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La politica non risorge con Monti

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Re: La politica non risorge con Monti

Messaggioda franz il 17/12/2012, 13:44

ranvit ha scritto:Premesso che i miracoli li fa solo il Padreterno per intercessione dei Santi....sicuramente un Monti legittimato dal voto e con tantissimi attuali parlamentari attuali non piu' presenti in Parlamento, è l'unico che puo' riuscirci in buona parte!

Esatto. E lo sottolineo a testimonianza che sono in accordo con ranvit anche se a volte su altri temi non siamo affatto sulla stessa linea. La legittimazione in base ad una lista propria è quella che fu negata a Prodi. Ricordi ranvit? E Prodi alla fine rinuncio' alla sua lista. Perché nessuno vuole che un leader "esterno" diventi legittimato da un partito/lista. Vogliono che sia sempre esterno per poterlo scaricare piu' facilmente, qualora ne capitasse la necessità politica (leggasi i vari giochi interni di potere).
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Re: La politica non risorge con Monti

Messaggioda ranvit il 17/12/2012, 13:59

La legittimazione in base ad una lista propria è quella che fu negata a Prodi. Ricordi ranvit?


Ricordo molto bene. Credo fu a Maggio del 2005 che la Direzione della Margherita si rifiuto' di appoggiare una lista Prodi.
E quello fu anche un errore di Prodi che per correttezza (ma in politica è una debolezza...) non volle forzare la mano.

Spero che MOnti non faccia lo stesso errore!
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Re: La politica non risorge con Monti

Messaggioda Giovigbe il 17/12/2012, 15:27

ranvit ha scritto: La legittimazione in base ad una lista propria è quella che fu negata a Prodi. Ricordi ranvit?


Ricordo molto bene. Credo fu a Maggio del 2005 che la Direzione della Margherita si rifiuto' di appoggiare una lista Prodi.
E quello fu anche un errore di Prodi che per correttezza (ma in politica è una debolezza...) non volle forzare la mano.

Spero che MOnti non faccia lo stesso errore!


Insomma la correttezza in politica è un errore

è pari pari la prassi politica berlusconiana.

E' il veleno dei valori distorti dal ventennio berlusconiano che dobbiamo innanzitutto combattere
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Re: La politica non risorge con Monti

Messaggioda flaviomob il 17/12/2012, 16:16

Un senatore a vita che fa il presidente del consiglio promettendo contestualmente di non schierarsi nell'agone politico e che poi addirittura si candida in effetti sarebbe un unicum ben rappresentativo del paese in cui viviamo...


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Re: La politica non risorge con Monti

Messaggioda lodes il 17/12/2012, 17:00

Che l'elettorato di c.d. sia compatto perchè "...Tutti vogliono piena libertà di operare e poco Stato; e tutti non vogliono la sinistra al Governo, in particolare Vendola...." mi sembra non corrispondere alla realtà. Possiamo concordare che non vogliono la sx al Governo, ma sul resto proprio no. Le forze politiche che si rifanno al c.d. hanno matrici culturali non solo profondamente diverse tra loro, ma anche rispetto alla semplificazione "piene libertà di operare e poco stato". Se fosse così il cavaliere avrebbe avuto la strada spianata.

Quello che dovrebbe fare Monti è guidare questo branco dentro al recinto della cultura liberale europea? Al popolarismo europeo? Bella prospettiva che farebbe bene al paese ma difficile da realizzare. Stiamo alla realtà: tutto questo ceto politico dovrebbe autonomamente farsi da parte. Non credo proprio che accada.

Poi come ho già detto quello che abbiamo sotto gli occhi è uno spettacolo che contraddice proprio la necessità di una profonda riforma del sistema politico e del paese. Guardando i TG si tocca con mano quanto il fermento dentro il "palazzo" sia un fatto tutto interno, fatto di alchimie, di personalismi, di bizantinismi, di giochi a Risiko e il cittadino spettatore e vittima.

E dentro a questo quadro che voglio riprendere il tema della "correttezza" che in politica sarebbe una debolezza. Io credo sia l'opposto. La crisi della politica deriva proprio dal fatto che tutto è possibile e quindi che quello che conta è raggiungere l'obiettivo (alto basso, sporco pulito, morale immorale poco importa). Se si riconosce che il sistema politico è malato, bisogna riconoscere che anche la politica e i politici lo sono, allora l'alternativa sta solo nel praticare una altra politica e da uno che "scende in campo" per cambiare non si può accettare in premessa l'adeguarsi alle prassi consolidate.
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Re: La politica non risorge con Monti

Messaggioda Iafran il 17/12/2012, 17:17

Giovigbe ha scritto:Insomma la correttezza in politica è un errore

è pari pari la prassi politica berlusconiana.

Ecco perché in Europa (dove si dimettono ministri per una tesi di laurea non originale o per una somma non giustificata di qualche migliaio di euro chiesta in rimborso) lo "spread" non lo colmeremo mai, neanche con le finanze in attivo. :o
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Re: La politica non risorge con Monti

Messaggioda ranvit il 17/12/2012, 20:45

...e quindi che si fa?

Rieleggiamo Berlusconi?

Eleggiamo Bersani con tutta la vecchia politica che porta con sè e con Fassina/Vendola nei MInisteri chiave?

Ma abbiate pazienza...siamo nella merda e voi cercato il pelo nell'uovo.

Stiamo parlando di politica...se MOnti si presenta e gli italiani lo votano....cos'altro volete???

E se non lo votano....sceglieranno per caso i campioni della correttezza? Lasciamo perdere Berlusconi su cui concordiamo. Ma Bersani e compagnia bella? Cioè qelli che, come la destra, non hanno mosso un dito per fermare lo spreco di denaro pubblico? Hanno sempre votato per negare l'arresto di qualsivoglia parlamentare accusato dalla Magistratura? Etc etc


Ma andiamo!

O dobbiamo aspettare che l'Italia cambi in quattro e quattrotto?
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Re: La politica non risorge con Monti

Messaggioda Giovigbe il 19/12/2012, 10:17

dal sito del corriere. di ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA


Viene dato da molti per probabile, anche se il principale interessato continua a non pronunciarsi, che alle prossime elezioni intorno al nome di Mario Monti e ad un programma da lui delineato si costituisca una confederazione di varie liste, le quali saranno diciamo così autonome ma avranno in lui il proprio punto di riferimento, insomma il proprio capo politico. Un capo però alquanto sui generis . Monti, infatti, sarà - potrà essere - solo un capo simbolico. Un capo per procura. E questo perché, essendo già senatore a vita, gli sarà consentito, sì, di far comparire il proprio nome sulla scheda elettorale delle varie liste partecipanti alla coalizione, ma non potrà mettere in gioco la propria persona nella competizione elettorale né per la Camera né per il Senato. Se dunque per ipotesi ottenesse la maggioranza parlamentare e ritornasse alla guida del Paese, si verificherebbe la singolare circostanza per cui egli sarebbe l'unico capo di governo dell'Unione europea non solo privo di un suo partito, ma neppure uscito direttamente consacrato dal risultato delle urne.

È difficile non vedere in tutto ciò un ennesimo scostamento rispetto al modello disegnato dalla nostra Carta costituzionale, del resto ormai già divenuta per merito del servizio pubblico (!) televisivo l'oggetto delle divagazioni di un comico - anche questo, credo, un caso unico in Europa. Si tratta peraltro di uno scostamento destinato a sua volta a produrre tutta una serie ulteriore di anomalie e di ambiguità.

È probabile, ad esempio, che la scelta delle candidature nelle varie liste - in queste elezioni una scelta carica di significato politico come poche altre volte - non possa avvenire, diciamo così, che per interposta persona, attraverso intermediari incaricati di riferire e attuare le indicazioni del premier in pectore . Un sistema tutt'altro che trasparente ed esposto, come si capisce, a mille equivoci, a fraintendimenti e pressioni di ogni tipo. Per non parlare della campagna elettorale. Sarà possibile a Monti quel dialogo continuo con i cittadini che ne costituisce un momento essenziale? E in quale veste egli comparirà nei dibattiti televisivi con gli altri capipartito candidati a un posto di parlamentare, lui che non è candidato a nulla ma in realtà lo è alla massima carica politica (carica che peraltro nel nostro ordinamento non può essere conferita dal voto popolare ma solo da una maggioranza parlamentare su designazione del capo dello Stato)?

E se poi, mettiamo, la coalizione guidata dall'attuale premier dovesse risultare sconfitta alle elezioni, e domani si formasse un governo Bersani di centrosinistra in tutto e per tutto autosufficiente, saremo forse chiamati ad assistere allo spettacolo - diciamo pure singolarissimo - di un'opposizione parlamentare rappresentata tra gli altri da un senatore a vita, cioè per l'appunto da Monti? Con un senatore a vita che ogni volta che può, come è giusto che faccia un leader dell'opposizione, attacca pubblicamente il presidente del Consiglio? Oppure - sempre nel caso di una mancata vittoria - Monti abbandonerà il campo per chiudersi in un austero riserbo istituzionale? Ma che cosa dovranno pensare allora coloro che gli hanno dato il voto? Che hanno votato per un fantasma?

Sono queste alcune delle perplessità che suscita la discesa sul terreno elettorale del presidente del Consiglio. La cui misura di stile, di prudenza e di onestà, che gli è congeniale appare destinata ad essere sottoposta di sicuro - se mai egli decidesse di partecipare indirettamente alle elezioni - ad una prova non indifferente.

Ernesto Galli Della Loggia


Aho ....pe dillo Della Loggia!!!!!!!!!!!!!
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Re: La politica non risorge con Monti

Messaggioda franz il 19/12/2012, 13:43

Anche prodi era privo di un suo partito e quindi monti non sarebbe il primo caso.
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Re: La politica non risorge con Monti

Messaggioda flaviomob il 19/12/2012, 16:03

Ed era senatore a vita? Era appoggiato da sinistra, centro e destra?


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