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Scuola..........

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Scuola..........

Messaggioda chango il 13/10/2012, 18:20

ranvit ha scritto:I

Resta il problema che la Scuola italiana è da sistemare a cominciare dal far lavorare di piu' gli insegnati, riducendone quindi l'organicoe liberando risorse per l'edilizia scolastica, le attrezzature e successivamente per aumentare gli stipendi :D


ovviamente sistemare la scuola italiana per migliorarne l'offerta didattica non si prende minimamente in considerazione.
ridurre l'organico dei professori (partendo dai professori di religione? perché obiettivamente rappresentano un costo assolutamente inutile per la Scuola) dubito che possa rappresentare una sistemata alla scuola. al massimo è una sistemata ai conti pubblici nel breve periodo e nulla più.
ma la scuola non è solo un centro di spesa.
se si deve fare cassa si può intervenire su altri capitoli o reperire le risorse in altro modo.

Interessante poi l'importanza che dai all'istruzione: gli investimenti per l'istruzione devono venire solo attraverso i tagli all'istruzione. Riflette una visione di Paese che relega l'Istruzione ad un semplice costo e non la considera come uno dei principali investimenti per rilanciare l'economia di questo Paese. un investimento essenziale per generare innovazione, migliorare la produttività e la competitività.
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Re: Scuola..........

Messaggioda flaviomob il 13/10/2012, 18:50

Ranvit, sono certo che lo faresti; anche me andrebbe benissimo una quota di stipendio pagata in titoli di stato: di fatto è quello che ha reso sostenibile il modello giapponese, tanto risparmio privato vincolato in buoni del tesoro in modo da avere bassissimi interessi sul debito. Lo dico da mesi. Lungimiranti, mangiano tanto pesce crudo, per questo ragionano meglio di noi... anche se esagerano un po' con le balene! :lol:

Non mi risulta che la classe politica in questo paese abbia mai fatto riforme ascoltando gli insegnanti (ne' gli studenti). Alle elementari abbiamo maestri che sono tra i migliori al mondo, pagati quattro soldi. Il problema profondo di questo paese è l'umiliazione continua di coloro che - e sono parecchi - per due lire erogano prestazioni di alta qualità. Tra l'altro io faccio anche sostegno a un ragazzo disabile in una scuola superiore a Sesto e riscontro come la maggior parte degli insegnanti abbia una professionalità più che elevata a fronte di un riconoscimento economico ridicolo.
La risposta sarebbe semplice ed ovvia: premiare il merito. Ma in Italia, con questa classe dirigente, questi funzionari, questa casta di ladri cialtroni il grosso rischio è che lasciare discrezionalità ai vertici generi una devastazione generale, una pioggia di raccomandati, un diluvio di leccapiedi, un'alluvione di "utili idioti" che non dicono mai di no al "capo", nella miglior tradizione fantozziana.


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Re: Scuola..........

Messaggioda franz il 13/10/2012, 18:55

chango ha scritto:ovviamente sistemare la scuola italiana per migliorarne l'offerta didattica non si prende minimamente in considerazione.

Domanda: l'offerta didattica si migliora avendo un organico esuberante, dequalificato e spesso non motivato (tanti pagati male) oppure avendo il giusto numero di docenti e della migliore qualità possibile?
I numeri che avevo postato (della ragionaria e dall'ISTAT) parlano chiaro: abbiamo 7.590.892 studenti e 1.157.194 come personale, docente (ruolo e non) e non docente.
Dovrebbe essere chiaro che i conti non tornano. Il personale è troppo, lavora poche ore ed è pagato male.
la soluzione (per me) è meno personale, che lavora di piu', pagato meglio. Sulla qualità del personale scolastico so che la deviazione standard è elevata. Ottimi docenti convivono con asini patentati o con altri mediocri o appena sufficienti. Se l'occasione del "meno docenti pagati meglio" ha come esito di liberarci dei peggiori (del 25 o 30% peggiore), migliorerà anche la qualità didattica generale. Se poi il bilancio della scuola invece di essere per il 97% costituito da stipendi potrà vedere piu' risorse per i sussidi didattici, oggi scarsi, il miglioramento sarà palese.
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Messaggioda franz il 13/10/2012, 19:00

flaviomob ha scritto:Non mi risulta che la classe politica in questo paese abbia mai fatto riforme ascoltando gli insegnanti (ne' gli studenti).

Non risulta nemmeno a me, anche perché non c'era nulla da ascoltare.
Forse nel lontano '68 qualche proposta fu fatta (e ottenuta), sul piano delle democrazia scolastica e poi sul piano della didattica (contro il nozionismo). Poi francamente piu' nulla se non qualche generico "piu' soldi alla scuola". Rivendicazioni tante, proposte organiche di riforma, da ascoltare, nulla.
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Re: Scuola..........

Messaggioda ranvit il 13/10/2012, 19:39

Il problema profondo di questo paese è l'umiliazione continua di coloro che - e sono parecchi - per due lire erogano prestazioni di alta qualità. Tra l'altro io faccio anche sostegno a un ragazzo disabile in una scuola superiore a Sesto e riscontro come la maggior parte degli insegnanti abbia una professionalità più che elevata a fronte di un riconoscimento economico ridicolo.


E' cosi'...come pure umiliante è la situazione tragica dei ns figli; esempio di mia figlia :laureata con 110 e lode a Tor Vergata , quattro mesi in Irlanda per imparare l'Inglese, un Master alla Luiss (5 mesi piu' 6 di stage gratuito), al lavoro a tempo determinato da un anno con la probabile non continuazione, centinaia di curriculum inviati con zero risposte...

Ma non è che questa situazione si puo' risolvere continuando ad elargire stipendi a personale non necessario...purtroppo quando è guerra è guerra.
E continuando con la politica sprecona...tanto paga Pantalone...appoggiata da sindacati irresponsabili che difendono cani e porci....semmai come fai sempre tu richiamando singoli casi tragici o umilianti: non è che per risolvere dei casi si puo' continuare a sopportare inefficienze e politiche demenziali.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Scuola..........

Messaggioda flaviomob il 13/10/2012, 19:44

Sono d'accorso, se si fa una riforma seria che prenda in considerazione la qualità dell'offerta formativa e merito e preparazione da parte degli insegnanti. Ma con una retribuzione commisurata, con scuole che non crollano, col rispetto delle dignità professionali e personali. Non citando bastoni e ortaggi vari. Non umiliando chi lavora meglio dicendo che deve lavorare di più e gratis, mettendolo sullo stesso piano di piagnoni ed assenteisti.
Per finire, anche a noi educatori viene richiesta una laurea, in taluni casi con frequenza obbligatoria. In cambio, nel mio caso: dimezzamento dello stipendio rispetto a quando lavoravo nel campo informatico e retribuzione netta oraria inferiore a quanto prenderebbe (in nero) una stiratrice... :lol:


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Re: Scuola..........

Messaggioda flaviomob il 14/10/2012, 12:29

E' possibile verificare queste affermazioni?

https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/ ... 4477_n.jpg


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Messaggioda Iafran il 14/10/2012, 14:06

chango ha scritto:Interessante poi l'importanza che dai all'istruzione: gli investimenti per l'istruzione devono venire solo attraverso i tagli all'istruzione. Riflette una visione di Paese che relega l'Istruzione ad un semplice costo e non la considera come uno dei principali investimenti per rilanciare l'economia di questo Paese. un investimento essenziale per generare innovazione, migliorare la produttività e la competitività.

L'attuale ministro deve essere stato ispirato dal(la) precedente ... giovane, elegante, ma impudente e con la voglia di "darci un taglio a soddisfare i bisogni dell'utenza". :x
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Re: Scuola..........

Messaggioda franz il 14/10/2012, 15:51

flaviomob ha scritto:E' possibile verificare queste affermazioni?

https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/ ... 4477_n.jpg

Certo, ti leggi bene http://www.oecd.org/edu/eag2012.htm e poi relazioni tutti noi.
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Re: Scuola..........

Messaggioda ranvit il 14/10/2012, 17:53

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/c ... 5352.shtml


Profumo: «Un patto per la scuola:
orari e stipendi siano flessibili
dobbiamo agganciare standard europei»
«La manifestazione degli studenti? Erano solo una minoranza»


ROMA - Ministro Profumo, quando ha visto tutte quelle carote agitate in piazza dagli studenti che cosa ha pensato?«Ho apprezzato l’ironia e la loro creatività è certamente una risorsa per questo Paese. Vorrei augurarmi che abbiano molte altre occasioni per essere altrettanto creativi».

Per esempio impegnandosi di più nello studio?
«Anche questo. Sono stati molto acuti nello sfruttare un fraintendimento. Quella mia frase sul bastone e la carota non l’avevo indirizzata né agli studenti né agli insegnanti, verso i quali ho profondo rispetto. Quell’espressione l’ho usata nei confronti dei rettori, categoria alla quale mi onoro di aver partecipato, per criticare il fatto che hanno chiesto deroghe in termini di tempo proprio rispetto ad impegni assunti con gli studenti».

Ma non vengono carezzati troppo gli studenti nel nostro Paese, quasi che abbiano solo diritti e zero doveri?
«Non lo so. So soltanto che, per restare al tema delle proteste di questi giorni, gli studenti italiani sono 8 milioni. Quelli che parlano sono soltanto una frazione molto minoritaria».

E gli altri, come è loro dovere, pensano a studiare senza agitare troppe carote?
«Se l’1 per cento di questi 8 milioni di studenti partecipassero alle manifestazioni, avremmo visto in piazza 80.000 ragazzi, pari alla popolazione di una media città italiana».

Sta dicendo che erano invece un paesello, una frazioncina di un piccolo municipio?
«Non so quanti fossero. I numeri sono sempre variabili e dipendono da chi li dice. Certamente però, per essere la maggioranza, gli studenti in protesta dovevano raggiungere quota 4 milioni più 1. E di sicuro questa cifra non l’abbiamo vista».

Intanto, c’è il concorsone per gli insegnanti. Ma solo per quelli già abilitati e per i precari. Perché se un ragazzo appena laureato vuole entrare nella scuola non può farlo?
«Il concorsone è una situazione transitoria. Avremo un secondo concorso nella primavera del prossimo anno. E poi, un concorso ogni due anni e tutti avranno le nuove regole della delega Fioroni. Nel frattempo, i ragazzi dovranno fare un tirocinio attivo. Un laureato il prossimo anno può già fare il concorso per la scuola, se ha già cominciato il tirocinio e lo conclude positivamente».

Come si svolgeranno questi concorsi?
«Si comincia con una pre-selezione. In cui vengono valutate le competenze logiche e deduttive del candidato e quelle linguistiche e informatiche. Poi, un’altra prova: per valutare l’attitudine dei candidati a stare nella scuola. Uno può essere scientificamente bravissimo ma inadatto all’insegnamento. Ci sarà una lezione su un tema scelto a sorte per ogni aspirante insegnante e in seguito una discussione sulla gestione di una classe, sul rapporto con i giovani e altro».

Ricominceranno concorsi veri?
«Abbiamo rimesso in moto la macchina dei concorsi e, se saremo bravi a farli, in maniera trasparente, veloce e usando poca carta, ciò contribuirà nel ridare ai cittadini fiducia nelle istituzioni. E in tempi di anti-politica, ciò non è poco».

Ora il governo sta chiedendo agli insegnanti di lavorare un maggior numero di ore a stipendio invariato. Quando li pagherete di più?
«Questo tema ha bisogno della contrattazione sindacale. Abbiamo da fare il contratto del 2014, che sarà una grande opportunità anche dal punto di vista salariale. Quella sarà l’occasione per stipulare un patto per la scuola, nel quale dovrà esserci il riconoscimento del grande ruolo dei docenti. Questo ruolo va rivalutato in termini assoluti, anche per quanto riguarda gli stipendi. Rilancio della reputazione del ruolo dell’insegnante e insieme gratificazioni finanziarie. Le posso raccontare una scenetta?».

Ma certo.
«Ho insegnato per un certo periodo in Giappone, dove c’è un profondo rispetto nei confronti dell’insegnante. E quando un insegnante si presenta dando il suo biglietto da visita, la prima parola che dice è: sensee. Significa maestro e la pronuncia con grandissimo orgoglio. Poi, a seguire, il sensee specifica il suo nome e cognome».

Quanto guadagna un maestro giapponese?
«Non molto di più dei nostri».

E quello francese o tedesco?
«Guadagnano più dei nostri, perché svolgono a scuola anche molte attività non tradizionali. Lo stipendio d’ingresso degli insegnanti dovrà essere, e in molti casi già è, come quello degli altri laureati che lavorano nel settore pubblico e in quello privato: intorno ai 1200-1300 euro al mese. Finora, in generale, all’estero si lavora di più e si guadagna di più».

Qui, mezzo stipendio per mezzo lavoro?
«Il nostro obiettivo è agganciarci agli standard europei, anche nelle retribuzioni. Ciò che a noi manca, ed è il punto più importante, è la carriera».

Cioè?
«La progressione dello stipendio. Nel patto della scuola che andremo a stipulare dovremo avere maggiore flessibilità, e prevedere ad esempio i part time. O l’opposto: lavorare di più, per chi lo voglia fare. Bisogna dare cioè la possibilità agli insegnanti di adattare i tempi di lavoro con quelli della vita: ora lavoro di più perché sto in una fase familiare in cui lo posso e lo voglio fare, ora lavoro di meno perché ho figli piccoli o altre necessità».

Che cos’altro sarà contenuto nel patto di cui sta parlando?
«Il cambiamento anche fisico della scuola. Non più aule chiuse ma spazi aperti, che siano flessibili e modellabili. E edifici scolastici che diventano anche centri civici, ludici, sportivi».

Il tutto nel 2014. Ma voi del governo Monti a quella data mica sarete ancora in sella?
«Però stiamo facendo un lavoro preliminare per lasciare in eredità un’idea europea di scuola, visto che i nostri ragazzi si cimenteranno in un mercato europeo del lavoro. Intanto, all’inizio del prossimo anno faremo una conferenza nazionale, una sorta di stati generali della scuola».

Nella legge di stabilità i tagli alla scuola non sono troppi?
«Vedo girare cifre di tutti i tipi. Bisogna fare chiarezza. I tagli saranno 182 milioni su un bilancio della scuola che è intorno ai 36 miliardi. Vuol dire che i tagli saranno appena lo 0,5 del totale. Non mi sembra affatto un salasso».
Domenica 14 Ottobre 2012 - 10:46
Ultimo aggiornamento: 16:35
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