsi prima del voto e se non c'è maggioranza qualificata si va al secondo turno dove a decidere sono di nuovo gli elettori su schieramenti chiari.
Nel nostro paese, troppo bello per essere vero?
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda Manuela il 22/01/2013, 15:29

Meno male che qualcun altro pensa, come me, che il sistema proporzionale sia una iattura e impedisca un vero progresso del sistema politico. Ovvio che, allo stato attuale delle cose, nessuno può parlare chiaro agli elettori, dovendosi tenere le porte aperte per chissà quale scenario futuro... e questo è molto congeniale ad una classe politica, che ha sempre visto come il fumo negli occhi un sistema diverso (qualsiasi cosa dica nelle versioni ufficiali...) e che si trova benissimo a fare e disfare accordi al proprio interno e non a prendere impegni cogenti con l'elettorato.

Quanto al peso del Vaticano è proporzionale al peso che gli viene concesso dai politici, che è molto maggiore di quello che gli viene dato dalle persone normali che - credenti o meno, non importa - adottano comportamenti spesso molto divergenti da quelli raccomandati dalla Curia. Come dimostrano tutte le statistiche...
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda flaviomob il 22/01/2013, 15:43

Già, meglio appiattirsi sui diktat vaticani, magari fingendosi liberali, piuttosto che chiedere ad Albertini conto dei milioni dilapidati in derivati durante la sua giunta comunale.

Del resto, impedire una riforma elettorale a doppio turno è proprio interesse di chi vuole condizionare dal cosiddetto "centro" la politica nazionale vita natural durante.


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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda lodes il 23/01/2013, 15:13

In un altra discussione ho parlato della mancanza nella sx, nel PD di una strategia, di una idea di paese ed è proprio rispetto a questo che trovo la parola "sintesi" una fuga dalla realtà. Mi spiego: se manca il progetto, l'idea i partiti cercano, inevitabilmente, il consenso su parole d'ordine che rispondono all proprio elettorato di riferimento, ma in mancanza di quella strategia sanno benissimo che da soli non riusciranno a "governare" quindi a realizzare le promesse fatte e, allora, salta fuori la necessità (obbligata) di trovare una "sintesi": su cosa? Su tutto. Non è un caso che Bersani da quando è segretario ha sempre detto che serviva un alleanza con i moderati/centristi. Ma allora se questa è la logica è chiaro la sintesi si trasforma in forma che di nobile non ha nulla. La sintesi produce i DICO, come le proposte astruse sul sistema elettorale, come le lenzuolate bersaniane che alla fine non sono riuscite a cambiare quasi nulla. Infatti i taxisti sono ancora lì, gli ordini professionali prosperano, i farmacisti pure, i concessionari delle spiagge demaniali sono tranquilli. Il problema vero è che dietro la parola "sintesi" si cela la malattia (grave) del sistema politico italiano e dei partiti. E' una malattia antica che via via si è aggravata e che ha nel proporzionalismo il rimedio che aiuta i partiti a rimanere in vita. Tanto è vero che la seconda Repubblica che doveva essere l'uscita dal disastro della prima ha sprecato questi venti anni grazie ai partiti che fin da subito hanno segato il progetto di rinnovamento del paese che stava dentro all'Ulivo. I nodi vengono sempre più al pettine e i partiti faticano sempre di più a mantenere gli equilibri consolidati. Serve una rivolta dal basso, tra l'elettorato, serve il rifiuto per questo sistema politico e per questi partiti. Allora parlare anche tra di noi di "sintesi" significa solo avallare la cultura politica che domina nei partiti. In altre parole serve che nel paese si affermi una richiesta di politica trasparente dove la sintesi si fa tra partiti ed elettori e su questa sintesi si chiede il consenso per governare.
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda pianogrande il 23/01/2013, 16:46

Il "consenso per governare" con questo sistema elettorale, non può fare a meno della "sintesi".
Altrimenti bisogna togliersi dalla testa di andare al governo e si fa l'opposizione nuda e cruda o dura e pura o anche ininfluente o peggio complice ma opposizione.
Il doppio turno faciliterebbe molto le cose perché, alla fine, la sintesi la farebbero gli elettori che avranno da votare per due schieramenti arrivati in finale.
Niente trucchi e fregature e sorprese post elettorali e campagna elettorale con pronunciamenti molto più chiari delle alchimie raffinatissime di chi deve mostrare contemporaneamente due o tre facce (anche quattro) e poi cambiare ancora faccia durante le trattative post elettorali con buona pace di chi ha votato avendo in mente chissà quale illusione.

A meno di non prendere la maggioranza assoluta come singolo partito (auguri) quanto sopra è assolutamente inevitabile.
Meglio.
E' evitabile cambiando la legge elettorale in senso più democratico.
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda flaviomob il 23/01/2013, 20:31

Le lenzuolate bersaniane sono in gran parte state smantellate dai posteri (ovvero dal governo Berlusconi ultimo scorso).
Io ricordo bene che prima delle "lenzuolate" ogni volta che si faceva una ricarica telefonica (per i cellulari) esisteva un "balzello", sparito proprio grazie a Bersani.


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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda ranvit il 24/01/2013, 18:41

Di cosa ci preoccupiamo? Ci sarà Bersani con cacciavite e pinze per stringere un po' i bulloni (mentre Fassina e Vendola li allentano)... :lol:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda pianogrande il 25/01/2013, 9:45

"La rimonta del PDL non c'è".
Questa volta i mezzi di informazione compiacenti e servili non hanno fatto autoavverare una beata mazza.

http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ref=HREA-1

La rimonta del PDL non c'è.

Finalmente una affermazione senza tanti giri di parole e con l'aggiunta dei numeri.
Il PD è di gran lunga il primo partito.
L'Italia cambierà.
Un centrosinistra con un governo stabile è già una novità veramente nuova.
Tra cavalieri, professori ed uomini politici normali gli italiani sembra abbiano scelto.
Rimane alta la percentuale di astenuti o incerti ma personalmente non ritengo ci sia tanto da spremere.
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda ranvit il 25/01/2013, 10:03

La rimonta Pdl , per ora , non c'è, perchè?
Perchè molti suoi storici elettori sono andati a Monti, Giannino, Grillo....
Certo non per merito del PD :o che ha gli stessi voti di sempre con l'aggiunta del ritorno di alcuni dall'IDV; e questo dovrebbe far riflettere :roll: gli oligarchi del Partito. Serve rinnovamento vero delle idee e delle proposte, non solo una spruzzata di giovani e donne!
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