Ichino: Analisi del voto

[flaviomob]

Franz, le regole delle primarie erano uguali a livello nazionale. Bisognerebbe quindi capire per quale motivo la mobilitazione che c'è stata nelle tre regioni da te citate (ma anche in ER) non è avvenuta nelle altre regioni. Certamente non per le regole stabilite dal PD che hanno permesso anche il voto all'estero e, a quanto letto, anche fuori sede, dando 21 giorni di tempo per registrarsi... Inoltre Renzi non ha avuto appeal nelle grandi aree metropolitane, è stato sotto le aspettative in tutto il Nord e nel Lazio è andato malissimo. Insomma, non ha convinto le grandi metropoli e le regioni che producono il PIL più alto del paese (ricordiamo per i "nordisti" che il Lazio ha il secondo PIL del paese).

[franz]

Franz, le regole delle primarie erano uguali a livello nazionale. Bisognerebbe quindi capire per quale motivo la mobilitazione che c'è stata nelle tre regioni da te citate (ma anche in ER) non è avvenuta nelle altre regioni.

Vero. Non lo metto in dubbio. Ma se dove votano di piu' (con fatica, perché come hai letto la coda a Firenze non era uno scherzo) vince Renzi, rimane vera la domanda su chi sarebbe meglio schierare quando voteranno tutto (o almeno dal 50 al 70% degli aventi diritto).

[franz]

Per i posteri:

Primarie Pd: Matteo Renzi mobilita più elettori e di più al Centro Nord. L'analisi del Cattaneo

Vero che Renzi è riuscito più di Bersani a mobilitare gli elettori di centrosinistra? Soprattutto nelle regioni del Centro Nord? Ed è vero che lo ha fatto più delle scorse primarie del 2009, quando a sfidare Bersani c'era Franceschini? Per l'Istituto Cattaneo non ci sono tanti dubbi: sì. La Fondazione di ricerca ha pubblicato un'analisi in cui mette in correlazione la differenza di partecipazione al voto fra le ultime due primarie del centrosinistra e i risultati elettorali di Renzi. Ebbene, viene fuori che c'è una relazione molto forte: quelle regioni dove il sindaco di Firenze è andato meglio domenica scorsa, sono le stesse in cui c'è stato un aumento di partecipazione. E sono tutte del Centro Nord: Trentino, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli, Piemonte, Marche, Umbria, Lombardia e Toscana.

L'esatto opposto avviene invece nelle regioni del Sud, dove c'è stata una netta affermazione di Bersani, uno scarso risultato di Renzi, e soprattutto si sono recati ai gazebo molto meno elettori rispetto a tre anni fa. Lo si capisce dalla Tabella 2 nella slideshow qui sotto. "Questa correlazione conforta l'ipotesi di un effetto mobilitativo della candidatura Renzi" - scrivono i ricercatori del Cattaneo.

Ma la ricerca rivela anche altri particolari interessanti. E cioè che il sindaco fiorentino ha spopolato in quelle zone dove è maggiore il senso civico di partecipazione, come mostra la Tabella 3. L'effetto mobilitativo infatti "è stato più forte nelle aree in cui esiste una disponibilità latente a partecipare delle reti di persone inclini ad organizzarsi volontariamente, in maniera indipendente dalle strutture esistenti di partito, magari in risposta alla sollecitazione di messaggi lanciati attraverso i media (vecchi e nuovi) e che è stato molto più debole dove la partecipazione politica è più spesso prodotta dalla sollecitazione diretta di macchine organizzative di partito".

http://www.huffingtonpost.it/2012/12/03 ... 33421.html

[flaviomob]

Analisi che non mi convince. Il sindaco di Firenze ha "spopolato" solo in Toscana.
In Lombardia al secondo turno ha preso 4.000 voti in meno rispetto al primo, Bersani 48.000 in più.
In ER Renzi perde 9.000 elettori. In FVG solo 300. In Liguria 800. In Piemonte 1.000.
Persino in Toscana tra un turno e l'altro il consenso si assottiglia: -5.000 voti (Bersani +38.000).
Fanno eccezione il Trentino AA: +25 voti, Veneto + 9.000 (ma Bersani +34.000)
Valle d'Aosta -6. Nevicate sparse

Insomma io questo "spopolare" di Renzi al Nord devo proprio essermelo perso...

[franz]

Insomma io questo "spopolare" di Renzi al Nord devo proprio essermelo perso...

Bisogna guardare i loro grafici e comprendere sulla base di quale concetto hanno fondato la loro analisi.
In pratica, piu' o meno come avevo fatto io, hanno messo in relazione partecipazione e successo dei candidati.
Da li' hanno costruito le classiche interpolazioni lineari.
Il risultato è ovviamente in termini relativi (ecco perché sfugge ad una prima vista) mentre a occhio si vedono solo quelli assoluti.
In piu' hanno anche calcolato le differenze di partecipazione nel tempo tra le varie primarie, cosa che non avevo pensato (e non avrei tempo di fare).

[ranvit]

Resta comunque il fatto, oggettivo, che prendere il 40% in una primaria di coalizione con i tanti non del Pd al voto e avendo contro TUTTI i dirigenti nazionali del Partito, è un successo straordinario....che a breve porterà i suoi frutti...

[flaviomob]

Non c'è dubbio, così come è evidente che Vendola ha avuto un risultato molto inferiore alle aspettative.

[flaviomob]

Ripeto... e non è assurdo....la sinistra italiana facendo la guerra a Craxi impedi' la nascita in Italia di una sinistra di stampo europeo!

http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -48725998/

http://www.repubblica.it/static/popup/2 ... debito.jpg

[ranvit]

Appunto.....come evidenziato dai grafici e tabelle da te indicate, Craxi è rimasto nel solco del debito pubblico preesistente e il valore piu' alto raggiunto con lui al Governo fu 88% del Pil. Dopo di lui ci hanno pensato Goria, Andreotti, Berlusconi

Ma la mia frase si riferiva al tentativo reso impossibile dall'ostracismo feroce, senza motivo se non quello di non perdere la leadership della sinistra, messo in atto dalla sinistra storica italiana.....la stessa che ha contribuito e tutt'ora contribuisce (e spero non contribuirà con il duo Fassina/Vendola) a rovinare l'economia del Paese!

[franz]

stiamo andando fuori tema, rispetto all'analisi del voto delle primarie, ma credo che Ranvit intedesse che la feroce lotta e competizione del PCI contro il PSI di Craxi fu anche l'elemento che fece da collante all'asse Craxi-Andreotti-Forlani, il famoso o meglio famigerato CAF. Io ricordo vagamente (e non trovo documentazione a riguardo) che ai tempo dei governi da lui guidati avanzo' proposte di riforma del sistema delle pensioni - di cui mi piacerebbe vedere ora un sunto - che furono (e quandi mai) osteggiate a sinistra e abbandonate. Craxi vinse sull'indennità di contingenza e su altre questioni ma è chiaro che avendo un muro a sinistra era forzatamente obbligato a cedere alla forze alla sua destra.