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Sanità con l’assicurazione?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda ranvit il 27/11/2012, 19:08

http://pepe.blogautore.repubblica.it/?ref=HREA-1


Sanità con l’assicurazione?


«Il nostro Sistema sanitario nazionale, di cui andiamo fieri, potrebbe non essere garantito se non si individuano nuove modalità di finanziamento». Le parole pronunciate dal premier sono da un lato oggettive, ma sorprendenti sotto un altro punto di vista, anche perché lasciano spazio alle interpretazioni.

Che il Servizio pubblico non sia più garantito lo sanno benissimo i cittadini italiani che devono fare i conti , ogni giorno, con la riduzione di migliaia di posti letto, con la scomparsa di interi reparti e ospedali, con le lunghissime liste di attesa e, in caso di necessità, con il pagamento delle prestazioni in intramoenia. La situazione è allarmante anche per il personale sanitario che alcune settimane fa, in massa, è sceso in piazza per difendere la qualità del Ssn.

La nostra sanità un tempo era tra le migliori al mondo – nel 2000 fu classificata al secondo posto dall’Oms – ma negli ultimi anni ha perso parecchi colpi.

Un fatto è evidente: i costi sono crescenti, perché la popolazione aumenta e invecchia, mentre le risorse a disposizione sono sempre di meno. Pertanto se la domanda sale, anche a parità di finanziamenti, cosa peraltro impossibile, il sistema collassa. E’ giusto quindi dire che il sistema va riformato. Già, ma come?

Qui nascono le diverse interpretazioni sulle parole del presidente del Consiglio. Cosa significa “trovare nuove forme di finanziamento del Ssn”? Si tratta di tasse? Credo questa una strada non percorribile, perché siamo già pesantemente tartassati. Un’altra ipotesi – però è una mia supposizione – è la forte spinta verso le assicurazioni private. Se così è, siamo ad un cambiamento radicale del sistema, che potrebbe diventare molto simile a quello americano: cure di base ed essenziali a chi non ha e ai redditi più bassi, servizio di qualità a chi invece ha la possibilità di investire in una assicurazione privata. Altre modalità di finanziamento non ne vedo (a parte la tassazione crescente sui redditi più alti).

Con le assicurazioni più o meno obbligatorie, l’universalismo delle prestazioni – pietra fondante del Ssn – verrebbe a mancare. Alcune forze politiche di sinistra hanno lanciato un grido d’allarme – senza far riferimento alle assicurazioni – dicendo che bisogna trovare i fondi per sostenere la Sanità. Ma se i malati di Sla e quelli con altre patologie gravissime vengono costretti a scendere in piazza con le loro carrozzine e i loro letti di dolore per riuscire a ottenere i fondi per l’assistenza domiciliare (e non è detto che li otterranno), dubito che, ad oggi, ci siano i soldi per salvaguardare la qualità dell’intero Ssn.

Tuttavia altri percorsi sono possibili. Come ricordano Ignazio Marino, il Pd, l’Idv: prima fra tutte la razionalizzazione delle spese. E di pari passo la lotta agli sprechi. Senza dimenticare il fiume di soldi che se ne va nella corruzione. Non parliamo di bruscolini, bensì di miliardi di euro. Purtroppo negli ultimi anni, nonostante quanto detto e scritto una infinità di volte, questi semplici interventi correttivi non sono mai stati messi in atto. Perché in tante, in troppe Regioni, una certa politica ha voluto mantenere in piedi un sistema clientelare e corruttivo. Oggi però lo stato di necessità induce a intervenire energicamente per risparmiare. Non ci sono alternative: o si trovano i soldi da settori non strategici, o si risparmia e si taglia cercando di non smantellare il Ssn, o si introducono nuove tasse per i redditi più alti, o si passa alle assicurazioni private. Ma questa è la strada meno felice, come dimostra la storia della sanità statunitense.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda franz il 28/11/2012, 8:13

Lo vado dicendo da tempo. Cosi' è in germania e francia.
Una precisazione. Non è vero che la nostra sanità fu considerata la seconda migliore del mondo. Era lo stato di salute degli italiani ad esserlo, malgrado il SSN, grazie a longevità e dieta mediterranea. In quello studio si parlava tuttavia anche di sistema sanitario ed eravamo sedicesimi a causa di una forte disomogeneità territoriale e del forte carico di costi sui cittadini.
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda ranvit il 28/11/2012, 10:35

Ho già l'assicurazione ed usufruisco poco o niente dal SSN. Non mi paga tutto ma quello previsto dal tariffario (dell'Assicurazione). Ovviamente conoscendo il tariffario mi posso anche "regolare" nella scelta dello specialista da cui andare. Si tratta di un'assicurazione di categoria che non prevede lucro...
Concordo sulla necessità di integrare il finanziamento pubblico con assicurazioni private, quantomeno da un certo reddito in su, ma...bisogna evitare che ci siano speculazioni sia da parte delle Società assicuratrici che da parte di persone che dichiarano, evadendo, redditi bassi non veritieri.
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda Iafran il 28/11/2012, 10:41

ranvit ha scritto:E di pari passo la lotta agli sprechi. Senza dimenticare il fiume di soldi che se ne va nella corruzione. Non parliamo di bruscolini, bensì di miliardi di euro. Purtroppo negli ultimi anni, nonostante quanto detto e scritto una infinità di volte, questi semplici interventi correttivi non sono mai stati messi in atto. Perché in tante, in troppe Regioni, una certa politica ha voluto mantenere in piedi un sistema clientelare e corruttivo.

Il problema di base è sempre lo stesso in Italia: la corruzione!
Si possono fare tutti gli interventi che vogliamo (gli esempi nel mondo civile abbondano), ma la classe egemone legale ed illegale (senza dimenticare quella "spirituale") troverà sempre modo per succhiare altro sangue ai cittadini, i quali non hanno mai abbandonato il pensiero di "darsi" ad un protettore (il più potente possibile) per risolvere i loro problemi: una questione culturale che crea una prassi quasi impossibile da modificare (con buona pace degli "idealisti")!
Il campo sanitario, poi, è quello più congeniale per fare sudditi o per disporre di buoni clienti a vita nella popolazione (quello lavorativo comunque non è molto da meno) e il mondo "politico" ... se ne serve.
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda ranvit il 28/11/2012, 11:04

E quindi Iafran? Concordo totalmente, ma cosa farai? Voterai Bersani? Renzi (non credo)?

Io proprio per dare uno schiaffo a questi politici che si ripropongono e perpetueranno la corruttela di cui sopra, non votero' un Pd bersaniano ma il M5S....tu???
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda Iafran il 28/11/2012, 11:12

ranvit ha scritto:Io proprio per dare uno schiaffo a questi politici che si ripropongono e perpetueranno la corruttela di cui sopra, non votero' un Pd bersaniano ma il M5S....tu???

L'ho scritto in tutti i miei interventi.
Basta tener presente quel che si legge.
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda franz il 28/11/2012, 13:22

ranvit ha scritto: Si tratta di un'assicurazione di categoria che non prevede lucro...

è il sistema delle casse tedesche ( http://de.wikipedia.org/wiki/Krankenkasse ) che sono di categoria, diverse dalle omonime svizzere che non sono di categoria ma aperte a tutti e dove si puo' cambiare assicurazione ogni anno, sclegliendole tra le circa 100 a disposizione.
Il problema è l'integrazione dei due sistemi di finanziamento: tasse e assicurazione in modo che il sistema (definito per questo "misto") dia risorse economiche certe ai costi sanitari, indipendentemente che il fornitore del servizio sia pubblico o privato (convenzionato).
Ma una cosa vorrei chiarire, non con te, ranvit. Sta storia della corruzione come ostacolo/problema sinceramente ha rotto. Se dovessimo basarci su questo non potremmo fare nulla, comprare o costruire una casa, vendere una macchina, bersi un caffé, fare un viaggio, aprire un'attività, comprare un tornio, partecipare a contratti e concorsi. Dietro ogni attività che prevede accordi tra le parti si puo' nascondere la corruzione (probabilità pero' enormemente piu' alta se c'è il pubblico di mezzo o un monopolio). Il problema è generale ed è rilevante da noi proprio perché il settore pubblico è forte (50% del PIL) e burocratico (e quindi mille ruote da "ungere"). Ma spostando le attività verso il privato ed in presenta di centinaia di fornitorori in concorrenza, la corruzione diminuisce parecchio. Non sparisce del tutto ma diventa praticamente ininfluente.
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda ranvit il 28/11/2012, 13:33

La corruzione e la tendenza alla corruttela è cosa ampiamente nota a tutti. Esiste in tutto il mondo ma qui in Italia è particolarmente rilevante e diffusa.
Mi riferivo nel mio intervento sia alle società eventualmente assicuratrici, che in Italia non sarebbero centinaia ma solo le solite sette sorelle che in cartello (se non controllate a dovere) farebbero pagare cifre salatissime; sia alle singole persone. Per anni mi sono incazzato dovendo pagare le intere tasse universitarie alle mie figlie a fronte di tanti (da me personalmente conosciuti) decisamente piu' ricchi di me...vedi casa in centro, villetta al mare, suv etc etc....che pagavano il minimo perchè non dichiarano che redditi da fame. pensavo ingenuamente che ci fossero dei controllli....ho scoperto recentemente che solo da un anno e solo in alcune Università si sono fatti accordi con la GdF per incrociare i dati....pazzesco!

E' fondamentale che il sistema venga regolato bene per evitare quanto sopra, viceversa saremmo di nuovo alla beffa oltre che il danno. :twisted:
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda franz il 28/11/2012, 14:30

ranvit ha scritto:Mi riferivo nel mio intervento sia alle società eventualmente assicuratrici, che in Italia non sarebbero centinaia ma solo le solite sette sorelle che in cartello (se non controllate a dovere) farebbero pagare cifre salatissime; sia alle singole persone.

Per prima cosa bisogna evitare che siano le solite sette. Forse 100 sono un'esagerazione ma già 30 sono un'ottima scelta.
Ovvio che se è una sola o un cartello di sette non c'è concorrenza. Ma è possibile un cartello con 30? Più aumentano i soggetti, minori sono le possibilità di cartello, maggiori sono le possibilità che uno proponga prezzi veri, di mercato.
L'altro aspetto riguarda il fatto che una persona senza redditi, o con redditi insufficenti, ha tutta una serie di agevolazioni e se i controlli sono insufficenti qualcuno puo' frodare il sistema ottenendo gratis prestazioni che saranno pagate da altri. Che sia l'UNI o la sanità, non fa differenza. Ma questo non riguarda un'eventuale riforma sanitaria. Riguarda caso mai la qualità del sistema tributario.
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda Iafran il 28/11/2012, 15:20

franz ha scritto:Ma una cosa vorrei chiarire, non con te, ranvit. Sta storia della corruzione come ostacolo/problema sinceramente ha rotto ... Il problema è generale ed è rilevante da noi proprio perché il settore pubblico è forte (50% del PIL) e burocratico (e quindi mille ruote da "ungere"). Ma spostando le attività verso il privato ed in presenta di centinaia di fornitorori in concorrenza, la corruzione diminuisce parecchio. Non sparisce del tutto ma diventa praticamente ininfluente.

Anche a me la corruzione (non la sua storia) ha rotto.
Se non consideriamo questa corruzione, ci rimangono solo i cittadini che la subiscono e che non ne vogliono far parte.
Adesso, qualcuno potrebbe spiegare perché gli italiani (che vivono in Italia) si trovano con tutte "queste pezze ai pantaloni"?
A me sembra che un settore pubblico corrotto infici anche quello privato, che non ha molta strada da fare ... con le proprie gambe. Penso, ancora, che le discussioni (belle e teoriche) che non la considerino, senz'altro, faranno piacere ai cittadini onesti ma non concorrono a rimuovere alcuna delle "pezze ai pantaloni" sopraddette che si ritrovano!
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