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Chi ha combinato il guaio del Titolo V della Costituzione?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Chi ha combinato il guaio del Titolo V della Costituzione?

Messaggioda ranvit il 10/10/2012, 19:58

Genesi della gran parte dei danni che stanno facendo le Regioni???
....il centrosinistra?
:oops:

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... 3058.shtml

Confindustria: la riforma del Titolo V è un passaggio essenziale per la modernizzazione del Paese


«Il disegno di legge di riforma del Titolo V della Costituzione approvato ieri dal Consiglio dei Ministri costituisce un passaggio essenziale per rendere più efficiente il sistema istituzionale del nostro Paese». Così il Comitato di Presidenza di Confindustria esprime forte apprezzamento per l'iniziativa legislativa, «che le imprese chiedevano da tempo».

«In particolare - si legge in una nota - coglie nel segno la revisione delle competenze normative di Stato e Regioni in tema di porti, aeroporti, trasporti, comunicazioni, energia e commercio estero, che punta ad assicurare regole uniformi e processi decisionali più rapidi in settori fondamentali per lo sviluppo economico del Paese».

«Il disegno di legge persegue gli obiettivi della semplificazione e della certezza del diritto, prioritari per Confindustria. L'attribuzione di una competenza esclusiva allo Stato in tema di procedimenti autorizzatori e livelli minimi di semplificazione è il presupposto necessario per avviare una seria riforma della PA».

Il Comitato di Presidenza di Confindustria «chiede quindi al Governo e alla forze politiche un forte impegno per l'approvazione del disegno di legge entro la fine della legislatura, che ritiene possibile e urgente».
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Chi ha combinato il guaio del Titolo V della Costituzion

Messaggioda chango il 11/10/2012, 8:52

se proprio di disastro si deve parlare (perchè quello che sta succedendo nelle Regioni non ha molto a che fare con il Titolo V), la responsabilità è da imputare agli italiani, visto che è stato approvato tramite referendum.
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Re: Chi ha combinato il guaio del Titolo V della Costituzion

Messaggioda lucameni il 11/10/2012, 9:32

Secondo me ha a che fare, non fosse altro che il nuovo titolo V ha dato il destro alle Regioni di muoversi come piccoli Stati sovrani, senza essere tali.
Il fatto che gli italiani abbiano approvato con un referendum la riforma non cambia la sostanza: una riforma imbastita molto male. Magari meno devastante di quella che si rischiava di avere nel 2005 con Bossi e C., ma comunque nella linea che caratterizza le riforme costituzionali a partire dagli anni '90. Pastrocchi che hanno peggiorato un Carta che aveva più pregi che difetti.
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Re: Chi ha combinato il guaio del Titolo V della Costituzion

Messaggioda franz il 11/10/2012, 11:27

chango ha scritto:se proprio di disastro si deve parlare (perchè quello che sta succedendo nelle Regioni non ha molto a che fare con il Titolo V), la responsabilità è da imputare agli italiani, visto che è stato approvato tramite referendum.

calma e gesso. parliamo del 2001. non un secolo fa ma piu' di un decennio. Per me era chiaro che la riforma era insufficente (non era federalismo) e lo dissi piu' di una volta. Ma anche che era un passo avanti e che altri erano necessari. Per andare da A a B non si puo' fare un mega-salto. Occorrono tanti passi, per non perdere nessuno dietro di noi. Quello sostanzialmente era un boun inizio ma era anche quello che ci portava a metà strada, a metà del guado. Quello piu' pericoloso, perché non puoi stare 10 anni in mezzo al fiume senza andare avanti o tornare indietro. L'ulivo era d'accordo, IDV pure, il popolo accettò. Vedere http://www.progettoitaliafederale.it/Referendum.htm
Il disastro secondo me è dovuto al fatto che siamo rimasti 10 anni li', senza muoverci.
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Re: Chi ha combinato il guaio del Titolo V della Costituzion

Messaggioda flaviomob il 11/10/2012, 11:50

Tangentopoli esplose molto prima della riforma del Titolo V, i danni fatti dalla cricca riguardano grossi appalti anche nazionali, i parlamentari indagati sono ottanta su 915, se consideriamo la (scandalosa) percentuale, non si discosta molto dalla peggior regione (che immagino sia la Lombardia, o forse se la gioca con la Calabria?). Il debito pubblico nazionale ha iniziato a crescere sotto Craxi quando le regioni ancora contavano pochissimo; è pur vero che nell'ultimo decennio la spesa pubblica si è incrementata maggiormente tra regioni e province, ma anche i comuni ci sono dentro. I cittadini del resto non possono chiamarsi fuori dall'andazzo generale se hanno accettato di premiare Berlusconi e i suoi compari in tante realtà locali: nel 1994 potevano dire di non sapere chi fosse, ma oggi... Certo se ci fossero automatismi tra spese locali folli e incremento immediato delle tasse territoriali la gente forse si incazzerebbe un po' prima e la casta avrebbe qualche problemino in più, ma credo anche che il grosso del malaffare sia nascosto e ben occultato dietro tangenti, regalie e conti neri all'estero...

vedi --> http://isegretidellacasta.blogspot.it/2 ... rmali.html


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Re: Chi ha combinato il guaio del Titolo V della Costituzion

Messaggioda chango il 11/10/2012, 12:04

franz ha scritto:
chango ha scritto:se proprio di disastro si deve parlare (perchè quello che sta succedendo nelle Regioni non ha molto a che fare con il Titolo V), la responsabilità è da imputare agli italiani, visto che è stato approvato tramite referendum.

calma e gesso. parliamo del 2001. non un secolo fa ma piu' di un decennio. Per me era chiaro che la riforma era insufficente (non era federalismo) e lo dissi piu' di una volta. Ma anche che era un passo avanti e che altri erano necessari. Per andare da A a B non si puo' fare un mega-salto. Occorrono tanti passi, per non perdere nessuno dietro di noi. Quello sostanzialmente era un boun inizio ma era anche quello che ci portava a metà strada, a metà del guado. Quello piu' pericoloso, perché non puoi stare 10 anni in mezzo al fiume senza andare avanti o tornare indietro. L'ulivo era d'accordo, IDV pure, il popolo accettò. Vedere http://www.progettoitaliafederale.it/Referendum.htm
Il disastro secondo me è dovuto al fatto che siamo rimasti 10 anni li', senza muoverci.


sono assolutamente d'accordo che il problema sia essere rimasti fermi per 10 anni.
10 anni nei quali, per altro, abbiamo avuto al governo per 8 anni un partito che fa del federalismo il suo principale obiettivo.

se però alla domanda se la responabilità della situazione attuale sia del fatto che il centrosinistra ha votato il Titolo V, allora mi pare inevitabile far presente che quella approvazione è stata confermata dal popolo italiano tramite referendum.
tutto qui.

perchè mi pare che da parte di alcuni osservatori e dal governo si voglia scaricare la responsabilità su uno strumento (il Titolo V e l'autonomia locale) dimenticando le responsabilità della classe dirigente (non solo politica).
come se i conti in Italia si fossero dissestati a partire dal 2001 o che certe degernazioni in uno stato "centralista" non erano, non sono e non saranno presenti.
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Re: Chi ha combinato il guaio del Titolo V della Costituzion

Messaggioda pianogrande il 11/10/2012, 12:11

Il guaio è un altro.
E' che la classe politica è sempre di più la corte del potente di turno che la ricompensa lasciando fare di tutto per poter fare di tutto anche lui.
Anche tantissimi cittadini la lasciano fare di tutto per poter fare di tutto anche loro.
Insomma.
La banda è numerosissima.
E' una catena di santantonio che ormai è arrivata al capolinea.

Ruba tu che rubo anch'io,ruba tu che rubo anch'io,ruba tu che rubo anch'io ....... e finalmente qualcuno non riesce più a far finta di non vedere, di non sapere, di essere troppo occupato a fare il bene del paese.

Detto questo, sono d'accordissimo sul fatto che moltiplicare i centri di potere significa semplicemente moltiplicare i centri del malaffare e diminuire la possibilità di controllo.

Tantissimo federalismo o localismo o indipendentismo o separatismo puzza terribilmente (e non fète solo dalla capa).
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Chi ha combinato il guaio del Titolo V della Costituzion

Messaggioda ranvit il 11/10/2012, 12:37

E' chiaro...o no?....che mi stavo riferendo alla disgustosa situazione regionale e non a tutti i mali italiani :roll:

In questa ottica la modifica del Titolo V che fu fatta dal Cs fu un colossale errore assolutamente in linea con la mediocrità del ceto politico che ne fu autore!

Che si sia rimasti fermi 10 anni non assolve neanche un po' la cretinata fatta....è chiaro che se si fosse andati avanti verso un vero federalismo le cose sarebbero andate diversamente. Ma è altrettanto chiaro che non fu posta alcuna base per impedire che "nel caso" si dovesse obbligatoriamente andare avanti o indietro!
Credo che veri statisti non avrebbero commesso l'errore....dilettanti allo sbaraglio si!
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Un affare di famiglia

Messaggioda flaviomob il 11/10/2012, 13:08

Il genio della provincia

ANDREA FABOZZI
10.10.2012

Poi dicono antipolitica. È genio puro. Ecco sei straordinari professionisti del Palazzo. Attorno a loro tutto precipita ma un comma può ancora salvarli e riescono ad afferrarlo al volo. Sono tutti parlamentari e presidenti di provincia in doppia carica, a dispetto di leggi e sentenze. Tutti di centrodestra. Tutti hanno resistito in parlamento fino a pochi mesi fa per conservare i due mandati. Riuscendoci. Eppure adesso si dimettono. Perché stanno per scadere i 180 giorni prima dello scioglimento naturale della legislatura e devono farlo se vogliono candidarsi di nuovo alle politiche. In due, Biella e Asti, spacciano l'addio per protesta contro i tagli di Monti. Geniali ed eroici. Ma c'è chi riesce a far meglio.
Sono i presidenti delle province di Napoli e Salerno, più noti alle cronache: l'indagato (per camorra) Cesaro e il carabiniere Cirielli. Non si sono dimessi ma sono stati dichiarati incompatibili. Con tre anni di ritardo. All'improvviso, in prossimità della scadenza dei 180 giorni, hanno riconosciuto quello che hanno sempre negato. Niente dimissioni, dunque, ma decadenza. La differenza è che nelle loro stanze non arriverà un commissario, ma passeranno la mano al vice presidente. Che hanno provveduto a nominare 24 ore prima.
Il presidente della provincia di Milano Podestà ha provato a fare ancora di più. Ha annunciato le dimissioni ma poi ha fatto meglio i calcoli sulla possibilità di essere rieletto con il Pdl. Allora ha ritirato le dimissioni. Ai giornalisti convocati in conferenza stampa ha spiegato: avete capito male, parlavo delle dimissioni degli altri.
Imbattibile? Non per Domenico Zinzi, vecchia tempra di democristiano ancora in grado di dare lezioni a tutti. Lui non si è dimesso da presidente della provincia di Caserta. Ha promesso invece che resterà in trincea, cioè in poltrona, superando senza paura la scadenza per le dimissioni. Non potrà candidarsi alle elezioni? Pazienza. Candiderà il figlio.
Le circostanze possono sembrare ridicole e non sono certo inedite. Se quest'anno questi signori devono agire in fretta è solo perché la legislatura arriverà a scadenza naturale e non è aria di decreti salvacondotto (come nel 2006). In più le province saranno cancellate o declassate. Ma c'è del metodo in questo grottesco scenario e ha a che fare con un'idea della cosa pubblica come affare privato. Di partito, di corrente o di famiglia. È questo un problema che non si risolve con un tratto di penna, con una riforma costituzionale peraltro solo annunciata. Non è riportando a Roma tutti i poteri che sono devoluti al territorio che spariranno i guai. E infatti a Roma, con le elezioni, torneranno anche questi furbissimi presidenti delle province.
http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/8669/


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Re: Chi ha combinato il guaio del Titolo V della Costituzion

Messaggioda chango il 11/10/2012, 14:30

ranvit ha scritto:E' chiaro...o no?....che mi stavo riferendo alla disgustosa situazione regionale e non a tutti i mali italiani :roll:

In questa ottica la modifica del Titolo V che fu fatta dal Cs fu un colossale errore assolutamente in linea con la mediocrità del ceto politico che ne fu autore!

Che si sia rimasti fermi 10 anni non assolve neanche un po' la cretinata fatta....è chiaro che se si fosse andati avanti verso un vero federalismo le cose sarebbero andate diversamente. Ma è altrettanto chiaro che non fu posta alcuna base per impedire che "nel caso" si dovesse obbligatoriamente andare avanti o indietro!
Credo che veri statisti non avrebbero commesso l'errore....dilettanti allo sbaraglio si!


guarda che la disguostosa situazione regionale siciliana, per esempio, esisteva anche prima della riforma del Titolo V, così come gli sprechi nella pubblica amministrazione a livello locale sono esisti anche prima della riforma del Titolo V.
i consigli regionali esitevano prima della riforma del Titolo V e gli scandali non c'entrano molto con una riforma in senso federalista dello Stato (per quanto incompleta).

il fatto poi che chi ha avuto responsabilità nelgi anni immediatamente successivi l'approvazione della riforma non ha gestito in nessun modo la sua attuazione non è un fatto per nulla secondario sui risultati della riforma stessa.
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