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S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"

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S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"

Messaggioda ranvit il 29/06/2012, 17:05

L'inchiesta
S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"
Una mail dell'inchiesta di Trani inchioda l'agenzia
Prosegue l'inchiesta della procura di Trani sulle agenzie di rating. Tra il materiale sequestrato emergono email scottanti. Un responsabile di Standard&Poor's riconoscerebbe di aver commesso errori nel giudicare le banche italiane

S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato" Una mail dell'inchiesta di Trani inchioda l'agenzia


MILANO - ll giorno in cui Standard & Poor's ha declassato l'Italia, il 13 gennaio 2012, esprimendo giudizi negativi anche sulle banche, il responsabile per le banche di S&P, Renato Panichi, ha inviato una mail agli autori del report contestando loro di aver espresso giudizi contrari alla realtà sul sistema bancario.

La mail è stata depositata due giorni fa, assieme a nuovi atti d'indagine, dal pm di Trani Michele Ruggiero, che a fine maggio ha fatto notificare ai vertici di Standard & Poor's un avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Gli indagati, accusati di concorso in manipolazione del mercato continuata e pluriaggravata, sono l'ex presidente di Standard & Poor's Financial Services, l'indiano Deven Sharma, il managing director head on insurance rating di Londra, Yann Le Pallec, e gli analisti senior del debito sovrano che firmarono i report sull'Italia, Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Moritz Kraemer. Nella mail interna Panichi scrive a Zhang e Kraemer e contesta al primo che "non è giusto" scrivere nel 'RU' dell'Italia "che c'è un elevato livello di vulnerabilità ai rischi di finanziamenti esterni. Attualmente - sottolinea - è proprio il contrario, uno dei punti di forza delle banche italiane è stato proprio il limitato ricorso/appello ai finanziamenti esterni o all'ingrosso". La missiva si conclude con un invito esplicito: "Per favore rimuovi il riferimento alle banche!".

Nei confronti dei cinque indagati e delle sedi legali di Londra e New York di Standard & Poor's nei prossimi giorni il pm Ruggiero, a meno di colpi di scena dell'ultim'ora, dovrebbe firmare la richiesta di rinvio a giudizio. Alla società il magistrato contesta violazioni della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Entro luglio la procura dovrebbe chiudere le indagini, tuttora in corso, sulle altre due agenzie di rating: Fitch e Moody's.

IL TESTO della email
Il documento è stato scritto in inglese il 13 gennaio 2012 dal responsabile per le banche di S&P, Renato Panichi, a due dei tre analisti indagati, Eileen Zhang e Moritz Kraemer, autori assieme a Franklin Crawford Gill, del report di declassamento di due gradini del debito sovrano dell'Italia da (A a BBB+) reso noto nello stesso giorno:

"Ciao Eileen e Moritz. Ho provato a chiamarvi entrambi. Ho il RU dell'Italia e vedo una frase proprio all'inizio dove menzionate 'La vulnerabilita' crescente dell'Italia ai rischi di finanziamenti esterni, considerato l'elevato livello di presenza esterna nel settore finanziario e in quello del debito pubblico.
Eileen, non mi hai detto questa frase ieri, e non è giusto che tu dica che c'è un elevato livello di vulnerabilità ai rischi di finanziamenti esterni. Attualmente è proprio il contrario, uno dei punti di forza delle banche italiane è stato proprio il limitato ricorso/appello ai finanziamenti esterni o all'ingrosso. Per favore rimuovi il riferimento alle banche! Grazie. Renato".
Dalla mail - sempre a giudizio di fonti vicine alle indagini - emergono anche i contrasti tra analisti al vertice della società di rating e la deliberata volontà di declassare l'Italia pur in assenza dei presupposti, come implicitamente dichiarato dagli stessi analisti il giorno stesso del declassamento.

Agli atti sono allegate altre mail sequestrate. Due quelle ritenute rilevanti. Nella prima Panichi scrive a Zhang: "Ciao Eileen, per favore sappi che mi piacerebbe condividere con te qualsiasi riferimento alle banche in Italia RU, se ci sono, in modo da evitare possibili errori o disallineamenti con la visione FI di domani, sono in ufficio disposto a parlarne. Grazie. Renato".
L'altra scritta da Kraemer a Panichi: "Ciao Renato, visto che tu te ne occupi dei titoli di Stato italiani, hai per caso ricevuto indicazioni specifiche da parte dell'ufficio compliance che ci consente di condividere il testo con te prima della sua pubblicazione. Se no, chi altro lo potrebbe ricevere al posto tuo? Buona notte, Moritz".
(ANSA).


(29 giugno 2012)
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Re: S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"

Messaggioda Iafran il 29/06/2012, 21:21

ranvit ha scritto: ll giorno in cui Standard & Poor's ha declassato l'Italia, il 13 gennaio 2012, esprimendo giudizi negativi anche sulle banche, il responsabile per le banche di S&P, Renato Panichi, ha inviato una mail agli autori del report contestando loro di aver espresso giudizi contrari alla realtà sul sistema bancario.

La mail è stata depositata due giorni fa, assieme a nuovi atti d'indagine, dal pm di Trani Michele Ruggiero,

Il responsabile per le banche di S&P, Renato Panichi, tramite e-mail, ha chiesto "il favore di rimuovere il riferimento alle banche". Se informava anche qualche procura avrebbe fatto la giusta contestazione, altrimenti ha delle responsabilità ... nel ritardo della correzione.
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Re: S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"

Messaggioda franz il 30/06/2012, 8:19

Mi pare che il titolo sia una forzatura rispetto al contenuto dell'articlo.
Cose che capita spesso nel giornalismo.
Il riferimento è al declassamento dell'Italia, non a quello delle banche (avvenuto in seguito).
In un report di decine e decine di pagine, e quindi centinaia diaffermazioni, si chiede di rettificare una frase sulle banche che contiene un errore.
Questo non configura per forza di cose un errore divalutazione generale sul debito pubblico italiano.
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Re: S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"

Messaggioda ranvit il 30/06/2012, 11:58

Non credo che TUTTI i giornali italiani e la Magistratura di Trani abbiano capito male...
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"

Messaggioda franz il 30/06/2012, 12:10

ranvit ha scritto:Non credo che TUTTI i giornali italiani e la Magistratura di Trani abbiano capito male...

La magistratura di Trani non si è ancora pronunciata.
I giornali italiani devono solo pensare a vendere le copie e non mi pare che TUTTI abbiano riportato la notizia nello stesso modo. Il ogni caso la frase virgolettata nel titolo è assente all'interno dell'articolo stesso.
Una cosa è dire "Nel report sull'Italia c'è un errore" ed altro è "Sull'Italia abbiamo sbagliato".
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Re: S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"

Messaggioda flaviomob il 12/11/2012, 17:04

La Procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio per 7 persone, 5 responsabili dell’agenzia Standard & Poor’s e 2 responsabili dell’Agenzia Fitch, mentre è stata avanzata richiesta di archiviazione per i restanti 2 responsabili dell’Agenzia di rating Moody’s. Si sono concluse così, dopo due anni, le indagini preliminari della Procura di Trani su presunte condotte illecite di responsabili delle tre principali agenzie di rating operanti a livello mondiale.

L’inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dal sostituto procuratore Michele Ruggiero, riguardava il cosiddetto “market abuse”. Le agenzie di Rating, che esprimono valutazioni sul “rischio di credito” di un soggetto (privato/pubblico) che emette obbligazioni, devono rispettare rigorose normative europee emanate a livello di regolamenti e sono sottoposte alla vigilanza dell’Autorità indipendente ESMA, che può unicamente sindacare la corretta osservanza della normativa di settore, senza entrare nel merito delle libere “opinioni-valutazioni” delle Agenzie.

L’inchiesta della Procura di Trani era stata avviata dopo gli esposti dei legali rappresentanti delle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori nei confronti di analisti finanziari della Standard & Poor’s in relazione agli attacchi speculativi al mercato finanziario italiano conseguenti alla diffusione, a mercati aperti, di una “nota”, da parte della citata agenzia di rating, con la quale si criticava la manovra finanziaria del governo italiano, prima della sua pubblicazione ufficiale.

Le richieste di rinvio a giudizio riguardano Deven Sharma, presidente della Standard & Poor’s Financial Service dal 2007 al 23 agosto 2011, Yann Le Pallec, Managing Director Head of Insurance Rating della Standard & Poor’s sede di Londra, Eileen Zhang, Associate Director, Sovereign Rating della Standard & Poor’s sede di Londra, Franklin Crawford Gill, Senior Director of European Sovereign Ratings, della Standard & Poor’s sede di Londra, Moritz Kraemer, Managing Director European Sovereign Ratings, della Standard & Poor’s sede di Francoforte, ritenuti tutti responsabili di manipolazione del mercato continuata e pluriaggravata perché, dipendenti apicali dell’agenzia nelle loro rispettive qualità di presidente mondiale e responsabile per l’Europa dell’agenzia (Sharma e Le Pallec), nonché di analisti “senior” del debito sovrano (Zhang, Gill e Kraemer), in concorso fra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso e in tempi diversi “ponevano in essere una serie di artifici” tanto nell’elaborazione, quanto nella “diffusione” dei rating sul debito sovrano italiano “concretamente idonei a provocare una destabilizzazione dell’immagine, prestigio e affidamento creditizi dell’Italia sui mercati finanziari, una sensibile alterazione del valore dei titoli di Stato italiani, segnatamente un loro deprezzamento, un indebolimento dell’Euro”.

Le altre due richieste di rinvio a giudizio, invece, riguardano David Michael Willmoth Riley, capo Rating Sovrano dell’Agenzia di Rating Fitch, sede di Londra ed Alessandro Settepani, Senior Director della Fitch Italia con sede a Milano per l’ipotesi di reato di manipolazione del mercato pluriaggravata “perché nelle qualità di analisti economico-finanziari dei debiti sovrani e dipendenti con funzioni apicali dell’Agenzia Fitch rilasciavano indebiti annunci preventivi di imminente declassamento della Repubblica italiana (declassamento non ufficialmente decretato dall’Agenzia Fitch fino al 27/1/2012), così divulgando a mercati aperti informazioni che dovevano restare riservate, concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11 ... ch/410957/


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Re: S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"

Messaggioda Iafran il 12/11/2012, 20:42

flaviomob ha scritto:Le agenzie di Rating, che esprimono valutazioni sul “rischio di credito” di un soggetto (privato/pubblico) che emette obbligazioni, devono rispettare rigorose normative europee emanate a livello di regolamenti e sono sottoposte alla vigilanza dell’Autorità indipendente ESMA, che può unicamente sindacare la corretta osservanza della normativa di settore, senza entrare nel merito delle libere “opinioni-valutazioni” delle Agenzie.

Se non ci fossero stati i "legali rappresentanti delle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori nei confronti di analisti finanziari della Standard & Poor's" l'Italia non aveva alcuna possibilità d'indagare e nessun mezzo per difendersi. :o
Ma i fantomatici "servizi segreti italiani" riferiscono solo se si preparano attentati terroristici stranieri, manifestazioni nostrane di piazza e sulle frequentazioni private degli avversari politici del Governo?
Non sarebbe un compito dell'Intelligence anche quello di preservare l'incolumità delle finanze nazionali dagli speculatori interni ed esterni?
Uno Stato organizzato si adeguerebbe a neutralizzare questo altro tipo di "attentati”, ma i nostri servizi segreti si sono distinti solo per riferire al "megaleader" le "cose indicibili sul Presidente Prodi”, sulla vita privata di Marrazzo e su quella di Boffo, sulla società di Saint Lucia che ha acquistato la casa di Montecarlo, etc. etc :lol:
Questa strana Intelligence ... dovrebbe, proprio, essere guidata meglio e ... per compiti gratificanti!
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Re: S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"

Messaggioda trilogy il 14/11/2012, 16:55

Dopo il caso Trani Fitch abbandona sconfitta l'Italia
Di Ilaria Ammendola

Con effetto immediato, in assenza di chiarimenti sul perchè la procura di Trani si oppone alla condivisione, trasparente e appropriata, delle legittime opinioni degli analisti con il mercato, l'agenzia di rating Fitch ha deciso di ridurre le proprie comunicazioni di mercato riguardanti l'Italia a formali pubblicazioni di ricerca. Tutte le teleconferenze, le conferenze ed eventi simili in Italia, sono sospesi. Inoltre, se non verranno presentate adeguate garanzie che questo tipo di incidente non si ripeterà, Fitch potrebbe riconsiderare il futuro delle proprie attività in Italia.

IG ritiene che, a seguito di questa notizia, ci potrebbe essere un aumento delle tensioni sul debito italiano. Senza la valutazione delle agenzie di rating, infatti, il mercato obbligazionario evidenzierebbe un pesante calo dei volumi, soprattutto da parte della clientela retail e istituzionale estera. Lo spread tra Btp e Bund al momento è poco sotto la soglia dei 360 punti a 359 punti base al tasso del 4,94%.

Proprio ieri Fitch, rifiutando qualsiasi accenno di illecito, aveva avvertito che si sarebbe difesa vigorosamente di fronte al rinvio a giudizio richiesto lunedì dalla Procura di Trani per 2 dei suoi responsabili: David Michael Willmoth Riley, capo Rating Sovrano della sede di Londra e Alessandro Settepani, Senior Director di Fitch Italia con sede a Milano per l'ipotesi di reato di manipolazione del mercato pluriaggravata.

Questi, infatti, nelle rispettive qualità di analisti economico-finanziari dei debiti sovrani e dipendenti con funzioni apicali dell'agenzia Fitch rilasciavano indebiti annunci preventivi di imminente declassamento dell'Italia (declassamento non ufficialmente decretato dall'Agenzia Fitch fino al 27/1/2012), così divulgando a mercati aperti informazioni che dovevano restare riservate, concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari.

Nell'ambito dell'inchiesta sulle oscillazioni di borsa ritenute anomale tra 2010 e 2012 la procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio anche per cinque responsabili dell'agenzia di ratingStandard&Poor's, mentre ha chiesto l'archiviazione per due manager di Moody's.

http://www.milanofinanza.it/news/dettag ... 20l'Italia
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Re: S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"

Messaggioda flaviomob il 15/11/2012, 10:40

Grilli: "Agenzie di rating ok solo in sfera privata"
Fitch, stop a comunicazioni sull'Italia

Il ministro dell'Economia interviene in Senato quasi in contemporanea con l'annuncio da parte della società di valutazione del black-out informativo sull'Italia: una decisione presa in seguito alla richiesta di rinvio a giudizio per due dirigenti da parte della procura di Trani

MILANO - "Il ruolo delle agenzie di rating può essere positivo se resta nella sfera privata, senza riflessi sul
sistema di supervisione pubblico". Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, nelle stesse ore in cui l'agenzia Fitch ha annunciato il "black out" informativo sull'Italia. Una decisione, spiega la società in un comunicato, che fa seguito alle richieste di rinvio a giudizio formulate dalla procura di Trani 1contro due suoi dirigenti (e cinque di S&P) per gravi manipolazioni del mercato. Una mossa che Fitch definisce "senza precedenti e priva di ogni fondamento".

"Il problema - ha spiegato Grilli in un'audizione in Senato sul sistema di vigilanza bancaria - è che negli anni, senza esserne ben consapevoli, abbiamo inserito le valutazioni delle agenzie di rating nel nostro sistema di supervisione pubblico". E invece la funzione di tali società non deve sconfinare: "Se un privato vuole comprarsi dei pareri se li compra - ha aggiunto - non c'è niente di male". Per il ministro dell'Economia è necessario, pertanto, rendere il sistema di sorveglianza pubblica immune o indipendente dalle loro valutazioni. "Questo non può essere fatto all'improvviso - ha spiegato - perchè si rischia il collasso completo, ma in modo graduale".

Intanto
il black out di Fitch non riguarderà solo le comunicazioni al mercato riguardanti i rating e le emissioni italiane, ma sono sospese anche le conferenze, le teleconferenze e analoghi incontri in Italia o che vertano sull'Italia. Insomma, si tratta di un vero e proprio "silenzio stampa" ma sembra che l'agenzia non si limiterà a questo: "Se Fitch non riceve adeguate assicurazioni che questo tipo di incidente non si ripeterà, potremmo riconsiderare il futuro delle nostre attività in Italia". L'agenzia respinge "con forza" qualsiasi addebito circa la correttezza dei suoi comportamenti contestata dalla magistratura di Trani e ribadisce di avere rispettato i suoi criteri di 'policie' e "tutte le norme vigenti".

Per la procura di Trani, le agenzie di rating Standard & Poor's e Fitch avrebbero manipolato il mercato diffondendo informazioni distorte, se non addirittura falsate in merito alla "affidabilità creditizia italiana e alle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal governo italiano". Tutto ciò sarebbe avvenuto in modo da "disincentivare l'acquisto di titoli del debito pubblico italiano e deprezzarne, così, il loro valore". Per questo la procura di Trani, dopo aver chiuso l'inchiesta sulle multinazionali americane chiamate ad analizzare la solidità finanziaria di uno Stato, ha chiesto il rinvio a giudizio per sette persone, ritenute figure apicali delle agenzie.

Insomma la reazione di Fitch è stata diversa di quella di S&P che aveva respinto ogni accusa spieganto le metodologie sono "pubbliche, trasparenti e applicate in modo coerente in tutto il mondo" aggiungendo che avrebbe continuato a svolgere il proprio "compito senza alcun timore o favoritismo nei confronti di investitori, emittenti di debito o ogni altro soggetto terzo, e a difendere le nostre azioni, la nostra reputazione e quella delle nostre persone".

http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -46622907/


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Re: S&P: "Sull'Italia abbiamo sbagliato"

Messaggioda pianogrande il 15/11/2012, 12:44

La lista degli intoccabili non è composta solo dai politici.
Vogliono la garanzia che una cosa simile non si ripeta.
Una garanzia che non ha ottenuto nemmeno il premier dei premier nel nostro paese.
Non me ne frega niente di quanto loro siano importanti.
La magistratura non può avere di questi paletti.
Se c'è sospetto di reato indaga e rinvia a giudizio etc. etc.
Sua altezza imperiale S & P o Fitch o chi diavolo sia è sottoposta alle leggi dello stato in cui opera.
vadano pure a valutare altrove.
Sopravviveremo.
Fotti il sistema. Studia.
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