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Carburante dalla Anidride carbonica

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Re: Carburante dalla Anidride carbonica

Messaggioda franz il 21/10/2012, 9:43

Vero, anche l'attività estrattiva consuma energia e anche il trasporto dal luogo dell'estrazione a quello del consumo.
Per quanto riguarda il solare dal sahara diciamo pero che i tempi sono lunghi e l'instabilità della regione è il fattore critico.
Non è poi detto che nel sahara ci siano grandi quantità di Co2. La sua presenza nell'atmosfera non è omogenea ed è maggiore sopra i grandi centri urbani. Anche se ci fosse avremmo il problema del trasporto, sia dell'enegia elettrica sia di carburanti prodotti in loco. A vedere le immagini satellite ed esaminando i picchi di assorbimento dei principali gas serra (vapore acqueo e anidride carbonica) si puo' vedere che sopra il sahara (ed ogni regione desertica) abbiamo le maggiori carenze di entrambi (non a caso sono regioni secche e con poca o nulla vegetazione). Vegetazione che di suo sta già reagendo all'abbondanza di CO2 aumentando in modo misurabile un po' in tutto il mondo, nella zona equatoriale e nelle tundre. Quanto all'idea di rendere di nuovo fertile il deserto grazie al minore soleggiamento, penso che il secondo problema sia proprio la carenza di acqua e la scarsità di CO2 in quella regione. Cose che si possono produrre e/o far arrivare ma attenzione ai cambiamenti climatici. Non si puo' fare l'ecologista e strapparsi le vesti per la diga di assuan o quella delle tre gole (per i cambiamenti climatici indotti) e poi caldeggiare un cambiamento planetario come quello che rende fertile il sahara. Quando lo era, se non erro circa 10'000 anni fa, il clima in europa non era dei migliori ;-)
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Re: Carburante dalla Anidride carbonica

Messaggioda trilogy il 21/10/2012, 11:03

flaviomob ha scritto:....Dato che sembra che una delle prossime frontiere sull'approvvigionamento di energia solare sia il deserto del Sahara, si potrebbe abbinare a questo ambizioso progetto (c'è chi parla di un potenziale sufficiente al 15% del consumo europeo e chi addirittura sostiene essere sufficiente all'intera Cina!) un programma che possa rendere nuovamente fertili le aree in cui viene limitata l'insolazione, permettendo così di assorbire CO2, appunto, dalla vegetazione.


Ok, però cerchiamo di inquadrare le due soluzioni in un quadro complessivo, sennò sembrano alternative. Invece sono complementari e tengono conto dello stadio sviluppo delle varie tecnologie, e delle esigenze da soddisfare.

La trasformazione dell'anidride carbonica in etanolo rientra nell'ambito dei carburanti di quarta generazione, e in parte nell'accumulo di energia da fonti rinnovabili. Ci vorranno molti anni prima che l'intero sistema di trasporti (auto, autotreni, navi, aerei) possa funzionare a energia solare. Inoltre l'etanolo prodotto può alimentare le pile a combustibile, e quindi non ci sarebbe neanche bisogno di bruciarlo per far camminare i mezzi.
La tecnologia già esiste si chiama DEFC (direct ethanol fuel cells). Il problema ancora una volta è di costi, in questo caso particolare, dei catalizzatori utilizzati nella pila.

Il progetto del Sahara di cui parli è il desertec e l'obiettivo del 15% è uno target al 2050, guerre e rivoluzioni locali permettendo. Comunque in alcune aree è in fase piuttosto avanzata, in particolare in Tunisia. Già dal 2016 questo paese dovrebbe essere in grado di esportare energia elettrica prodotta con il solare verso Italia. E' chiaro che questo progetto se rispetta le sue premesse può produrre una profonda trasformazione ecologica ed economica del sahara. L'energia disponibile può alimentare i dissalatori e la produzione di acqua dolce rendendo coltivabili aree desertiche. Capisco l'importanza economica, a me però, piace molto il deserto, e pensarlo in futuro coltivato a cavolfiori e zuchine non mi entusiasma particolarmente.
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Re: Carburante dalla Anidride carbonica

Messaggioda franz il 21/10/2012, 11:33

trilogy ha scritto:Capisco l'importanza economica, a me però, piace molto il deserto, e pensarlo in futuro coltivato a cavolfiori e zuchine non mi entusiasma particolarmente.

A parte cio' che piace o non piace, un sahara di nuovo verde implica una profonda trasformazione del clima. Poichè il totale dell'umidità nell'atmosfera non cambia, se il sahara diventasse (o tornasse ad essere) zona verde ed umida, altre zone diventerebbero piu' secche ed aride, i venti cambierebbero, gli anticicloni si sposterebbero. Se poi la CO2 dimunisse, il clima nordico tornerebbe ad essere gelido come alcune migliaia di anni fa. Prima di giocare in questo modo dovremmoavere informazioni piu' precise sul perchà il sahara da territorio verde è diventato deserto. Alcune tesi indicano proprio l'uso agricolo iniziato millenni fa, su scala intensiva. Cose simili sono successeanche nella penisola arabica ed in quella che era una volta la mezzaluna fertile (oggi un deserto). Anche piu' recentemente nel midwest americano.
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Re: Carburante dalla Anidride carbonica

Messaggioda flaviomob il 22/10/2012, 15:41

Credo che del Sahara si potranno rendere nuovamente fertili solo alcune aree limitrofe a quelle già coperte da vegetazione, immagino che sia utopistico porsi l'obiettivo di un recupero al 100% (e forse anche al 10%). Sarebbe interessante invece capire quanto è rilevante il fenomeno della desertificazione che incrementa ogni anno l'ampiezza dei deserti, ma che impoverisce anche terreni di zone temperate oggi sottoposte a temperature mediamente maggiori che in passato (oggi a Milano sembra estate!), capire se e come possa essere reversibile in presenza di una maggiore ombreggiatura favorita proprio da una disposizione ampia e oculata di grandi quantità di pannelli solari, riducendo così anche l'evaporazione eccessiva delle riserve d'acqua dolce.


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Re: Carburante dalla Anidride carbonica

Messaggioda franz il 22/10/2012, 17:38

La desertificazione a quanto leggevo non è legata ad eccessivo soleggiamento ma piuttosto ad eccessiva irrigazione, che rende via via più salino il terreno, per l'accumulo di minerali. Naturalmente un terreno spoglio e sabbioso rifletterà luce e calore, creando masse di aria calda ascendenti che a loro volta devieranno le nuvole e le precipitazioni se non sulle cime delle montagne.
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Re: Carburante dalla Anidride carbonica

Messaggioda flaviomob il 22/10/2012, 21:27

...L’espansione delle zone desertiche terrestri, intensificatasi soprattutto negli ultimi anni trova uno delle sue maggiori cause, a scala planetaria, nei recenti mutamenti climatici che hanno investito il nostro pianeta, molte tra le emissioni gassose nell’atmosfera contribuiscono al riscaldamento globale attuando l’effetto serra. Anche piccole variazioni delle condizioni ambientali, possono a lungo termine mettere in crisi ecosistemi portando alla perdita di biodiversità e in casi peggiori all’inaridimento di vaste zone....

http://it.wikipedia.org/wiki/Desertific ... ambientali


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Re: Carburante dalla Anidride carbonica

Messaggioda trilogy il 22/10/2012, 23:24

flaviomob ha scritto:.... capire se e come possa essere reversibile in presenza di una maggiore ombreggiatura favorita proprio da una disposizione ampia e oculata di grandi quantità di pannelli solari, riducendo così anche l'evaporazione eccessiva delle riserve d'acqua dolce.


Ho visto qualche anno fa cos'è l'avanzata del deserto e i tentativi di fermarla a nord del senegal verso la mauritania.
Una cosa impressionante. Viaggi lungo la strada e cominci a incontrare cumuli di sabbia a macchia di leopardo, poi sempre più frequenti. Finchè la strada scompare del tutto e rimane solo una pista di sabbia. Le case, nel lato esposto al vento vengono coperte di sabbia fino al tetto. Le barriere artificiali e gli alberi introdotti per arginare l'avanzata del deserto, travolti e sommersi. Oggi continuano a piantare milioni di alberi ogni anno con i finanziamenti internazionali, con che risultati concreti per quanto riguarda la desertificazione non saprei.
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Re: Carburante dalla Anidride carbonica

Messaggioda pianogrande il 23/10/2012, 0:55

Moltissime oasi non sono un fatto naturale ma opera dell'uomo.
La tecnologia per lottare contro il deserto quindi esiste ma viene applicata in modo molto localizzato e non potrebbe essere altrimenti visto il grande e costante lavorio che richiede.

Ho passato un po' di tempo della mia vita in Algeria e qualcosa ho visto anche io.

Sono solo chiacchiere di un non esperto della materia ma far rivivere quei territori immensi e di roccia frantumata e grattugiata non credo sia alla portata dell'uomo.
Le cose, secondo me, potrebbero cambiare solo con importanti mutamenti climatici e tanto tempo.

Prendendo in considerazione, con qualche speranza in più, le distese sabbiose, non saprei neanche fino a che punto potrebbe essere sufficiente il solo apporto di acqua (sicuramente da preferire quella della pioggia che non apporta altri minerali) in relazione alle caratteristiche chimiche e fisiche del terreno.

Se si debbono mettere i pannelli solari lo farei senza prefiggermi altri scopi se non la produzione di energia elettrica.
Il resto lo vedo troppo aleatorio.
Fotti il sistema. Studia.
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