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"con chi" è importante quanto "per cosa"

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"con chi" è importante quanto "per cosa"

Messaggioda Giovigbe il 31/10/2012, 9:34

Da un intervista a Crocetta riportata sul sito del "Corriere della sera"

«A Bersani dico che l'esperienza dell'alleanza e del governo con l'Udc vale la pena di essere fatta. Lo dico anche a Idv e Sel che qui in Sicilia hanno condotto una battaglia per distruggersi. Orlando ormai è solo, sbatte contro il muro. Questa strada porta alla sconfitta come hanno certificato le urne. L'Udc non è più quella di Cuffaro. Non c'entra niente. Il percorso ormai è quello dell'alleanza tra progressisti, moderati, cattolici». Crocetta ha poi aggiunto: «Il modello del buon governo è sempre un modello esportabile».


Condivido questo pensiero.

Credo che si devono incontrare non due partiti ma due "campi" (come ama ripetere Bersani) quello moderato (UDC) e quello progressista (PD+SEL+IDV).

Tanti anni fà si incontrarono due culture quella cattolica e quella marxista e naque quel gioiello che è la nostra Costituzione.
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Re: "con chi" è importante quanto "per cosa"

Messaggioda Iafran il 01/11/2012, 9:48

Giovigbe ha scritto:Tanti anni fà si incontrarono due culture quella cattolica e quella marxista e naque quel gioiello che è la nostra Costituzione.

Per le "cosuzze loro" sarà importante "con chi". :x
Per le "non cosuzze loro" (sugli argomenti sociali per il bene comune) si misura la qualità della classe politica.

(Mi sembra che se ne è discusso anche qui viewtopic.php?f=4&t=5381&start=30)
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Re: "con chi" è importante quanto "per cosa"

Messaggioda Giovigbe il 01/11/2012, 19:24

Iafran ha scritto:
Giovigbe ha scritto:Tanti anni fà si incontrarono due culture quella cattolica e quella marxista e naque quel gioiello che è la nostra Costituzione.

Per le "cosuzze loro" sarà importante "con chi". :x
Per le "non cosuzze loro" (sugli argomenti sociali per il bene comune) si misura la qualità della classe politica.

(Mi sembra che se ne è discusso anche qui viewtopic.php?f=4&t=5381&start=30)



Io intendevo estrapolare l'indicazione a livello nazionale - il post indicato rigiuarda la Sicilia.

Peraltro sembra che le cose marcino in questa direzione
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Re: "con chi" è importante quanto "per cosa"

Messaggioda franz il 01/11/2012, 20:49

Giovigbe ha scritto:Tanti anni fà si incontrarono due culture quella cattolica e quella marxista e naque quel gioiello che è la nostra Costituzione.

Forse dimentichi anche la cultura socialista (che non è per nulla marxista) e quella libeale: i primi due presidenti della Repubblica con la nuova Costituzione furono liberali: De Nicola ed Einaudi. Non mi pare affatto corretto dare un connotato catto-marxista alla Costituzione, perché non fu affatto cosi', a meno di non voler violentare la storia.
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Re: "con chi" è importante quanto "per cosa"

Messaggioda lucameni il 01/11/2012, 20:58

Onestamente la nostra Costituzione non mi pare un gioiello, nonostante più volte abbia fatto qui riferimento alla nostra Carta per evitare imbarbarimenti all'orizzonte.
Un democratico come Jemolo più volte criticò la Costituzione italiana come compromesso non sempre riuscito; e mi pare siano critiche non banali.
Banali e in malafede semmai sono le critiche che da anni provengono dai berlusconiani e dai post-fascisti. E non a caso, con la complicità piena della sinistra, la nostra pur criticabile Costituzione è già stata emendata malissimo fin dagli anni '90.
Difendere la Costituzione e non volerla stravolgere (si veda quanto è stato combinato nel 2001 e cosa poteva accadere di peggio nel 2005) non significa farne un santino intoccabile ma mettere un argine a quanto di peggio può accedere. E non per conservatorismo ma per mero realismo.
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Re: "con chi" è importante quanto "per cosa"

Messaggioda franz il 01/11/2012, 21:48

Tutto è migliorabile, anche una Costituzione. Soprattutto dopo cosi' tanti anni, più passa il tempo e maggiori sono le necessità di rinnovarla ed aggiornarla. Purtroppo la scadente classe politica che ha dissestato il paese ha anche (e non dovrebbe sorprendere) prodotto un pessimo lavoro di revisione costituzionale, sia perché ha fatto modifiche non all'altezza sia perché non ha saputo proprio farle.
Ritengo comuque non paragonabile il momento costitutivo dell'immediato dopoguerra, che vide uniti liberali, democristiani, comunisti, socialisti e socialdemocratici, quindi tutto l'arco costituzionale di allora, con le eventuali alleanze di oggi, quando basate sul concetto di maggioranza ed opposizione. A mio avviso è giusto il concetto che si debba unire campi diversi ma per arrivare a due in contrasto tra loro: un campo dell'italia corporativa, statalista, quella delle raccomandazioni e dei furbetti del quartierino, legata alle rendite (anche statali) ed un altro campo, con un'Italia delle libertà, dello sviluppo, del merito, del lavoro. E spero che il secondo prevalga. Per farlo non bastano progressisti e moderati. Anche perché non ci serve affatto moderatismo ma una vera e propria "rivoluzione liberale e sociale".
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Re: "con chi" è importante quanto "per cosa"

Messaggioda Giovigbe il 02/11/2012, 10:44

franz ha scritto:
Giovigbe ha scritto:Tanti anni fà si incontrarono due culture quella cattolica e quella marxista e naque quel gioiello che è la nostra Costituzione.

Forse dimentichi anche la cultura socialista (che non è per nulla marxista) e quella libeale: i primi due presidenti della Repubblica con la nuova Costituzione furono liberali: De Nicola ed Einaudi. Non mi pare affatto corretto dare un connotato catto-marxista alla Costituzione, perché non fu affatto cosi', a meno di non voler violentare la storia.


Concordo pienamente, a volte la fetta fà rimanere nella penna cose importanti.

A mia parziale scusante si può forse osservare che:
a) all'epoca della costituzione la cultura socialista era minoritaria (non solo in termini numerici) rispetto a quella marxista;
b) la cultura liberale contribui sicuramente alla stesura della carta ma si perse successivamente verso una deriva sempre più liberista;

Insomma tanti furono gli attori e di ciò la carta se ne avvantaggiò ma le due anime più rappresentate e rappresentative furono certamente la DC cattolica ed il PCI marxista ma nel quale l'impronta gramsciana costituiiva le basi per una evoluzione in senso pienamente democratico.
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