franz ha scritto:......bisogna fare i conti con i numeri. Non è solo un problema di ragionaria. Il nostro debito supera il 120% del PIL. MI pare ora sia al 126%. Ammettiamo che tra tagli e nuove tasse si riesca finamente ad avere un avanzo (invece del disavanzo tra il 4 ed il 5% come ora). Non un avanzo primario (al netto degli interessi). Un avanzo vero. Incassiamo piu' di quanto spendiamo (o se preferite spendiamo meno di quanto incassiamo). ..
Facciamoli i conti, però 4 punti di debito sul PIL negli ultimi due anni sono i prestiti alla Grecia, Irlanda e Portogallo.
Oltre a questo siamo diventati il primo contributore netto del bilancio europeo. Sul fronte della riduzione dei costi di produzione dei beni pubblici siamo ancora all'anno zero, facciamo fuggire all'estero ricercatori e tecnici e bandiamo concorsi per i prefetti. Questi hanno una concezione dello Stato che è ferma all'epoca napoleonica. Si possono anche vendere gli Uffizi e il colosseo ma per questa strada non c'è comunque prospettiva.
(AGI) - Bruxelles, 30 ott. - Quanto all'Italia, ancora non c'e' una posizione sulla proposta cipriota: l'unico punto fermo, riferiscono le fonti, e' che il suo saldo di contributore netto deve essere "politicamente e finanziariamente sostenibile". Nel 2011, si ricorda, l'Italia e' stato il maggiore contributore netto dell'Unione europea con un saldo superiore ai 5 miliardi, pari allo 0,38% del Pil, "un livello non sostenibile", secondo le fonti, soprattutto in una fase difficile per i conti pubblici e in cui si stanno chiedendo sacrifici ai cittadini...... (AGI) Ven
fonte: http://europa.agi.it/le-altre-news/noti ... 014_2020_3