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Impresentabili: l'appello

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Impresentabili: l'appello

Messaggioda flaviomob il 17/01/2013, 10:09

Non è forse vero che Franca Rame, ex senatrice dell'IdV, ed il marito si sentono vicini a Grillo, come pare dalla lettura dell'articolo che ho indicato?


Dario Fo ne ha parlato pubblicamente, Franca Rame non saprei. Ma al di là di tutto è chiaro che si tratta di due artisti che hanno fatto la storia della sinistra italiana ed è evidente che non possono essere insensibili a quello che a sinistra succede.
Del resto, chiunque scelga di appoggiare una formazione politica ha il diritto di pretendere che anche gli altri partiti applichino criteri rigorosi nella selezioni dei rappresentanti degli elettori, soprattutto se si tratta di candidati al parlamento nazionale. E viene da sé che una buona parte di coloro che votano Grillo provenga dall'elettorato di centrosinistra, che ha abbandonato proprio per la presenza di una "questione morale" rilevante, soprattutto in alcune realtà locali. I dirigenti hanno l'obbligo di affrontare questa realtà, la base di tenere aperti gli occhi.


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Re: Impresentabili: l'appello

Messaggioda pianogrande il 17/01/2013, 11:32

cardif ha scritto:
pianogrande ha scritto:Questo è un ottimo esempio di stroncatura che può benissimo fare a meno dei fatti.

Ancora una volta non ho capito se sono io che ho stroncato e non ho visto i fatti.
Non è forse un fatto che Grillo chiede che l'opinione pubblica si incazzi?
Non è forse un fatto che Grillo non accetta dialogo con nessuno, né prevede alleanze in Parlamento?
Non è forse vero che Franca Rame, ex senatrice dell'IdV, ed il marito si sentono vicini a Grillo, come pare dalla lettura dell'articolo che ho indicato?

Se riporti la mia frase e dici che è una stroncatura, mi attribuisci un ruolo eccessivo: ho solo esposto un'opinione; non sono mica un critico quotato. E l'opinione me la sono fatta sentendo e leggendo. E' sbagliata? Correggila nel merito.

La vicenda di Rigoni è riportata su 'Il Tirreno' che ho citato prima. Personalmente, se alle primarie ha avuto un consenso di 2962 voti su 3410 espressi da chi è della zona e lo conosce, io, politicamente, non ho nulla da ridire. Io; ma mica impongo niente a nessuno.
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Cerchiamo di essere obiettivi.
Anche l'alba tutte le mattine e il tramonto tutte le sere sono dei fatti.
Perfino le quattro stagioni (escluse le mezze che, come noto, non ci sono più).
Insomma, quello che voglio dire è che dimostrare che esistono cittadini rossi, assimilabili alle toghe dello stesso colore, non dimostra che noi siamo innocenti.
Per il resto, ho apprezzato il fatto che tu abbia fatto ricerca sull'argomento imputazioni anche perché (su questo sono più che d'accordo) c'è imputazione e imputazione ed è meglio precisare.
Detto questo, preferisco le liste pulite (e non solo io).
Questo non deve fare di me un grillino, ai tuoi occhi.
Semplicemente uno che preferisce le liste pulite.
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Re: Impresentabili: l'appello

Messaggioda cardif il 17/01/2013, 12:07

Nel nostro Paese la corruzione ha infettato tutti i gangli della società (ma io non penso che sia scesa dall'alto); e ci sono anche milioni di persone oneste. Io non credo di avere le capacità e le possibilità di estirpare il malaffare, che pure coinvolge milioni di persone. Ergo, alle elezioni chi vince? La lista passato al butato? Ho solo un voto a disposizione, sempre parlando di liste ed elezioni e non di fare opera moralizzatrice (anche io questa l'ho fatta in abbondanza nel mio piccolo con l'esempio e con l'educazione che ho dato ai miei tre figli e ai tanti miei studenti, se la buttiamo sul personale).
Se i giovani scappassero all'estero perché delusi dalla immoralità diffusa sarebbe strano, visto che sono figli di questa società, più cattolica che lutarana. Ci vanno in cerca di lavoro, a volte fruttuosa a volte no.

Pianogrande, ti assicuro che non ti vedo proprio un grillino. E' solo una frase che mi ha richiamato Grillo, niente di più. AGGIUNGO: Sto ben lontano, oltretutto, dall'appioppare etichette.
Così come non credo che Flaviomob pensi che io non sia di sinistra solo perché non condivido la campagna di Franca Rame, di cui conosco la storia. E' solo che non credo nel pensiero unico: non è che a sinistra tutti la devono pensare alla stessa maniera.
E spero che tu non pensi che a me piacciono le liste sporche.
Penso che si tratti solo di una questione di utopia e di realismo.
ciao, cardif
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Re: Impresentabili: l'appello

Messaggioda flaviomob il 17/01/2013, 12:46

Caro Cardif,
desidero rassicurarti sul mio pensiero: non credo affatto che tu non sia di sinistra perché non condividi un'articolo scritto da Franca Rame (o un post scritto da me). Del resto neppure un partito che affrontasse la questione morale buttando fuori chiunque abbia collezionato anche una semplice multa potrebbe dirsi, solo per questo, di sinistra.
In questo momento storico, mi pare che tutte le forze politiche siano attraversate da forti contraddizioni. Considero forze politiche anche quei movimenti (Grillo, Monti, FID, Ingroia) che si presentano per la prima volta alle elezioni parlamentari e si considerano "fuori" dal sistema (o "tecnici" alternativi ai politici nel caso dell'attuale PdC).
Le contraddizioni interne al centrosinistra in parte sono state dipanate dalle primarie e dalle parlamentarie, anche se non mi è piaciuto il fatto che Bersani si riservasse una quota a proprio "listino", ne' che alcuni candidati si siano presentati in territori in cui non erano affatto radicati (come la Bindi in Calabria, anche se premiata dalla base). Ma, tutto sommato, la dirigenza ha mantenuto le promesse e si è esposta fortemente in primarie e parlamentarie che le altre forze politiche (eccetto SEL) si sognano, evidentemente.
Il senso di favorire e stimolare la partecipazione della base nelle scelte decisive deve anche essere coerente con la questione morale. E' chiaro che se un contenitore è trasparente ti consente di vedere ciò che sta all'interno ed è in questo la vera possibilità di scelta. Se il contenitore al contraro è opaco, il richiamo alla democrazia diretta viene completamente distorto. Io credo che esista una tensione positiva nel PD in questo senso e ogni appello che può favorirla, ogni pungolo, soprattutto prima delle elezioni (un periodo particolarmente sensibile) può essere positivo.
Poi è chiaro che se andiamo a vedere le contraddizioni profonde presenti nelle altre formazioni non ne usciamo più: tra il duo PDL-Lega che sulla questione morale ha ammazzato un paese e sostanzialmente fa poco (in superficie) o nulla (in profondità), il grillismo che pretende di accogliere sia destra che sinistra pretendendo che siano categorie ormai in disuso (ma alle prime critiche interne delegittima ed espelle), Ingroia che in parte permette alla società civile di dire la sua ma dietro ha ancora tanti vecchi arnesi, Monti che si appiattisce sulle posizioni del Vaticano (mi sono sbagliato, non era un vero liberale) e anche lui imbarca i dinosauri, FID che corre da solo in una posizione di estrema minoranza, accreditato di un meraviglioso uno per cento...

Però tutte queste considerazioni non ci esimono dal tentare, nel nostro piccolo, di migliorare e recuperare un po' di quel voto di protesta accentuato dalla grave crisi che attraversiamo.


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Re: Impresentabili: l'appello

Messaggioda cardif il 17/01/2013, 14:11

caro Flavio, d'accordo su 'quasi' tutto.
Certamente gli occhi si devono tenere ben aperti, e bisogna fare le critiche finalizzate al raggiungimento della massima trasparenza e pulizia. Da parte di chi ne è responsabile in primo luogo.
Però io mi vedo solo come elettore: scelgo tra quello che c'è sulla piazza; non ho il peso necessario per incidere sulle scelte di nessun partito, né di imporre alcunché (bè, qualche volta penso: purtroppo. Come tanti altri del resto).
Spero solo che non si verifichi un eccesso di critiche sulla base di fatti non rilevanti che dia fiato alle trombe della destra, e faccia perdere consenso alla sinistra.
Rigoni ha ottenuto l'80% dei consensi alle primarie (dove a maggio 2012 Zubbani ha vinto col 54,6 % col sostegno di PD, PSI, PRI, Federazione della Sinistra, SEL, Unione di centro e la lista civica “Carrara Futura”). I votanti, tra Massa e Carrara, sono stati 4386 sul totale di 22159 delle ultime politiche ultime. Credo che quelli che hanno votato alle primarie erano al corrente della vicenda meglio di me; e credo che siano tutti elettori di centrosinistra. Preferisco farmi un'idea precisa andando a spulciare, poi faccio una valutazione. In questo caso mi fido del giudizio di chi lo ha scelto. A me sta bene così.

Il 'quasi' è relativo ad un solo punto. Credo che sia giusto che un qualunque circolo abbia il diritto di caratterizzarsi anche con la presenza garantita da e ad alcuni iscritti, peraltro in misura minima. In generale, ed anche nei partiti.
Però non è da considerare nemmeno questa altro che una mia opinione; non una critica e tantomeno una stroncatura di chi la pensa diversamente.
ciao, cardif
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Re: Impresentabili: l'appello

Messaggioda flaviomob il 17/01/2013, 14:37

L'obiezione posta a favore del "listino" è stata relativa alla scarsa territorialità di alcuni candidati, nomi noti a livello nazionale come dirigenti o esponenti della società civile. Certamente come argomento è fondato, del resto perché non proporre alle primarie parlamentari anche un "collegio nazionale" dove far convergere questi esponenti? In ogni caso, il processo di "democratizzazione" è in corso ed è un bene che ci sia, poi bisogna andare avanti su questa strada.


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Re: Impresentabili: l'appello

Messaggioda pianogrande il 17/01/2013, 14:40

Bene ragazzi.
Andiamo avanti così.
Lo scopo comune c'è.
Non si può chiedere altro.
Secondo me, con queste idee le cose possono solo migliorare.
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Re: Impresentabili: l'appello

Messaggioda Iafran il 17/01/2013, 18:55

cardif ha scritto:Caro Iafran, io non ho fiducia che ci sarà un tempo in cui avremo la "classe dirigente che verrà", composta da sole persone oneste, probe, dedite solo al bene comune nel loro impegno politico ...

(a tutti, non gioisco per quello che vado a scrivere: "la classe dirigente che è venuta" – tranne la frazione "buona", che è sempre messa da parte - non me la sento tanto nostra, di certo noi cittadini rappresentiamo poco per lei ... finora. Mi piacerebbe che fossimo considerati di più, per come ho sempre creduto).

Caro cardif, sono 19 anni che andiamo a votare condizionati da qualche imminente sventura ed i nostri rappresentanti politici ci chiedono sempre "un voto utile" o "di saper votare" per non cadere nelle grinfie di qualcuno e ... anche quando abbiamo evitato il pericolo esterno ci siamo accorti che un altro (mimetizzato) lo avevamo in casa.
I cittadini si sono sempre rimboccati le maniche con la speranza che si iniziasse un nuovo corso.
Più di un anno fa siamo giunti a respirare un'aria nuova, in apparenza e ufficialmente, con il sen. Monti, incaricato come PdC di risolvere la situazione catastrofica delle nostre finanze.
Detto, fatto! La situazione finanziaria è migliorata ... non con la bacchetta magica ma ... strozzando l'economia delle famiglie italiane.
Erano i cittadini i diretti responsabili di tale emergenza, degli sprechi, delle ruberie, degli ammanchi? Dovevano essere questi o i veri artefici a pagare lo scotto?
Manteniamo una classe politica per governarci, per progettare, per prendere decisioni, per deliberare nomine, opere, commissioni, per spendere e spandere ... senza che essa risponda di quel che fa! Anzi, rincara pure la qualità e la quantità dei suoi privilegi, come se la soddisfazione dei bisogni dei cittadini non la riguardasse, non fosse una sua prerogativa ed il benessere della collettività un suo obiettivo costituzionale.
È amaro constatare quanto lontano si ponga la classe politica dai cittadini, che la eleggono democraticamente!
Questo è il momento migliore per provocarle spunti di riflessione al fine di guadagnare consensi, ma anche di non perderne altri. I cittadini devono pur manifestare eventuali disapprovazioni.
Il popolo del Cs ha subito continue delusioni, elezione dopo elezioni (nonostante i sempre buoni propositi per il futuro), e le astensioni non sono mai servite allo scopo.
Ora, si può pensare di ridurre il numero dei parlamentari e di contenere il costo della politica solo se molti "sconosciuti carneadi" sostituiranno i soliti alla Camera e al Senato.
Il "cavaliere" se non trovava terreno fertile non diventava così inamovibile nelle aule parlamentari.
Un po' di pulizia serve a far fare autocritica a "lor signori" ... non ci si può dimenticare quel che abbiamo passato in tutti questi anni per dare ascolto alle loro parole.

(Franz, non l'ho fatto al post giusto, ma debbo ringraziarti per quello che fai per questo forum)
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Re: Impresentabili: l'appello

Messaggioda cardif il 17/01/2013, 21:03

Caro Iafran, capisco quello che scrivi, non lo critico. Però faccio queste considerazioni.
Al fine di migliorare la classe politica (e non l'intera società, che è più complesso) sono state introdotte le primarie. E' una regola che consente una certa selezione da parte degli elettori, riguardo alla morale ed all'impegno politico dei candidati. Mi sembra una cosa positiva. Ma, una volta stabilita, va rispettata. Nel caso specifico Rigoni è stato è stato selezionato con un ottimo risultato, a guardare i numeri che ho riportato sopra. Se però ora diciamo che 2962 persone su 3410 hanno sbagliato la valutazione e che il PD non deve candidarlo, non ci resta che rivedere il meccanismo delle primarie. Ma non è pensabile sottoporre tutti i candidati d'Italia al vaglio di tutto il popolo di sinistra, credo. Come si fa? Io mi accontento della valutazione che di quella persona hanno dato quelli che lo hanno votato, credo conoscendolo bene, visto che alle primarie ha votato uno su cinque degli elettori di cs, e penso la parte più attiva.
Un dubbio mi sarebbe venuto se Rigoni avesse avuto un risultato scadente; ma lui ha preso ha vinto per 4 a 1 sul secondo, il che ne conferma l'apprezzamento. Ne faccio solo una valutazione politica. Non sono entrato nel merito della sua vicenda giudiziaria per giustificarlo o assolverlo. E ne deduco che, se in futuro dovesse dimostrarsi uno che delinque, è anche colpa anche di quelli che non si sono informati bene e lo hanno votato. Oppure non hanno visto nella sfera magica: come si fa ad esaminare la moralità di una persona, se non attraverso l'apprezzamento che riceve?
Dopodiché il resto (riduzione e riqualificazione della spesa pubblica, miglioramento del funzionamento dell'Amministrazione, scelta degli investimenti, ecc) è oggetto delle proposte di un partito; è un altro argomento. E se quelle proposte non convincono, non lo si vota. Non mi faccio portatore di nessuna richiesta di voto utile. Scrivo solo quello che penso.
Ultimamente siamo stati subissati da casi di ruberie e varie amenità, e quindi 'liste pulite', certamente. Ma se si concentra troppo l'attenzione solo su questo aspetto, ho l'impressione che si torni al 1993, quando la Lega mostrava cappi e manette in Parlamento. Poi ha sostenuto l'astro nascente che doveva rinnovare tutto, rivoltare l'Italia come un calzino; lei è diventata Lega Ladrona e noi siamo andati sempre peggio.
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Re: Impresentabili: l'appello

Messaggioda Iafran il 18/01/2013, 1:27

cardif ha scritto:Ultimamente siamo stati subissati da casi di ruberie e varie amenità, e quindi 'liste pulite' ...

Su questo aspetto dovrebbero concentrarsi non tanto i cittadini quanto i responsabili politici, che, invece, per "pacchetti di voti sicuri" vanno a spasso con coloro che possono gestire questi "pacchetti", senza chiedersi se sono persone oneste o democratiche o se esercitano coercizione sulle persone o se lucrano sui bisogni della gente.
Io non mi sento di fare di tutte le erbe un fascio di quelli che hanno subito una condanna. Ci sono reati e reati che non dovrebbero screditare in uguale modo le persone condannate.
Le "liste pulite" si impongono solo per escludere coloro che sono in odore di mafia, per l'azione che potrebbero esercitare nel campo sociale ed economico, lo stesso campo dove dovrebbe agire la politica delle persone comuni (normalmente oneste). Se si va a braccetto con una persona processata e condannata per reati di mafia o per essere collusa con la mafia o per associazione mafiosa come si può pensare di fare gli interessi della collettività?
Se in un "partito" dovessero esserci queste persone l'invito di centinaia di elettori ad escluderle dalle liste non verrebbe proprio considerato dal segretario e rigettato con le scuse del caso ("sono le male lingue", "le intercettazioni telefoniche non erano autorizzate", "attendiamo il terzo grado di condanna", etc.).

Io, invece, sono indispettito della grande disuguaglianza sociale che esiste fra la classe politica e il resto della popolazione. La nostra è una democrazia ammalata dai troppi privilegi della rappresentanza parlamentare, che appare sempre più come una casta sociale onnipotente, intoccabile ed impunibile, libera di deliberarsi prebende dopo prebende, e lasciare ai cittadini l'onere di provvedere a ripianare il deficit finanziario.
Finora l'astensione dal voto non ha sortito alcun effetto ... si impone, allora, un'altra forma democratica per essere ascoltati: votare una lista non storica.
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